[Comunicato stampa Giunta regionale Emilia - Romagna]
Violenza di genere. Si amplia la rete a difesa delle donne. La Regione sostiene 8 nuove strutture.
giovedì 10 gennaio 2019
Petitti: "Continuiamo a investire per allargare il sistema di protezione con risposte concrete a tutela delle donne"
Apriranno entro l'anno un centro antiviolenza, cinque sportelli e due case rifugio. Le nuove strutture si aggiungeranno ai 20 centri, ai 56 sportelli e alle 39 case già attivi in Emilia-Romagna
Bologna - Un nuovo centro antiviolenza, cinque sportelli e due case rifugio. Si allarga in Emilia-Romagna la rete di sostegno per le donne vittime di violenza con l’apertura entro l’anno di otto nuove strutture, alle quali la Giunta regionale ha assegnato un contributo di oltre 140 mila euro. I progetti, presentati alla Regione attraverso un bando che si è chiuso il 14 novembre scorso, sono stati giudicati tutti ammissibili.
Verranno attivati cinque nuovi sportelli: nel Comune di Torrile (Parma), con la partnership dell’Associazione Centro antiviolenza Parma, nell’ambito del progetto “Mai più sola”; nel Comune di Cattolica (Rimini) relativo al “Centro antiviolenza distrettuale “Chiama chiAma: per potenziare l’accoglienza e i servizi di tutela delle donne”; nel Comune di Argenta (Ferrara) per l’iniziativa “Liberati dalla violenza”; nel Comune di Cesena (Forlì-Cesena) per il progetto “Centro donna - Nuovo sportello Valle Savio” e infine lo “Sportello antiviolenza” nell’Unione Comuni del Sorbara (Modena). Gli sportelli fanno capo ai centri antiviolenza e rappresentano un punto di riferimento a cui le donne a rischio o vittime di violenza possono rivolgersi.
Il contributo per un nuovo centro antiviolenza è stato assegnato al progetto dell’Unione Rubicone Mare (Forlì-Cesena) con la partnership dell’Associazione Sos donna onlus, denominato “Centro antiviolenza del Rubicone”, mentre due nuove case rifugio apriranno grazie al progetto “Un luogo per accogliere” del Comune di Cervia (Ravenna) e dell’Unione Terre d’Argine (Modena), con la partnership del Centro Vivere donna onlus, nell’ambito dell’iniziativa “La casa dei sogni e dei bisogni”.
“La Regione Emilia-Romagna- commenta l’assessora alle Pari opportunità, Emma Petitti- continua a fornire risposte concrete per tutelare le donne vittime di violenza. Sapere che esiste sul territorio una rete di protezione con strutture adeguate e personale qualificato può essere un incentivo importante per intraprendere il percorso necessario a uscire dal tunnel della violenza. Attraverso questo bando e lo stanziamento di ulteriori risorse economiche, continuiamo di fatto a investire in questa direzione. In questi anni, proprio grazie alle strutture regionali sono state aiutate migliaia di donne e su questa strada intendiamo proseguire”.
La rete antiviolenza in Emilia-Romagna
Il 13 agosto scorso è stato approvato l’Elenco regionale dei centri antiviolenza dell’Emilia-Romagna che ha registrato la presenza di 20 Centri antiviolenza sul territorio regionale. Gli sportelli sono 56 e fanno capo a 13 centri antiviolenza. Un fondamentale supporto alle donne vittime di violenza è inoltre fornito dalle “case rifugio”, strutture a indirizzo segreto o riservato, che offrono alloggio sicuro alle donne con o senza figli minori che subiscono violenza, a titolo gratuito, indipendentemente dal luogo di residenza, con l’obiettivo di proteggerli e di salvaguardarne l’incolumità fisica e psichica. Attualmente, in Emilia-Romagna, le case rifugio sono 39, così distribuite: 7 nella provincia di Bologna, 3 nella provincia di Ferrara, 1 nella provincia di Forlì-Cesena,4 nella provincia di Modena, 4 nella provincia di Parma, 2 nella provincia di Piacenza, 10 nella provincia di Ravenna, 4 nella provincia di Reggio Emilia, 4 nella provincia di Rimini./CL