[Comunicato stampa Giunta regionale Toscana]
Ddl appalti, Giani e Nardini: "La clausola sociale resti obbligatoria"
mercoledì 27 aprile 2022
“Raccogliamo e condividiamo le giuste preoccupazioni e richieste delle organizzazioni sindacali della Toscana, confederali e di categoria, rispetto al tema della ‘clausola sociale’ nei bandi di gara pubblici, che il recente disegno di legge delega al Governo sulla riforma del codice degli appalti, all'attenzione del Parlamento, renderebbe semplicemente facoltà delle stazioni appaltanti e non più un obbligo”. Il presidente della Regione Eugenio Giani e l’assessora al lavoro Alessandra Nardini intervengono sul tema del ddl appalti, approvato in Senato e attualmente in discussione alla Camera dei Deputati, rispetto al quale Cgil, Cisl e Uil stanno chiedendo a politica e istituzioni modifiche al disegno di legge.
Giani e Nardini esprimono “pieno appoggio a questa mobilitazione” e chiedono che “a livello nazionale si intervenga perché sia ripristinata l’obbligatorietà della clausola sociale quale fondamentale tutela nei confronti di lavoratrici e lavoratori che operano in appalti ad alta intensità di manodopera, con orari e quindi stipendi certamente non elevati, in servizi essenziali come ospedali, strutture socio-sanitarie, scuole, uffici pubblici”.
“Riteniamo sia necessario migliorare un disegno di legge – proseguono - il cui testo, va detto, contiene anche elementi avanzati, quali il rispetto del Ccnl sottoscritto dalle organizzazioni sindacali e datoriali comparativamente più rappresentative, l'applicazione delle stesse tutele economiche e normative per lavoratrici e lavoratori in subappalto, l'esclusione dei costi della manodopera e della sicurezza dai ribassi di gara, ma che rischia di far perdere una tutela essenziale a lavoratrici e lavoratori provati dalla crisi dovuta alla pandemia”.
“Dobbiamo far sì – concludono Giani e Nardini - che ogni cambio di appalto non diventi una crisi aziendale su cui intervenire a posteriori, con la minaccia di perdere di posti di lavoro e reddito per le lavoratrici e lavoratori occupati negli appalti di servizi rivolti a tutta la collettività e la conseguente dispersione di preziose professionalità”.
La clausola sociale è un istituto finalizzato a salvaguardare livelli occupazionali e condizioni di lavoro riconosciuti dalle imprese aggiudicatrici a lavoratrici e lavoratori nel caso di aggiudicazione ad altra impresa da parte della stazione appaltante.