Conferenza Regioni
e Province Autonome
Doc. Approvato - Trasporto ferroviario e pendolarismo: ordine del giorno
Conferenza Regioni
e Province Autonome
giovedì 14 febbraio 2008
ORDINE DEL GIORNO IN MATERIA DI SERVIZI DI TRASPORTO FERROVIARIO DI INTERESSE REGIONALE E LOCALE RESI DA TRENITALIA
LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME
PREMESSO che:
- l’Italia sta sostenendo un enorme sforzo tecnico ed economico per realizzare il progetto della rete Alta Velocità - Alta Capacità che, oltre a costituire un elemento fondamentale per il trasporto ferroviario a lunga e media percorrenza, costituisce l’occasione per disporre finalmente sulla rete tradizionale di nuove tracce che consentono di sviluppare il traffico locale e regionale;
- anche su questi presupposti le Regioni e le Province autonome hanno predisposto il proprio Piano di sviluppo del trasporto pubblico di interesse regionale e locale incentrato su un progressivo incremento dei collegamenti su ferro, sia sulla rete ferroviaria italiana che sulle reti regionali, fino a un + 35%, oltre che sulle reti metropolitane e sulle reti urbane ed interurbane su gomma;
- il Piano industriale che FS ha presentato al Governo è perfettamente in linea con il predetto piano di sviluppo, per cui le Regioni lo condividono e lo sostengono, sia nella parte relativa allo sviluppo dei servizi, sia in quella riguardante gli investimenti finalizzati a migliorare la qualità, con particolare riferimento alla sicurezza ed al potenziamento ed ammodernamento del materiale rotabile;
- con la Finanziaria 2007 lo Stato, a distanza di 10 anni, ha adeguato all'indice di inflazione le risorse assegnate al servizio ferroviario regionale reso da Trenitalia, aggiornandole da 1384 a 1695 milioni di Euro;
- in maniera assolutamente contraddittoria rispetto alla misura introdotta per l'anno 2007, le risorse previste nella Legge Finanziaria 2008 ammontano a 1.389 milioni di Euro, (474 milioni di €uro in meno rispetto ai 1863 milioni di €uro previsti nel Piano Industriale di FS assentito dal Governo), con la conseguenza altrettanto contraddittoria di determinare, in luogo del programmato incremento dei servizi (+7%) per l'anno 2008, le condizioni per un taglio dei servizi stessi nella misura determinata da Trenitalia del 25%, e di rendere conseguentemente ingestibili e conflittuali i rapporti contrattuali tra le Regioni e il Gruppo FS;
- tale riduzione dei servizi sarebbe inammissibile e nello stesso tempo ingiustificabile, tenuto conto degli ingenti investimenti in infrastrutture programmati e in corso di realizzazione che, ove non congruamente utilizzati per incrementi di servizi medesimi, rischierebbero di rimanere fini a loro stessi;
- la riduzione dei servizi in parola sarebbe comunque assolutamente inammissibile in quanto andrebbe a colpire essenzialmente il trasporto di interesse regionale e locale e quindi la mobilità dei pendolari, in assoluta contraddizione con le conclusioni dei lavori del tavolo interistituzionale Governo-Regioni, con la particolare attenzione che il Governo ha riservato al mondo dei pendolari e con tutte le altre consequenziali misure che la Legge Finanziaria 2008 reca per il trasporto pubblico di interesse regionale e locale su reti regionali;
- le Regioni e Province autonome hanno condotto il gruppo FS a mantenere invariato, fino al 31 marzo 2008, l'attuale livello dei servizi e quindi a non apportare le riduzioni che, secondo quanto ritenuto da Trenitalia, sarebbero conseguenti al predetto taglio di risorse finanziarie, in attesa della individuazione di una idonea soluzione al riguardo;
- le Regioni e le Province autonome hanno ritenuto di dovere assumere tale iniziativa per non compromettere la mobilità dei pendolari e per evitare che solo su questi ultimi ricadano i consequenziali oneri attraverso un insostenibile aumento delle tariffe, tra l'altro di entità improponibile;
- a fronte della misura recata dall'art. 1 comma 302 della Legge Finanziaria 2008, secondo cui il Governo mantiene per il triennio 2008-2010 il regime di trasferimento delle risorse per i servizi ferroviari di cui all'art. 9 del D.Lgs 422/97, per trasformarlo dal 2011 in compartecipazione all’accisa sul gasolio per autotrazione, è assolutamente necessario che nel predetto triennio i trasferimenti, partendo dai 1.695 milioni di € erogati per il 2007, siano aggiornati sia al tasso di inflazione che al trend di sviluppo programmato, per ciascun anno del triennio, nel Piano Industriale di F.S..
CHIEDONO AL GOVERNO
che nel triennio 2008-2010 i trasferimenti per il trasporto pubblico di interesse regionale e locale, di cui all’articolo 9 del decreto legislativo n. 422 del 1997, partendo dal livello di tali trasferimenti, come da ultimo riconosciuto per l'anno 2007 nella misura di 1.695 milioni di €uro, siano aggiornati al tasso di inflazione ed al trend di sviluppo programmato per ciascun anno del triennio, al fine di scongiurare il pericolo che sia bloccata sul nascere l’attuazione del Piano industriale di FS, e di impedire che siano addirittura operati tagli rilevanti ai servizi per i pendolari, vanificando così anche i potenziamenti infrastrutturali già realizzati o in corso di realizzazione.
Roma, 14 febbraio 2008
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