Conferenza Regioni
e Province Autonome
Doc. Approvato - Allevamenti galline ovaiole: OdG su attuazione direttiva europea
Conferenza Regioni
e Province Autonome
giovedì 16 dicembre 2010
in allegato il documento in formato pdf
CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME
10/139/CR10b/C10
ORDINE DEL GIORNO SULL’ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA 1999/74/CE E 2002/04/CE RELATIVA AL BENESSSERE DELLE GALLINE OVAIOLE ALLEVATE IN GABBIA
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
RICHIAMATO
Il D.Lgs 267/2003 “Attuazione delle direttive 1999/74/CE e 2002/4/CE, per la protezione delle galline ovaiole e la registrazione dei relativi stabilimenti di allevamento.” che prevede che alla data del 1 gennaio 2012 l’allevamento in gabbia sia effettuato in “gabbie modificate” e che le “gabbie non modificate” in uso fino al 31 dicembre 2011 non potranno più essere utilizzate.
RICORDATO CHE
in data 27 ottobre 2010 si è tenuto un incontro interregionale (Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Veneto) a Bologna, nel quale i rappresentanti degli allevatori e dei trasformatori della filiera hanno riferito di alcune proposte avanzate ai Ministeri Agricoltura e Salute relativi all’attivazione di un programma di adeguamento progressivo degli allevamenti;
in data 11 novembre 2010 la Commissione delle politiche agricole ha condiviso la proposta di costituire un gruppo di lavoro ad hoc con il compito di approfondire le problematiche inerenti l’adeguamento degli allevamenti alla normativa citata, al fine di individuare le possibili soluzioni da sottoporre alla valutazione della Commissione Politiche Agricole;
tale approfondimento è stato dato in carico alle Regioni Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Veneto;
in data 2 dicembre 2010 le suddette Regioni si sono incontrare per analizzare la problematica e le possibili soluzioni.
CONSIDERATO CHE
In esito agli incontri sopra riportati è emerso quanto segue:
· Gli allevamenti attualmente adeguati alla normativa in oggetto risultano essere in Italia circa il 15% degli allevamenti totali;
· Gli allevamenti non ancora adeguati hanno difficoltà a rispettare la scadenza del 1 gennaio 2012;
· In ogni caso la richiesta massiccia e concentrata di “gabbie modificate” non potrebbe essere soddisfatta dai fornitori nei tempi previsti;
· Allo stato attuale delle cose lo scenario prevedibile è la possibile chiusura del 50% degli allevamenti italiani non in grado conservare la dimensione minima per la redditività dell’impresa;
· Le Regioni in assenza di modifiche alla normativa applicheranno quanto previsto dal D.lgs 267/2003 a partire dal 1 gennaio 2012;
· Gli Assessorati Sanità e Agricoltura delle Regioni presenti agli incontri dichiarano la loro disponibilità a partecipare a tavoli di discussione organizzati dai Ministeri competenti per valutare le proposte avanzate dalle Associazioni di categoria e di settore della filiera avicola finalizzate ad una differente gradualità di applicazione delle disposizioni normative vigenti.
RITENUTO
Esigenza prioritaria che i Ministeri competenti assumano le opportune iniziative per fornire le adeguate risposte alle problematiche richiamate.
EVIDENZIATO
che le scadenze previste dalla normativa impongono l’emanazione in tempi brevissimi di indicazioni puntuali alle Regioni.
CHIEDE
1) l’attivazione immediata di un tavolo di confronto tra i Ministeri delle Politiche Agricole, Alimentari e forestali e della Sanità e le Regioni interessate, per affrontare la problematica sopra evidenziata;
2) che il tavolo individui in tempi brevi gli strumenti normativi più idonei ad una corretta gestione della problematica, ed in particolare:
a. Ipotesi di modifiche/integrazioni al D.lgs 267/2003 con particolare riferimento all’apparato sanzionatorio previsto all’art. 7.
b. Verifica di fattibilità di applicazione di quanto previsto all’articolo 26 del Reg. CE 1698/2005;
3) che i Ministeri delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e della Salute giungano ad un pronunciamento entro il mese di febbraio 2011 al fine di consentire una corretta ed uniforme applicazione della normativa, garantendo anche i tempi tecnici necessari per l’applicazione delle soluzioni individuate.
Roma, 16 dicembre 2010