Conferenza Regioni
e Province Autonome
Doc. Approvato - economia: parere su Finanziaria
Conferenza Regioni
e Province Autonome
giovedì 19 ottobre 2006
CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME
PARERE SUL DDL LEGGE FINANZIARIA 2007Roma, 19 Ottobre 2006
In coerenza con gli obiettivi ed i percorsi di confronto istituzionale e tecnico espressi nelle Linee Guida per il DPEF 2007-2011 per la predisposizione del disegno di legge finanziaria 2007 è stata inaugurata una metodologia di lavoro basata sul confronto fra Governo e Regioni.
Sulla sanità il confronto ha sicuramente consentito di raggiungere un accordo significativo sia sul piano del merito che del metodo. Sul patto di stabilità interno, invece la non chiarezza dei parametri finanziari di riferimento non ha consentito di conseguire un accordo capace di coniugare le giuste esigenze di equilibrio dei conti pubblici con le legittime esigenze delle regioni nel campo delle politiche attuate, sia attraverso le spese correnti sia mediante le spese di investimento.
Le Regioni, che svolgono un ruolo fondamentale nello sviluppo del Paese hanno sempre contribuito al risanamento dei conti pubblici condividendo anche con responsabilità gli obiettivi di stabilizzazione di finanza pubblica relativi alla manovra 2007. Devono ribadire, però, quanto già evidenziato al Governo come questione pregiudiziale al confronto, che siano sbloccate immediatamente le risorse di cassa spettanti ai sensi del d.lgs.56/2000 e i trasferimenti connessi al decentramento amministrativo (DPCM “Bassanini”) soprattutto alla luce dei nuovi sacrifici richiesti come del resto era previsto nella legge finanziaria dello scorso anno.
1.
Sproporzionalità sforzo delle Regioni al risanamento rispetto al peso sulla spesa PA |
Gli interventi sulla spesa regionale previsti dal PSI sono così ripartiti:
ü Sistema sanitario nazionale: un risparmio di 3,1 mld sulla spesa tendenziale sanitaria;
ü Patto di stabilità: una decurtazione delle spese regionali di 1,850 mld.
Le Regioni danno atto che l’impostazione della manovra è più rispettosa dell’autonomia finanziaria regionale dal momento che prevede un tetto unico alla spesa regionale senza interferire sulle singole voci e considerando in prospettiva l’impostazione sui saldi finanziari, in discontinuità con le precedenti manovre.
Tuttavia, esse, come hanno evidenziato nel confronto con il Governo del 12 ottobre, ritengono che non si sia tenuto adeguatamente conto di una proporzionalità fra lo sforzo per il concorso al risanamento delle finanze pubbliche e il peso della spesa del comparto regionale sul totale della spesa della PA ed evidenziano che i conseguenti tagli alle spese regionali risultano insostenibili in quanto incidono su un aggregato di risorse che, al netto della sanità, rappresenta in larga misura, il finanziamento di servizi ad alta sensibilità sociale (trasporto pubblico locale, formazione, politiche sociali).
Cofinanziamenti UE, Interessi e Investimenti nei Territori |
a) modificare il limite dell’indebitamento posto al 20% del totale delle entrate ripristinando il limite del 25%;
b) modificare il criterio “ibrido” per calcolare i limiti del patto sugli investimenti riportando la base del criterio della competenza;
c) escludere dai capitoli di spesa sottoposti ai vincoli del patto di stabilità, quelli relativi agli interessi passivi e i cofinanziamenti UE;
d) verificare la possibilità di introdurre una compartecipazione regionale sull’accisa sul gasolio per autotrazione a compensazione della manovra del gettito dell’accisa sulla benzina;
e) Garantire la neutralità, sulle entrate regionali, per entità e tempi, delle manovre tributarie che interessano tributi e imposte il cui gettito è di competenza regionale.
Si tratta a questo punto, di avviare prontamente i lavori della sede tecnico-politica per costruire un testo condiviso di emendamenti alla manovra finanziaria e su questo si fonderà il nostro parere definitivo.
2. Sanità
L’Intesa sul patto per la salute prevede un livello di finanziamento che rappresenta un’incidenza rispetto al PIL del 6,3% anche grazie al senso di responsabilità delle Regioni e in un contesto di confronto metodologico e dai contenuti sicuramente innovativi.
Si tratterà quindi di verificare che sia garantito un giusto livello di risorse per il fabbisogno sanitario attraverso un lavoro condiviso di monitoraggio e aggiornamento dei costi dei LEA. Il Governo ha anche assicurato l’adozione di iniziative volte a garantire 2 miliardi di risparmi o maggiori entrate per il SSN aggiuntivi al 96 mld del fondo: a tal fine si richiede la immediata apertura dei tre tavoli previsti in sede di Patto per la salute in materia di Farmaceutica, Personale, Compartecipazioni.
Eliminazione trattamenti disparità fiscali e soluzione della questione Indennizzi legge 210/92 |
Infine, si richiede l’assunzione di responsabilità da parte del Governo per la chiusura della questione sugli oneri per il pagamento degli indennizzi di cui alla Legge N°210/92 con riferimento all’esercizio delle funzioni conferite alle regioni dal d.lgs. 112/98 in materia di salute umana e sanità veterinaria: sono in sospeso gli oneri arretrati relativi al 2004, 2005, 2006 e non è prevista l’annualità del 2007.
3. Autonomia finanziaria
Le Regioni riconoscono il ripristino di flessibilità tributaria con il potenziale utilizzo delle leve relative alle aliquote dell’addizionale IRE e IRAP.
Tuttavia l’obiettivo dell’equità fiscale necessita almeno di coordinamento fra le attività sul piano dell’imposizione fiscale da parte di comuni, province e Regioni .
IRAP |
Sofferenza di cassa Incertezze di gettito sulle manovre fiscali regionali |
Tassa Automobilistica |
Per quanto riguarda la tassa automobilistica il sistema viene significativamente ridisegnato, senza alcun accordo né beneficio per le Regioni. Pur prevedendo “regolazioni finanziarie” delle maggiori/minori entrate d’Intesa con la Conferenza Stato Regioni, queste modifiche comporteranno incertezza alle entrate regionali oltre a maggiori costi sotto il profilo organizzativo per la gestione e della tassa stessa (esempio: i sistemi informatici attuali non consentono di riconoscere i criteri relativi a “euro 1,2,3,4,5” utilizzati per discriminare i veicoli).
Le norme inserite nel decreto legge, peraltro, sono immediatamente esecutive quindi gli effetti finanziari sui flussi di cassa regionali sono già in atto.
È quindi necessario e auspicabile un forte coordinamento fra i livelli istituzionali Stato – Regioni in linea con il percorso intrapreso per il Patto per la salute e conseguentemente l’avvio del confronto tecnico politico per giungere ad un accordo per una ridefinizione organica della normativa riguardante la tassa auto.
Compensazione tassa auto / accisa Forte calo gettito accisa sulle benzine |
L’accisa era il tributo che sostituiva l’ex Fondo Trasporti e una parte dello stesso (€ 0,004132 al litro) va a copertura della spesa sanitaria e considerato che la dinamica dell’accisa risulta in forte ribasso a causa delle contrazioni dei consumi, il gettito attuale è del tutto inadeguato.
Richiesta compartecipazione accisa Oli minerali
Fondo di Garanzia su 8 lire accisa a copertura sanità |
Rimborso IVA Trasporti |
4. Federalismo fiscale
E’ istituita la Commissione tecnica per il coordinamento dei rapporti finanziari fra Stato e Autonomie locali composta da otto commissari di cui tre in rappresentanza delle Regioni e degli Enti locali con il compito di indicare proposte tecniche sui principi generali del coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario.
Si propone di costituire la Commissione in forma paritetica garantendo una presenza regionale di 3 membri.
Si auspica un coinvolgimento effettivo delle Regioni, come previsto nel DPEF, nella costruzione del disegno applicativo del federalismo fiscale che deve essere sviluppato “in parallelo” alla riforma del sistema fiscale statale e non già “in progressione”, per evitare il rischio di adattamenti successivi, che potrebbero o scardinare il quadro generale appena costruito oppure essere costretti e compressi dentro un disegno ritenuto immodificabile e incompatibile con le esigenze delle Autonomie; per di più appreso dai quotidiani come nel caso di altre riforme importanti per le Regioni.
Documento meccanismi strutturali federalismo fiscale già condiviso dalle Autonomie |
Nello stesso tempo l’autonomia fiscale non dovrà limitarsi a garantire adeguata flessibilità fiscale per il soddisfacimento delle prestazioni essenziali, ma esplicitarsi attraverso la definizione di un sistema di finanza pubblica territoriale tale da consentire alle Regioni di svolgere pienamente quel ruolo di “armonizzazione dei bilanci pubblici e coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario” previsto nella legislazione concorrente dell’art. 117 Cost..
5. Impatti istituzionali
Istituzione di fondi Statali sulle competenze regionali |
Intesa fra Stato e Regione per la gestione dei Fondi per le politiche sociali e di sviluppo |
In base all’accordo intervenuto con il Governo il 12 ottobre, si richiede anche lo stralcio di tutte le norme invasive delle competenze regionali, e, in particolare, quelle riguardanti:
Si segnala, anche, la impropria previsione nell’articolo inerente “Disposizioni in materia di accertamento e di contrasto all’evasione e all’elusione fiscale” l’introduzione in tutte le amministrazioni pubbliche dei criteri di contabilità economica, nonché di tempi modalità anche tecniche per la trasmissione dei dati di contabilità e di bilanci standard attraverso provvedimento del Ministero dell’Economia e delle finanze.
I principi contabili per le Regioni sono già contenuti nel d.lgs.170/2006 “Ricognizione dei principi fondamentali in materia di armonizzazione dei bilanci pubblici, a norma dell'articolo 1 della legge 5 giugno 2003, n. 131" dove si ribadisce che i bilanci delle Regioni seguono la classificazione e le regole di contabilità previste nel d.lgs.76/2000.
Ancora una volta si interviene su norme di competenza concorrente e relative alla contabilità regionale senza alcun coinvolgimento delle Regioni.
6. Infrastrutture, Trasporto Pubblico Locale , Casa, Calamità
Assenza risorse per Infrastrutture |
Si richiede l’apertura di un tavolo per il rilancio delle infrastrutture e dei Trasporti poiché non sono disponibili le adeguate risorse. Le intese interistituzionali già firmate non sono attuabili e occorre garantire la funzionalità dei cantieri tra i quali quelli dell’Alta Velocità / Alta Capacità.
Trasporto Pubblico Locale |
Casa |
Necessita di una particolare attenzione, inoltre, il problema “casa” non essendo possibile disporre di un fondo adeguato alle esigenze di questo settore con una sistematica sottovalutazione degli effetti sociali ed economici provocati dall’interruzione dei flussi finanziari. È stato ridotto anche lo stanziamento del Fondo nazionale per la locazione (da 310 nel 2006 a 212 per il triennio 2007 – 2009) a fronte di un consistente incremento del fabbisogno manifestato dalle famiglie.
Più volte le Regioni hanno chiesto di assicurare all’ERP lo stanziamento adeguato (1,1 miliardi di Euro) corrispondente ai trasferimenti avvenuti mediamente nel triennio 1995 – 1997 (periodo preso a riferimento per la quantificazione delle risorse da trasferire dallo Stato alle Regioni in attuazione del processo di decentramento) da destinare alla programmazione regionale entro un quadro di indirizzi ed obiettivi generali di politica abitativa definiti a livello nazionale.
Calamità |
Coordinamento con Statuti RSS |
Entrando nel merito delle specifiche disposizioni le Regioni e le Province autonome allegano:
1) emendamenti al disegno di legge “Finanziaria 2007”.