[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Lavoro: Rosolen, da Regione risposte concrete a economia e occupazione
giovedì 4 luglio 2019
Udine, 4 lug - Nel trarre le conclusioni del convegno "Lavoro in FVG una sfida per tutti", svoltosi a Udine nell'auditorium dell'Amministrazione, l'assessore regionale al Lavoro, Alessia Rosolen, ha tracciato un quadro complessivo dell'impegno sviluppato nel primo anno di legislatura per comporre un patto sociale tra pubblico, privato, istituzioni e il sistema produttivo, al fine di arginare, e in taluni casi eliminare, gli effetti negativi della crisi economica dalla quale il Friuli Venezia Giulia sta uscendo, e restituire ai Centri per l'impiego quel ruolo di cabina di regia che negli anni era mancata.
Per fare questo, ha precisato Rosolen, è stato aperto il confronto e avviata la collaborazione con tutte le componenti interessate, per dare concretezza a una politica che sta producendo i suoi effetti e che non poteva non considerare il coinvolgimento del tessuto economico-produttivo con l'obiettivo di poter offrire risposte soddisfacenti e stabili al mercato del lavoro.
Così, è stato recuperato il ruolo che non solo i Centri per l'impiego, ma anche altri soggetti che operano sul mercato del lavoro debbono poter svolgere, in un'azione coordinata e coerente rispetto alle mutevoli condizioni dell'economia.
Tutto questo, nella consapevolezza che la formazione dei lavoratori verso l'occupazione, o una nuova occupazione, coincide, e deve coincidere con la formazione della persona, con la composizione di una complessità di competenze che completano il bagaglio formativo personale.
Affinchè la persona sia in grado di fruire delle opportunità offerte. E possa rispondere alle aspettative dell'offerta di lavoro.
Nel contempo, ha soggiunto Rosolen, sono state create le condizioni affinchè, all'uscita dalla crisi, il sistema produttivo fosse in grado di proporre un'offerta di lavoro stabile e di qualità. Obiettivo, che rappresenta il motivo della crescita occupazionale maturata nei primi cinque mesi.
Un cammino che sta proseguendo, e che nei prossimi mesi porterà alla emanazione di una legge sulla famiglia, che considererà anche le politiche del lavoro, e di altre due misure, una sul percorso dignità, l'altra per ridurre il rischio di delocalizzazione delle imprese.
Orientando gli interventi alle persone che risiedono nel Friuli Venezia Giulia da almeno cinque anni.
E prevedendo il sostegno alle aziende che non intendano delocalizzare e che non abbiano proceduto in precedenza a forme di licenziamento collettivo a fronte della crisi.
La Regione crede nel ruolo e nella funzione dei Centri per l'impiego, e come ha precisato l'assessore procederà a 63 nuovi inserimenti, tenendo anche conto del fatto che l'Amministrazione intermedia il 7 per cento (la media nazionale è del 3 per cento) delle offerte di lavoro.
Nel contempo, nelle politiche più generali per favorire lo sviluppo economico del territorio, come ha aggiunto Rosolen, la Regione è impegnata a sostenere la crescita di quelle realtà, quali il Porto di Trieste e l'interporto di Pordenone, che possono restituire al Friuli Venezia Giulia un ruolo importante nella logistica dei trasporti, e produrre nuova occupazione.
Ma il vero spartiacque nella politica regionale di settore sarà rappresentato dalla creazione dell'Agenzia del lavoro e sarà parte integrante del nuovo piano industriale del Friuli Venezia Giulia.
"Che assieme al Reddito di cittadinanza - ha concluso Rosolen - e alle azioni complessive che la Regione ha posto in essere e sta sviluppando, favorirà la composizione della cabina di regia sul mercato del lavoro che la Regione ha ipotizzato, e intende concretizzare, per dare una risposta reale e stabile al tessuto sociale e al mondo delle imprese del Friuli Venezia Giulia".
ARC/CM