[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Coronavirus: Zilli, pressing corale su Governo per ripartenza economia
mercoledì 6 maggio 2020
Trieste, 6 mag - "In caso di ritorno alla normalità fra giugno
e luglio, si stima che l'emergenza Coronavirus possa produrre una
perdita di gettito per l'esercizio 2020 del Friuli Venezia Giulia
di circa 700 milioni di euro. Si tratta di un valore che però in
questo momento non possiamo ancora definire in modo preciso per
l'incertezza sui tempi e sui modi sia della ripartenza che delle
fasi successive. Ciononostante abbiamo già avanzato in modo
formale al Governo delle proposte concrete per superare questo
momento di grave crisi, a partire dalla cancellazione per i
prossimi due anni della partecipazione della nostra Regione al
risanamento della finanza pubblica. È fondamentale che questa
posizione trovi un appoggio corale di tutte le forze politiche
presenti in quest'Aula e anche a Roma".
Lo ha ricordato oggi in Consiglio regionale l'assessore alle
Finanze Barbara Zilli durante la discussione di una mozione
presentata dal gruppo della Lega incentrata sulla fase 2 della
lotta Covid-19 e sulla necessità di mettere in sicurezza
l'economia del Friuli Venezia Giulia.
"Per contrastare gli effetti nefasti dell'epidemia e a fronte di
un impressionante calo delle risorse, stiamo ugualmente
affrontando ingenti spese - ha sottolineato Zilli - per
interventi di carattere sanitario e per sostenere le famiglie e
le imprese. L'obiettivo, infatti, non è solo quello di continuare
a preservare i servizi essenziali, ma anche quello di rilanciare
l'economia regionale garantendo un adeguato supporto alle aziende
nella delicata fase della ripartenza".
"Così, dopo un preliminare confronto con le altre autonomie
speciali, abbiamo iniziato a dialogare in modo costruttivo con il
ministro per gli Affari regionali Boccia, formulando precise
richieste al Governo. Innanzitutto - ha spiegato l'assessore -
abbiamo chiesto l'annullamento del contributo al risanamento
della finanza pubblica degli esercizi 2020 e 2021".
"Si tratta della madre di tutte le battaglie che ci permetterà di
trattenere una somma, pari a 1400 milioni di euro, in linea con
le stime attuali di perdita del nostro gettito. Bisogna fare
fronte comune, anche insieme ai parlamentari, affinché la voce
delle Regioni speciali, che oggi chiedono l'azzeramento di questo
contributo, venga ascoltata senza essere bollata a priori come un
privilegio".
"Abbiamo avanzato, inoltre, la proposta all'esecutivo nazionale
di prevedere alcune misure di riequilibrio dei bilanci dei Comuni
da far transitare sul bilancio del Friuli Venezia Giulia. È stata
richiesta anche la concessione di spazi per contrarre nuovo
debito e in particolare - ha aggiunto Zilli - la modifica della
L. 350/03 al fine di consentire il finanziamento anche di
investimenti di privati e di interventi emergenziali di spesa
ricorrente e non".
"Abbiamo poi insistito sulla possibilità di ripianare l'eventuale
disavanzo di bilancio generato dall'attuale crisi in 20 anni
invece dei 3 previsti dalla legislazione vigente".
"Per quanto riguarda invece l'introduzione - inserita nella
mozione - di misure specifiche volte ad abbattere i costi
relativi all'erogazione dei servizi di somministrazione di gas,
acqua ed energia elettrica, a partire dalle fasce economicamente
più deboli, bisogna ricordare - ha affermato l'assessore in
conclusione - che la materia tariffaria del gas e dell'energia
elettrica non è di competenza della Regione ma dell'Autorità di
regolazione nazionale (Arera), mentre quella del servizio idrico
è in capo sia ad 'Arera' che ad 'Ausir', l'ente di governo
d'ambito emanazione dei Comuni".
e luglio, si stima che l'emergenza Coronavirus possa produrre una
perdita di gettito per l'esercizio 2020 del Friuli Venezia Giulia
di circa 700 milioni di euro. Si tratta di un valore che però in
questo momento non possiamo ancora definire in modo preciso per
l'incertezza sui tempi e sui modi sia della ripartenza che delle
fasi successive. Ciononostante abbiamo già avanzato in modo
formale al Governo delle proposte concrete per superare questo
momento di grave crisi, a partire dalla cancellazione per i
prossimi due anni della partecipazione della nostra Regione al
risanamento della finanza pubblica. È fondamentale che questa
posizione trovi un appoggio corale di tutte le forze politiche
presenti in quest'Aula e anche a Roma".
Lo ha ricordato oggi in Consiglio regionale l'assessore alle
Finanze Barbara Zilli durante la discussione di una mozione
presentata dal gruppo della Lega incentrata sulla fase 2 della
lotta Covid-19 e sulla necessità di mettere in sicurezza
l'economia del Friuli Venezia Giulia.
"Per contrastare gli effetti nefasti dell'epidemia e a fronte di
un impressionante calo delle risorse, stiamo ugualmente
affrontando ingenti spese - ha sottolineato Zilli - per
interventi di carattere sanitario e per sostenere le famiglie e
le imprese. L'obiettivo, infatti, non è solo quello di continuare
a preservare i servizi essenziali, ma anche quello di rilanciare
l'economia regionale garantendo un adeguato supporto alle aziende
nella delicata fase della ripartenza".
"Così, dopo un preliminare confronto con le altre autonomie
speciali, abbiamo iniziato a dialogare in modo costruttivo con il
ministro per gli Affari regionali Boccia, formulando precise
richieste al Governo. Innanzitutto - ha spiegato l'assessore -
abbiamo chiesto l'annullamento del contributo al risanamento
della finanza pubblica degli esercizi 2020 e 2021".
"Si tratta della madre di tutte le battaglie che ci permetterà di
trattenere una somma, pari a 1400 milioni di euro, in linea con
le stime attuali di perdita del nostro gettito. Bisogna fare
fronte comune, anche insieme ai parlamentari, affinché la voce
delle Regioni speciali, che oggi chiedono l'azzeramento di questo
contributo, venga ascoltata senza essere bollata a priori come un
privilegio".
"Abbiamo avanzato, inoltre, la proposta all'esecutivo nazionale
di prevedere alcune misure di riequilibrio dei bilanci dei Comuni
da far transitare sul bilancio del Friuli Venezia Giulia. È stata
richiesta anche la concessione di spazi per contrarre nuovo
debito e in particolare - ha aggiunto Zilli - la modifica della
L. 350/03 al fine di consentire il finanziamento anche di
investimenti di privati e di interventi emergenziali di spesa
ricorrente e non".
"Abbiamo poi insistito sulla possibilità di ripianare l'eventuale
disavanzo di bilancio generato dall'attuale crisi in 20 anni
invece dei 3 previsti dalla legislazione vigente".
"Per quanto riguarda invece l'introduzione - inserita nella
mozione - di misure specifiche volte ad abbattere i costi
relativi all'erogazione dei servizi di somministrazione di gas,
acqua ed energia elettrica, a partire dalle fasce economicamente
più deboli, bisogna ricordare - ha affermato l'assessore in
conclusione - che la materia tariffaria del gas e dell'energia
elettrica non è di competenza della Regione ma dell'Autorità di
regolazione nazionale (Arera), mentre quella del servizio idrico
è in capo sia ad 'Arera' che ad 'Ausir', l'ente di governo
d'ambito emanazione dei Comuni".