[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Vitivinicoltura: Fedriga, futuro è coniugare qualità e sostenibilità

domenica 22 novembre 2020


Il governatore interviene con Zaia a congresso Assoenologi su
tema sviluppo Prosecco

  Udine, 22 nov - "La sfida del futuro è abbinare la
vitivinicoltura alla sostenibilità, coniugando la produttività
con la tutela del territorio. Tutti dobbiamo impegnarci per
tenere alto il valore delle nostre produzioni: in Friuli Venezia
Giulia, oltre al Prosecco, che rappresenta un terzo del totale,
anche Pinot grigio e Ribolla gialla con cui siamo riusciti ad
affermarci su tutti i mercati internazionali".

Lo ha sottolineato il governatore del Friuli Venezia Giulia,
Massimiliano Fedriga, nel corso dell'approfondimento sul tema
"Prosecco: un fenomeno tutto italiano", moderato da Bruno Vespa e
a cui ha partecipato anche il governatore del Veneto Luca Zaia.
Il convegno è stato organizzato da Assoenologi in occasione del
congresso nazionale, per la prima volta svolto in modalità
telematica, alla presenza del ministro delle Politiche agricole e
alimentari Teresa Bellanova.

Fedriga ha ricordato come l'avvento del Prosecco sia da
inquadrarsi come la più grande trasformazione avvenuta nel
comparto vitivinicolo regionale dal dopoguerra ad oggi e come
grazie a un paese di poco più di 1.300 anime di nome Prosecco sul
Carso triestino si sia potuta concretizzare l'idea di agganciare
un toponimo al vino. Per evitare che l'uva del Prosecco potesse
venire coltivata anche fuori dai confini del Veneto nacque,
infatti, l'idea - sotto l'egida di Luca Zaia, allora ministro
dell'Agricoltura - di allargare la zona di produzione fino ad
inglobare il paese di Prosecco e di conseguenza l'intero Fvg,
creando la Denominazione di Origine Controllata (Doc) Prosecco.
Con questo allargamento della zona di produzione e visto che la
Comunità Europea protegge i nomi di territorio, anche il vino
Prosecco è stato tutelato a livello mondiale e l'uva, dal quale
deriva il famoso spumante, ha preso il nome di Glera.

Oggi, in rapporto alla produzione, Glera e Prosecco sono l'uva e
il vino più pagati dal mercato (un litro di vino per produrre
Spumante Prosecco oggi, sul mercato all'ingrosso, vale circa €
1.50/1.60 mentre, il Pinot Grigio Doc delle Venezie al litro €
0.75/0.85). Il Prosecco raggiunge il 70 per cento delle
esportazioni oggi (dieci anni fa il 40): oggi ha superato lo
champagne e sta conquistando anche il mercato inglese e
americano.

Fedriga nel suo intervento ha rimarcato come la sostenibilità
ambientale, sociale ed economica delle aziende vitivinicole del
Prosecco rappresenta non solo un'opportunità per il sistema
produttivo ma anche una necessità per la durabilità della
denominazione.

"Da un lato la capacità di garantire valore aggiunto alla
produzione è fondamentale - ha evidenziato il governatore - ed è
per questo che, ad esempio, la Regione sta finanziando impianti
di spumantizzazione del Prosecco con l'obiettivo di mantenere
tutta la filiera in loco; dall'altro lato, la ricerca di sistemi
che tengano conto della sostenibilità sarà di certo un
riconoscimento al brand Prosecco che verrà riconosciuto dalle
istituzioni europee e dai consumatori. Si tratta, quindi, oltre
che un investimento per la tutela dei nostri territori anche di
un'operazione di marketing lungimirante, perché già ora vi sono
canali di mercato che escludono completamente chi non produce con
certificazione sostenibile e di qualità".
ARC/EP/ma