[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Covid: Fedriga, area gialla non significa finito pericolo

sabato 5 dicembre 2020


Nuova ordinanza Fvg per evitare assembramenti
 
   Trieste, 5 dic - "Il fatto di essere stati riportati in area
gialla non significa che il pericolo sia finito. Anzi, un
allentamento nei comportamenti potrebbe comportare il ritorno in
un regime più severo di restrizioni, senza dimenticare il volume
di stress a cui sono sottoposti tutti gli operatori del sistema
sanitario regionale, che ringrazio personalmente per il grande e
valoroso lavoro che stanno facendo. Proprio per questi motivi
abbiamo emesso un'ordinanza, al fine di porre delle limitazioni,
anche sotto forma di raccomandazione, per evitare quelle
situazioni di rischio che potrebbero compromettere i sacrifici
fatti finora".

Lo ha detto oggi a Trieste il governatore del Friuli Venezia
Giulia, Massimiliano Fedriga, illustrando l'ordinanza
contingibile e urgente n. 45 di Protezione civile "Ulteriori
misure urgenti in materia di contenimento e gestione
dell'emergenza epidemiologica da SARS-CoV-2", che sarà in vigore
da domani (domenica 6/12) fino a venerdì 15 gennaio 2021. 

Sottolineando come la fonte di contagio preminente in questa
seconda fase sia l'ambito familiare, Fedriga ha rimarcato il
passaggio dell'ordinanza nel quale si raccomanda di evitare le
visite a parenti o amici non riconducibili alla cerchia dei
conviventi. "Mi rendo conto - ha spiegato il governatore - che,
sotto molti punti di vista, questo possa rappresentare un
sacrificio, ma è proprio in queste situazioni che si abbassano le
protezioni e nella convivialità il virus trova modo con più
facilità di diffondersi".

Ricordano come i numeri del contagio siano ancora significativi,
il governatore ha detto che il dato dei positivi riflette il
numero considerevole di tamponi eseguiti che "sfiora i 10mila al
giorno". "Più ne facciamo - ha spiegato - e più riusciamo a
contrastare il Covid, anche se questo determina una lievitazione
dei casi rispetto ad altre situazioni dove se ne fanno di meno".

Da parte sua il vicegovernatore Riccardi, dopo aver passato in
rassegna gli indicatori (in miglioramento) che hanno riportato in
area gialla la regione, ha rilevato come in questa seconda ondata
ad essere colpito è soprattutto il territorio che fa capo
all'Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale.
Ripercorrendo poi il numero complessivo dei posti letto, il
vicegovernatore ha affermato che il sistema ospedaliero "è
passato dai 5.040 del 2013 ai 4.153 del 2018 (anno di
insediamento di questa Giunta), per poi nel 2019 alzarsi a 4.425,
mentre in questo momento la dotazione è attestata a 4.750. E'
chiaro che se nel recente passato non avessimo perso quei posti
la gestione di questa fase sarebbe stata meno complessa".

Tornando all'ordinanza, le disposizioni prevedono, relativamente
all'attività dei locali, che la somministrazione di alimenti e
bevande dalle ore 11.00 fino alla chiusura (ore 18.00) si svolga
esclusivamente con consumazione da seduti sia all'interno che
all'esterno degli stessi locali, su posti regolarmente collocati
e in ogni caso nel rispetto delle Linee guida approvate dalla
Conferenza delle Regioni (distanza minima interpersonale di un
metro). 

Sul fronte delle misure di protezione della fascia della
popolazione più anziana, viene raccomandato agli esercenti di
riservare l'accesso ai negozi di alimentari ai soggetti con
almeno 65 anni preferibilmente dalle ore 10.00 alle ore 12.00.

Sempre nell'ambito delle raccomandazioni i cittadini vengono
invitati a non recarsi in altra abitazione di un nucleo familiare
diverso dal proprio se non per necessità o motivi di lavoro.
Inoltre viene raccomandato di svolgere attività sportiva in posti
non affollati e non utilizzare il trasporto pubblico se non per
necessità.

Infine, è previsto il limite di ingresso di una persona per
nucleo familiare nei negozi di alimentari (salvo accompagnatori
necessari) e il limite di capienza negli esercizi commerciali
generici rispetto alla superfice (una persona ogni 20 mq per
negozi con più di 40 mq). Nel caso quest'ultima regola non venga
rispettata, le attività commerciali e di ristorazione rischiano
la sanzione della chiusura. Resta il divieto di non consumare
cibi e bevande acquistate per asporto nelle vicinanze del luogo
di acquisto o comunque in zone affollate.
ARC/GG/ep

051507 DIC 20