[Comunicato stampa Giunta regionale Puglia]
EMISSIONI ODORIGENE A TARANTO, DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE EMILIANO

sabato 12 gennaio 2019


 Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano dichiara:

“Sul tema delle emissioni odorigene sollevato da Legambiente Taranto,  il Governo regionale ha proposto e poi promulgato una norma di legge ad elevato contenuto tecnico-scientifico, che ha ricevuto riconoscimenti in diversi ambiti di ricerca ed il plauso del mondo ambientalista e della comunità scientifica.

La norma è stata da subito avversata dai consiglieri M5S, che ne hanno chiesto addirittura la disapplicazione, proponendo, in sede di Consiglio, un emendamento che rinviava i controlli sugli odorigeni per i soli, eventuali nuovi impianti (attualmente non vi sono istanze per nuovi impianti), vanificandone così l’efficacia, ed è stata poi impugnata dal Governo “giallo-verde”, per il tramite del Ministro dell'Ambiente Costa, che ha ritenuto corretto impedire gli avanzati monitoraggi ambientali sulle emissioni odorigene imposti dalla Regione per via legislativa.

 Sul punto, la Regione Puglia ha già formulato controdeduzioni al Governo e difenderà innanzi alla Consulta le proprie prerogative costituzionali.

 In ogni caso, Regione ed Arpa non hanno mai smesso di effettuare controlli sulle emissioni odorigene, soprattutto nella zona di Taranto, dove anche grazie alle stabilizzazioni di personale ARPA specializzato nelle analisi degli odorigeni, i controlli avvengono nel rispetto delle norme e con rigore. Tutti gli atti sono a disposizione presso gli uffici e saranno pubblicati per ogni migliore comprensione.

L’obiettivo ulteriorie è dotare ARPA Taranto di un laboratorio olfattometrico moderno che possa servire, oltre alla città, anche le altre province meridionali di Puglia. 

Abbiamo presente l’enorme portata sociale e la delicatezza della questione sollevata da tempo da tanti cittadini, poiché, già dalla strada statale jonica, uno degli ingressi della città di Taranto, spesso accompagnato da forti emissioni odorigene, fino a zone più interne della città stessa, le segnalazioni della cittadinanza sono molteplici e purtroppo ricorrenti.

La Regione implementerà ulteriormente un monitoraggio delle emissioni che possa coinvolgere, con moderne tecniche analitiche (e non solo basate sulla percezione del disturbo olfattivo), anche quella bella realtà di cittadinanza attiva che vuole essere protagonista di una pagina nuova del capoluogo jonico, chiedendo alla presenza industriale tarantina di farsi carico, doverosamente, degli oneri economici di questa nuova fase di relazione con il territorio”.