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Sommario |
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Enzo
Ghigo, presidente della Conferenza delle Regioni, ha giudicato
''positiva e innovativa'' nel metodo e nei contenuti la Finanziaria
illustrata oggi dal ministro dell'Economia, Siniscalco e dal premier
Berlusconi. Erano presenti anche per il Governo: Letta, Sirchia, Fini,
Stanca, la Loggia...Per le Regioni erano presenti i presidenti:
D'Ambrosio, Iorio, Pace,
Ghigo
(nella foto); e gli assessori: Colozzi, Robilotta, Palese, Vandelli e
Bissoni. Al termine del vertice con il governo a palazzo Chigi, Ghigo ha detto di condividere il tetto del 2% all'incremento della spesa pubblica, ma ha anche aggiunto di aver invitato il ministro dell'Economia a monitorare quel tetto sulla spesa sanitaria ''perche' questa voce potrebbe aver bisogno di incrementi superiori'' a quelli ipotizzati dal governo''. Ghigo ha anche osservato che Regioni ed Enti locali hanno visto confermata la possibilita' di ritoccare le addizionali fiscali di loro competenza ''e' ovvio - ha poi spiegato il presidente del Piemonte - che laddove questo avvenga non puo' essere imputato al destino, ma soltanto alla cattiva amministrazione: insomma, sarebbe una sorta di autodenuncia per quegli amministratori che dovessero scegliere di incrementare l'aliquota dell'addizionale Irpef''. ''E' ovvio - ha aggiunto Ghigo - che non si puo' far passare come tassa di scopo un incremento delle addizionali Irpef''. Federalismo fiscale. ''Pero' - ha aggiunto - vorrei far notare che il termine 'costi' e' inappropriato rispetto alla natura della riforma costituzionale. Se voi pensate a un'azienda che deve rilanciarsi sui mercati e affrontare una ristrutturazione per risanarsi, come si fa a parlare di costi per il risanamento? Si tratta di affrontare, magari in una fase iniziale, dei costi aggiuntivi, ma in vista di un recupero di efficienza dell'amministrazione pubblica che, nel tempo, dara' frutti sicuramente importanti in termini di finanza pubblica''. Romano Colozzi, assessore al Bilancio della Lombardia e coordinatore degli assessori regionali sulla materia, ha apprezzato il ''metodo Siniscalco'': ''Il clima positivo e' importante - ha spiegato Colozzi - ma sono il metodo e le tecniche innovative proposte dal ministro Siniscalco che fanno davvero la differenza''. Il ''metodo'' e' spiegato cosi' da Colozzi: ''Siniscalco ha indicato gli obiettivi macroeconomici e ha chiesto a Regioni ed Enti locali di costruire un percorso condiviso per dare insieme risposte importanti al Paese''. Ma e' sulla spesa sanitaria - ha aggiunto Colozzi - che il metodo Siniscalco si apprezza meglio. ''Se l'obiettivo per la sanita' punta a incrementare del 2%, nel 2005, la spesa effettiva maturata nel 2004, e' evidente che siamo di fronte a una svolta storica per il settore, ma anche, mi permetto di aggiungere, per il bilancio pubblico di cui la sanita' e' parte cospicua''. ''In questo modo si archivia una volta per tutte e mettiamo definitivamente alle nostre spalle la stagione della spesa sanitaria finanziata sul fabbisogno tendenziale''. Questa impostazione, secondo Colozzi, merita pero' un attento monitoraggio da parte del governo per evitare che nell'ultimo trimestre ci sia la corsa a spendere da parte delle Regioni cosi' da alzare i bilanci a consuntivo da finanziare per il prossimo anno. Se si realizzano questi obiettivi ''allora si puo' dire, senza timore d'enfasi, che il governo avra' impresso una svolta storica a uno dei settori di spesa tradizionalmente rilevanti nel bilancio pubblico''. A questi punti, pero', Colozzi aggiunge anche alcuni ''nota bene'': il primo e' la quantificazione della spesa 2004 comprensiva di tutte le voci effettive (costi contrattuali e finanziamento degli Ircss); quindi, dell'aumento della popolazione degli extracomunitari (questione che si trascina dall'anno precedente e il cui costo e' stato stimato dalle Regioni in circa 980 milioni di euro, ndr); l'incremento del 2% e' accettabile per il 2005 perche' si parla di un riallineamento, ma per il futuro deve essere oggetto di un monitoraggio costante perche' ''la spesa sanitaria non puo' essere considerata alla stregua di una qualsiasi spesa ministeriale''. La Finanziaria - ha concluso Colozzi - puo' essere l'occasione ''per chiudere una volta per tutte il tormentone sul decreto 56, il cosiddetto decreto Visco che e' riuscito nel duplice obiettivo di essere, da un lato, penalizzante per le regioni del Mezzogiorno e, dall'altro lato, di produrre una sperequazione intollerabile fra le Regioni chiamate a finanziare il Fondo di solidarieta' il cui costo, per il 55%, ricade sulle spalle della sola Lombardia''. (red) |
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Conferenza Stato-Regioni
costituzionalizzata o anche l'Unificata, o solo quest'ultima; composizione
del Senato federale; l'istituzione e il riconoscimento delle città
metropolitane; la possibilità di essere soggetti istituzionali, le
Province e i Comuni, che possono ricorrere alla Corte costituzionale, così
come prevede il testo "Calderoli". Sono questi i temi affrontati oggi in
una riunione politica informale dalla Conferenza delle Regioni, con Anci,
Upi e Uncem, per trovare una base comune sul tema delle riforme
costituzionali. |
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La manovra economica per il 2005 sara' di
24 miliardi di euro. Confermato il varo della Finanziaria in
Consiglio dei ministri il prossimo 29 settembre. |
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Il presidente del Molise. Michele Iorio (Fi),
ha chiesto al governo di inserire nella legge finanziaria i fondi
necessari a sostenere la ricostruzione delle aree della Regione
danneggiate dal terremoto dell'ottobre 2002 e dalla successiva alluvione
del gennaio 2003. ''Nel condividere il metodo di confronto e di
collaborazione instauratosi con il governo -ha detto Iorio- ho
rappresentato al presidente Berlusconi, al ministro La Loggia e al
sottosegretario Letta, l'esigenza di prevedere, nell'articolato della
nuova legge finanziaria, i fondi necessari al proseguo della ricostruzione
post sisma e post alluvione nel Molise''. ''A riguardo -ha aggiunto il governatore del Molise- con soddisfazione ho registrato ampie disponibilita' ed assicurazioni sia sul piano politico che sul piano piu' strettamente tecnico-finanziario. Segno evidente -ha concluso Iorio- di una decisiva volonta' del governo centrale e del suo presidente di voler continuare a sostenerla ripresa del Molise fino ad avviarlo ad uno sviluppo diffuso e duraturo''. Bassolino interviene anche su altri problemi economici. ''Sono contrario al ticket in se', e' una parola che porta anche male''. ''La bozza di decisione del commissario dell'Unione europea per la concorrenza, Mario Monti, di chiedere al governo italiano di sopprimere la Tremonti bis - bozza che sara' sottoposta al collegio dei commissari europei e' giusta ed accoglie le ragioni del ricorso presentato dalla Regione Campania nel marzo del 2003''. Secondo Bassolino ''in una nazione come l'Italia, differentemente sviluppata, sarebbe stato assurdo che un vantaggio fiscale per gli investimenti fosse accordato ad alcune delle aree piu' sviluppate del Paese e negato alle aree piu' arretrate''. Del resto, aggiunge il presidente della giunta campana, ''la vicenda aveva assunto caratteri ancora piu' spiacevoli e imbarazzanti perche', prendendo a pretesto le avversita' atmosferiche verificatesi in quel periodo nel centro-nord, si consentiva l'uso della Ttremonti-bis (agevolazioni fiscali molto favorevoli per gli imprenditori) solo o quasi esclusivamente ai comuni del centro-nord, trascurando territori meridionali egualmente colpiti da temporali e alluvioni. Addirittura il beneficio era stato esteso anche a chi non aveva subito alcun danno''. Infine ribadisce: ''Continuero' a ripetere fino alla noia che il decreto 56 del febbraio 2000 va radicalmente modificato. Esso da' un'applicazione di federalismo fiscale inaccettabile e dannosa per le regioni meridionali. Bassolino (nella foto) afferma che trova ''pero' singolare che da parte del presidente Fitto nei giorni scorsi venisse data per certa la decisione del governo Berlusconi di ritirare il decreto e oggi, invece, si proponga una petizione popolare per abrogarlo... In base alle proiezioni effettuate, da qui a 5 anni, la perdita per la Campania, dice Bassolino, sara' di 228,95 milioni (812,42 milioni in meno per l'intero Mezzogiorno). (red) |
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Tanti appuntamenti come spettacoli,
convegni, feste ed escursioni per festeggiare la festa dei
nonni che si celebrera' a partire dal prossimo 2 ottobre a
Milano e in tutta la Lombardia. Ha illustrato le iniziative il
presidente della Regione,
Roberto Formigoni,
durante una
conferenza stampa, insieme ad un nonno esemplare, il conduttore
Mike Bongiorno. "E' una festa per aiutare la società a
comprendere più nel profondo il rapporto nonni-nipoti - ha
detto il presidente Formigoni - un rapporto che arricchisce. Ed
e' anche una festa di ringraziamento per quello che fanno tutti
i giorni per la famiglia". Formigoni ha ricordato che sono
1.800.000 i nonni lombardi e che il 92% di loro mantiene
rapporti costanti con i nipoti e nel 78% dei casi i nonni siprendono cura con regolarita' dei nipoti. "L'obiettivo della
festa - continua Formigoni - e' appunto quello di
sensibilizzare la societa' lombarda a recuperare e approfondire
il rapporto tra nonno e nipote, nella prospettiva di
considerare il nonno non come un problema ma come una risorsa".
A dimostrazione di cio' era presente l'attivissimo Mike Bongiorno (nella foto). "Sono diventato nonno tardi, perché ho 80 annianche se non li dimostro. Pensate che in clinica me ne hanno dato 17 in meno, quindi significa che ho 63 anni". Il presentatore ha mostrato orgoglioso la foto con i primi passi della nipotina, Stella, figlia di Nicolo' (24 anni) e ha annunciato che a febbraio avra' un altro nipote, stavolta un maschietto che gli piacerebbe si chiamasse Filippo come suo padre. E così Il prossimo 2 ottobre, giorno in cui si celebrano anche gli Angeli custodi, in tutta la Lombardia verranno festeggiati per la prima volta, anche i nonni. L'iniziativa, che ha ottenuto l'alto patronato del presidente della Repubblica, punta a riconoscere e valorizzare il ruolo centrale che i nonni e le nonne svolgono nella vita della famiglia e della societa'. "E' un'iniziativa -spiega il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni - che ritengo significativa e rispondente alla scelta che il nostro governo regionale ha fatto gia' da tempo di valorizzare la famiglia in tutte le sue componenti. Ci auguriamo che la festa venga estesa a tutta Italia diventando un evento nazionale ma tenendo ben presente che parte da noi''. I nonni lombardi sono in tutto 1 mln e 800 mila e il 55% delle donne che lavorano affidano i figli ai nonni. Risulta, da un'indagine della Regione, che il 15% dei nonni partecipa alle spese della famiglia e, nel 78% dei casi si prendono cura con regolarita' dei nipoti. Quella di festeggiare i nonni e' un'ottima idea. Gia' ieri Bruno Vespa ha presentato una puntata con ospite Lino Banfi nei panni di 'Nonno Libero'. Ma l'iniziativa di una giornata ufficiale nasce dalla Regione Lombardia. Ragazzi, ricordate che i nonni a volte sono anche piu' importanti dei genitori''. Per il 2 ottobre sono numerose le iniziative organizzate dai comuni lombardi. Nonni e nipotini potranno andare al cinema gratis in 17 sale e la Regione Lombardia ha organizzato un convegno per parlare del valore della famiglia nella societa' lombarda. Molti istituti, tra cui il Redaelli, proporranno una giornata di canzoni popolari e mostre fotografiche. Sabato e domenica potranno visitare gratuitamente le piu' belle ville della Lombardia. Viene anche istituito l'albo d'oro regionale, che sarà aggiornato ogni anno e raccoglierà le storie dei nonni e dei loro nipoti. Le cerimonie di premiazione per i racconti più belli e degni di lode si svolgeranno in ogni comune con la consegna di una pergamena della presidenza della Regione Lombardia. All'interno della Regione, inoltre, verra' indetto un concorso per i figli dei dipendenti che premiera' i lavori realizzati sul tema 'nonni' con buoni da 100 euro ciascuno per l'acquisto di libri.
Se la Lombardia lancia "la
festa del nonno", il
Piemonte promuove
"Terra Madre" il primo incontro mondiale tra le comunita' del cibo,
evento culturale unico e rappresentativo della biodiversita'
agroalimentare nel mondo. A presentare l' evento, previsto a Torino dal
20 al 23 ottobre prossimi, e' stato oggi il ministro delle Politiche
agricole, Gianni Alemanno, con il presidente della Regione Piemonte,
Enzo Ghigo, il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, e il presidente di
Slow Food, Carlo Petrini, rappresentanti delle istituzioni che
organizzano la manifestazione. Terra Madre, hanno spiegato gli
organizzatori, e' una grande conferenza internazionale che ha l' intento
di riunire e mettere a confronto oltre 1.194 Comunita' del Cibo, ovvero
4.300 agricoltori, produttori e operatori del settore agroalimentare
provenienti da 130 Paesi che realizzano un modello sostenibile di
produzione e distribuzione del cibo. In particolare si tratta di
produzione e distribuzione attente alle risorse ambientali, agli
equilibri planetari, alla qualita' dei prodotti, della vita di chi
lavora e della salute di chi consuma. La manifestazione, riservata
a operatori e giornalisti, si articolera' in 61 seminari denominati
'Laboratori della Terra'
che - ha spiegato Petrini - saranno l' occasione per le Comunita' del Cibo di condividere saperi, testimonianze e soluzioni. ''La cosa inedita e veramente rivoluzionaria di Terra Madre - ha detto Alemanno - e' il tentativo di mettere sul palco i produttori agricoli di base, selezionando le Comunita' del cibo meno toccate dai processi industriali e piu' qualificate per l' autenticita' e il livello qualitativo delle loro produzioni''. Per il ministro ''si tratta di un esperimento difficile ma necessario''. Di ''prezioso contenitore di scambi e di esperienze nel segno della solidarieta''' ha parlato Enzo Ghigo, mentre per Chiamparino ''Terra Madre sara' un momento per pensare e riflettere su un tipo di futuro che tutti auspicano''. L' evento, ha concluso Petrini, ''sara' un importantissimo momento di scambio di informazioni'' e ''gli organizzatori faranno un passo indietro e lasceranno ai partecipanti la possibilità di discutere le loro problematiche, le aspettative, le possibili soluzioni per applicare pratiche sostenibili, rispettose anche della dignita' delle persone e delle culture dei popoli, alla produzione del cibo, a cominciare dall'agricoltura''. Terra Madre si svolgera' al Palazzo del Lavoro di Torino e non sarà aperto al pubblico. Dal 21 al 25 ottobre, sempre a Torino, nella struttura fieristica del Lingotto, si terra' la quinta edizione del Salone del Gusto, esposizione internazionale dedicata al comparto enogastronomico mondiale. (red) |
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Il Presidente Enzo Ghigo ha
convocato la
Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome per
giovedì 23 settembre 2004 alle ore 10.00 presso la Segreteria della
Conferenza dei Presidenti in Via Parigi, 11 a Roma. All'ordine del giorno, come di consueto, gli argomenti che saranno affrontati nelle successive riunioni delle Conferenze Unificata (alle ore 15.30 ) e Stato-Regioni (h16.30) programmate per il pomeriggio di giovedì 23 settembre p.v. Per la serata il Ministro La Loggia ha convocato alle ore 20.00 anche un'ulteriore riunione straordinaria della Conferenza Unificata che avrà all'ordine del giorno le proposte delle Regioni e degli enti locali sul Ddl di riforma della Costituzione attualmente in discussione alla Camera. All'attenzione della Conferenza delle Regioni, fra l'altro, anche una iniziativa Ministero Affari Esteri – Regioni e Province autonome sul partenariato Mediterraneo – Approvazione delle Linee di attuazione e la partecipazione delle Regioni e delle Province autonome al Programma italiano di sostegno alle Municipalità Palestinesi. Prevista nell'ordine del giorno della Conferenza anche una Informativa del coordinatore sulle problematiche della mobilità sanitaria interregionale. I presidenti delle Regioni esamineranno un "Documento sulla Disciplina interregionale delle piscine" in attuazione dell'Accordo Governo, Regioni e Province autonome del 16 gennaio 2003 ed un teso di Osservazioni in merito al Piano Nazionale della Ricerca 2004 – 2006. (red) |
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