[Comunicato stampa Giunta regionale Veneto]
LAVORO. DONAZZAN: “PERDITA DI LAVORO E REDDITO RIDIMENSIONATO RENDONO PIÙ POVERO IL VENETO: QUESTA È L’ALTRA FACCIA DEL COVID”
venerdì 19 marzo 2021
Si è tenuto stamane il webinar “Innovazione sociale: nuovi modelli per nuovi bisogni”, il secondo di quattro appuntamenti promossi nel corso del mese corrente dall’Area Politiche Economiche, Capitale Umano e Programmazione Comunitaria della Regione del Veneto al fine di promuovere le misure messe in campo nell’ambito della programmazione del Fondo Sociale Europeo 2014-2020.
Sono intervenuti l’assessore regionale al Lavoro e alla Formazione del Veneto, Elena Donazzan, il Direttore Area Politiche Economiche, Capitale Umano e Programmazione Comunitaria della Regione del Veneto Santo Romano, il Professore ordinario di Statistica Sociale dell’Università Cà Foscari di Venezia Stefano Campostrini ed il Social Innovation Manager Marco Riva: una scaletta che ha toccato i temi dell’innovazione sociale nella programmazione del Fondo Sociale Europeo tra passato e futuro, le strategie regionali e le buone pratiche per la promozione dell’innovazione sociale nelle politiche pubbliche.
“Le ripercussioni della pandemia saranno durature: ci aspettiamo di dover fronteggiare nei prossimi anni una drammatica crisi economica, probabilmente la peggiore dal dopoguerra, che vedrà una caduta del reddito, dei consumi e dell’occupazione e, di conseguenza, un aumento delle situazioni di povertà e disagio sociale - ha affermato nel corso del suo intervento l’Assessore regionale Donazzan - il covid ha stravolto le nostre realtà ed il mondo che conoscevamo: dobbiamo ripartire, progettando nuove politiche in grado di rispondere all’emergenza e ai fabbisogni attuali della popolazione, ma anche di favorire in un futuro prossimo lo sviluppo sostenibile ed inclusivo delle persone e dei territori”.
“Il tema dell’innovazione sociale è stato oggetto di una molteplicità di interventi nel corso della programmazione veneta 2014-2020 del Fondo Sociale Europeo: le sfide poste dall’attuale situazione socio-economica ci impongono però un’ulteriore riflessione su quale governance sia necessaria per disegnare politiche in grado di rispondere ai bisogni emergenti della popolazione nei diversi contesti lavorativi e formativi - ha continuato Donazzan - politiche che non potranno che partire dai soggetti più esposti alle conseguenze della pandemia, ovvero le donne, i minori, chi ha un basso livello di istruzione, chi vive da solo, specie se anziano e le famiglie con tre o più figli, nonché quelle monogenitoriali”.
“Parlare di innovazione sociale – ha concluso Donazzan - oggi significa innanzitutto definire il quadro all’interno del quale intendiamo sviluppare le politiche regionali che dovranno accompagnare il Veneto verso il 2030. Una riflessione da cui iniziare a sviluppare, anche all’interno della prossima programmazione 2021-2027 del Fondo Sociale Europeo, obiettivi, strategie e buone pratiche per rispondere nella loro complessità ai bisogni delle persone e dei territori del nostro Veneto”.