[Comunicato stampa Giunta regionale Emilia - Romagna]
Turismo. Concessioni balneari, la Corte di Giustizia dell’UE si pronuncia contro il rinnovo automatico. L’assessore Corsini: “Dal Governo bluff elettorale sulla pelle dei titolari degli stabilimenti. Tornare subito al documento, condiviso da tutte le Regioni, proposto dall’Emilia-Romagna”
giovedì 20 aprile 2023
In Emilia-Romagna oltre 1.500 le imprese coinvolte, principalmente a conduzione famigliare: “Sono la spina dorsale di una delle grandi industrie di questo paese e non meritano di continuare a essere prese in giro, hanno bisogno di prospettive e certezze, anche se non sono quelle che alcuni auspicavano”
Bologna - “La decisione della Corte di Giustizia dell'Unione Europea di oggi, che ribadisce ancora una volta come le concessioni delle spiagge italiane non possano essere rinnovate automaticamente, segna definitivamente la fine dell’irresponsabile bluff elettorale che l’attuale Governo sta portando avanti da troppo tempo sulla pelle dei titolari degli stabilimenti balneari”.
Così l’assessore al Turismo della Regione Emilia-Romagna, Andrea Corsini, commenta l’intervento della Corte di Giustizia Ue su una questione che vede coinvolti il Tribunale amministrativo regionale della Puglia e il Comune di Ginosa, in provincia di Taranto, che aveva prorogato, con delibera del 24 dicembre 2020, le concessioni di occupazione del demanio marittimo nel suo territorio.
“La direttiva Bolkestein riguarda migliaia di famiglie, solo in Emilia-Romagna oltre 1.500: è importante ricordare che queste persone sono la spina dorsale di una delle grandi industrie di questo paese e non meritano di continuare a essere prese in giro- continua Corsini-. Hanno bisogno di prospettive e certezze, anche se non sono quelle che alcuni auspicavano, già a partire da una stagione turistica ormai prossima”.
Per l’assessore c’è solo una strada da percorrere in questo momento: “Su proposta dell’Emilia-Romagna, tutte le Regioni avevano fatto proprio un documento con una serie di criteri ben precisi, e soprattutto realizzabili, per affrontare le gare- conclude-: è da quel testo che dobbiamo ripartire il prima possibile, senza far perdere altro tempo a un settore che vale praticamente il 15% del Pil nazionale”.