(Regioni.it 4431 - 09/01/2023) Per Roberto Calderoli, ministro per gli Affari regionali e le autonomie, “c'è la necessità di un passaggio Governo-Regioni, dopodiché ci sarà un parere espresso dal Parlamento, l'intesa definitiva andrà in Parlamento e verrà votata dal Parlamento. Quindi non c'è nessuna fuga in avanti o rischio di blitz”, afferma in merito ai passaggi che porteranno all’approvazione dell’autonomia differenziata.

“Così come si è fatto in tutti gli altri casi ai livelli essenziali, c'è una legge dello Sato, nel caso specifico la legge di Stabilità di quest'anno, che demanda al Consiglio dei ministri l'approvazione di una serie di Decreti del Presidente del Consiglio che vanno a definire questi Lep. E non si può oggi dire che il Dpcm non è uno strumento adatto perché il Lea,cioè i livelli essenziali della sanità, sulla base di una legge del '92 sono stati definiti con un Dpcm.

I Lepa, cioè in livelli essenziali in ambito ambientale, una legge dello Stato del 2016, “demanda a un Dpcm la definizione degli stessi”, aggiunge Calderoli, e per quanto riguarda “costi e fabbisogni standard sono sempre stati attuati nel federalismo fiscale attraverso dei Dpcm”.

“Il Dpcm – sostiene ancora Calderoli - è uno strumento che nasce da una legge e che è quello strumento che ha quella duttilità necessaria per affrontare 23 materie".