periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 - Tribunale Civile di Roma, Sezione Stampa -  n.106/2003
 
n.  380 - Roma, 5 ottobre 2004

Sommario

Riforme: Camera affronta Senato federale

La Loggia su decisione Consulta per Statuto Toscana

Storace, Marrazzo e nuovo Statuto

Smaltimento rifiuti nucleari: Jean ai microfoni del tg web lucano

Finanziaria con pedaggi e 92,5 mld per sanità 2005

Valle d'Aosta a Terra Madre

Riforme: Camera affronta Senato federale

Riprese nell'Aula di Montecitorio le votazioni sul disegno di legge di riforma costituzionale. Dopo l'approvazione ieri delle norme sulla composizione della Camera dei deputati, ora vengono esaminate le disposizioni sul Senato federale. L'Aula della Camera ha quindi ripreso l'esame del testo di riforma della parte Seconda della Costituzione. Si riparte e viene approvato l'articolo 3. Quindi passa il Senato federale 'allargato' ai rappresentanti delle regioni e delle autonomie locali, che potranno partecipare ai lavori della 'nuova' Camera ma senza diritto di voto. L'Aula di Montecitorio ha dato il via libera all'articolo 3 del ddl sulle riforme (Riforma Costituzione: proposte Regioni) che modifica l'articolo 57 della Costituzione, e che e' stato votato dall'Assemblea con 234 si', 179 no e 6 astenuti.
''Partecipano all'attivita' del Senato federale - recita l'articolo - senza diritto di voto e secondo le modalita' previste dal suo regolamento, rappresentanti delle Regioni e delle autonomie locali. All'inizio di ogni legislatura regionale, ciascun consiglio regionale elegge un rappresentante tra i propri componenti e ciascun Consiglio delle autonomie locali elegge un rappresentante tra i sindaci, i presidenti di provincia o citta' metropolitana della Regione. Per la regione Trentino Alto Adige i consigli delle province autonome locali eleggono un proprio rappresentante''.
Nel Senato federale, inoltre, grazie a un'altra proposta di modifica della Cdl, siederanno almeno sei senatori per regione (e non 5 come era previsto dal testo uscito da palazzo Madama).
Il Molise eleggera' due senatori e la Valle D'Aosta uno.

Oggi i giornali:
Il Corriere della Sera: Si' al taglio dei deputati, da 630 diventeranno 518; la Repubblica: Il Colle alla Corte dei conti quali i costi del federalismo-. Il Sole 24 Ore: Federalismo, sindacati e imprese unite; la Stampa: I sindacati da Casini- una riforma che divide I'Italia, la fermeremo; l'Unità: Casini sta con i sindacati. Contro la devolution.

Per il leader della Margherita, Francesco Rutelli (Corriere della Sera:
Su tre temi si puo' dialogare con il Polo), sono tre i temi su cui il centrosinistra e' disposto a dialogare con il Polo: riforme, lotta al terrorismo e Onu. L'ex sindaco di Roma ne parla in un'intervista al CORRIERE DELLA SERA, nella quale tocca anche il tema della convivenza all'interno del Correntone, soprattutto in vista di appuntamenti importanti come le Regionali che saranno ''un test decisivo per le Politiche'', anzi addirittura ''la prova generale per i partiti dell'Ulivo, per i candidati a presidente, e per l'alleanza guidata da Romano Prodi''.
"Insieme alla definizione del programma, pero' - continua  Rutelli -, il centrosinistra dovrebbe sforzarsi di offrire anche una risposta ai problemi sollevati dal capo dello Stato e dal presidente di Confindustria'' per aprire un ''confronto chiaro davanti al Paese''.
Infine Rutelli lancia un segnale di apertura anche sulla riforma costituzionale ma solo se dal governo ''arrivera' un segnale a ripartire da zero''. 
Su riforme e federalismo, Rutelli chiede al centrodestra di fermarsi e riflettere ''sul 'monstrum' che ha costruito. Sei il governo se ne rendera' conto, e se arrivera' un segnale a ripartire dazero -assicura- in quel caso saremo pronti a dialogare per mettere ordine nel federalismo. Ma su basi completamente nuove -aggiunge- senza piu' la devolution e quei 48 articoli che stravolgono la Costituzione''. Altrimenti, avverte Rutelli, ''si andra' al referendumche avra' la stessa valenza di quello del '46''.
''Il tempo e' scaduto... Evidentemente si sono resi conto che noi le riforme le facciamo davvero''. Il ministro per le Riforme Roberto Calderoli commenta cosi' la richiesta dell' opposizione di avere ancora piu' tempo per discutere di federalismo.
Le definisce ''novita' positive'' il ministro per le Riforme, Roberto Calderoli, le modifiche apportate al testo della riforma sul Senato federale che oggi sara' presentato alla Camera.
''Per noi della Lega - afferma in un'intervista alla PADANIA - la cosa piu' importante e' che torna il testo voluto dal Segretario federale. Abbiamo reintrodotto le norme scritte da Bossi, cosi' da dare maggiore rappresentativita' territoriale al futuro Senato''.
''Stiamo cambiano 50 articoli della Costituzione - continua Calderoli - e la Lega ora ha il pallino della riforma. C'e' poi da considerare che questa battaglia impone un altro tema fondamentale, il federalismo fiscale. Questo e' un altro fronte su cui bisogna dare la massima attenzione perche' se non si lavorasse in questa direzione sarebbe il cittadino a rimetterci''.
E aggiunge che ''ormai tutti i nodi sono stati sciolti, anche quello sull'iter legislativo''. ''E' gia' pronto un testo - spiega - che si sta valutando all'interno della maggioranza e che sottoporremo al piu' presto all'opposizione''. ''Poi vorrei ricordare - prosegue - che l'idea del Senato federale della Cdl e' assolutamente la stessa di quella del centrosinistra''.
Le votazioni in Aula intanto vanno avanti e tra mercoledi' e giovedi', spiega ancora Calderoli, ci sara' una conferenza dei capigruppo per stabilire i tempi.
(gs)

Storace, Marrazzo e nuovo Statuto

''Non mi piacciono le prime dichiarazioni di Piero Marrazzo - afferma Storace - ho letto una sua dichiarazione in merito alla questione delle coppie di fatto, a Marrazzo probabilmente nessuno ha spiegato che c'e' un nuovo Statuto. Il nuovo Statuto afferma con fermezza i diritti della famiglia in questa regione, non vorrei che siproponga un programma in cui si debba cambiare uno statuto il che vorrebbe dire perdere due anni''.
''Questa volta si parte davvero. E gia' con un importante risultato, l'unita' del centrosinistra'', afferma a ''La Repubblica'' il candidato del centrosinistra a Presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo. ''Spero -sottolinea il giornalista Rai- che riusciremo a recuperare anche il rapporto con l'Udeur: credo che si potra' ricucire''. ''Il dato politico -aggiunge- e' che il centrosinistra e' di nuovo unito. E' un segnale forte e ora Storace si ritrova contro tutto lo schieramento''.
''Potevo andare in onda fino a febbraio -dice ancora il conduttore di 'Mi manda Rai3'- ma rinuncero' da subito a presentare lamia trasmissione, passo a Andrea Vianello''. ''E faro' subito -conclude Marrazzo- un tour elettorale nel Lazio per incontrare gli elettori e ascoltare i loro problemi''.
''Conosco Piero Marrazzo, gli ho telefonato ieri qui da Mosca per fargli un civile in bocca al lupo. Spero in una campagna elettorale serena. Dobbiamo spiegare ai cittadini come si deve governare questa regione. Penso di poter dimostrare che noi in questi anni ci abbiamo messo un mare di passione, penso che lo sfidante avra' i suoi argomenti, vinca il migliore'', dichiara sempre Storace. Il presidente della Regione Lazio è in queste ore nella capitale russa per incontrare il Presidente della Regione di Mosca, Boris Vsevolodovic Gromov.
''Nell'Ulivo - commenta il presidente - non c'e' personale. Sono rimasto sbigottito per il tipo di scelta, non per la levatura della persona, francamente Marrazzo faceva una trasmissione televisiva moltobene. Quello che mi ha impressionato e' la fuga della sinistra. Ricorderete tutti che nelle settimane scorsa c'e' stata un'autentica giostra, si saliva e si scendeva dall'altalena con una rapidita' impressionante e sono stati fatti i grossi nomi. Pero' improvvisamentenon c'e' stata piu' traccia di nessuno. Il motivo, probabilmente, sta nella lettura dei sondaggi. Se cinque anni fa mi fossi basato sui sondaggi, non mi sarei dovuto candidare, e invece. Io credo che nella politica non si debba scappare, nella politica si deve anche rischiare''.

Oggi sui giornali:
la Repubblica: Il candidato mediatico da Scelli a Marrazzo, Lazio, l'Ulivo sceglie Marrazzo; la Stampa: E' ufficiale- sara' Marrazzo a sfifdare Storace. Protesta l'Udeur esclusa dalla designazione; Corriere della Sera: Marrazzo candidato, Storace gli telefona; il Mattino: Regionali, Forza Italia vuole Scelli in Abruzzo.
(red)

Finanziaria con pedaggi e 92,5 mld per sanità 2005

Siniscalco - il 2% su 8mila voci di spesa, titola il Sole 24 Ore, il Foglio: Piccola guida tecnica ai misteri e ai dispiaceri della nuova Finanziaria e Il Giornale: Sulle strade statali e' in arrivo il pedaggio.
A proposito di quest'ultimo aspetto - l'allarme lanciato da "il Giornale" - il ministero dell'economia  fa sapere che non ci sarà n
essun nuovo pedaggio sugli automobilisti, spiegando l'operazione di cessione di circa 1.500 chilometri di strade statali prevista dalla finanziaria.
Ma il ministro Marzano propone rispetto alla possibilita' di far pagare un pedaggio per le strade statali : ''si puo' studiare, e io lo proporro', l'abbonamento per chi usa piu' spesso le strade statali e quindi le usa per motivi di lavoro, trasporto merci'', sostiene il ministro delle Attivita' produttive Antonio Marzano.
''In relazione alla cessione di strade a pedaggio, disciplinata dall'articolo 35 della Finanziaria per il 2005 - si legge nella nota del ministero
(Pedaggi strade- precisazione) - il ministero dell'Economia precisa che le interpretazioni apparse oggi sulla stampa non corrispondono alla realta'. Infatti, in primo luogo l'operazione riguarda la cessione a titolo oneroso di circa 1.500 km di strade statali, tra quelle in esercizio e quelle in costruzione, ad una societa' che e' al di fuori del perimetro della Pubblica Amministrazione, ma controllata direttamente o indirettamente dallo Stato. In secondo luogo la stima di 3 miliardi circa di introito per lo Stato non rappresenta pedaggi per gli automobilisti, ma e' il prezzo pagato dalla societa' acquirente a seguito della cessione''. ''La remunerazione dell'investimento, che avviene attraverso 'pedaggi ombra' (shadow toll) pagati dall'Erario alla societa' acquirente in funzione del traffico effettivo - conclude quindi la nota - non grava sugli automobilisti''.
Intanto il presidente della commissione Bilancio di Montecitorio, Giancarlo Giorgetti , sostiene che bisogna tralciare dalla Finanziaria tutte quelle norme che sono estranee alla manovra e troppo localistiche. Questa la richiesta che  rivolge al presidente Casini e allo stesso Governo per rendere piu' snello l'iter della Finanziaria.
E tra le norme considerate estranee alla Finanziaria Giorgetti ne individua una ventina.
Da trasferire nel collegato, poi, alcune norme a sostegno dell'economia come la proposta di libri 'on line' per gli studenti perche' ''la relazione tecnica non quantifica gli effetti di risparmio che potranno determinarsi'' dal provvedimento.

(
FINANZIARIA 2005 : INDICE ; LA RELAZIONE;   TITOLO I  DISPOSIZIONI DI CARATTERE FINANZIARIO;  TITOLO II  DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SPESA; TITOLO III DISPOSIZIONI IN MATERIA DI ENTRATA; TITOLO IV NORME FINALI ; Elenco 1; Elenco  2)
Sempre a proposito della relazione tecnica alla Finanziaria, si legge: "Commi da 1 a 7 – Il livello di finanziamento cui concorre lo Stato per l’anno 204, ai sensi dell’Accordo Stato-Regioni dell’8 agosto 2001 risulta apri a 81.287 mln di euro cui sono stati aggiunti cl la legge finanziaria 2004, per il m medesimo anno, 550 mln a titolo di concorso per i rinnovi contrattuali, di cui 2ì75 mln per arretrati. Il presente articol9, al comma 1, stabilisce che il livello di finanziamento cui concorre lo Stato per l’anno 2005 sia elevato a 88.220 mln, incrementato di 50 mln a titolo di ulteriore concorso al finanziamento dell’Ospedale Pediatrico “Bambin Gesù”. La disposizione prevede che per gli anni successivi il livello di finanziamento si incrementato applicando la regola del 2% al livello di finanziamento dell’anno precedente.
Nell’ambito del Conto delle PA, la spesa sanitaria complessiva per l’anno 2005 è stimata in circa 92.500 mln. Nella disposizione si prevede che ai fini di ricondurre il livello dispesa in linea con il livello di finanziamento programmato, si definisca un’Intesa Stato-Regioni che vincoli l’accesso al finanziamento integrativo a carico dello Stato ad una serie di adempimenti da parte delle Regioni".

''Gia' qualcuno fa notare - ha detto il responsabile economico dei DS Bersani parlando della Finanziaria - che intanto si fanno 7,5 miliardi di nuove entrate, e poi si promette di restituire, ma non agli stessi evidentemente, 6 miliardi. Gia' questo gioco e' negativo, se poi ricordiamo che per tirar fuori quei 6 miliardi bisogna trovarli  da qualche parte, anche questo dovrebbe suggerire qualche cautela''.
''Credo che lo stesso Siniscalco abbia rimandato i chiarimenti, e sono chiarimenti seri da dare, perche' questo meccanismo del famoso 2 per cento e' un' idea, un programma, bisogna sapere di che leggi si sta parlando e quali sono le riduzioni rispetto ai tendenziali di quelle leggi''.
''I tagli vanno capiti perche' se no una cosa cosi' generica puo' consentire che le leggi continuino ad operare - ha aggiunto Bersani - e quindi che non si realizzi il taglio desiderato''. Cosi', ''il Parlamento si trova di fronte a una legge totalmente generica di cui non conosce gli effetti''.
 ''E' una finanziaria fatta di tasse a carico dei cittadini e non ci sono misure e risorse per lo sviluppo e la crescita''. Cosi' il segretario Ds Piero Fassino: ''Si continua in un inganno sempre piu' evidente", che sottolinea i punti piu' controversi della Finanziaria: ''Siniscalco ha chiesto a Regioni e Comuni di aumentare la tassazione locale per coprire le minori risorse che lo Stato da' ai Comuni, alle Province, alle Regioni, per i servizi; viene resa obbligatoria un'assicurazione sulle proprieta' immobiliari che di fatto e' una piccola patrimoniale a carico delle famiglie; si rivalutano gli estimi catastali e probabilmente aumentera' l'Ici; si rivedono gli studi di settore per aumentare la tassazione sui lavoratori autonomi e a fronte di questo si tagliano gli incentivi alle imprese, che dovrebbero sostenere lo sviluppo, e si tagliano le risorse per il Mezzogiorno''.
'La Finanziaria, come dice la parola stessa, ha come obiettivo di tenere sotto controllo la finanza pubblica. E il provvedimento che ha varato il governo ha questo obiettivo'', ha ribadito  il ministro alle Attivita' produttive Antonio Marzano, che ha lanciato la proposta di un abbonamento per chi usa piu' spesso le strade statali e che quindi le usa per motivi di lavoro e di trasporto merci. ''Se non si paga il pedaggio - afferma Marzano - qualcuno paga e cioe' tutti quelli che le usano e quelli che non le usano''. In secondo luogo, sempre secondo il
ministro, ''la manutenzione di queste strade costa, il traffico e' rallentato se non si fa una manutenzione adeguata''.
A giudizio del ministro, se questi rincari ''servono a far funzionare meglio queste strade allora anche coloro che pagheranno hanno un onere ma anche il vantaggio di una strada che funziona meglio''. ''Certo, poi c'e' l'aspetto negativo perche' comunque e' un onere - ha ammesso il ministro - ma c'e' il problema dela miglior distribuzione dell'onere (non per tutti ma per chi la usa di piu') e di un miglior funzionamento di questa rete stradale''.
''Non ha molto senso dire 'riduciamo le tasse' e poi chiedere i soldi ai cittadini in questo modo''. Cosi' il presidente della Regione Lazio Storace. ''C'e' il diritto di proposta - afferma il presidente della Regione Lazio - ma non c'e' l'obbligo di accettarla. Che ci sia il problema per alcune strade e' fuori di dubbio, ma che il Raccordo, o la Roma-Fiumicino, possano essere messe tra quelle strade mi pare un'ipotesi fuori dal mondo''.
Storace ha annunciato che la prossima settimana incontrera' i vertici Anas, che per primi avevano ipotizzato l'inserimento di un pedaggio sul Raccordo: ''Li andro' a trovare - spiega Storace - per dire che Roma e' meglio che la lascino stare. Il Gra e' ormai parte di Roma, e' difficile considerarlo qualcosa di esterno alla citta'. La Roma-Fiumicino? Non e' una strada per andare in vacanza, serve ai lavoratori''.
''Se l'intenzione del governo e' di pedaggiare le attuali autostrade del Sud, attualmente gratuite, non possiamo che compiacercene", ha infine affermato Ugo Parolo, responsabile della Lega Nord per l'ambiente.

(gs)

La Loggia su decisione Consulta per Statuto Toscana

'La Corte costituzionale darà torto alla Regione Toscana, nonostante quello che ancora c'e' dentro la Corte... nel senso che c'e' un qualche orientamento che talvolta fa prevalere una visione politica delle cose''. Lo ha detto il Ministro per gli Affari regionali, Enrico La Loggia, riferendosi al nuovo Statuto della Regione Toscana impugnato dal governo, e su cui la Consulta si pronuncerà il prossimo 30 novembre.
''C'è quindi - ha aggiunto La Loggia - un mixage fra l'indirizzo politico e il giudizio giuridico istituzionale nella Corte costituzionale. E mi riferisco soprattutto a un membro di queste parti'' ha detto parlando ai giornalisti fiorentini. In seguito il Ministro ha precisato: ''Non so cosa farà la Corte, non posso prevederlo, ma l'augurio come membro del governo è che dia torto alla Regione Toscana e ragione al Governo della Repubblica''. Come è noto l
a giunta regionale ha deciso di costituirsi in giudizio davanti alla Corte Costituzionale per la difesa degli articoli del nuovo Statuto regionale impugnati dal governo. La questione di legittimità costituzionale era stata sollevata dall’esecutivo nazionale in particolare contro i “principi” e le “finalità” espresse negli articoli 3 e 4. Il provvedimento, licenziato oggi dalla giunta, ribadisce fedelmente i contenuti della risoluzione approvata dal Consiglio regionale in occasione della seconda lettura e conferma la piena compatibilità delle formulazioni contenute nello Statuto con la Carta costituzionale e con una concezione del federalismo fondata su prinicipi di autonomia e responsabilità delle Regioni e di unità e indivisibilità della Repubblica. “Affrontiamo questo passaggio, decisivo per il futuro del federalismo nel nostro paese,  con grande rispetto e fiducia – spiega il presidente Claudio Martini – Le scelte che sono state votate a larghissima maggioranza dal Consiglio regionale, dopo un confronto lungo e approfondito che ha coinvolto l’intera società toscana, sono per un verso pienamente coerenti con la Costituzione e con la Carta fondamentale dell’Ue, e per l’altro in grado di rispecchiare le vocazioni e le tradizioni di una comunità che non vuole rinunciare al valore del proprio tessuto civico e sociale, alla capacità di accoglienza, alla vitalità che viene dallo sviluppo dell’attività intellettuale e scientifica. Sono valori – conclude il presidente – costitutivi di un nuovo patto di cittadinanza, fatto di nuovi diritti e nuovi doveri, e che disegnano una regione dinamica, aperta e solidale”.
Tra i punti contestati dal governo, come si ricorderà, vi sono il riconoscimento di forme diverse di convivenza rispetto al matrimonio, l’estensione, nel rispetto dei principi costituzionali, del diritto di voto per gli immigrati, la tutela dell’ambiente e del patrimonio storico-artistico-paesaggistico, la valorizzazione dell’iniziativa economica pubblica e privata, la promozione della cooperazione come strumento di democrazia economica. Principi e finalità che secondo la Regione possono invece essere affermati e perseguiti nel pieno rispetto della lettera e dello spirito della Costituzione repubblicana: con questo mandato i legali della Toscana affronteranno il confronto davanti alla Consulta.
(red)

Smaltimento rifiuti nucleari: Jean ai microfoni del tg web lucano

Sono due gli speciali che il tg web di basilicatanet pubblica questa settimana. Il primo è dedicato al rinvio della riunione del tavolo della trasparenza sul nucleare. I microfoni del tg web hanno raccolto una lunga intervista rilasciata dal generale Carlo Jean, commissario delegato per lo smaltimento dei materiali nucleari. Il secondo speciale è dedicato al convegno sullo sviluppo turistico del golfo di Policastro tenutosi a Maratea la scorsa settimana. Il tg web ha intervistato i maggiori protagonisti dell’importante convegno che ha chiamato a raccolta i massimi esponenti delle Regioni Basilicata, Calabria e Campania e delle Province di Potenza, Salerno e Cosenza. Tra gli altri servizi che il tgweb pubblica questa settimana: la vertenza che ha interessato gli alunni della prima classe della scuola media di  Nova Siri e le immagini del “Lucana Dairy Expo”, la mostra concorso della filiera del bovino da latte che si è tenuta presso l’Ente Fiera di Tito Scalo. I due speciali sono consultabili dalla home page www.tgweb.tv (archivio speciali), dalla home page di basilicatanet.it (speciale progetto Policastro) e dalla sezione “speciale scorie” (intervista generale  Jean). Il tgweb di basilicatanet viene inoltre trasmesso via satellite su administra.it il canale digitale della pubblica amministrazione sulla frequenza 12.558 v (Eutelsat 13° Est - Hotbird).
(red)

Valle d'Aosta a Terra Madre

L'Assessorato dell’Agricoltura, Risorse naturali e Protezione civile comunica che venerdì prossimo 8 ottobre, alle ore 11, nella saletta dell’Assessorato, in località Grande Charrière, n. 66, a Saint-Christophe, si terrà una conferenza stampa di presentazione della prima edizione de Le Marché au Fort e dell'evento Terra Madre.

Le Marché au Fort si svolgerà domenica 17 ottobre prossima, nelle vie del suggestivo borgo medievale di Bard. 

Gli assessori Roberto Vicquéry e Teresa Charles e il sindaco di Bard Pietro Priod illustreranno gli aspetti volti alla valorizzazione dei diversi prodotti della tradizione rurale valdostana, oltre a quelli artistici e culturali della manifestazione. 

L'assessore Roberto Vicquéry e il vice presidente di Slow Food Giacomo Moioli presenteranno l'iniziativa, che sarà l'occasione di condividere saperi, testimonianze, soluzioni.
Terra Madre è il primo
incontro mondiale tra le Comunità del Cibo e si svolgerà a Torino, dal 20 al 23 Ottobre 2004.  Organizzato da Slow Food (nella foto: Carlin Petrini, Presidente di Slow Food) è patrocinato dal Ministero delle Politiche agricole e forestali, dalla Regione Piemonte, dalla Città di Torino, in collaborazione con l'Assessorato dell'Agricoltura, Risorse naturali e Protezione civile, prevede, fra l'altro, lo svolgimento di uno dei 61 "laboratori della terra", in programma, al forte di Bard, giovedì 21 ottobre prossimo, alle ore 10.30. Ci si troverà di fronte ad una produzione agroalimentare diversa da quella di stampo industriale, concentrata solo sulle quantità e sui profitti, non solo è possibile, ma esiste già, grazie a un’estesa rete di persone e gruppi che hanno però raramente i mezzi per comunicare la bontà delle loro esperienze. A Terra Madre si incontreranno i rappresentanti di un modello sostenibile di produzione e distribuzione del cibo: attento alle risorse ambientali, agli equilibri planetari, alla qualità dei prodotti, della vita e del lavoro.
Cinquemila persone provenienti da tutto il mondo saranno i rappresentanti delle “Comunità del Cibo”, formate da tutti i soggetti che operano nel settore agroalimentare, a partire dalla produzione delle materie prime, fino alla promozione dei prodotti finiti e all’informazione dei consumatori. Terra Madre cerca di riscoprire il filo invisibile che collega tutte le competenze legate al cibo: dal selezionatore delle sementi del grano, al coltivatore, al panificatore, fino al rivenditore.
Le Comunità del Cibo, impegnate nell’agricoltura, nella pesca, nell’allevamento e nelle economie di raccolta del cibo, potranno a Terra Madre conoscersi e condividere saperi, testimonianze e soluzioni elaborate localmente, ma replicabili in altri contesti.

(red)

 

Proprietario ed editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
Redazione: via Parigi, 11 - 00185 - Roma
Direttore editoriale: Marcello Mochi Onori
Direttore responsabile: Marco Tumiati
In redazione: Stefano Mirabelli (caporedattore); Giuseppe Schifini (caposervizio)
Progetto grafico: Mirabelli, Schifini
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