[Comunicato stampa Giunta regionale Emilia - Romagna]
Sviluppo e imprese. L’Emilia-Romagna in campo per attrarre nuovi investimenti capaci di creare buona occupazione. La Regione mette a disposizione oltre 13 milioni di euro, parte il nuovo bando. Dal 2016 realizzati progetti per 327 milioni di euro e creati oltre 2950 posti di lavoro
mercoledì 6 luglio 2022
L'assessore Colla: "Così attraiamo risorse e facciamo crescere idee". Sesta misura in attuazione della Legge regionale 14 sulla promozione degli investimenti, rivolta alle aziende che vogliano insediarsi o espandere l’attività
Bologna – Creare buona occupazione. Aumentare la competitività delle filiere e dell’intero sistema produttivo dell’Emilia-Romagna rafforzandone la capacità innovativa, generando ricadute positive sul territorio. Realizzare investimenti che, oltre a generare un elevato impatto occupazionale, comprendano, prioritariamente, attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale.
Il tutto per sviluppare e diffondere significativi avanzamenti tecnologici per il sistema produttivo e realizzare nuovi risultati di rilevanza tecnologica e industriale, di interesse per le filiere produttive regionali. Ma anche attivare dinamiche di sviluppo economico territoriale in aree della regione caratterizzate da maggiori difficoltà strutturali.
Sono gli obiettivi del nuovo bando sull’attrattività di investimenti in Emilia-Romagna, approvato dalla Giunta regionale nell’ultima seduta.
Con uno stanziamento di oltre 13 milioni di euro per il biennio 2023-2024, che potrebbero essere aumentati se i progetti industriali che arriveranno lo dovessero rendere necessario.
La Giunta conferma così l’utilizzo di uno strumento operativo a supporto delle imprese che vogliano insediarsi o espandere la propria attività in Emilia-Romagna.
E l’aumento dell’occupazione è un requisito fondamentale per accedere ai contributi: i programmi di investimento dovranno prevedere l’assunzione a tempo pieno e indeterminato di almeno 20 nuovi addetti. Incrementi maggiori consentiranno l’attribuzione di premialità.
Si tratta della sesta misura in attuazione della Legge regionale 14 del 2014 sulla “Promozione degli investimenti in Emilia-Romagna”, che in quattro anni ha già visto 49 imprese puntare sulla regione, tra cui grandi gruppi internazionali leader in ricerca e innovazione. Dal 2016 a oggi i contributi regionali ammontano a 121 milioni di euro e hanno mobilitato investimenti per oltre 327 milioni di euro, creando 2.950 nuovi posti di lavoro stabili e di qualità.
“Prosegue il nostro impegno ad accrescere la competitività delle filiere e dell’intero sistema produttivo emiliano-romagnolo rafforzandone la capacità innovativa. Gli obiettivi- afferma l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla- sono quelli di produrre effetti positivi sull’occupazione. Senza dimenticare l’opportunità di creare positive ricadute sul territorio in termini di impatto economico, di sostenibilità ambientale e sociale”.
“Inoltre- chiude Colla- i progetti che prevedano investimenti in ricerca e sviluppo dovranno integrarsi col sistema regionale della ricerca e della formazione avanzata, contribuendo al suo miglioramento. Infatti, l’attrattività complessiva del nostro sistema, nella cornice del Patto per il Lavoro e per il Clima, poggia non sul solo incentivo ma sul collegamento e interazione di tutto l’ecosistema economico, istituzionale, sociale e dei saperi, a partire dalla Rete Alta Tecnologia e quella dei Tecnopoli”.
Il bando approvato punta a selezionare proposte di investimenti di alta rilevanza strategica e a elevato impatto occupazionale che, attraverso la sottoscrizione di accordi di insediamento e sviluppo siglati con la Regione, comprendano, prioritariamente, attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, per mettere a disposizione innovazioni tecnologiche che siano di interesse per il sistema produttivo regionale.Con la firma degli accordi di insediamento regionali, le imprese e i Gruppi in arrivo potranno contare su procedure e percorsi definiti e semplificati, legati agli effettivi stati di avanzamento del progetto, d’intesa con gli enti locali interessati.