[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Salute: Riccardi, Casa delle autonomie è nuovo modello per disabilità

mercoledì 26 maggio 2021



 L'iniziativa, rivolta a disabili intellettivi e autistici,
sviluppa l'autonomia individuale

  Feletto Umberto, 26 mag - "Il Servizio per la transizione,
l'inclusione e la vita indipendente realizzato dall'Azienda
sanitaria universitaria Friuli Centrale e dal Comune di
Tavagnacco in collaborazione con le cooperative Itaca e
Universiis, è la concretizzazione di uno spazio innovativo che
interpreta efficacemente l'integrazione socio sanitaria e
affronta il tema della disabilità consentendo alle persone
coinvolte di avere una prospettiva di indipendenza e inclusione".

Lo ha dichiarato il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con
delega alla Salute, Riccardo Riccardi, alla presentazione del
progetto Stivi, il quale ha consentito di mettere a disposizione
di 5 ragazzi dai 15 ai 25 anni con disabilità intellettiva e
autismo un appartamento nel centro di Feletto Umberto per
sperimentare un'esperienza di condivisione di spazi e tempi
all'interno di quella che può essere definita la 'Casa delle
autonomie'.

All'evento hanno partecipato, oltre a Riccardi, il sindaco di
Tavagnacco Moreno Lirutti, alcuni esponenti della Giunta comunale
e il direttore generale dell'Asufc, Denis Caporale, il quale ha
sottolineato che l'iniziativa rientra tra le azioni di
riqualificazione e di sviluppo dei servizi realizzate
dall'Azienda per incrociare i cambiamenti nei bisogni e nelle
aspettative esistenziali delle persone con disabilità e delle
loro famiglie e superare un'impostazione prettamente
assistenziale. Stivi propone progetti individualizzati, che si
svilupperanno in un arco temporale di 3-5 anni per supportare la
transizione all'età adulta dei giovani con disabilità favorendo
lo sviluppo delle competenze tipiche della vita quotidiana:
vivere e gestire una casa, muoversi sul territorio, imparare a
relazionarsi e, grazie alla collaborazione con il Comune, ad
integrarsi pienamente nella comunità locale attraverso attività
utili al contesto sociale.

Il vicegovernatore ha quindi sottolineato che "questa esperienza
consente ai ragazzi disabili che vi partecipano di avere una
propria vita attraverso un processo di inclusione ma soprattutto
di indipendenza. La Regione continuerà a lavorare per favorire la
moltiplicazione d'iniziative di questo tipo perché realizzano
condizioni di vita migliori per le persone dando risposte al
bisogno di salute delle persone, che è molto diverso da bisogno
di sanità".

Riccardi ha inoltre spiegato che l'iniziativa "anticipa
concretamente la necessaria revisione della Legge regionale 41
del 1996 che, pur essendo un pilastro dell'integrazione
sociosanitaria, oggi ha necessita di un aggiornamento e di un
adeguamento ai tempi. La pandemia ha rallentato tale processo, ma
ora è tempo di riprenderlo".
ARC/MA/pph