Conferenza Regioni
e Province Autonome
Doc. Approvato - Parere Dpef 2009-13
Conferenza Regioni
e Province Autonome
giovedì 3 luglio 2008
CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME
PARERE AL DPEF 2009 - 2013Premessa
Il Governo formula la strategia della manovra finanziaria 2009 mirando a 4 obiettivi essenziali per raggiungere il pareggio di bilancio nel 2011:
La manovra di 35 mld di euro nel triennio si articolerà in 4 veicoli normativi:
Le Regioni nonostante abbiamo più volte chiesto una partecipazione attiva nella costruzione delle linee finanziarie principali del Paese, si trovano ancora una volta nella condizione di “rincorrere” i provvedimenti vanificando così le assicurazioni date dal Governo.
Le Regioni ritengono che per i prossimi provvedimenti: DDL di attuazione dell’art.119 Cost. e Codice delle autonomie sia indispensabile, data la rilevanza istituzionale, un pieno coinvolgimento delle stesse sin dalla predisposizione degli atti .
La Conferenza delle Regioni, in tema di attuazione del “Federalismo fiscale” ha prodotto un documento di sintesi relativo alle posizioni delle Regioni che costituisce base di riferimento per l’avvio del confronto con il Governo.
Quadro programmatico in sintesi
Si osserva che:
· è prevista una crescita del PIL dello 0,5% nel 2008 (contro una previsione dell’anno scorso dell’1,9%) dello 0,9% per il 2009, dell’1,2% nel 2010 e dell’1,3% nel 2011. La crescita prevista è inferiore a quanto preveisto a livello UE;
· il rapporto deficit/PIL è stimato in 2,5 per il 2008 (2,0 per il 2009, 1,0 nel 2010, 0,1 nel 2011) rispetto a un tendenziale del 2,6 nel 2009 e 2,1 nel 2010 e 2,0 nel 2011.
· Nel quadro programmatico la pressione fiscale è prevista in lieve crescita rispetto a quanto previsto dalla legislazione vigente (per il 2009 43% contro un indice a legislazione vigente a 42,6%);
· Nel quadro programmatico gli investimenti fissi lordi nel periodo 2009-2013 sono previsti in tendenziale riduzione in valori assoluti con una conseguente rilevante decremento in percentuale sul PIL
· Il tasso di inflazione programmato è fissato all’1,7% per il 2008 e all’1,5% per gli anni 2009-2013 a fronte di una inflazione prevista rispettivamente del 3,4 % per il 2008 e 2, 1 % per il 2009.
Risanamento economicoIl DPEF enuncia fra i suoi obiettivi quello del risanamento recuperando risorse tramite riduzione della spesa pubblica. Tale obiettivo condiviso dalle Regioni e ritenuto necessario per il raggiungimento del pareggio nel 2011 non può non scontare la considerazione per cui nel quadro della riorganizzazione dei rapporti finanziari fra amministrazione centrale e periferica, si prevedono risparmi per 9,2 mld nel triennio tramite una riduzione dei trasferimenti, già tagliati e penalizzati negli ultimi anni. A riguardo si osserva che mantenere anche costante il loro valore dato il tasso dell’inflazione reale incorporerebbe direttamente anche la manovra correttiva.
L’entità del contributo richiesto alle Regioni è tale da richiedere una forte azione di razionalizzazione della spesa, finalizzata al raggiungimemto del pareggio di bilancio al 2011 che, stante le difficoltà e le criticità dovute alla lenta crescita del PIL, rischia di mettere in discussione azioni/interventi di particolare rilevanza sociale ed economica.
Come in occasione del parere al DPEF dell’anno precedente le Regioni ricordano la necessità di costituire, in tempi brevissimi, la Commissione mista Regioni – Governo - Sistema delle Autonomie per il monitoraggio della finanza pubblica per la formulazione di proposte razionali in tema di qualificazione e trasparenza delle decisioni di entrata e di spesa nella Pubblica Amministrazione e per il coinvolgimento delle Regioni e delle altre autonomie territoriali nell’affrontare gli obiettivi strategici. Sistema sanitario nazionaleLe misure prevedono risparmi di 2 mld per 2010 e 3 per il 2011.
Nel Quadro programmatico il rapporto spesa sanitaria / PIL rimane costante al 6,75%.
Le Regioni manifestano forte perplessità per la “costruzione” della politica di risparmio sulla Sanità, in quanto il taglio è previsto su una crescita tendenziale eccessivamente prudente rispetto alle previsioni a legislazione vigente in quanto si è calcolato un tasso di crescita medio del 3,3% scontando in maniera indifferenziata sia gli effetti delle misure di contenimento delle Finanziarie precedenti sia quelle dei Piani di rientro delle Regioni in disavanzo. La spesa programmatica risulta allontanarsi di più dal fabbisogno reale.
La spesa sanitaria ha tassi di crescita storici ben superiori alla crescita del PIL, conseguentemente ancorare l’aumento della spesa sanitaria all’incremento del PIL nominale significa già incorporare una misura di risanamento che il taglio di 5 mld nel biennio 2010 – 2011 non fa che inasprire mettendo a rischio la gestione anche per le Regioni più virtuose, soprattutto perché trascura la crescita della popolazione. Inoltre per l’anno 2009 resta non conferamato l’impegno del Governo a garantire, con modalità da determinare, gli 834 milioni di euro relativi alla copertura della quota di compartecipazione al costo per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale, risorse peraltro già acquisite per gli anni 2007 e 2008 (per gli approfondimenti si rinvia alle tabelle finanziarie allegate).
Peraltro, risulta difficoltoso pervenire a un’autentica convergenza di proponimenti nella specifica Intesa riguardante la spesa sanitaria fra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano richiamata dal DL 112/2008 in conversione da sottoscriversi entro il 31 luglio 2008, quando il quantum e le modalità di attuazione dei risparmi sono già definiti. L’Intesa dovrebbe scongiurare le “tensioni nei bilanci regionali extrasanitari” e aiutare a “non dover ricorrere necessariamente all’attivazione della leva fiscale regionale”, ma il percorso perché condiviso dovrebbe essere concordato preventivamente con le Regioni e modulato sull’effettiva fattibilità.
In tema di Sanità si considera positiva la norma che permette di sbloccare – con nuove risorse – i contratti della sanità convenzionata e la disciplina degli orari – ex dlgs 66/2003- per i dirigenti medici, mentre si richiede di inserire apposita disposizione per disciplinare le modalità di rinnovo della convenzione farmaceutica attraverso il coinvolgimento della struttura interregionale che disciplina i rapporti con il personale convenzionato con il SSN (SISAC).
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In conclusione le Regioni pur riconoscendo lo sforzo per raggiungere il quadro della finanza pubblica in equilibrio, ritengono che gli impegni programmatici delineati dal DPEF siano da implementare per quanto riguarda le azioni per il recupero del potere di acquisto dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. Le Regioni esprimono preoccupazione anche con riferimento alle linee di intervento per favorire lo sviluppo economico e sociale del paese in particolare sottolineando il dato degli investimenti fissi lordi e dei trasferimenti in conto capitale, nonché la mancanza di una sottolineatura sul Mezzogiorno e sulla necessità di conciliare lo sviluppo con le tematiche ambientali.
Le Regioni, come più volte ribadito sono pronte a fare la loro parte per il raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica; debbono comunque , sulle parti del DPEF che investono direttamente le loro competenze, esprimere parere negativo a partire dalle proiezioni del concorso statale sulla spesa sanitaria, poiché si presentano irrealistiche e inaccettabili.
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FINANZIAMENTO E SPESA DEL SSN anni 2000-2011 |
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Accordo |
Accordo 8 agosto 2001 |
L.F. 2005 |
Patto per la Salute - ottobre 2006 |
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Anni |
2000 |
2001 |
2002 |
2003 |
2004 |
2005 |
2006 |
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2008 |
2009 |
2010 |
2011 |
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Finanziamento (vedi note) |
64.292 |
71.271 |
75.597 |
78.564 |
81.275 |
88.195 |
93.173 |
97.551 |
101.427 |
103.383 |
103.945 |
106.265 |
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Aumenti % annui Finanziamento |
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10,86 |
6,07 |
3,93 |
3,45 |
8,51 |
5,64 |
4,70 |
3,97 |
1,93 |
0,54 |
2,23 |
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Spesa (*) |
70.173 |
76.230 |
79.549 |
82.220 |
90.349 |
97.163 |
99.648 |
102.519 |
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Aumenti % annui Spesa |
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8,63 |
4,35 |
3,36 |
9,89 |
7,54 |
2,56 |
2,88 |
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(*) Fonte :Relazione Generale sulla situazione economica del Paese |
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NOTE: |
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Per l' anno 2005 la LF 2005 ha inoltre stanziato 2.000 mln a ripiano 2001, 2002, 2003. |
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Per l'anno 2006 la LF 2006 ha inoltre stanziato 2.000 mln a ripiano per gli anni 2002, 2003, 2004. |
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Sono compresi 2.000 mln di euro quale integrazione del finanziamento disposta dalla LF 2007 a seguito del Patto per la Salute. |
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Per l'anno 2007 : prevista manovra per 2 miliardi ulteriori al finanziamento a copertura spesa, di cui 811 per quota fissa 10 euro,finanziati in corso d'anno per 511 | ||||||||||||
Previsto fondo transitorio per le regioni in difficoltà: 1.000 mln per il 2007, 850 mln per il 2008, 700 mln per il 2009 |
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Per l'anno 2008: sono compresi 834 mln per eliminazione anno 2008 quota fissa 10 euro, 850 mln per fondo transitorio e 661 mln per rinnovo contratto | ||||||||||||
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Per l'anno 2009: sono compresi 102.285 quale previsione del DL 112/2008 + 700 per fondo transitorio+ 398 per il rinnovo contratto |
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per un totale di 103.383 mln di euro; la differenza con la previsione del DL 112 è pari al fondo transitorio |
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FINANZIAMENTO E SPESA DEL SSN anni 2000-2011 |
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valori in milioni di euro |
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2000 |
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2003 |
2004 |
2005 |
2006 |
2007 |
2008 |
2009 |
2010 |
2011 | |
Finanziamento |
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64.292 |
71.271 |
75.597 |
78.564 |
81.275 |
88.195 |
93.173 |
97.551 |
101.427 |
103.383 |
103.945 |
106.265 | ||
Spesa |
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70.173 |
76.230 |
79.549 |
82.220 |
90.349 |
97.163 |
99.648 |
102.519 |
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Roma, 3 luglio 2008