[Comunicato stampa Giunta regionale Emilia - Romagna]
Ucraina. La vicepresidente della Regione, Elly Schlein, in visita al centro di accoglienza profughi di Bologna con l’assessore comunale al Welfare, Luca Rizzo Nervo. “Attività frenetiche ma già ben organizzate: il modello funziona. Grazie a operatori e volontari”

venerdì 18 marzo 2022


 

Grande impegno di tutta la macchina organizzativa per garantire la migliore assistenza possibile alle persone in fuga dal Paese in guerra, soprattutto donne e bambini

Bologna - “Oggi ho avuto modo di constatare di persona quanto straordinario sia l’impegno profuso per soccorrere le persone che fuggono dalla guerra in Ucraina, a partire dalle donne e dai bambini. Attività frenetiche ma già ben organizzate, segno che il modello di prima accoglienza predisposto funziona. Il merito è degli operatori della sanità, del sociale, delle forze dell'ordine e dei volontari della Caritas e della Croce Rossa, che ringrazio di cuore a nome di tutta la comunità regionale. Così come ringrazio tutte le persone che continuano ad aprire le porte di casa per dare accoglienza e calore ai profughi, scappati senza nulla, se non il peso del dramma che stanno vivendo”.

La vicepresidente della Regione Emilia-Romagna con delega al Welfare, Elly Schlein, questa mattina con l’assessore comunale al Welfare, Luca Rizzo Nervo, ha visitato la tensostruttura allestita in Piazza XX Settembre a Bologna, risultato degli sforzi congiunti di Comune di Bologna, Prefettura e Ausl Bologna.

Qui i profughi ucraini possono registrarsi al sistema sanitario, fare il tampone e i vaccini. Non solo: oltre a offrire ai profughi un primo orientamento rispetto ai servizi disponibili, grazie alla presenza di personale della Polizia di Stato è possibile certificare la loro presenza sul territorio.

La struttura, allestita proprio nel centro di Bologna, accoglie quasi esclusivamente donne e bambini, drammatica testimonianza delle migliaia di famiglie che questo conflitto sta forzatamente separando: uomini al fronte, donne e bambini in fuga.