[Comunicato stampa Giunta regionale Sicilia]
Documento comune della Regione Siciliana e della Regione Sardegna sulle questioni legate all’insularità
martedì 12 novembre 2019
La Regione Siciliana e la Regione Sardegna hanno sottoscritto un documento comune sull’insularità con lo scopo di richiedere misure concrete di compensazione nella legge di bilancio per il 2020 e nell’ordinamento fiscale.
Il documento è stato presentato nei giorni scorsi dal Vicepresidente della Regione Gaetano Armao nel corso di un’audizione alla Commissione Finanze della Camera dei Deputati e ieri alle Commissioni Bilancio congiunte di Camera e Senato.
Nel documento viene esplicitata la richiesta di riequilibrare gli svantaggi conseguenti alla condizione di insularità come previsto dall’articolo 174 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE) e come stabilito da una recente sentenza della Corte Costituzionale che in modo chiaro sancisce la necessità di tenere conto dei costi dell’insularità nel determinare i rapporti finanziari tra una regione insulare e lo Stato.
Nel DEF e nella NADEF approvati dal Parlamento, si legge nel documento, non si rinviene cenno alcuno al tema della condizione di insularità. Condizione che, ai sensi degli artt. 174 TFUE e ss. e dell’Art. 119 Cost., deve essere affrontata mediante puntuali misure di riequilibrio (fiscalità di sviluppo, continuità territoriale, incentivi e misure di sostegno, perequazione infrastrutturale, regimi di aiuto etc.).
Non si tratta soltanto di inverare principi ormai conclamati dal diritto europeo e da quello interno, ma di far fronte concretamente, al fine di garantire l’eguaglianza sostanziale dei cittadini e la parità di trattamento nel godimento effettivo dei diritti sociali, alle situazioni di divario ed ai “costi dell’insularità” mediante misure concrete sul piano legislativo.”
“Ma è soprattutto a livello statale che occorre intervenire, continua il documento, nello Stato europeo che, dopo la Brexit, ha il più altro numero di cittadini insulari (12%). La questione a lungo rimasta sopita, almeno sino all’importante pronuncia della Corte costituzionale, non può più essere elusa nella prima legge di bilancio successiva alla richiamata sentenza della Corte costituzionale n. 6 del 2019 ed alle intese tra Stato e Regione siciliana.
In allegato il documento comune della Regione Siciliana e della Regione Sardegna.