[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Demanio: Callari, soddisfazione per cessione beni statali a 6 Comuni
mercoledì 10 marzo 2021
Trieste, 10 mar - "Aver portato a termine questa operazione
superando le molteplici difficoltà di un iter complesso è motivo
di grande soddisfazione per la nostra Regione".
Questo il commento dell'assessore regionale al Patrimonio e
demanio, Sebastiano Callari, a margine della sottoscrizione dei
verbali di consegna per il trasferimento dalla Regione a sei
Comuni di beni già di proprietà statale.
"Il percorso è stato faticoso, anche perché ha investito i
diversi cambi di composizione della Commissione paritetica Stato
- Regione. Convocare tutti i sindaci qui oggi è una dimostrazione
di come l'istituzione regionale si muove tutta assieme
indipendentemente da ciò che accade a Roma, perché prevale un
grande senso di appartenenza comune ai suoi territori" ha
affermato Callari, aggiungendo che "tutti i beni dello Stato
trasferiti hanno un significato culturale per gli Enti locali a
cui di fatto appartengono, in quanto elementi della loro storia e
della loro identità".
Oltre all'assessore, erano presenti alla firma per l'agenzia del
Demanio, il direttore della direzione regionale Friuli Venezia
Giulia, Fabio Pisa, per la Regione, il direttore della direzione
centrale patrimonio, demanio, servizi generali e sistemi
informativi, Francesco Forte e gli amministratori, sindaci o loro
delegati, dei Comuni di Cavazzo Carnico, Cordovado, Forni
Avoltri, Resia, San Lorenzo Isontino, Travesio.
La firma è l'atto conclusivo di un iter che ha visto impegnati lo
Stato, la Commissione paritetica Stato - Regione, l'Agenzia del
demanio, la Regione ed i Comuni per la cessione di aree demaniali
passate dapprima al demanio regionale ed ora ai Comuni che in
esse riscontrano beni da valorizzare.
In dettaglio, al Comune di Forni Avoltri viene consegnata l'ex
caserma Gaf Durigon, che copre un'area di 14.800 metri quadrati
circa.
Al Comune di Resia va il trasferimento dei beni denominati "ex
sbarramenti difensivi passo Tanamea e Sella Carnizza", una
superficie di 9.300 metri quadrati occupati perlopiù da boschi,
prati e aree rurali.
Al Comune di Cavazzo Carnico vanno 18.700 metri quadrati di beni
adiacenti al Rio Faeit e 11.300 metri quadrati di prati in
frazione di Mena.
Il Comune di Cordovado acquisisce l'ex area militare 58o Gruppo
intercettori teleguidati, zona logistica e controllo, che
interessa 86.300 metri quadrati in gran parte occupati dall'area
di lancio di quella che dalla fine degli anni '50 agli anni '80
fu base militare americana.
Al Comune di San Lorenzo Isontino viene ceduta l'ex caserma
Colinelli, un'area di oltre 23mila metri quadrati oggetto di
interesse per il Comune da oltre una decina d'anni, quando per la
prima volta era stato avviato l'iter per il suo trasferimento.
Infine, il Comune di Travesio entra in possesso dell'ex deposito
munizioni di Usago per una superficie di 700mila metri quadrati.
Il trasferimento dei beni avviene nello stato di fatto e di
diritto in cui essi si trovano con tutte le pertinenze, gli
accessori, gli oneri e i pesi inerenti. In relazione ai beni
trasferiti ogni Comune si impegna al loro utilizzo per finalità
che abbiano anche un significativo interesse pubblico e sociale,
mirando alla valorizzazione degli stessi nell'ottica di uno
sviluppo organico del contesto urbano e territoriale.
ARC/SSA/ep
superando le molteplici difficoltà di un iter complesso è motivo
di grande soddisfazione per la nostra Regione".
Questo il commento dell'assessore regionale al Patrimonio e
demanio, Sebastiano Callari, a margine della sottoscrizione dei
verbali di consegna per il trasferimento dalla Regione a sei
Comuni di beni già di proprietà statale.
"Il percorso è stato faticoso, anche perché ha investito i
diversi cambi di composizione della Commissione paritetica Stato
- Regione. Convocare tutti i sindaci qui oggi è una dimostrazione
di come l'istituzione regionale si muove tutta assieme
indipendentemente da ciò che accade a Roma, perché prevale un
grande senso di appartenenza comune ai suoi territori" ha
affermato Callari, aggiungendo che "tutti i beni dello Stato
trasferiti hanno un significato culturale per gli Enti locali a
cui di fatto appartengono, in quanto elementi della loro storia e
della loro identità".
Oltre all'assessore, erano presenti alla firma per l'agenzia del
Demanio, il direttore della direzione regionale Friuli Venezia
Giulia, Fabio Pisa, per la Regione, il direttore della direzione
centrale patrimonio, demanio, servizi generali e sistemi
informativi, Francesco Forte e gli amministratori, sindaci o loro
delegati, dei Comuni di Cavazzo Carnico, Cordovado, Forni
Avoltri, Resia, San Lorenzo Isontino, Travesio.
La firma è l'atto conclusivo di un iter che ha visto impegnati lo
Stato, la Commissione paritetica Stato - Regione, l'Agenzia del
demanio, la Regione ed i Comuni per la cessione di aree demaniali
passate dapprima al demanio regionale ed ora ai Comuni che in
esse riscontrano beni da valorizzare.
In dettaglio, al Comune di Forni Avoltri viene consegnata l'ex
caserma Gaf Durigon, che copre un'area di 14.800 metri quadrati
circa.
Al Comune di Resia va il trasferimento dei beni denominati "ex
sbarramenti difensivi passo Tanamea e Sella Carnizza", una
superficie di 9.300 metri quadrati occupati perlopiù da boschi,
prati e aree rurali.
Al Comune di Cavazzo Carnico vanno 18.700 metri quadrati di beni
adiacenti al Rio Faeit e 11.300 metri quadrati di prati in
frazione di Mena.
Il Comune di Cordovado acquisisce l'ex area militare 58o Gruppo
intercettori teleguidati, zona logistica e controllo, che
interessa 86.300 metri quadrati in gran parte occupati dall'area
di lancio di quella che dalla fine degli anni '50 agli anni '80
fu base militare americana.
Al Comune di San Lorenzo Isontino viene ceduta l'ex caserma
Colinelli, un'area di oltre 23mila metri quadrati oggetto di
interesse per il Comune da oltre una decina d'anni, quando per la
prima volta era stato avviato l'iter per il suo trasferimento.
Infine, il Comune di Travesio entra in possesso dell'ex deposito
munizioni di Usago per una superficie di 700mila metri quadrati.
Il trasferimento dei beni avviene nello stato di fatto e di
diritto in cui essi si trovano con tutte le pertinenze, gli
accessori, gli oneri e i pesi inerenti. In relazione ai beni
trasferiti ogni Comune si impegna al loro utilizzo per finalità
che abbiano anche un significativo interesse pubblico e sociale,
mirando alla valorizzazione degli stessi nell'ottica di uno
sviluppo organico del contesto urbano e territoriale.
ARC/SSA/ep