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Cirio su fauna selvatica: come Conferenza delle Regioni abbiamo chiesto a gran voce al Governo una presa di posizione
(Regioni.it 4337 - 19/07/2022) "La fauna selvatica provoca ai nostri agricoltori danni che vanno dal 30% al 40% del raccolto, ma ci sono ormai anche problemi di sicurezza pubblica", a sottolinearlo è il Presidente del Piemonte, Alberto Cirio, nell'Aula del Consiglio regionale, nel corso di una seduta straordinaria dedicata alla peste suina.. Tutti ci dicono di fare di più per contenere la fauna selvatica, ma con le attuali leggi non è possibile e gli abbattimenti sono talmente vincolati da risultare inefficaci. Non stiamo parlando di caccia ma di ordine pubblico, eppure senza leggi chiare che permettano interventi chiari, il problema non lo risolveremo mai".
"La fauna selvatica, dice la legge, è patrimonio indisponibile dello Stato: così stando le cose - ha sottolineato Ciro - è lo Stato che deve occuparsene e noi siamo con le mani legate. Come Conferenza delle Regioni abbiamo chiesto a gran voce al Governo una presa di posizione. Come la pandemia ci ha permesso nell'emergenza e nel dolore di fare cose nuove ed efficaci, così mi auguro che anche in questo caso dall'emergenza possa maturare una sensibilità nuova che ci permetta di risolvere il problema". "Questa - ha rimarcato Cirio - è l'ennesima emergenza che dobbiamo gestire. Noi abbiamo nei suini una forza della nostra economia, da cui arriva un pezzo fondamentale del nostro Pil. Il rischio di un passaggio dalla fauna selvatica agli allevamenti sarebbe un danno che unendosi alle altre emergenze che stiamo vivendo provocherebbe un colpo spaventoso al Piemonte".
Per il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, delegato all'emergenza peste suina in Italia, per affrontare il problema della peste suina non solo sotto il profilo emergenziale servono "un nuovo approccio e nuove regole"
"Dobbiamo tutelare - ha affermato il sottosegretario , anche lui intervenuto nell'Aula del Consiglio regionale del Piemonte - un comparto che vale oltre 100 mila occupati in Italia. Abbiamo cercato di mettere in atto iniziative per il contenimento della malattia, facendo un grande lavoro e mettendo a disposizione risorse, che dovranno comunque essere aumentate. Dobbiamo però cogliere questa occasione - ha rimarcato - per risolvere un'altra emergenza: la presenza eccessiva degli ungulati selvatici, che in Italia provoca 20 milioni di euro di danni l'anno. Va ristabilito un equilibrio ambientale che non c'è più".
"Credo sia tramontato - ha sottolineato Costa - l'approccio per cui l'uomo non deve interferire con il territorio. Siamo di fronte a una fase nuova, e dobbiamo dare alle Regioni la possibilità di gestirla. E' pronto un provvedimento per l'estensione del periodo della caccia da 3 a 5 mesi. E sono convinto che grazie anche al contributo delle Regioni si possa avviare un percorso che ci porti alla condivisione di nuove regole. Ci aspettiamo che anche da parte della Commissione europea ci sia una presa di coscienza in questa direzione: il problema si può risolvere, e rinnovo la mia totale disponibilità a fare quanto sarà necessario per farlo".
Dal sito della Regione Piemonte: Contenimento della Peste Suina Africana
( red / 19.07.22 )
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