Conferenza Regioni
e Province Autonome
Doc. Approvato - Posizione sul Quadro Strategico Nazionale (QSN)

giovedì 21 dicembre 2006


CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME

 

punto 1) elenco A - Conferenza Unificata

 

Posizione delle Regioni e delle Province Autonome

sul Quadro Strategico Nazionale (QSN)

 

La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome esprime parere favorevole al Quadro Strategico Nazionale con il parere contrario della Regione Siciliana, salvo non siano risolti i problemi già segnalati dalla Regione al Governo.

 

La Conferenza con riferimento ad alcune problematiche specifiche esprime le seguenti considerazioni:

1.      La Delibera CIPE che definirà le risorse per il cofinanziamento nazionale sarà sottoposta al parere della Conferenza Stato-Regioni.

2.      All’interno del Quadro finanziario del QSN, relativo alle Regioni del futuro obiettivo Competitività regionale e occupazione, il riparto delle risorse tra Regioni e Province autonome deve essere definito, a partire dall’accordo dei Presidenti del 30 novembre 2006, specificando le quote di FESR e FSE come dalle percentuali di riparto comunicate da ciascuna Regione e Provincia autonoma al Ministero dello Sviluppo.

3.      Per quanto riguarda il PON-FSE per le Regioni del futuro obiettivo Competitività regionale e occupazione, la Conferenza indica una percentuale di risorse attribuibili pari al massimo dell’1% del solo FSE di ciascuna Regione o Provincia autonoma, fermo restando quanto già previsto nel QSN per l’obiettivo Convergenza.

4.      Nel Riparto delle risorse finanziarie comunitarie per il futuro Obiettivo Convergenza non è stata rispettata la quota del 70% a titolarità regionale e del 30% a titolarità delle amministrazioni centrali. Le risorse dei Programmi Operativi Interregionali, circa il 6,22%, determinano il discrimine della soluzione prospettata dal MiSE rispetto agli accordi presi: le risorse dei POI o devono essere assegnate esclusivamente a valere sul 30% a titolarità delle Amministrazioni Centrali ovvero devono rientrare nelle azioni di mainstreming dei P.O. FESR con la relativa quota finanziaria assegnata.

5.      In merito alla ripartizione del cofinanziamento nazionale dell’Obiettivo cooperazione territoriale, le Regioni e le Province autonome, a fronte del minor impegno finanziario nazionale, per effetto della maggiore intensità del cofinanziamento FESR (75% tasso minimo di cofinanziamento) prevista nel ciclo 2007-2013, chiedono la partecipazione al 100% della quota di cofinanziamento nazionale sia per i programmi transfrontalieri che per i programmi transnazionali.

6.      Nell’ambito di ciascun POR, ciascuna Regione o Provincia autonoma potrà individuare un organismo di validazione dei sistemi di controllo, ai sensi dell’articolo 71, par. 2, del Regolamento generale. La Conferenza chiede che si dia atto di questa possibilità nel testo del QSN.

7.      Infine, con riferimento al capitolo IV.4 (p. 159 del testo in esame), la Conferenza ritiene che al primo capoverso l’inciso “a secondo dei casi, anche” e la virgola dopo le parole “centri di competenza nazionali” debbano essere espunti dal testo; occorre, inoltre, specificare nel capoverso successivo che anche le risorse destinate ai POI sono addizionali, così come si configura lo stesso strumento.

Roma, 21 dicembre 2006