[Comunicato stampa Giunta regionale Basilicata]
Cifarelli: “Più crescita d’impresa e una mano all’ambiente”
giovedì 17 gennaio 2019
Secondo l’assessore alle Politiche di sviluppo sono stati pienamente raggiunti gli obiettivi del bando “efficientamento energetico”: 262 le istanze pervenute, investimenti complessivi pari a 65 milioni ed un risparmio energetico annuo di 14 mila tonnellate equivalenti di petrolio
Più crescita di impresa e minor consumo di energia: un obiettivo, che il Dipartimento regionale alle Politiche di sviluppo, lavoro, formazione e ricerca, attraverso il bando ”Efficientamento energetico delle imprese” ha pienamente raggiunto. A parlare sono i numeri. Con investimenti complessivi pari a 65 milioni di euro - a fronte di 27 milioni di euro di contributo pubblico - sono ben 262, le istanze pervenute per interventi di efficientamento energetico e di installazione per autoconsumo di sistemi a fonte rinnovabile nelle imprese lucane. Le opere realizzate consentiranno un risparmio energetico annuo di circa 14 mila tonnellate equivalenti di petrolio, che corrispondono all’8 per cento del consumo energetico lucano nel settore residenziale. Gli stessi interventi comporteranno un abbattimento di circa il 2 per cento delle emissioni regionali di CO2 e di altri gas climalteranti. Il dirigente generale del Dipartimento alle Politiche di sviluppo, Donato Viggiano, nell’evidenziare “il forte impegno tecnico ed amministrativo degli uffici e di Sviluppo Basilicata, affidataria della gestione dell’avviso, per l’accelerazione delle procedure di concessione del bando” rileva come la transizione energetica e la decarbonizzazione dell’economia siano “le uniche strategie con cui rispondere concretamente ai target fissati dal Consiglio europeo per il periodo 2021-2030 con il pacchetto 2030, che prevede la riduzione delle emissioni di gas serra del 40 per cento rispetto al 1990, del +32,5 per cento di efficienza energetica sui consumi finali e +32 per cento di rinnovabili”. Per Viggiano “importante sarà il Piano Clima-Energia approvato di recente dal Ministero dello Sviluppo economico (Mise) e inviato alla Commissione europea. Si spera - aggiunge il dirigente - che la prevista fase di consultazione del Piano da parte degli stake-holder possa portare a scelte che rendano disponibili risorse per l’accelerazione delle tecnologie energetiche abilitanti (fra cui i cicli combinati, le tecnologie di Carbon Capture, le celle a combustibile, i sistemi di accumulo elettrochimico e termico, i super-condensatori, i combustibili solari o a basso tenore di carbonio, i sistemi avanzati di illuminazione, gli isolamenti o le chiusure domestiche innovative) rispetto alle quali il sistema regionale delle nostre imprese e della ricerca potrà recitare un ruolo da protagonista”. Nell’esprimere “soddisfazione per gli esiti del bando, che rappresentano una chiara attestazione di quanto concretamente si sta facendo per aumentare la competitività delle nostre imprese”, l’assessore regionale alle Politiche di sviluppo, lavoro, formazione e ricerca, Roberto Cifarelli, evidenzia che “abbassare il consumo energetico per unità di prodotto è oggi un fattore chiave per operare sul mercato”. “Ormai da tempo - prosegue l’esponente del governo regionale - stiamo orientando le nostre politiche verso un’accelerazione dell’innovazione delle nuove tecnologie per la transizione energetica e la decarbonizzazione della nostra economia. E’ fondamentale disaccoppiare sempre di più lo sviluppo e la crescita economica dall’aumento dei consumi energetici e delle emissioni, attraverso azioni di sostegno pubblico alla ricerca di settore, alla innovazione nei processi più energivori e al risparmio energetico come quelle messe in campo dalla Regione Basilicata”. L’assessore Cifarelli, quindi, ricorda “quale importante azione di sistema” l’approvazione della legge n. 32 del 2018 su “Decarbonizzazione e politiche regionali sui cambiamenti climatici (Basilicata Carbon Free)”. “Sta nascendo anche in Basilicata -sottolinea il rappresentante della giunta regionale - una nuova economia legata all’abbandono graduale del fossile, che gli esperti affermano che passerà a livello mondiale dai 40 miliardi di euro del 2018 ai 120 miliardi di euro del 2015 con una crescita del 15 per cento all’anno. E’ un’opportunità - conclude Cifarelli - che dobbiamo cogliere con politiche di settore efficaci, mirate e numericamente misurabili nei risultati”.