|
|||||||||||||||||||||||||||||||||
Sommario |
|||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||
L'accordo siglato ieri sera sul contratto
per il trasporto pubblico locale ha visto infatti anche la partecipazione delle
Regioni, rappresentate dal vice presidente della conferenza delle regioni,
Vasco Errani, presidente dell'Emilia-Romagna. Quindi si' definitivo, a
palazzo Chigi, di sindacati, governo e aziende al nuovo contratto degli
autoferrotranvieri. ''E' un accordo importante - ha commentato Errani - che da' sicurezza al settore. Affronta e riconosce il rinnovo contrattuale in un settore nevralgico per la vita delle città. Il quadro, tuttavia, rimane preoccupante, per quel che ci riguarda, sul fronte della finanziaria. L'auspicio, ora, e' che si possano affrontare i nodi strutturali del settore''. Errani ha spiegato che il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, si e' impegnato ad aprire un tavolo per affrontare una serie impegni importanti: dai finanziamenti per il rinnovo dei mezzi, al tema dell'integrazione ferro-gomma e al rinnovo dei mezzi su ferro. ''Un tema, quest'ultimo - ha concluso Errani - fondamentale anche per risolvere l'inquinamento ambientale delle citta'. Questo tavolo di lavoro deve dare risultati strutturali; il nostro non puo' essere sempre un paese in emergenza''. La firma ufficiale e' stata apposta a un verbale d'intesa che prende atto dell'accordo sul contratto e impegna il governo al sostegno del settore. Il finanziamento di 260 milioni per pagare il contratto, ripartiti tra 200 milioni messi dal governo e 60 milioni dalle Regioni. (red) |
|||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||
|
Ad Aprile non si vota, titola l'Espresso,
collegando il possibile slittamento alla difficile "stagione statutaria"
nelle varie Regioni. ''I quotidiani hanno pubblicato dati sugli statuti regionali che vedono le regioni del centro-sud, come il Lazio, la Puglia e la Calabria che hanno già promulgato il loro statuto, avanti alle regioni del centro-nord, a dimostrazione del fatto che guidano il processo federalista rispetto alle regioni del nord''. Lo ha dichiarato Donato Robilotta, assessore agli Affari istituzionali ed enti locali della Regione Lazio e vicesegretario del Nuovo Psi. ''Proprio la presenza della Lega a bloccare il processo federalista al nord, d'altra parte basta leggere con attenzione la riforma istituzionale portata avanti dai ministri leghisti per capire che più di devolution bisogna parlare di involution, visto che torniamo di nuovo - conclude Robilotta - ad uno stato centralista ed invasore delle competenze delle regioni e degli enti locali''. (red) |
||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||
|
Federalismo fiscale, sfida tra Nord e Sud,
Fitto: Ciampi lo ha capito, lo scontro può dividere
il Paese, titola Il Messaggero, mentre
Il Sole 24 Ore:
Federalismo fiscale, modifiche in cantiere,
e il Mattino:
Decreto anti-Sud vincono i veti regionali.
|
||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||
Il Piemonte ha approvato il nuovo Statuto.
"E' motivo di particolare orgoglio poter affermare
di aver raggiunto un risultato che fa onore al Piemonte, prima
Regione del Nord a dotarsi di uno
Statuto moderno ed innovativo, in
grado di dare all'Amministrazione regionale
gli strumenti idonei per rispondere alle
problematiche che la società ci pone per
favorire la sua evoluzione nell'ambito di un progresso
civile e democratico": il Presidente della
Regione,
Enzo Ghigo (nella foto), ha commentato così l'approvazione definitiva
del nuovo Statuto, avvenuta questo pomeriggio in Consiglio
regionale. Ricordando di "aver avuto la fortuna di assistere alla firma della Costituzione europea", Ghigo ha quindi tracciato "un collegamento forse un po' ambizioso tra la fase costituente europea e quella piemontese: entrambe hanno prodotto un documento che costituisce il frutto di un confronto democratico avvenuto nelle rispettive aule e contengono un preambolo espressione della sintesi delle varie culture politiche in esse rappresentate, mentre invece le precedenti Costituzioni di ogni Paese sono scaturite da un evento drammatico, come una guerra o una rivoluzione". "Il nuovo Statuto del Piemonte - ha aggiunto Ghigo - risponde pienamente alle caratteristiche di un territorio in profonda fase di trasformazione e contiene contenuti tali da poter essere attuale anche fra 20 anni. Ritengo, in particolare, che sia stato di grande importanza inserire passaggi di notevole rilievo e spessore, come la sottolineatura del patrimonio spirituale e morale proprio sia della cultura cristiana sia di quella laica e liberale, la fedeltà alla Carta costituzionale, il ruolo della famiglia, il riconoscimento del pluralismo, dei diritti sociali e della pari opportunità tra donne e uomini, il rispetto dei diritti riconosciuti dall'ordinamento agli immigrati, agli apolidi, ai profughi ed ai rifugiati nell'ambito di una cultura di pace e di solidarietà".Il Presidente ha concluso sottolineandone "la forte impronta federalista. Ecco la situazione degli statuti regionali, curata dalla Segreteria della Conferenza delle Regioni, e aggiornata al 19 novembre 2004:
(red) |
|||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||
|
“L’agricoltura italiana è chiamata a
produrre “pesando” la quantità, esaltando sempre più la qualità in tutte
le sue sfaccettature e individuando e conoscendo sempre meglio i mercati
di sbocco”. Lo ha sottolineato
Nicola Marmo, assessore della regione
Puglia e coordinatore per il settore delle Regioni italiane, nel
presentare i contenuti dei due giorni di incontri e dibattiti
sull’agricoltura, in corso a Venezia. I vari appuntamenti sono
finalizzati da un lato a disegnare il futuro delle politiche di sviluppo
rurale (che di fatto rispetto al passato si pone come il principale
pilastro comunitario di indirizzo e sostegno al comparto ma che non può
prescindere dal mercato), dall’altro a definire tra Regioni e Governo i
contenuti di alcuni provvedimenti specifici in attuazione della riforma
della Politica Agricola Comunitaria. Si tratta in primo luogo del
decreto ministeriale sulla cosiddetta “condizionalità” ovvero sulle
azioni che garantiscano il rispetto dell’ambiente naturale, della salute
umana e del benessere animale, alla attuazione delle quali sono
subordinati i pagamenti degli aiuti diretti agli imprenditori agricoli.
Ma all’ordine del giorno figura anche, ad esempio, il rinvio dal 31
dicembre al 31 marzo del termine dato agli allevatori per decidere il
passaggio dall’intensivo all’estensivo o ad altro tipo di allevamento:
un lasso di tempo in più che consentirà determinazioni più ponderate e
anche più efficaci. Le due giornate si sono aperte con l’avvio di un
confronto a tutto campo sul tema più generale de “La politica di
sviluppo rurale verso il 2007 – 2013 : risultati e prospettive”.
(red)
|
||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||
|
Interventi della regione Basili8cata a favore delle
famiglie. Scadono il 4 dicembre 2004 i termini per partecipare ai bandi
approvati dalla Giunta regionale nell’ambito del Piano annuale degli
interventi a sostegno della famiglia per il 2004. I bandi sono finanziati
con cinquantamila euro: quindicimila sono destinati ad iniziative dirette
alla “Formazione al matrimonio”, quindicimila euro per il “Sostegno alla
genitorialità e all’associazionismo” e, infine, ventimila euro per il
“Sostegno alle Case-famiglia”. I bandi sono stati pubblicati
sul Bollettino ufficiale della Regione Basilicata n. 80 del 4 novembre
2004 e sono disponibili sulla home page di basilicatanet.
Il primo bando è riferito a progetti di preparazione
e formazione al matrimonio destinati a fidanzati, giovani, nubendi e
giovani coppie ed è rivolto alle associazioni di volontariato iscritte nel
registro regionale, alle associazioni di famiglie o a quelle operanti nel
campo da almeno due anni e ai soggetti e agli enti religiosi. Il
contributo massimo per ciascun progetto selezionato è di 1.500 euro.
Promuovere, sostenere e valorizzare le capacità genitoriali è l’obiettivo
del secondo bando, che punta a fornire strumenti per affrontare le normali
fasi di cambiamento e i momenti di crisi e a incentivare l’affido di
minori in situazioni di forte disagio. Il contributo massimo per ciascuna
iniziativa ammonta a 1.500 euro. Sono titolati a presentare progetti le
associazioni di volontariato e le associazioni delle famiglie e le reti di
auto-aiuto tra le famiglie. L’ultimo bando “Misure di Sostegno alle
Case-famiglia” incentiva l’avvio di nuove strutture e la riconversione e
il rilancio di quelle già operanti sul territorio. I progetti possono
essere presentati dalle cooperative sociali di tipo A o loro consorzi e
dalle associazioni di volontariato iscritte nel Registro regionale. Per
informazioni è possibile rivolgersi al numero verde 800292020. Le domande
di partecipazione devono essere inviate con raccomandata A.R.
all’indirizzo: Regione Basilicata – Dipartimento Sicurezza e solidarietà
sociale – Ufficio Programmazione e Promozione sociale, Via Anzio –
Potenza. |
||||||||||||||||||||||||||||||||
|