[Comunicato stampa Giunta regionale Emilia - Romagna]
Welfare. In Emilia-Romagna mezzo miliardo di euro per la cura degli anziani e le disabilità gravi e gravissime. 450 milioni la dotazione 2020 del Fondo regionale per la non autosufficienza, a cui si aggiungono 55,5 milioni del Fondo nazionale. Bonaccini: "A fianco delle famiglie e di chi ha bisogno, non sarà la pandemia a distoglierci dal nostro impegno". Schlein e Donini: "Mai come in questo momento di grave crisi sanitaria e sociale tante persone attendono risposte concrete ai loro bisogni"
martedì 17 novembre 2020
Assistenza domiciliare, assegni di cura, strutture residenziali e centri diurni socio-riabilitativi per i non autosufficienti, oltre ai progetti di "Vita Indipendente delle persone con grave disabilità". La proposta della Giunta sulla programmazione e ripartizione delle risorse alle Aziende sanitarie del territorio ha incassato oggi il via libera della Commissione assembleare
Bologna - Superano il mezzo miliardo di euro, in Emilia-Romagna, le risorse disponibili per la cura degli anziani e delle persone affette da disabilità gravi e gravissime. Una cifra raggiunta grazie alla nuova dotazione, per il 2020, del Fondo regionale per la non autosufficienza, che la Giunta regionale intende portare ad oltre 450 milioni di euro, a cui si sommano i 55,5 milioni del Fondo nazionale, comprensivi di quasi 3 milioni assegnati all’Emilia-Romagna per i progetti “Vita indipendente”.
Con il via libera oggi in Commissione assembleare alla proposta di programmazione e ripartizione dell’intero pacchetto di risorse presentata dalla Giunta, l’Emilia-Romagna si conferma tra le Regioni con il più alto Fondo per la non autosufficienza.
Lo stanziamento complessivo (505,5 milioni di euro tra risorse regionali e statali) servirà afinanziare le prestazioni, gli interventi e i servizi assistenziali rivolti alle persone anziane e disabili non autosufficienti, anche incrementando l’assistenza domiciliare; e ancora, a supportare questa fascia fragile della popolazione e le rispettive famiglie con interventi complementari all'assistenza domiciliare, a partire dai ricoveri di sollievo in strutture sociosanitarie.
“La quotidianità è rappresentata dalle famiglie, dalle persone anziane e da quelle fragili che hanno bisogno di cure e di attenzioni- afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini-. E lo è ancora di più durante un evento così drammatico come la pandemia che stiamo vivendo. L’aumento delle risorse vuole dunque essere un segnale preciso sul fatto che vogliamo rafforzare il nostro impegno a essere al loro fianco”.
"Anche quest'anno- annunciano la vicepresidente con delega al Welfare, Elly Schlein, e l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini- siamo riusciti ad aumentare le risorse destinate agli anziani e alle persone con gravi disabilità e alle loro famiglie. E ancora una volta, tra risorse regionali e statali per la non autosufficienza, possiamo contare su una dotazione finanziaria tra le più alte in Italia. Questo aumento è stato possibile anche grazie all'approvazione da parte del governo del Piano nazionale per la non autosufficienza relativo al triennio 2019-2021, che ha stanziato a favore della nostra regione, per il 2020, oltre 55 milioni di euro”.
“La Regione Emilia-Romagna, attraverso risorse del Fondo regionale, sostiene da molti anni i percorsi domiciliari, di assistenza e cura per le persone con disabilità grave e gravissima- aggiungono vicepresidente e assessore-. Si tratta di interventi integrativi e aggiuntivi rispetto a quanto già previsto dai Livelli essenziali di assistenza, che consentono percorsi domiciliari per evitare l'istituzionalizzazione e migliorare la qualità di vita delle persone. Mai come in questo momento di grave crisi sanitaria e sociale tante persone e tante famiglie attendono risposte concrete ai propri bisogni”.
Degli oltre 450 milioni del Fondo regionale, vengono assegnati alle Aziende sanitarie del territorio, da Piacenza a Rimini, più di 317 milioni sulla base della distribuzione della popolazione residente dai 75 anni in su, che in regione erano 574.112 all’ 1 gennaio 2020; oltre 116 milioni sono destinati al finanziamento di interventi a favore di persone con disabilità e gravissime disabilità acquisite; i restanti 15,8 milioni assicurano servizi in presenza di gestioni particolari pubbliche e private e strutture di piccole dimensioni in zone montane e disagiate.
Alle Aziende saranno anche assegnati i 55,5 milioni di euro del Fondo nazionale.
Il riparto del Fondo regionale, per Aziende sanitarie
Del pacchetto complessivo (450 milioni), 92,8 milioni sono destinati a Bologna, 67,5 a Modena, 49 a Reggio Emilia, 44,4 a Parma, 38 a Ferrara, 30,3 a Piacenza, 13 a Imola; e 115 milioni alla Romagna.
Il riparto del Fondo nazionale, per Ausl
Dei 55,5 milioni di risorse statali del Fondo nazionale per la non autosufficienza, 11,2 milioni sono destinati a Bologna, 8,4 a Modena, 6,1 a Reggio Emilia, 5,5 a Parma, 4,6 a Ferrara, 3,6 a Piacenza,1,6 a Imola; i rimanenti 14 milioni di euro alla Romagna.
Altre risorse stanziate per il 2020 a favore delle persone con gravi disabilità
La programmazione 2020 prevede lo stanziamento di ulteriori risorse di provenienza statale e regionale, che si aggiungono a quelle rese disponibili dai Fondi per le non autosufficienze. Nel dettaglio: 5,8 milioni di euro dal Fondo “Dopo di noi” che serviranno a dare concreta assistenza alle persone con gravi disabilità che rimangono prive di sostegno familiare; 6,7 milioni per la realizzazione degli interventi a favore dei caregiver familiari; 2,9 milioni di euro provenienti dall’apposito “Fondo di sostegno per le strutture semiresidenziali per persone con disabilità”, istituito a livello nazionale per coprire le spese sostenute, tra il 17 marzo e il 31 luglio 2020, dagli Enti gestori pubblici e privati dei centri diurni socio-riabilitativi e socio-occupazionali durante il lockdown dovuto all’emergenza sanitaria./ Ti.Ga.