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Coronavirus: richieste restrizioni più severe
Tabelle richieste e interventi economici
(Regioni.it 3803 - 20/03/2020) Si annunciano misure più stringenti per il contrasto del Coronavirus con un nuovo Decreto del Governo, comunque "i supermercati, gli ipermercati e i negozi di generi alimentari resteranno aperti durante il fine settimana".
L'assessore al Welfare della regione Lombardia, Giulio Gallera, utilizza una metafora per cercare di descrivere la situazione: “Come in una maratona gli ultimi chilometri sono piu' difficili ma ce la faremo e taglieremo il traguardo vittoriosi. Sono passate quasi due settimane, siamo stati in isolamento e pensavamo che fosse sufficiente, invece il traguardo e' qualche chilometro piu' in la'. Dobbiamo stringere i denti”.
Le regioni continuano a chiedere più restrizioni, "anche per gli spostamenti per attività lavorativa", afferma Gallera.
Per il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, se si devono prendere nuove misure, queste "devono essere prese entro il fine settimana, anche perche' scade il Dpcm. Quindi una decisione va presa".
“La situazione è allarmante, servono altre misure restrittive”, rileva il presidente della regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini: “Sono ancora troppi quelli che si spostano senza vere necessità, credo serva qualche altra misura restrittiva, cosa che il Governo sta valutando di fare: non possiamo rischiare per colpa di alcuni irresponsabili. Sono pronto ad accompagnare chi dice di non poter rinunciare a fare jogging in uno dei nostri reparti di terapia intensiva, e tutto gli sarà più chiaro. Le zone rosse le crea il governo. Abbiamo chiuso Medicina di fronte all'evidenza dei dati sul numero anomalo di contagi e sulla base di pareri medico-scientifici. Stiamo valutando ulteriori misure restrittive, in particolare nel Riminese, ma non parliamo di zone rosse”.
“Il sistema sanitario pubblico - sottolinea Bonaccini - è un patrimonio nazionale, su cui bisogna investire di più - rileva - i 4 miliardi in più sul Fondo sanitario nazionale per il 2020, frutto dell'intesa tra governo e Regioni, sono un segnale importante: la strada è questa ed è obbligata" e a proposito della riapertura delle scuole Bonaccini sostiene che “andranno riaperte solo quando potrà essere garantita la tutela della salute di bambini, ragazzi e lavoratori, non altro”.
Credo che l'esercito in Lombardia sia necessario, afferma Attilio Fontana, "la presenza di militari ha un grande effetto dissuasivo uno magari prima di scendere in strada se vede passare una pattuglia dell'esercito ha qualche ripensamento”. “Ne parlavo stamattina con il presidente della Repubblica, - aggiunge Fontana - ho chiesto proprio che anche lui si impegni a fare in modo che vengano applicati in maniera più rigorosa i protocolli”.
Anche il presidente della regione Piemonte, Alberto Cirio, sollecita “un irrigidimento dei controlli. Non si sottovaluti l'idea di utilizzare l'Esercito, la Francia lo sta facendo". Lo chiede anche il presidente della regione Sardegna, Cristian Solinas.
Sul tema della chiusura dei mezzi pubblici “è aperta un'interlocuzione con il Governo", spiega ancora l'assessore della Lombardia, Giulio Gallera: “Il tema è ridurre le attività anche produttive, tutto ciò che non è legato alle filiere dei servizi pubblici essenziali e agroalimentare potrebbe chiudere e poi anche una stretta maggiore sulle attività commerciali, molti uffici comunali, le attività di liberi professionisti, societàdi consulenza, avvocati e commercialisti possono chiudere in questa fase”.
Il presidente della regione Piemonte, Alberto Cirio, annuncia una nuova ordinanza per ridurre ulteriormente le attività all'aperto: “con il fine settimana alle porte, non posso più aspettare". “Mi sono già confrontato – afferma Cirio - con il ministro dell’Interno Lamorgese che ha condiviso la necessità di maggiori restrizioni. So che chiediamo un grande sacrificio a tutti e che stare chiusi in casa è difficile, ma vi prego di capire che più seguiremo oggi queste regole dure, prima potremo tornare a vivere e a goderci la nostra libertà”.
( gs / 20.03.20 )
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Coronavirus: nuove prescrizioni nelle regioni
Tabella ordinanze
(Regioni.it 3803 - 20/03/2020) Il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, ha firmato l'ordinanza con cui sono chiusi parchi e giardini pubblici all'aperto. La norma vale fino al 3 aprile prossimo. L'uso della bicicletta e lo spostamento a piedi nei centri urbani è soggetto alle limitazioni per le motivazioni ammesse dal Dpcm e con l'autodichiarazione. Per uscite legate a spesa o a bisogni degli animali la persona è obbligata a non superare i 200 metri dall'abitazione, con obbligo di controllo.
Il presidente della regione Piemonte, Alberto Cirio, annuncia una nuova ordinanza per ridurre ulteriormente le attività all'aperto: “con il fine settimana alle porte, non posso più aspettare. Ci prepariamo a un weekend difficile con una curva del contagio che continua a salire e troppa gente ancora per strada. Non possiamo permetterci che le aree verdi e i parchi diventino occasioni di ritrovo, per cui in giornata emetterò una ordinanza di restrizione delle attività all’aria aperta”.
Il presidente della regione Toscana, Enrico Rossi, ha predisposto le istruzioni all’uso dei vari dispositivi, allegate alla nuova ordinanza (la n. 17 del 19 marzo), ma anche i risultati delle analisi di laboratorio eseguite dall’università sulle mascherine fatte produrre dalla Regione. Perché in questo momento di emergenza sanitaria, aveva spiegato già nei giorni scorsi il presidente, “dobbiamo utilizzare tutto quello che abbiamo a disposizione”, anche se privo o mancante dell’ultimo timbro.
Nella regione Umbria con una nuova Ordinanza, la n.8 del 18 marzo, il presidente Donatella Tesei ha stabilito il nuovo programma di esercizio per i servizi di trasporto ferroviario di Trenitalia, che sarà in vigore fino al prossimo 25 marzo, fatte salve ovviamente ulteriori proroghe o modifiche con una nuova programmazione della riduzione dei servizi ferroviari.
Il presidente della regione Friuli Venezia Giulia ha firmato una nuova ordinanza che vieta di uscire per passeggiate o per attività sportive all'aperto, che impone ai sindaci la chiusura di tutti i luoghi di aggregazione pubblici o aperti al pubblico, e la chiusura, nella giornata di domenica, di tutti gli esercizi commerciali di qualsiasi natura, fatte salve le farmacie, le parafarmacie e le edicole.
"E' importante - è l'appello rivolto da Fedriga – fare tutti la propria parte per contenere la diffusione del Coronavirus: si potrà uscire solo per le attività previste dal decreto del Governo, ovvero per motivi di lavoro, sanitari o per approvvigionamento di cibo. Per tutelare la salute e far ripartire l'economia, ognuno si deve impegnare e non sottovalutare la situazione. Purtroppo i contagi e l'accesso di pazienti in terapia intensiva continuano ad aumentare; qui in Friuli Venezia Giulia non abbiamo giustificazioni, perché abbiamo sotto gli occhi le situazioni delle altre regioni ove il virus si è diffuso prima. Sappiamo quello che ci può accadere e abbiamo un motivo in più, quindi, per muoverci prima che fatti drammatici avvengano anche qui".
Il testo dell'ordinanza, che ha validità dal 20 marzo fino al 3 aprile, salvo proroghe, prevede che in attuazione del divieto di spostamento dal proprio domicilio, dalla propria residenza o dalla propria dimora, ad eccezione delle specifiche necessità normativamente individuate, nonché in attuazione del divieto di creare assembramenti in luoghi pubblici o aperti al pubblico (compresi parchi e giardini), sia fatto divieto di svolgere attività motorie o sportive, nonché di effettuare passeggiate o comunque di intrattenersi in aree frequentate da più persone, con particolare riguardo a spazi pubblici o aperti al pubblico.
Per quanto concerne l'accesso agli esercizi aperti al pubblico, è limitato a un solo componente del nucleo familiare, salvo comprovati motivi di assistenza ad altre persone.
Nella giornata di domenica l'ordinanza impone infine la chiusura di tutti gli esercizi commerciali di qualsiasi natura, fatte salve le farmacie, le parafarmacie e le edicole.
In Valle d’Aosta sono state illustrate un documento che definisce le nuove procedure da applicare. In particolare, è stata decisa l’attuazione di misure di controllo più stringenti con misurazione della temperatura a tutte le persone che accedono alle strutture. Il personale sanitario provvederà quindi a formare gli operatori socio-sanitari in merito alle nuove regole, ai comportamenti corretti da tenere in caso di ospiti in isolamento, alle procedure per evitare la trasmissione del COVID-19, all’utilizzo dei dispositivi di protezione (mascherine, camici monouso, occhiali di protezione) e alle norme di comportamento per gli ospiti e per i visitatori. Inoltre, tutte le microcomunità dovranno individuare degli spazi per l’isolamento di pazienti COVID-19 o sospetti tali. L’ammissione di nuovi ospiti sarà consentita solo previo tampone con risultato negativo.
Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha firmato l’ordinanza n. 10 con la quale, considerata la situazione di emergenza sanitaria, stabilisce ulteriori provvedimenti restrittivi. “Al fine di evitare assembramenti di persone – è scritto nel documento - sono chiusi al pubblico, e ne è, pertanto, vietato l’accesso: spiagge, parchi, parchi gioco e giardini pubblici. L’uso della bicicletta e lo spostamento a piedi sono consentiti esclusivamente per le motivazioni ammesse per gli spostamenti delle persone fisiche (lavoro, ragioni di salute o altre necessità come gli acquisti di generi alimentari). Nel caso in cui la motivazione sia l’attività motoria (passeggiata per ragioni di salute) o l’uscita con l’animale di compagnia per le sue esigenze fisiologiche, si è obbligati a restare in prossimità della propria abitazione e deve essere svolta individualmente. Al fine di contrastare ulteriormente le forme di assembramento di persone a tutela della salute pubblica sul territorio regionale, l’apertura degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, ai sensi del DPCM 11 marzo 2020, posti nelle aree di servizio e di rifornimento carburante: a) è consentita lungo la rete autostradale (art. 2, co. 2, lett. A del codice della strada) e lungo la rete delle strade extraurbane principali (art. 2 co. 2 lettera B del codice della strada); b) è consentita, limitatamente alla fascia oraria che va dalle ore 6.00 alle ore 18.00 dal lunedì alla domenica, per gli esercizi posti lungo le strade extraurbane secondarie (art. 2 co. 2 lettera C del codice della strada), esclusivamente per il relativo accesso e la relativa fruizione da parte degli autotrasportatori di merci; c) non è consentita nelle aree di servizio e rifornimento ubicate nei tratti stradali comunque classificati che attraversano centri abitati.
L’orario di apertura degli esercizi commerciali di vicinato è consentito dalle ore 8 alle ore 20, in riferimento a quanto indicato dall’articolo 1, comma 1 del DPCM 11 marzo 2020”.
L’ordinanza produce effetti dalle ore 00:00 del 21 marzo 2020 e sino alle ore 24:00 del 3 aprile 2020 e comunque cessa di avere efficacia al sopraggiungere di provvedimenti governativi o ministeriali che dispongano in tal senso. Di seguito il link per scaricare l’ordinanza
Nuova e più stringente ordinanza per contenere il contagio del coronavirus in Sicilia. Il presidente della Regione Nello Musumeci ha firmato un ulteriore provvedimento per prevenire e gestire l’emergenza epidemiologica del Covid-19 nell’Isola. Disposizioni che riguardano la “pulizia” di strade e uffici pubblici, gli esercizi commerciali, le rivendite di tabacchi, il trasporto urbano, le attività sportive, le uscite da casa per gli acquisti.+Tre nuove ordinanze sono state firmate dal presidente della Regione Emilia-Romagna e commissario delegato allaricostruzione, Stefano Bonaccini, per fronteggiare - anche sul versante della ricostruzione post-sisma del 2012 in Emilia - leconseguenze economiche dell'emergenza legata alla diffusione del coronavirus, prevedendo la proroga delle scadenze relative alla concessione di contributi per laricostruzione privata e per la fine dei lavori delle imprese che erano state fissate al 31 marzo prossimo: slittano rispettivamente al 30 settembre 2020 e al 30 giugno 2020.
E’ prevista anche la sospensione dei termini per il deposito di saldo avanzamento lavori (Sal) e delle relative integrazioni, così come dei termini per i cantieri. Inoltre sono previsti pagamenti più veloci e certi, con il saldo fino al 90% delle fatture relative ai lavori già realizzati.
“Il momento che stiamo vivendo rafforza il bisogno di dare risposte rapide e condivise, facendo il possibile per essere vicini alle nostre comunità - osserva Bonaccini - e ringrazio tutti i sindaci per il lavoro che stiamo facendo insieme. E’ quindi doveroso dare maggiore sicurezza e tranquillità anche a chi è alle prese con le fasi conclusive della ricostruzione, ossia cittadini, Comuni e imprese. A queste ultime, conclude Bonaccini "è importante anche assicurare adesso liquidità, provando a dare loro più respiro attraverso pagamenti veloci e sicuri, in settimane nelle quali le difficoltà per loro sono davvero tante”.
Intesa tra regione Toscana e le Federazioni toscane degli ordini dei medici e degli odontoiatri e degli ordini delle professioni infermieristiche, finalizzata alla messa a disposizione di alloggi per il personale medico e infermieristico, in prima linea negli ospedali toscani per la cura dei pazienti affetti da Covid-19.
“Con questa intesa abbiamo dato ulteriore concretezza alle misure previste dalla recente ordinanza finalizzata a garantire maggiore sicurezza possibile ai cittadini e al personale medico infermieristico, che devono starsene isolati per proteggere le proprie famiglie. In questi giorni il personale sanitario ha dato prova di grande dedizione, generosità e impegno, lottando senza sosta a fianco dei pazienti colpiti dal Coronavirus - ha dichiarato l’assessore per il diritto alla salute Stefania Saccardi -. Abbiamo raggiunto questo risultato grazie alla collaborazione di tutti i soggetti coinvolti e davvero grande è stata la disponibilità delle associazioni degli albergatori e delle categorie che rappresentano gli agriturismi. Il nostro territorio sta rispondendo compatto contro un nemico comune, invisibile e pericolosissimo. Di questo come Regione siamo profondamente grati”.
( gs / 20.03.20 )
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Coronavirus: aggiornamenti sui servizi sanitari
Tabella potenziamento servizi sanitari
Si cerca di ampliare in tutte le regioni l’offerta di maggiori servizi sanitari per contrastare il contagio da coronavirus, ampliando in particolare i posti di terapia intensiva.
La situazione più critica è in Lombardia, dove siamo ai limiti delle attuali possibilità, soprattutto nelle province di Bergamo e Brescia. Si lavora all’ampliamento delle strutture.
Anche la regione Emilia-Romagna è al lavoro per ampliare i posti letto negli ospedali e nelle residenze sanitarie. Sono stati inseriti ulteriori 211 posti letto che complessivamente passano da 2.480 a 2.691, tra ordinari (2.295) e di terapia intensiva (396). Il presidente Stefano Bonaccini ha però annunciato che il totale dei posti letto che si raggiungerà in regione sarà di 3100 per gli ordinari e 513 per le terapie intensive.
In Veneto si lavora alla realizzazione di 3 mila posti letti, nuovi 212 di pneumatologia semi-intensiva e nuovi 206 di terapia intensiva. Il tutto portando i posti letto di terapia intensiva dai 500 iniziali a 825.
In Piemonte si dispone di 320 letti di terapia intensiva negli ospedali pubblici e sono stati creati ulteriori 100 posti riservati alle persone affette dal virus e attivabili altri 60.
Nel Lazio "ci aspettiamo un incremento dei casi perche' la curva epidemiologica ci dice questo - spiega l'assessore alla Sanita' Alessio D'Amato: "Stiamo attrezzando il completamento della rete delle terapie intensive che tra qualche giorno raggiungera' il numero di 298 postisolo dedicati al Covid-19, a cui poi si aggiungono oltre 1.300 posti,per un totale in tutta la Regione di 1.500 tra malattie infettive e pneumologia”.
La Regione Sardegna si e' organizzata con un 'Piano strategico' e sono 20 iposti letto dedicati ai pazienti 'Covid+. Se si registrasse un aggravamento e' previsto un aumento dei posti letto di 224 unita' per potenziare la disponibilita' nei reparti di terapia intensiva, pneumologia e infettivi.
In Puglia sono gia' attivi i primi posti letto Covid 19 individuati dalla Regione Puglia all'interno del Policlinico di Bari e si lavora ad un potenziamento dei reparti di Terapia Intensiva.
In Calabria I posti letto di terapia intensiva prima dell'emergenza coronavirus in Calabria erano 108, ora la regione si sta attrezzando per aumentare la sua capacita' di rispondere all'epidemia.
Anche in Sicilia si rafforza laterapia intensiva: ci sono gia' a regime 411 posti e si e' "nella fase finale" per aggiungerne poco piu' di 200. Obiettivo confermato dall'assessore alla Salute Ruggero Razza e' quello di 650.
In Basilicata per la terapia intensiva in Basilicata sono disponibili attualmente 64 posti, che possono diventare 90 in caso di necessita'.
In Liguria il piano regionale prevede da 75 posti dedicati alla terapia intensiva, con possibilità di aumentarli fino a 88. Sul fronte posti letto, sono previsti in tutta la Liguria fino a 120 posti dedicati ai pazienti con Coronavirus. Inoltre la Regione ha individuato 117 posti per quarantene e degenze ospedaliere protette.
In Toscana sono 745 i posti letto di terapia intensiva predisposti, o in via di allestimento sono 14 gli ospedali in Trentino Alto Adige pronti per far fronte all'emergenza.
In Campania si intende arrivare ad avere nei prossimi giorni 490 posti in rianimazione in piu', numero giudicato dagli esperti della Task force coronavirus regionale sufficiente anche per gli scenari piu' gravi prospettati dalle proiezioni sul contagio da Covid-19 in Campania. Tutti gli ospedali regionali si sono dotati della tenda pre-triage, che evita ai casi sospetti di coronavirus di infettare i pronto soccorso.

[Emilia - Romagna] Sanità. Coronavirus, ridurre gli spostamenti da casa all'ambulatorio medico. Un aiuto arriva dalla Regione, che dispone la "dematerializzazione" delle ricette rosse. L'assessore Donini: "Una misura in più a tutela dei cittadini. Abbiamo anticipato quanto adesso è stabilito a livello nazionale per tutte le Regioni"
Coronavirus: corsa contro il tempo regioni per terapie intensive
Coronavirus: Boccia, il Sud 'corra' su terapie intensive
CORONAVIRUS. BOCCIA: CHIUDERE TUTTO IN LOMBARDIA? NO, CALMA E GESSO
--CORONAVIRUS. BOCCIA: GOVERNO LAVORA AD APP PER TRACCIARE CONTATTI
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CORONAVIRUS: BOCCIA, 'OGGI LA CALL PER LA TASK FORCE DI 300 MEDICI' =
Coronavirus: Boccia a Fontana, no a competizione ordinanze =
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CORONAVIRUS: BOCCIA "INEVITABILE ALLUNGARE TEMPI E ULTERIORE STRETTA"
Coronavirus, Boccia: fra poco mascherine ce ne saranno in abbondanza
( gs / 20.03.20 )
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Ricetta elettronica per ridurre contagio
In Emilia-Romagna già attiva
Si consente così ai cittadini di ottenere dal proprio medico il “Numero di ricetta elettronica” senza più la necessità di ritirare fisicamente, e portare in farmacia, il promemoria cartaceo.

Coronavirus: Toti, piu' rigorosi in attesa discesa curva contagi

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[Bolzano] Sanità: ricetta digitale o ritiro in farmacia

[Ministero della Salute] Speranza: “Per limitare gli spostamenti puntiamo con forza sulla ricetta medica via email o con messaggio sul telefono” - 19.03.2020

CORONAVIRUS. BORRELLI: STOP RICETTA, BASTERÀ CODICE PER RITIRO FARMACI
( gs / 20.03.20 )
Documento della Conferenza delle Regioni del 12 marzo
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Territori svantaggiati confinanti con regioni speciali: ripartizione fondo per valorizzazione

Si riporta di seguto il testo del documento della Conferenza delle Regioni ed il link all'atto della Conferenza Unificata.
Link al documento della Conferenza delle Regioni del 12 marzo 2020: Posizione sullo schema di decreto del presidente del consiglio dei ministri, su proposta del ministro per gli affari regionali e le autonomie, di concerto con il ministro dell'economia e delle finanze, relativo alla ripartizione delle annualità 2018-2021 del fondo per la valorizzazione e la promozione delle aree territoriali svantaggiate confinanti con le regioni a statuto speciale.
Link all'atto della Conferenza Unificata del 12 marzo: Parere, ai sensi dell'articolo 6, comma 7, del decreto-legge 2 luglio 2007, n. 81, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2007, n.127, sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, relativo alla ripartizione delle annualità 2018-2021 del Fondo per la valorizzazione e la promozione delle aree territoriali svantaggiate confinanti con le Regioni a statuto speciale
( red / 20.03.20 )
Documento della Conferenza delle Regioni del 12 marzo
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Bioeconomia e strategia nazionale

La task force presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha avviato i lavori per la redazione di piano di azione finalizzato da attuare la strategia nazionale per la bioeconomia. Il seguente documento della Conferenza delle Regioni costituisce quindi una prima bozza contenente alcune osservazioni:
- Intervenire sui modelli di business non è semplice ed implica un rafforzamento dell’approccio collaborativo e condiviso. Significa passare da una logica in cui il raggiungimento degli obiettivi non deve rappresentare solo un vantaggio per la singola azienda, ma per la comunità e il territorio di riferimento.
- In questo contesto, parlare di filiera circolare, di recupero e riciclo, di estensione della vita dei prodotti e di piattaforme di condivisione eco-sostenibili non è semplice ed immediato per le nostre imprese, che non sempre riescono ad intravvedere le opportunità di successo, in termini di ricadute industriali, occupazionali ed ambientali.
-Si ritiene utile specificare gli ambiti ITS e IFTS indicati nell’action plan, e di citare il bioeconomy day, che ormai si è consolidato nel tempo.
- Si ritiene da valorizzare il contributo alla Blue Growth che spazia verso l'ambito della pesca e della valorizzazione dei sottoprodotti.
- Si ritiene, altresì, importante, nell’attuazione delle politiche a sostegno della ricerca e dell’innovazione, stabilire collegamenti e sinergie sempre più efficaci fra i diversi livelli istituzionali di governo regionali, nazionali e europei. Si concorda con quanto sottolineato nell’Action Plan circa la necessità di standardizzare e condividere nuovi criteri di riconoscibilità e tracciabilità dei prodotti/processi e nuove norme per incentivare lo sviluppo della bioeconomia anche facendo leva su misure fiscali.
- Risulterà strategico attuare interventi innovativi che consentano di attivare sinergie tra le esigenze di sviluppo competitivo e le istanze per una crescita sostenibile, secondo una logica inclusiva, tenendo conto sia delle nuove specializzazioni tecnologiche che emergeranno durante il processo di scoperta imprenditoriale che del potenziale innovativo proveniente anche dalle tradizionali vocazioni produttive.
- In particolare occorre rafforzare e razionalizzare l’ecosistema degli interventi cofinanziati dalla politica di coesione, garantendo la complementarietà degli strumenti di incentivo e la loro coerenza con le più ampie politiche nazionali ed europee per l’industria, la ricerca, la digitalizzazione e lo sviluppo sostenibile.
- Ciò anche facendo riferimento alle esperienze già avviate con successo dalle Regioni. Ad esempio si possono citare gli interventi finalizzati a favorire la partecipazione delle imprese ai programmi comunitari a gestione diretta della Commissione Europea, incentivando le imprese ad acquisire servizi di consulenza ed assistenza tecnica qualificati per le attività di progettazione avvalendosi di competenze specialistiche accreditate ad un apposito albo regionale. Oppure misure regionali finalizzate a premiare la ricerca di eccellenza finanziando progetti innovativi di portata internazionale proposti da imprese regionali che, pur avendo ottenuto il Seal of Excellence dalla Commissione Europea nell’ambito dello SME Instrument (Horizon 2020), non hanno ricevuto il contributo per mancanza di fondi.
Roma, 12 marzo 2020
( red / 20.03.20 )

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