LA CIFRA COMPLESSIVA MESSA A DISPOSIZIONE RAGGIUNGE QUOTA 8,6 MILIONI
(LNews - Milano, 20 set) La Giunta della Regione Lombardia, su proposta dell'assessorato alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, ha approvato il programma regionale per il contrasto alla violenza nei confronti delle donne (2022-2023). Un provvedimento che già prevedeva stanziamenti complessivi per oltre 7,6 milioni di euro e per il quale è stato stanziato un ulteriore milione di euro a sostegno dell'attività dei centri antiviolenza (Cav) e delle case rifugio. La cifra raggiunge così quota 8,6 milioni.
A tali risorse si aggiungono quelle del programma sostegno abitativo e reinserimento lavorativo per le donne nella fase di fuoriuscita dalla violenza pari a complessivi 2,1 milioni.
Sono 27 le Reti antiviolenza presenti in Lombardia e comprendono 54 Cav e 141 strutture di ospitalità (case rifugio e case di accoglienza).
Nel 2021 il numero dei contatti di donne presso i Cav sono stati pari a 8.531 unità con un incremento del 13,3% rispetto al 2020.
Rispetto all'accoglienza, si rileva un aumento dell'8,5% dell'attività delle donne nel 2021 rispetto all'anno precedente (passando da 10.171 a 11.033). Le prese in carico sono state 7.953 nel 2021 (+19,2% rispetto all'anno precedente).
PRESIDENTE REGIONE: ATTENZIONE MASSIMA NEI CONFRONTI DI QUESTA TEMATICA - Il presidente della Regione ha tenuto a sottolineare come "a fronte della necessità di rafforzare il sostegno alle attività delle strutture che operano per contrastare la violenza contro le donne e che operano in sinergia con le Reti territoriali antiviolenza, si sia deciso di stanziare un ulteriore milione di euro a conferma di quanta attenzione ci sia verso questa importantissima tematica".
ASSESSORE POLITICHE SOCIALI: VOGLIAMO POTENZIARE INTERVENTI -"L'obiettivo - ha spiegato l'assessore regionale a Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità - è quello di potenziare gli interventi e il sostegno alle donne vittime di violenza. La priorità di Regione Lombardia è quella di assicurare la piena tutela della donna attraverso la capillare rete antiviolenza e i servizi già attivi. Dobbiamo garantire sempre maggior protezione alle donne vittime di violenza con l'obiettivo di costruire un vero percorso di reinserimento sociale e di vita autonoma".
"Ancora una volta l'istituzione regionale - ha concluso l'assessore - dimostra di intervenire concretamente per arginare il drammatico fenomeno della violenza contro le donne, sostenendo il grandissimo lavoro svolto dai servizi territoriali antiviolenza, che coprono il 100% del territorio regionale". (LNews)
gus
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