Conferenza Regioni
e Province Autonome
Doc. Approvato - Intesa su risorse per disavanzi 2002, 2003 e 2004

martedì 28 marzo 2006


Ministero della Salute

DI CONCERTO CON

 

Il Ministro dell’Economia e delle Finanze

 

VISTO l’articolo 1, comma 279 della legge 23 dicembre 2005, n. 266, il quale prevede, che lo Stato, in deroga a quanto stabilito dall’articolo 4, comma 3, del decreto-legge 18 settembre 2001, n. 347, convertito, con modificazioni, dalla legge 16 novembre 2001, n. 405, concorre al ripiano dei disavanzi del Servizio sanitario nazionale per gli anni 2002, 2003 e 2004, autorizzando a tal fine, a titolo di regolazione debitoria, la spesa di 2.000 milioni di euro per l’anno 2006;

 

VISTO che lo stesso comma dispone la subordinazione della erogazione del suddetto importo da parte dello Stato all’adozione, da parte delle regioni, dei provvedimenti di copertura del residuo disavanzo posto a loro carico per i medesimi anni;

 

VISTO che il successivo comma 280 stabilisce la ripartizione del concorso di cui al comma 279, tra tutte le regioni sulla base del numero dei residenti, con decreto del Ministro della salute di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, di intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, subordinando l’accesso a tali risorse all’espressione, entro il 31 marzo 2006, dell’intesa sullo schema di Piano Sanitario Nazionale 2006-2008 ed alla stipula, entro la medesima data, della prevista Intesa sul Piano nazionale di contenimento dei tempi di attesa ;

 

VISTO  l’articolo 32, comma 16, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, il quale dispone, tra l’altro, che le Province autonome di Trento e Bolzano, la Regione Valle d’Aosta e la Regione Friuli Venezia Giulia provvedano al finanziamento del Servizio sanitario nazionale nei rispettivi territori, ai sensi dell’articolo 34, comma 3, della legge 23 dicembre 1994, n. 724 e dell’articolo 1, comma 144, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, senza alcun apporto a carico del bilancio dello Stato;

 

RITENUTO che per definire i criteri con i quali procedere alla ripartizione tra le Regioni si debbano escludere quelle a statuto speciale che per legge finanziano la spesa sanitaria senza alcun concorso dello Stato;

 

TENUTO CONTO dell’espresso riferimento contenuto nella norma di che trattasi, per i criteri di ripartizione, al ripiano dei disavanzi e all’insieme delle regioni sulla base del numero dei residenti;

 


RITENUTO di rinviare alle risultanze del tavolo  di verifica degli adempimenti  la subordinazione prevista dal comma 281 sul raggiungimento o superamento della soglia del 5% del disavanzo medio del quinquennio 2001-2005 ovvero sul  raggiungimento o superamento, nell’anno 2005, della soglia del 200 per cento dell’incremento dell’eventuale disavanzo per l’anno 2005 rispetto all’eventuale disavanzo per l’anno 2001;

 

 

VISTA l’intesa espressa dalla Conferenza Unificata sullo schema di Piano sanitario nazionale 2006-2008, nella seduta del……………

 

 

VISTA, altresì, l’Intesa sul Piano nazionale di contenimento dei tempi di attesa, stipulata nella seduta della Conferenza Stato-Regioni  del …………

 

 

ACQUISITA l’intesa della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, sullo schema del presente decreto nella seduta del…..;

 

 

D E C R E T A

 

 

Articolo unico

 

1. L’importo di 2000 milioni di euro di cui all’articolo 1, comma 279 della legge 23 dicembre 2005, n. 266  è ripartito secondo la tabella A allegata, che forma parte integrante del presente decreto.

 

2. L’accesso alle risorse di cui al comma 1 è subordinato all’adozione, da parte delle regioni, dei provvedimenti di copertura del residuo disavanzo posto a loro carico per gli anni 2002, 2003 e 2004.

 

3. L’accesso alle risorse di cui al comma 1, per le Regioni che, nel periodo 2000-2005, abbiano fatto registrare un disavanzo medio annuo pari o superiore al 5 per cento ovvero che abbiano fatto registrare nell’anno 2005 un incremento del disavanzo rispetto al 2001 pari o superiore al 200 per cento, sulla base delle risultanze del tavolo  di verifica degli adempimenti , è subordinato alla stipula di apposito accordo tra la regione interessata ed i Ministri della salute e dell’economia e delle finanze, ovvero all’integrazione degli accordi già sottoscritti, ai sensi dell’articolo 1, comma 180 della legge 30 dicembre 2004, n.311, per l’adeguamento alle indicazioni del Piano Sanitario Nazionale  2006-2008 e il perseguimento dell’equilibrio economico nel rispetto del livelli essenziali di assistenza.

 

4. All’erogazione delle risorse alle regioni in applicazione di quanto disposto ai commi 1, 2, e 3 si provvede con provvedimento del Ministero dell’economia e delle finanze a carico del capitolo 7566 dello stato di previsione dello stesso dicastero per l’anno 2006, che presenta la necessaria disponibilità

 

 

5. Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana

 

 

Roma,

 

 

 

          Il Ministro dell’economia                                  Il Ministro della salute

                 e delle finanze


 

 

 

 

 

 

 

Tabella A

 

 

Regioni

importo

PIEMONTE

229.752.251

LOMBARDIA

281.021.260

VENETO

134.400.637

LIGURIA

119.461.661

EMILIA ROMAGNA

223.836.612

TOSCANA

202.823.412

UMBRIA

52.900.674

MARCHE

63.291.803

LAZIO

148.000.572

ABRUZZO

32.765.473

MOLISE

8.427.907

CAMPANIA

100.757.645

PUGLIA

117.770.698

BASILICATA

38.824.570

CALABRIA

121.745.665

SICILIA

75.155.810

SARDEGNA

49.063.350

 

 

Totale

2.000.000.000

 


 

 

 

Relazione tecnica

 

La legge 23 dicembre 2005 n. 266 all’articolo 1, comma 279 e seguenti disciplina la erogazione di 2.000 milioni di euro quale concorso dello Stato al ripiano dei disavanzi del Servizio sanitario nazionale per gli anni 2002, 2003 e 2004.

 

Ai fini del riparto di tali risorse tra le regioni, le indicazioni normative rilevanti contenute nelle disposizioni sopra citate riguardano:

1.      la finalizzazione costituita dal concorso al ripiano dei disavanzi di anni pregressi;

2.      la previsione che il riparto debba riguardare tutte le regioni

3.      il riferimento recato dalla espressione “ sulla base del numero dei residenti”

 

Per ciò che attiene alla prima indicazione quale parametro di riferimento per il riparto si è ritenuto necessario riferirsi all’ammontare dei disavanzi di ciascuna regione nel periodo di riferimento. Tuttavia la mancata disponibilità dei dati definitivi per gli anni 2003 e 2004  certificati  dal tavolo di verifica degli adempimenti operante presso il Ministero dell’economia e delle finanze, a seguito delle modifiche al decreto legislativo 56/2000, ha comportato il fatto di dover fare riferimento ai disavanzi ricostruiti a partire dalle informazioni trasmesse al Sistema informativo sanitario relative ai consuntivi 2002 e 2003.

 

Per ciò che attiene alla seconda  indicazione quale parametro di riferimento per il riparto si è ritenuto necessario riferirsi alle regioni a statuto ordinario nonché alla Regione Siciliana e alla Regione Sardegna, con esclusione quindi delle altre regioni a statuto speciale e alla province autonome che provvedono al finanziamento delle attività sanitarie senza alcun  apporto a carico del bilancio dello Stato;

 

Per ciò che attiene alla terza  indicazione quale parametro di riferimento per il riparto si è ritenuto necessario riferirsi ai  medesimi dati di popolazione  utilizzati per il riparto delle disponibilità complessive di risorse per il Servizio sanitario nazionale.

 

Operativamente, per tener conto delle tre indicazioni normative sopra richiamate si è ritenuto di procedere con la seguente modalità.

 

Si ripartiscono 1.500 milioni di euro in base al numero dei residenti secondo i dati ISTAT di popolazione stimata al 1° gennaio 2005.

 

La rimanente disponibilità di 500 milioni di euro viene ripartita in favore delle regioni il cui disavanzo pro capite supera quello medio nazionale in proporzione all’ammontare del disavanzo per la parte che eccede la stessa media nazionale, con calcoli separati per ciascun anno.

 

La tabella allegata esplicita i conteggi.

 

 


 

TABELLA ALLEGATA ALLA RELAZIONE TECNICA

 

 

Regioni

popolazione più recente

riparto a quota capitaria

dis 2002

dis. 2003

dis pro capite 02

dis pro capite 03

tot dis. sopra media 02

tot dis. sopra media 03

riparto in proporzione al disavanzo

PIEMONTE            

     4.330.172

        115.655.941

-41.168

-102.616

-9,597

-23,763

 

 

 

VALLE D'AOSTA       

 n.v.

 

-44.491

-10.435

-368,949

-86,290

 

 

 

LOMBARDIA           

     9.393.092

        250.883.081

-314.187

63.661

-34,444

6,919

 

 

 

P.A. BOLZANO

 n.v.

 

-271.870

-25.245

-584,334

-54,134

 

 

 

P.A. TRENTO 

 n.v.

 

-158.092

-5.039

-330,833

-10,507

 

 

 

VENETO              

     4.699.950

        125.532.459

-212.477

-145.070

-46,792

-31,733

 

 

 

FRIULI V.G.

 n.v.

 

-9.226

19.391

-7,762

16,258

 

 

 

LIGURIA             

     1.592.309

          42.529.487

-44.231

-43.075

-27,286

-26,427

 

 

 

EMILIA R.      

     4.151.369

        110.880.235

-40.982

-27.800

-10,223

-6,886

 

 

 

TOSCANA             

     3.598.269

          96.107.311

-41.422

29.089

-11,676

8,141

 

 

 

UMBRIA

        858.938

          22.941.648

2.495

-48.291

2,969

-56,987

 

-14.518

        3.412.349

MARCHE

     1.518.780

          40.565.578

-97.832

-63.094

-66,589

-42,736

-12.460

-4.254

        3.928.416

LAZIO                

     5.269.972

        140.757.358

-647.216

-843.271

-122,063

-157,198

-339.111

-629.475

     227.663.085

ABRUZZO       

     1.299.272

          34.702.669

-125.711

-216.478

-98,113

-168,278

-51.258

-165.208

       50.879.686

MOLISE             

        321.953

           8.599.145

-18.546

-41.937

-56,685

-127,973

 

-28.877

        6.787.382

CAMPANIA     

     5.788.986

        154.619.868

-593.694

-555.998

-102,675

-95,597

-257.700

-324.200

     136.773.667

PUGLIA              

     4.068.167

        108.657.966

-31.526

108.792

-7,714

26,576

 

 

 

BASILICATA

        596.546

          15.933.337

-586

-19.152

-0,969

-31,604

 

 

 

CALABRIA         

     2.009.268

          53.666.178

-154.218

14.897

-75,475

7,263

-35.486

 

        8.340.961

SICILIA              

     5.013.081

        133.895.975

-341.663

-264.453

-67,300

-52,001

-46.667

-61.770

       25.487.839

SARDEGNA            

     1.650.052

          44.071.764

-174.552

-143.210

-105,915

-86,814

-78.787

-77.465

       36.726.614

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ITALIA

   56.160.176

     1.500.000.000

-3.361.194

-2.319.334

-58,108

-39,855

-821.469

-1.305.766

500.000.000

 


Nell’incontro tecnico in sede di Conferenza Stato regioni, le stesse regioni hanno ipotizzato modalità alternative di  utilizzare i parametri del disavanzo e della popolazione residente anche diversificate tra le varie regioni, proponendo una nuova tabella di ripartizione, che rappresenta la volontà unanime delle stesse sulle modalità di accedere al finanziamento.

 

Si ritiene, quindi, di accogliere ed allegare al decreto la seguente tabella:

 

 

 

Tabella A

 

 

Regioni

importo

PIEMONTE

229.752.251

LOMBARDIA

281.021.260

VENETO

134.400.637

LIGURIA

119.461.661

EMILIA ROMAGNA

223.836.612

TOSCANA

202.823.412

UMBRIA

52.900.674

MARCHE

63.291.803

LAZIO

148.000.572

ABRUZZO

32.765.473

MOLISE

8.427.907

CAMPANIA

100.757.645

PUGLIA

117.770.698

BASILICATA

38.824.570

CALABRIA

121.745.665

SICILIA

75.155.810

SARDEGNA

49.063.350

 

 

Totale

2.000.000.000

 

 

La erogazione degli importi resta subordinata alle puntuali indicazioni recate dai commi 279, 280 e 281 dell’articolo 1 della legge 266/2005.