Conferenza Regioni
e Province Autonome
Doc. Approvato - SETTORE TELEVISIVO: TRANSIZIONE ALLA TECNOLOGIA DIGITALE

giovedì 15 febbraio 2007


DISEGNO DI LEGGE RECANTE “DISPOSIZIONI PER LA DISCIPLINA DEL SETTORE TELEVISIVO NELLA FASE DI TRANSIZIONE ALLA TECNOLOGIA DIGITALE

 

 

Il disegno di legge presentato dal Ministro delle Comunicazioni regolamenta la fase di transizione della televisione dalla tecnologia analogica a quella digitale, transizione che si prevede completata entro il 2012. Il provvedimento si pone una serie di obiettivi:

-         Il riequilibrio delle risorse pubblicitarie per consentire una maggiore apertura del mercato;

-         l’incentivazione del passaggio al digitale con il coinvolgimento di nuovi soggetti;

-         la razionalizzazione dell’uso delle frequenze per conseguire un governo ordinato dell’etere;

-         l’indicazione di nuovi limiti antitrust rapportati alla capacità trasmissiva della diffusione digitale;

-         l’accesso alla infrastruttura della larga banda per lo sviluppo della televisione via internet;

-         la riforma dei sistemi di rilevamento degli ascolti con il controllo pubblico dell’attendibilità dei dati;

-         il rafforzamento del ruolo dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni per il governo del settore;

-         la chiarificazione della situazione della Rai rispetto alla prospettiva della sua privatizzazione.

 

Gli aspetti che maggiormente interessano il sistema delle Regioni sono quelli inerenti le disposizioni relative all’incentivazione al digitale e alla razionalizzazione delle frequenze.

La transizione al digitale terrestre, inizialmente prevista per dicembre 2006, si è rivelata più lunga e complessa di quanto originariamente previsto. Tale situazione ha richiesto una disciplina più organica, contenuta nel Ddl in esame, della fase di passaggio al sistema digitale.

Occorre sottolineare come in questo scenario di insieme articolato e complesso sia necessario garantire che nella fase di transizione non venga pregiudicata la qualità della trasmissione del segnale al livello regionale, che già oggi risulta per alcune Regioni particolarmente problematica.

L’attuale fase transitoria che prevede il simulcast delle trasmissioni in analogico e digitale rischia, infatti, di compromettere ulteriormente, con particolare riguardo al servizio pubblico, la ricezione del segnale in alcune aree territoriali.

In tale contesto va evidenziato come attraverso il passaggio al digitale sarà possibile migliorare il problema della copertura e dell’effettiva ricezione del segnale delle trasmissioni RAI su tutto il territorio nazionale.

Si tratta di un obiettivo che richiederà notevoli investimenti mediante un progetto che porti ad elevare notevolmente la percentuale di popolazione regionale effettivamente raggiunta da “informazione regionale propria”.

Relativamente alle disposizioni relative alla razionalizzazione dell’uso delle frequenza per il conseguimento di un governo ordinato dell’etere, che vanno ad aggiungersi alla realizzazione del catasto generale attualmente in corso da parte del Ministero e dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazione, vengano tutelate le quote di riserva a favore dell’emittenza locale.

 

Va da ultimo ricordato che il Ddl modifica il decreto legislativo n. 177 del 2005 solo in alcune sue parti. In particolare nulla innova in relazione alle disposizioni del Testo Unico che coinvolgono più direttamente le Regioni. Tra le stesse si evidenzia la necessità di modificare l’articolo 46, comma 2, del decreto delegato, laddove prevede la previa intesa con il Ministero delle Comunicazioni per la stipula dei contratti di servizio regionali, così come già richiesto dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome in sede di parere sul Testo Unico espresso in data 16 dicembre 2004.

 

 

Roma, 15 febbraio 2007