[Comunicato stampa Giunta regionale Emilia - Romagna]
Welfare. Dalla Regione occhi puntati sui più giovani: dopo l’emergenza Covid, nuove opportunità per ripartire. 600mila euro per progetti socio-educativi rivolti a ragazzi e ragazze tra gli 11 e i 19 anni. Risorse su tutto il territorio, da Piacenza a Rimini. La vicepresidente Schlein: “Un giusto aiuto per contrastare difficoltà che la pandemia ha enormemente acuito”
lunedì 16 agosto 2021
Approvato dalla Giunta il bando 2022 aperto ad associazioni di promozione sociale, organizzazioni di volontariato, coop sociali, oratori e parrocchie per interventi e attività a favore di preadolescenti e adolescenti. Domande entro il 28 settembre
Bologna - Disagio, isolamento sociale, bullismo e cyberbullismo: ragazzi e ragazze a rischio, che vivono difficoltà acuite dalla pandemia. Per contrastare questi fenomeni e spingere i giovani, adolescenti e preadolescenti, a una piena ripresa dopo il difficile periodo dell’emergenza Covid, la Regione Emilia-Romagna promuove nuove opportunità sociali ed educative con 600mila euro.
È stato approvato dalla Giunta, infatti, il bando “Adolescenza” destinato ad associazioni di promozione sociale, organizzazioni di volontariato, cooperative sociali, oratori e parrocchie di tutto il territorio, da Piacenza a Rimini, per accompagnare i ragazzi nel complesso passaggio all’età adulta, migliorandone gli stili di vita e il sistema di relazioni con coetanei e familiari.
Il bando stabilisce criteri e risorse disponibili a livello provinciale per la realizzazione di attività educative e sociali rivolte a ragazze e ragazzi tra gli 11 e i 19 anni residenti in Emilia-Romagna.
“Gli adolescenti- sottolinea la vicepresidente con delega alle Politiche giovanili, Elly Schlein- sono tra coloro che più hanno risentito della pandemia e delle misure restrittive, che hanno reso ancor più complicata una fase che spesso le ragazze e i ragazzi si trovano a vivere con difficoltà, disagio e smarrimento. Per questo motivo la Regione, ritiene indispensabile sostenere i giovani nel complesso e delicato passaggio di crescita, con un’attenzione specifica puntata sugli stili di vita, sulle relazioni con coetanei e adulti di riferimento, su fenomeni di disagio e isolamento sociale. È questo il senso degli interventi- chiude la vicepresidente- che anche quest’anno siamo riusciti a garantire, partendo dalla conoscenza diretta del territorio in cui vivono e del contesto in cui si sviluppano i loro comportamenti, speranze, problemi e bisogni. Sono progetti ulteriori, costruiti da Terzo settore e volontariato, rispetto a quelli che abbiamo rifinanziato la settimana scorsa con 1,7 milioni destinati invece ai servizi sociali locali, per interventi rivolti alla stessa fascia. Un tassello in più del prezioso lavoro di rete che vogliamo rafforzare sui territori, per prevenire e contrastare il disagio e aprire maggiori opportunità ai giovani.”
Si va dall’aiuto nello svolgimento dei compiti all’organizzazione di percorsi individualizzati per migliorare il rendimento scolastico e contrare la dispersione scolastica, dalle attività sportive o di gioco agli incontri con esperti per utilizzare più consapevolmente i social network e prevenire fenomeni di isolamento sociale, bullismo e cyberbullismo.
Ma nelle attività finanziabili con i contributi regionali potranno rientrare anche quelle di educazione tra pari, finalizzate a valorizzare il protagonismo dei ragazzi e a sviluppare la loro capacità di aiutarsi, e di educazione alla legalità; oltre alla sensibilizzazione ai temi legati all’Agenda Globale 2030 per lo sviluppo sostenibile, in particolare la tutela dell’ambiente e il rispetto dei principi di equità sociale.
Dei contributi complessivi (600mila euro), 150mila euro sono destinati a progetti di rilevanza regionale, che dovranno realizzarsi su 3 o più province, e 450mila a quelli che hanno valenza territoriale, cioè realizzati a livello locale (dimensione comunale o distrettuale).
Ripartizione dei fondi, per provincia
A livello territoriale, i 450 mila euro destinati a finanziare i progetti di rilevanza locale vengono così suddivisi tra tutte le province dell’Emilia-Romagna, sulla base del numero di residenti di età compresa nella fascia di età 11-19 anni: Bologna 99.267 euro; Modena 74.518 euro; Reggio Emilia 58.845 euro; Parma 45.043 euro; Forlì-Cesena 40.384 euro; Ravenna 38.683 euro; Rimini 35.257 euro; Ferrara 30.119 e alla provincia di Piacenza 27.880 euro.
Come presentare domanda
Il bando sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna e le domande potranno essere presentate dalle ore 10 del 23 agosto ed entro le ore 13 del 28 settembre 2021.
L'inserimento della domanda e del progetto del bando 2022 avverrà tramite piattaforma on-line consultabile al link https://url.emr.it/dp237f6l, compilando l’apposita modulistica e corredandola di tutti gli allegati richiesti. Per l’accesso al servizio on-line è necessario dotarsi di un’identità digitale di persona fisica Spid: le credenziali di cui dotarsi devono essere di livello L2. /Ti.Ga.