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Sanità: Toti, serve un'iniezione robusta di denaro
Anche di regole nuove
(Regioni.it 4412 - 25/11/2022) “La sanità ha bisogno di un'iniezione robusta non solo di denaro ma anche di regole nuove”, sottolinea il presidente della Liguria Giovanni Toti: “Non mancano 70 milioni alla Liguria, mancano alcuni miliardi alla sanità italiana", riferendo il riparto del Fondo Sanitario Nazionale 2022.
"Nell'incontro con il Governo della prossima settimana discuteremo e speriamo di chiudere sul riparto per il 2022 che arriva già in ritardo.
Parleremo anche della nuova legge di stabilità su cui le Regioni non sono ancora state consultate. Di sicuro, per i numeri che vediamo, c'è una mancanza di fondi importante”.
"La sanità italiana – spiega Toti - vale sul Pil un paio di punti in meno delle migliori sanità europee, come quella britannica e tedesca, ma servono anche nuove regole. – evidenzia Toti - Occorre cambiare quelle di ingaggio dei medici nei pronto soccorso, occorre cambiare quelle degli infermieri medicalizzandoli come avviene in Gran Bretagna e in Francia, occorre accrescere responsabilità e ruoli agli operatori socio sanitari. Su questo credo che un governo a inizio legislatura farebbe bene ad aprire un confronto con le Regioni e con tutte le categorie perché mentre con il Pnrr dovremmo aumentare la potenza della sanità, rischiamo di trovarci in difficoltà a reperire personale e fare spesa corrente. Per quanti soldi ci dia il Governo oggi non troveremo medici di urgenza, ginecologici e altre professionalità. Occorre cambiare la struttura: nei pronto soccorso inglesi e francesi, gli infermieri fanno triage, operazioni molto vicine al mondo medico perché sono universitari molto specializzati”
Oltre alla chiusura del riparto FSN per il 2022, Toti interviene anche sulla “nuova legge di stabilità su cui le Regioni non sono ancora state consultate”. ì
“Un governo a inizio legislatura – afferma Toti - farebbe bene ad aprire un tavolo di confronto con le Regioni che hanno la responsabilità della sanità e con tutte le categorie, per un'iniezione potente di novità nel sistema: se il governo vorrà, le Regioni ci saranno e sanno anche che cosa chiedere”.
( gs / 25.11.22 )
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