Bonaccini (Regioni) alla 1° Conferenza nazionale Snpa: un paradosso bloccare opere pubbliche in nome dell’ambiente “Se non c’è sostenibilità non c’è sviluppo, e se non c’è sviluppo non c’è sostenibilità”

mercoledì 27 febbraio 2019


Roma, 27 febbraio 2019 (comunicato stampa) “Il sistema nazionale di protezione ambientale (Snpa) ha un compito fondamentale per la vita delle persone, come singoli e come comunità: quello della verifica dell’efficacia delle politiche ambientali; un compito tanto più cruciale perché questa verifica è rivolta contemporaneamente a tutti i livelli, nazionale, regionale e locale”, lo ha affermato il Presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini intervenendo alla “1° Conferenza nazionale SNPA (Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente): l’ambienta fa sistema” che si è tenuta oggi a Roma alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Un ruolo – ha spiegato Bonaccini - che si sostanzia anzitutto nell’ambiziosa definizione dei Livelli essenziali delle prestazioni tecniche ambientali (Lepta)”.

Nel corso dell’intervento il Presidente della Conferenza delle Regioni si è soffermato anche sulla necessità di “rimuovere gli ostacoli che rendono difficile la tutela del diritto costituzionale ad un ambiente salubre” e di “superare una diffusa sindrome Nimby”. Esigenze che interessano anche il “tema cruciale delle infrastrutture. E’ un paradosso – in realtà non solo italiano, ma certamente molto presente nel nostro Paese – la logica per cui le opere e le infrastrutture, quale più quale meno, farebbero male all’ambiente; e per questa via le si blocca; altre volte sono bloccate invece dal nostro bizantinismo istituzionale e burocratico. Ostacoli che testimoniano, peraltro, la debolezza della politica. Oggi abbiamo opere programmate, progettate, finanziate e autorizzate che restano ferme. Siamo al paradosso per cui improbabili analisi costi-benefici non arrivano nel momento degli studi di fattibilità, ma a progetti esecutivi approvati, ad opere appaltate, a cantieri aperti. Ne parlo in questa sede perché credo che nel binomio “sviluppo sostenibile”, ma il sostantivo senza l’aggettivo cade, e viceversa. Se non c’è sostenibilità non c’è sviluppo, e se non c’è sviluppo non c’è sostenibilità”.

Bonaccini ha poi toccato il tema del finanziamento dei livelli essenziali delle prestazioni tecniche ambientali. “Oggi le agenzie regionali per la protezione ambientale (ARPA) sono finanziate dalle Regioni e Province Autonome con una quota del Fondo Sanitario Nazionale loro spettante, in parte con risorse proprie e per una quota modesta derivante da prestazioni proprie. La legge, invece, nulla dice in ordine alla possibilità di un finanziamento statale”. Eppure si tratta “di livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali; e che devono quindi essere, per definizione, garantiti su tutto il territorio. E questo è un compito che spetta in maniera esclusiva allo Stato”. Per questi motivi “è opportuno e urgente che si avvii un confronto anche sul tema dei Lepta e sul loro finanziamento.

Dobbiamo infatti – ha concluso Bonaccini - garantire una rete di controlli ambientali che sia da un lato capillare, efficace e realizzabile, dall’altro coerente, omogenea e uniforme su tutto il territorio nazionale”.

 

(2019-026sm)


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L'intervento di Bonaccini nel canale youtube di Regioni.it