[Comunicato stampa Giunta regionale Piemonte]
IL PIEMONTE AVRÀ I DISTRETTI URBANI DEL COMMERCIO
L’ASSESSORE POGGIO: «STRUMENTO FONDAMENTALE PER ACCOMPAGNARE LA RIPRESA DELLE ATTIVITÀ DI VICINATO»
LA SODDISFAZIONE DI CONFCOMMERCIO E CONFESERCENTI
mercoledì 16 dicembre 2020
Il Piemonte avrà i suoi Distretti Urbani del Commercio (DUC). Su indicazione dell’assessore al Commercio Vittoria Poggio, l’esecutivo di piazza Castello, ha approvato una delibera contenente le linee guida per la loro istituzione dando seguito al lavoro svolto in questi mesi dall’assessorato di concerto con gli attori dei territori.
Di fronte alla necessità di ripartire da una prossimità di relazioni - attiva e non inerte - contestualmente al periodo difficile per tutto il mondo del terziario di mercato, il Distretto rappresenta uno strumento per organizzare e accompagnare interventi di sistema per la ripresa, per promuovere le risorse del territorio, per riportare la fiducia esercitando la responsabilità del fare comune, per dare una risposta alla domanda di sviluppo che sale dal basso e un riconoscimento del ruolo svolto dagli attori locali.
L’istituzione è il primo passo per avviare una strategia pubblico-privato volta arealizzare progetti di arredo urbano, di riqualificazione e di iniziative per contrastare la desertificazione commerciale e di rafforzare l’attrattività dei centri delle città che potranno insieme valorizzare i loro territori.
«I Distretti Urbani - sottolinea l’assessore al Commercio, Vittoria Poggio - saranno distribuiti su tutto il territorio regionale e saranno una espressione di politica attiva a sostegno del commercio nell’ambito dei centri storici come fattore di innovazione, integrazione e valorizzazione delle specificità tipiche».
«Costituiranno uno strumento per organizzare e accompagnare interventi di sistema per la ripresa e lo sviluppo del commercio di vicinato – ha aggiunto l’Assessore - oltre che ad avere una funzione di difesa contro la desertificazione commerciale e l’indebolimento dell’attrattività delle città».
Questi ambiti saranno di livello comunale, infracomunale o sovracomunale in cui gli enti pubblici, le associazioni di categoria le camere di commercio, e ad un altro livello i cittadini, le imprese e le formazioni sociali liberamente aggregati, saranno in grado di fare del commercio un fattore di innovazione.
La dotazione economica messa a disposizione dalla Regione è di 1 milione di euro per l’istituzione a cui vanno ad aggiungersi 4 milioni, sul biennio 2021-2022, per la realizzazione dei progetti di Distretto. L’assessorato sta predisponendo un piano per il recupero di ulteriori fondi all’interno del «Recovery Plan» e all’interno della nuova programmazione europea.
«Obiettivo principale – ha concluso l’Assessore - è far crescere l’attrattività e rigenerare il tessuto urbano sostenendo la competitività delle imprese commerciali».
«Con l’istituzione dei DUC le imprese del commercio ed i comuni piemontesi potranno riprendere con rinnovato slancio un percorso congiunto rivolto al rafforzamento ed alla riqualificazione della presenza delle attività commerciali e della somministrazione all’interno delle città e dei paesi – dichiara la Presidente di Confcommercio Piemonte, Maria Luisa Coppa. I Distretti del Commercio rappresentano uno strumento importante per garantire un servizio di prossimità, essenziale anche sotto il profilo della qualità della vita, della vivacità e della sicurezza dei centri abitati, indispensabile per contrastare il rischio di desertificazione commerciale, conseguente alla pandemia da covid-19 e alla crisi economica che si protrae dal lontano 2009».
«I distretti del commercio – ha aggiunto Giancarlo Banchieri, Presidente di Confesercenti Piemonte - si occupano di quella prossimità, che è il cuore dei comuni e delle città piemontesi e che dobbiamo tutti insieme impegnarci a sostenere. Potranno essere uno strumento efficace anche per la realizzazione di iniziative sostenute da fondi europei, che saranno centrali in questa politica attiva per il commercio e per la rivitalizzazione urbana. È importante sin d'ora costruire una community affinché questa politica possa diventare da subito un riferimento per le imprese e per i territori».