Conferenza Regioni
e Province Autonome
Doc. Approvato - Istruzione zone di montagna

giovedì 14 settembre 2006


ORDINE DEL GIORNO

 

La Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome

 

richiamati i contenuti dell’incontro avuto nella mattina del 14 settembre 2006 con i rappresentanti dell’UNCEM in merito a possibili tagli al settore dell’istruzione nelle zone di montagna,

 

preoccupata per il dibattito in corso in merito ai previsti tagli operati dalla finanziaria 2007 con particolare riferimento al settore scolastico, per il quale si parla di consistenti riduzioni finanziarie,

 

evidenziando che lo stesso DPEF 2007-2011 precisa che “l’impegno finanziario in tema di istruzione andrà decisamente moltiplicato rispetto a quello, ancora insufficiente, destinato negli anni 2000-2006 al Programma nazionale sulla scuola”,

 

rammentando l’importante divario del differenziale esistente tra l’investimento in istruzione dei Paesi OCSE (5,1%), rispetto al dato italiano (4,6%), nonché i tagli già operati sul bilancio del Ministero della Pubblica Istruzione dal 2001 ad oggi,

 

consapevole che gli ipotizzati ulteriori tagli colpirebbero anche quelle realtà dove la scuola italiana vanta alcuni primati: la presenza anche nei più lontani paesini di montagna, l’inserimento dei portatori di handicap, il tempo pieno,

 

ricordando che la riorganizzazione del servizio scolastico nelle aree montane è già stata realizzata a seguito del varo della legge sulla montagna del 1994, sulla cui base sono nati in tutta Italia istituti scolastici comprensivi, che ottimizzano le risorse, mettono in circuito le potenzialità didattiche e realizzano una corretta dinamica di confronto e lavoro con gli enti locali, e dunque intervenire a scapito di questo modello di risparmio già ben funzionante sarebbe del tutto ingiustificato;

 

ribadendo che la scuola è un elemento assolutamente fondamentale per la coesione sociale di territori fragili e periferici come quelli montani,

 

RESPINGE

un approccio alla politica dell’istruzione fondato più sui tagli che non su scelte di qualità e pretende che essa sia invece mirata a rispondere alle reali esigenze di formazione, anche a lungo termine, e che possa concretamente concorrere alla prestazione di servizi generalizzati sul territorio,

 

RICHIAMA

il Governo - anche nel quadro di una reale applicazione della riforma del Titolo V della Costituzione in materia scolastica, così come già richiesto dalla Conferenza delle Regioni e Province autonome in data 12 luglio 2006 - a porre attenzione al mantenimento e alla valorizzazione delle scuole di montagna, quale scelta politica importante in risposta a quelli che sono i costi non solo economici della montagna, agendo su parametri di calcolo dell’organico del personale docente più rispondenti alla realtà del territorio e sull’organizzazione dell’utilizzo delle risorse delle diverse istituzioni scolastiche con l’obiettivo di valorizzare le identità territoriali che concorrono a contrastare i processi di omologazione culturale prodotti dalla globalizzazione.

 

 

 

Roma, 14 settembre 2006