[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Coronavirus: Fedriga-Riccardi, no a passeggiate con i figli minori
mercoledì 1 aprile 2020
Trieste, 1 apr - "In questo momento rimane di estrema
importanza che tutti i cittadini continuino a osservare
scrupolosamente le disposizioni nazionali e regionali di
contrasto alla diffusione del coronavirus. Non è consentito
pertanto fare jogging e passeggiate, anche in presenza di figli
minori".
Ad affermarlo sono il governatore del Friuli Venezia Giulia,
Massimiliano Fedriga, e il vicegovernatore con delega alla
Salute, Riccardo Riccardi.
"La Regione non intende allentare queste disposizioni -
sottolineano con forza Fedriga e Riccardi - anche perché
l'intenzione del Governo pare essere quella di prorogare almeno
fino al prossimo 13 aprile l'efficacia dell'ultimo Dpcm. Non
appena sarà emanato il nuovo decreto, andremo a confermare i
principi in materia di contenimento e gestione dell'emergenza
epidemiologica da Covid-19 contenuti nell'ordinanza n.4 emanata
dalla Regione il 21 marzo scorso".
"Va ricordato - aggiungono il governatore e il
vice - che le misure adottate sono state condivise, per la parte
che riguardano i minori, con la rappresentanza dei pediatri di
libera scelta dell'Aggregazione funzionale territoriale (Aft) del
Friuli Venezia Giulia (Andrea de Manzini e Chiara Oretti - Asugi;
Vincenzo Colacino e Bruna Ferroli - Friuli Centrale; Carlo
Cacitti, Sergio Masotti e Gian Carlo Tondolo Gherbezza - Friuli
Occidentale)".
"Rispondendo a una nostra richiesta di parere, questi
professionisti si sono infatti detti consapevoli del possibile
peggioramento del trend di diffusione del virus, attualmente in
apparente miglioramento, in caso di ripresa di abitudini
inappropriate, condividendo pertanto la scelta di mantenere le
attuali misure in materia di mobilità individuale".
"Per i pediatri di libera scelta esiste una sola importante
eccezione - concludono Fedriga e Riccardi -: quella di consentire
ai bambini disabili, con certificazione dell'evidenza di
disabilità da parte del medico curante, l'attività motoria
all'aperto indispensabile per il mantenimento dei loro fragili
equilibri, nel rispetto delle norme che regolano il necessario
distanziamento sociale".
Per favorire il conseguimento di tale obiettivo, la Regione rende
noto che, già nelle prossime ore, emanerà una circolare
interpretativa per chiarire ogni dubbio in materia.
ARC/RT/pph
importanza che tutti i cittadini continuino a osservare
scrupolosamente le disposizioni nazionali e regionali di
contrasto alla diffusione del coronavirus. Non è consentito
pertanto fare jogging e passeggiate, anche in presenza di figli
minori".
Ad affermarlo sono il governatore del Friuli Venezia Giulia,
Massimiliano Fedriga, e il vicegovernatore con delega alla
Salute, Riccardo Riccardi.
"La Regione non intende allentare queste disposizioni -
sottolineano con forza Fedriga e Riccardi - anche perché
l'intenzione del Governo pare essere quella di prorogare almeno
fino al prossimo 13 aprile l'efficacia dell'ultimo Dpcm. Non
appena sarà emanato il nuovo decreto, andremo a confermare i
principi in materia di contenimento e gestione dell'emergenza
epidemiologica da Covid-19 contenuti nell'ordinanza n.4 emanata
dalla Regione il 21 marzo scorso".
"Va ricordato - aggiungono il governatore e il
vice - che le misure adottate sono state condivise, per la parte
che riguardano i minori, con la rappresentanza dei pediatri di
libera scelta dell'Aggregazione funzionale territoriale (Aft) del
Friuli Venezia Giulia (Andrea de Manzini e Chiara Oretti - Asugi;
Vincenzo Colacino e Bruna Ferroli - Friuli Centrale; Carlo
Cacitti, Sergio Masotti e Gian Carlo Tondolo Gherbezza - Friuli
Occidentale)".
"Rispondendo a una nostra richiesta di parere, questi
professionisti si sono infatti detti consapevoli del possibile
peggioramento del trend di diffusione del virus, attualmente in
apparente miglioramento, in caso di ripresa di abitudini
inappropriate, condividendo pertanto la scelta di mantenere le
attuali misure in materia di mobilità individuale".
"Per i pediatri di libera scelta esiste una sola importante
eccezione - concludono Fedriga e Riccardi -: quella di consentire
ai bambini disabili, con certificazione dell'evidenza di
disabilità da parte del medico curante, l'attività motoria
all'aperto indispensabile per il mantenimento dei loro fragili
equilibri, nel rispetto delle norme che regolano il necessario
distanziamento sociale".
Per favorire il conseguimento di tale obiettivo, la Regione rende
noto che, già nelle prossime ore, emanerà una circolare
interpretativa per chiarire ogni dubbio in materia.
ARC/RT/pph