Conferenza Regioni
e Province Autonome
Doc. Approvato - Ambiente: parere su Decreto istituzione INSPIRE

giovedì 17 dicembre 2009


in allegato il documento in formato pdf

 

CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME

09/116/CU/C5

 

PARERE SULLO SCHEMA DECRETO LEGISLATIVO, PROPOSTO DAL MINISTRO PER LE POLITICHE EUROPEE E DAL MINISTRO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA E DEL MARE, RECANTE ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA 2007/2/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO DEL 14 MARZO 2007, CHE ISTITUISCE UNA INFRASTRUTTURA PER L'INFORMAZIONE TERRITORIALE NELLA COMUNITÀ EUROPEA (INSPIRE)

 

Punto 4bis – Elenco B) O.d.g. Conferenza Unificata

 

 

 

Premesso che:

 

la finalità della Direttiva INSPIRE è di consentire la condivisione, l'accesso e l'utilizzo di dati geografici e ambientali nonché dei servizi legati a tali dati, per gli scopi delle politiche ambientali comunitarie e delle politiche o delle attività che possono avere ripercussioni sull’ambiente; INSPIRE si applica alle informazioni legate ad un quadro geografico, detenute sotto formato elettronico dalle autorità pubbliche o a loro nome, che riguardano le aree sui quali uno Stato membro possiede o esercita una competenza, con riferimento a temi come le frontiere amministrative, le osservazioni della qualità dell'aria, delle acque, del suolo, la biodiversità, la copertura del suolo, le reti di trasporto, l'idrografia, l'elevazione, la geologia, la ripartizione della popolazione o delle specie, gli habitat, i siti industriali o ancora le zone a rischio naturale (allegati I, II e III della direttiva).

Si osserva che lo schema di d.lgs. approvato dal Governo il 28 ottobre 2009, senza alcun confronto preliminare con le Regioni, non appare in sintonia con lo spirito e il dettame della Direttiva, che prevede l’applicazione del principio di sussidiarietà attraverso accordi tra i diversi livelli di governo.

 

Nel merito, il recepimento della Direttiva dovrebbe tener conto:

  • degli aspetti legati all’organizzazione di un sistema a rete che garantisca la cooperazione tra le Pubbliche Amministrazioni e tra queste ed i soggetti privati, mediante la realizzazione dell’infrastruttura tecnico-informatica, nonché la predisposizione delle regole che governano i rapporti tra i soggetti cooperanti,
  • degli aspetti connessi alla effettiva disponibilità e confrontabilità dei dati geografici necessari per gli scopi ambientali, con particolare riferimento alle esigenze di armonizzazione e di integrazione delle iniziative previste nell’ambito di direttive comunitarie.
  • Relativamente al punto A), lo schema di D.Lgs. richiama i dispositivi di cui all’art. 59 del D.Lgs. 82/2005 s.m.i. (Codice Amministrazione Digitale), ampliandone la portata ed i compiti ad altri ambiti con l’attribuzione delle competenze connesse all’attuazione della direttiva INSPIRE.

     

    Relativamente al punto B), lo schema di D.Lgs. appare più confuso e inadeguato. Poiché le finalità della Direttiva di cui all’art. 1 comma 1, definiscono chiaramente che trattasi di quella porzione di dati territoriali che hanno interesse per l’ambiente, appare indispensabile che in sede di recepimento

  • venga attribuito al MATTM (Autorità responsabile dell’applicazione della Direttiva verso la Commissione Europea), il compito di assicurare che le attività di cui al punto A) corrispondano agli scopi delle politiche ambientali;
  • sia riaffermato il ruolo delle Regioni, prevedendo una sede tecnica, nella quale vengano approfonditi i diversi aspetti relativi alla produzione, alla armonizzazione e alla confrontabilità dei dati, nonché alla loro effettiva disponibilità. Si segnalano in particolare i seguenti punti, considerati irrinunciabili:

     

    1)Mantenimento delle finalità della Direttiva europea Inspire che parla di "informazione territoriale per gli scopi delle politiche ambientali” e non solo di monitoraggio ambientale. All'art. 1 dell’attuale versione del decreto di recepimento viene fatto riferimento al solo l monitoraggio ambientale e questo appare restrittivo rispetto all'articolazione dell'informazione ambientale come definita nel DLGS 195/2005(accessibilità informazione ambientale) richiamata in Inspire

     

    2) Mantenimento del Tavolo tecnico di coordinamento fra Ministero, Regioni e sistema agenziale(oggi denominato Tavolo Sina) al fine di potere garantire lo sviluppo coordinato del SINA ( Sistema Informativo Nazionale Ambientale) che si articola nei SIRA gestiti dalle Regioni, in congruenza con le deleghe di gestione in materia ambientale. La Consulta come prospettata nell'attuale versione del decreto di recepimento può assolvere a funzioni di confronto e sinergia con enti non aventi competenze dirette in materia ambientale ma con i quali esistono significative interazioni in quanto produttori/fruitori dei dati o preposti al governo degli standard dell'infrastruttura tecnologica informatica telematica per la PA, ma non può sostituire le funzioni del tavolo con cui quindi si deve integrare.

     

    3) Esplicitazione delle funzioni del geoportale nazionale gestito dal ministero in logica di architettura a rete con il repertorio nazionale dei metadati di dati territoriali gestito da CNIPA e con i portali regionali che espongono servizi in logica SPC per la fruizione di dati e metadati territoriali ambientali, nonchè più in generale dei flussi informativi ambientali e dei cataloghi dell’informazione ambientale

     

    4) Esigenza di chiarezza su modalità ed criteri dell'eventuale imposizione di tariffe per l'accesso all'informazione ambientale:

    > occorre rendere autonoma l'imposizione di tariffe da parte di enti territoriali ;

    > per l'accesso del pubblico si ritiene in virtù del 195/2005 che non possano essere richiesti contributi per la consultazione delle informazioni ambientali ma solo eventualmente per scarico ed elaborazione

    > l'imposizione di tariffe per lo scambio di dati fra PA per i dati elaborati in virtù delle competenze istituzionali  deve avere carattere di eccezionalità come previsto dal cad all'art. 59 del CAD(Codice dell’Amministrazione Digitale)

     

    5) Riconoscimento dei costi di allineamento dei sistemi informativi ambientali alla direttiva INSPIRE : l’attuale versione del decreto non contempla finanziamenti associati al recepimento d’Inspire , in realtà ci sono costi anche per le amministrazioni regionali di allineamento dei propri sistemi e flussi informativi agli standard Inspire che vanno riconosciuti ed occorre quindi individuare soluzioni di finanziamento anche ricomprendendo gli interventi evolutivi nel piano di E-GOV 2010-2012

     

    6) Devono essere garantiti gli sviluppi pianificati per il piano nazionale di telerilevamento , in cui è previsto che i dati elaborati vengano resi disponibili sul portale cartografico del Ministero dell’Ambiente, che viene fatto evolvere dall’attuale versione del decreto di recepimento Inspire nel “geoportale nazionale

     

    Ciò premesso le Regioni e le Province Autonome esprimono parere favorevole, subordinandolo all’accoglimento integrale degli emendamenti evidenziati in grassetto nel testo a fronte che si allega.

     

     

     

     

    Roma, 17 dicembre 2009

    171209_inspire.pdf