[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Pmi: Zilli, 10 milioni per rafforzare competitività nell'export
mercoledì 13 ottobre 2021
L'assessore alla presentazione del nuovo strumento di Finest
Pordenone, 13 ott - "Lo strumento finanziario che Finest ha
messo a punto di concerto con le amministrazioni di Friuli
Venezia Giulia, Veneto e Provincia di Trento permetterà di
ampliare la platea di Paesi in cui sostenere le nostre imprese
nel processo di internazionalizzazione: questa è una sfida che la
Finanziaria raccoglie a trent'anni di distanza dalla legge
istitutiva per stare al passo con i tempi e forte anche di un
quadro generale che vede la ripartenza dell'Italia legata
all'export, così come riportato nel recente rapporto Sace che
stima una crescita dell'11,3 per cento nel 2021 con un ritorno a
livelli prepandemia".
Lo ha sottolineato oggi l'assessore regionale alle Finanze
Barbara Zilli nel corso della presentazione nella sede di Finest
a Pordenone del nuovo plafond da 10 milioni di euro, dedicato al
sostegno delle Pmi del Nord Est italiano nelle prime fasi
dell'internazionalizzazione, a partire dall'export fino all'avvio
di processi produttivi sui mercati esteri.
Concretamente Finest interverrà attraverso la sottoscrizione di
strumenti di debito emessi dalle Pmi residenti nel Triveneto per
i loro progetti di internazionalizzazione, senza limiti
geografici: potranno essere sostenuti progetti quindi anche in
Paesi come Stati Uniti e Germania, dove si concentra la fetta più
ampia di export delle imprese nordestine, finora esclusi
dall'operatività di Finest.
Presente al lancio del progetto, illustrato dal presidente della
finanziaria per l'internazionalizzazione Alessandro Minon e dalla
vice Paola Tombolato, anche Francesco Calzavara assessore al
Bilancio e patrimonio e enti locali della Regione Veneto.
L'assessore Zilli ha indicato l'utilità dello strumento
"soprattutto in un momento di ripresa post pandemica in cui
Regione Fvg insieme ai partner Veneto e Provincia di Trento
dimostrano di essere in prima fila per vincere la vera sfida,
quella dell'export".
"Il Pil regionale continua ad avere buoni risultati e la
previsione dell'Ufficio studi di Confindustria Udine su dati
aggiornati a fine luglio forniti da Prometeia di un +5,8 nel 2021
è incoraggiante e stimola la Regione a sostenere tutti gli
strumenti finanziari che le nostre partecipate vogliono offrire
alle imprese. Anche l'occupazione tiene ed è in controtendenza
positiva rispetto al dato nazionale" ha osservato l'assessore,
ringraziando i vertici di Finest e rinnovando la fiducia della
Regione nelle potenzialità che la finanziaria ha per lo sviluppo
dell'internazionalizzazione delle imprese. "Finest e Friulia sono
partner imprescindibili per lo sviluppo del territorio", ha
ribadito Zilli.
Lo strumento è pensato appositamente per le imprese di dimensioni
minori, impegnate nelle prime fasi di sviluppo dei mercati
internazionali.
"Rappresenta un unicum nell'attività tipica di Finest - ha
spiegato Minon - perché, essendo costituito da riserve
patrimoniali generate dagli utili creati dalla società negli anni
non è soggetto ai vincoli della Legge 19/91, che definisce le
nostre modalità di intervento e i Paesi su cui possiamo
investire. Questo tesoretto ci consente di sviluppare un
pacchetto prodotti specifico per le Pmi".
Minon ha ricordato i dati dell'ultimo censimento Istat che
rivelano come per il 99% del totale le Pmi hanno meno di 50
dipendenti, presentano dei limiti di patrimonializzazione e
mantengono una struttura familiare. Nonostante queste
caratteristiche, il tessuto imprenditoriale nordestino genera il
20% dell'export italiano, con oltre 82,45 miliardi di euro di
fatturato estero nel 2020, anno della pandemia, e una crescita
+24,6% nei primi sei mesi del 2021.
ARC/EP/gg
Pordenone, 13 ott - "Lo strumento finanziario che Finest ha
messo a punto di concerto con le amministrazioni di Friuli
Venezia Giulia, Veneto e Provincia di Trento permetterà di
ampliare la platea di Paesi in cui sostenere le nostre imprese
nel processo di internazionalizzazione: questa è una sfida che la
Finanziaria raccoglie a trent'anni di distanza dalla legge
istitutiva per stare al passo con i tempi e forte anche di un
quadro generale che vede la ripartenza dell'Italia legata
all'export, così come riportato nel recente rapporto Sace che
stima una crescita dell'11,3 per cento nel 2021 con un ritorno a
livelli prepandemia".
Lo ha sottolineato oggi l'assessore regionale alle Finanze
Barbara Zilli nel corso della presentazione nella sede di Finest
a Pordenone del nuovo plafond da 10 milioni di euro, dedicato al
sostegno delle Pmi del Nord Est italiano nelle prime fasi
dell'internazionalizzazione, a partire dall'export fino all'avvio
di processi produttivi sui mercati esteri.
Concretamente Finest interverrà attraverso la sottoscrizione di
strumenti di debito emessi dalle Pmi residenti nel Triveneto per
i loro progetti di internazionalizzazione, senza limiti
geografici: potranno essere sostenuti progetti quindi anche in
Paesi come Stati Uniti e Germania, dove si concentra la fetta più
ampia di export delle imprese nordestine, finora esclusi
dall'operatività di Finest.
Presente al lancio del progetto, illustrato dal presidente della
finanziaria per l'internazionalizzazione Alessandro Minon e dalla
vice Paola Tombolato, anche Francesco Calzavara assessore al
Bilancio e patrimonio e enti locali della Regione Veneto.
L'assessore Zilli ha indicato l'utilità dello strumento
"soprattutto in un momento di ripresa post pandemica in cui
Regione Fvg insieme ai partner Veneto e Provincia di Trento
dimostrano di essere in prima fila per vincere la vera sfida,
quella dell'export".
"Il Pil regionale continua ad avere buoni risultati e la
previsione dell'Ufficio studi di Confindustria Udine su dati
aggiornati a fine luglio forniti da Prometeia di un +5,8 nel 2021
è incoraggiante e stimola la Regione a sostenere tutti gli
strumenti finanziari che le nostre partecipate vogliono offrire
alle imprese. Anche l'occupazione tiene ed è in controtendenza
positiva rispetto al dato nazionale" ha osservato l'assessore,
ringraziando i vertici di Finest e rinnovando la fiducia della
Regione nelle potenzialità che la finanziaria ha per lo sviluppo
dell'internazionalizzazione delle imprese. "Finest e Friulia sono
partner imprescindibili per lo sviluppo del territorio", ha
ribadito Zilli.
Lo strumento è pensato appositamente per le imprese di dimensioni
minori, impegnate nelle prime fasi di sviluppo dei mercati
internazionali.
"Rappresenta un unicum nell'attività tipica di Finest - ha
spiegato Minon - perché, essendo costituito da riserve
patrimoniali generate dagli utili creati dalla società negli anni
non è soggetto ai vincoli della Legge 19/91, che definisce le
nostre modalità di intervento e i Paesi su cui possiamo
investire. Questo tesoretto ci consente di sviluppare un
pacchetto prodotti specifico per le Pmi".
Minon ha ricordato i dati dell'ultimo censimento Istat che
rivelano come per il 99% del totale le Pmi hanno meno di 50
dipendenti, presentano dei limiti di patrimonializzazione e
mantengono una struttura familiare. Nonostante queste
caratteristiche, il tessuto imprenditoriale nordestino genera il
20% dell'export italiano, con oltre 82,45 miliardi di euro di
fatturato estero nel 2020, anno della pandemia, e una crescita
+24,6% nei primi sei mesi del 2021.
ARC/EP/gg