periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n.  404 - Roma,  10 novembre2004

Sommario

Galan: meno tasse regionali in Veneto

Condono edilizio: la legge della Puglia

Gettito Iva: circa 69 miliardi di euro , +3,4%, da Gennaio a settembre 2004

Piemonte crea circuito radiofonico

Domani, 11 novembre, Conferenza delle Regioni

Aumento spesa farmaceutica: scontro fra Farmindustria e Federfarma

 Galan: meno tasse regionali in Veneto

Meno tasse regionali in Veneto. E' quanto prevede la manovra tributaria per il 2005 deliberata dalla Giunta regionale e presentata oggi dallo stesso presidente Giancarlo Galan: ''Con questa manovra -ha spiegato Galan- non facciamo altro che mantenere cio' che avevamo promesso tre anni fa, quando abbiamo chiesto a quasi 2 mln e mezzo di veneti dei soldi in piu', appunto per un triennio, che ci servivano per realizzare il Passante di Mestre, la Valdastico e la Pedemontana Veneta, e per mantenere la nostra sanita' a livelli di eccellenza in Europa''.
''Ora possiamo abbassare le nostre tasse e manteniamo la promessa -ha sottolineato Galan- i contribuenti veneti assoggettati alla maggiorazione dello 0,5% dell'addizionale Irpef saranno nel 2005 solo 432.000, a fronte dei quasi 2,5 mln del 2002, del 1,8 mln nel 2003, e del milione e mezzo dell'anno corrente''. L'assessore veneto al Bilancio Isi Coppola ha spiegato che ''in sostanza, il prossimo anno oltre 1 mln di contribuenti veneti, per l'esattezza 1.056.144, non saranno piu' assoggettati alla maggiorazione dell'addizionale regionale Irpef e la
pressione fiscal
e regionale calera' di 44 mln di euro. La manovra prevista esclude infatti dalla maggiorazione dell'addizionale Irpef tutti i redditi fino a 29 mila euro (nel 2004 l'esenzione era fino a 15 mila euro per i redditi da pensione e fino a 14.500 per gli altri redditi)''.
“Il nostro
sistema economico - ha detto il presidente della Regione Giancarlo Galan - si sta trasformando, non è assolutamente in declino. Il Veneto nove anni fa nelle classifiche internazionali era al 25.mo posto tra le regioni d’Europa; oggi è classificato al 12.mo posto e le previsioni lo collocano entro breve all’ottavo. Se questo è il “declino” che qualcuno teme, non possiamo che esserne soddisfatti”.
(red)

 Gettito Iva: circa 70 miliardi di euro , +3,4%, da Gennaio a settembre 2004

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha reso noto che nel periodo gennaio-settembre 2004 sono state accertate entrate tributarie dello Stato, calcolate secondo il criterio della competenza, per 244.469 milioni di euro. Rispetto a quanto rilevato nello stesso periodo del 2003 le entrate sono in aumento di 9.491 milioni (+4,0%). Al netto del gettito da sanatorie fiscali, le entrate sono risultate pari a 238.246 milioni, in aumento del 4,1% rispetto a quelle dello stesso periodo del 2003.
Imposte dirette. Le imposte dirette hanno generato gettito per a 121.129 milioni (+3,2%). L’IRPEF ha prodotto entrate per 93.113 milioni (+3,5%): di queste, 82.800 milioni (+5,1%) provengono dalle ritenute e 10.313 milioni di euro ( –8,0%) dall’autoliquidazione.
Imposte indirette. Il gettito delle imposte indirette è stato pari a 117.117 milioni (+5%).
Il gettito IVA è stato di 68.948 milioni (+3,4%). La componente IVA derivante dagli scambi interni è stata di 60.352 milioni (+3,4%) e quella derivante dalle importazioni è stata di 8.596 milioni (+3,5%).
(red)

Domani, 11 novembre, Conferenza delle Regioni

Il Presidente Enzo Ghigo ha convocato la Conferenza delle Regioni per il giorno 11 novembre alle ore 10.00 presso la sede di Via Parigi, 11 a Roma. I Presidenti delle Regioni esamineranno come di consueto i punti all’ordine del giorno della Conferenza Stato-Regioni e della Conferenza Unificata, che il Ministro La Loggia ha convocato rispettivamente alle 15.30 e alle 15.00 presso la Sala Verde di Palazzo Chigi.
Gli ordini del giorno integrali della Conferenza dei Presidenti delle Regioni, della Conferenza Unificata e della Conferenza Stato-Regioni possono essere consultati sul sito www.regioni.it , nella sezione “Conferenze”.
Tra i punti all’ordine del giorno della Conferenza dei Presidenti c’è la bozza della dichiarazione finale della V Conferenza delle Regioni con poteri legislativi, che si terrà ad Edimburgo il 29 e 30 novembre 2004.
La Conferenza vaglierà anche la proposta di riparto del Fondo regionale di protezione civile relativo all’anno 2004 e si confronterà sulle problematiche connesse alla nuova normativa per le costruzioni in zona sismica.
Tornano poi all’ordine del giorno la informativa del coordinamento degli Assessori alla sanità sulla mobilità sanitaria interregionale e un documento relativo ai requisiti strutturali, strumentali e di personale per l’autorizzazione delle strutture che erogano prestazioni di procreazione medicalmente assistita.
La Conferenza dei Presidenti delle Regioni discuterà sulle esigenze di contenimento della spesa farmaceutica, anche con riferimento all’attività della Agenzia del farmaco.
Sul tavolo dei Presidenti, infine, anche un documento di “osservazioni e proposte del coordinamento interregionale industria e artigianato in materia di competitività e sviluppo” e l’esame della proposta di legge sui principi fondamentali per lo spettacolo (con riferimento a quanto stabilito dall’articolo 117 della Costituzione).
(red)

Condono edilizio: la legge della Puglia

“Disposizioni regionali in attuazione del decreto-legge 12 luglio 2004, n.168 (Interventi urgenti per il contenimento della spesa pubblica), convertito dalla legge 30 luglio 2004, n.191 e in materia urbanistica”: questo l’oggetto del testo della Legge regionale 03 novembre 2004, n. 19, pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Puglia, n. 133 del 05 novembre 2004. A darne notizia è la newsletter delle Regione Puglia, QuiRegione.
Nei cinque articoli della legge sono fissati i criteri e le modalità per le procedure in materia di condono edilizio, a seguito delle decisioni assunte nel merito dalla Corte Costituzionale
(cfr il testo della legge on line).
(red)

Piemonte crea circuito radiofonico

Il Piemonte è la prima Regione d’Italia a realizzare un circuito di emittenti radiofoniche che, collegate al satellite, trasmettono in contemporanea un programma in difesa dei cittadini. Dopo un anno di attività rivolta alla massima diffusione dell’informazione sul mondo dei consumi, prende avvio la seconda fase del progetto Informaconsumatori, promosso dall'Assessorato regionale al Commercio, con il cofinanziamento del Ministero delle Attività Produttive.
A partire dall’11 novembre, tutti i giovedì mattina dalle ore 11.30 alle ore 12, prende avvio un ciclo di 50 trasmissioni radiofoniche sul mondo dei consumi. Le emittenti che hanno aderito al circuito e che, in diretta, trasmetteranno il programma sono: Radio Grp, che è da 11 anni la radio più ascoltata in Piemonte con una copertura integrale di tutto il territorio regionale, Radio Flash, Radio Alfa Canavese, Radio Nichelino Comunità, Radio Dora per la provincia di Torino, Tele Radio Savigliano Cuneo, Radio Spazio 3 per il Verbano e il novarese e Radio Amica per la provincia di Biella mentre, in tutta Italia/Europa sarà possibile ascoltare le trasmissioni sul satellite Hot Bird 13° est alla frequenza di 11200 mhz.
Nelle trasmissioni si affronteranno i problemi di maggiore impatto sociale.
Il calendario delle trasmissioni e degli argomenti è consultabile all’indirizzo internet
www.informaconsumatori.it.
Per ulteriori informazioni Redazione Informaconsumatori 011/70.700.37, e-mail
redazione@informaconsumatori.it.
(red)

 Aumento spesa farmaceutica: scontro fra Farmindustria e Federfarma

Una rappresentanza di Farmindustria è stata ricevuta dalla Direzione Generale dell’AIFA, in relazione alla prossima revisione del Prontuario terapeutico i cui punti fondamentali erano stati illustrati ieri sera dalla stessa Direzione Generale a tutte le Associazioni interessate. Farmindustria ha espresso la sua ferma contrarietà, in linea di principio, ad una revisione del Prontuario che, di fatto, mette a carico delle imprese farmaceutiche i due terzi dei guadagni ottenuti da farmacisti e grossisti sullo sfondamento del tetto di spesa farmaceutica 2004. All’industria farmaceutica - afferma Farmindustria -  tra sconto del 6,8% applicato da fine giugno e prossima manovra sul Prontuario, saranno addebitati, come competenza 2004, quasi 630 milioni di euro che si tradurranno, alla fine, in una equivalente riduzione di risorse finanziarie destinate agli investimenti produttivi e in ricerca. Ciò premesso Farmindustria esprime apprezzamento per il metodo del confronto, aperto e trasparente, adottato in tutta questa vicenda dalla Direzione Generale dell’AIFA. Prende atto che, se non altro, l’onere di questa “revisione” verrà ripartito su tutta la filiera farmaceutica, addebitando però a grossisti e farmacisti meno di un terzo di quanto, circa 250 milioni di euro, avrebbero dovuto, per ragioni di equità economica, versare al Servizio sanitario nazionale. L’Associazione nazionale dell’industria farmaceutica rivolge, un pressante appello al Governo perché affronti urgentemente, per via legislativa, tale problema nell’ambito della legge finanziaria per il 2005, per evitare un ulteriore forte deterioramento delle prospettive di sviluppo dell’industria farmaceutica operante in Italia.
Per
Federfarma - che risponde a Farmindustria - è assurdo che chi fa di tutto per far aumentare la spesa farmaceutica a carico del SSN paghi meno di quanto paga chi fornisce gli strumenti per tenerla sotto controllo. In sostanza, l’industria fa aumentare la spesa, la farmacia paga il conto.
Lo affermahe sostiene che la manovra sul prontuario, in corso di definizione da parte dell’Agenzia del Farmaco, dovrebbe gravare anche su farmacie e grossisti.
Da una parte, infatti, le industrie farmaceutiche, con iniziative promozionali, convegni e congressi in località turistiche, premono per far aumentare la spesa. Lo riconosce la stessa Agenzia del Farmaco che attribuisce alle spinte promozionali delle industrie la responsabilità dell’aumento di spesa (di queste problematiche tratterà, fra l'altro anche la Conferenza dei Presidenti delle Regioni convocata per domani, 11 novembre, cfr.
notizia precedente).
Dall’altra, le farmacie - continua Federfarma - forniscono tutti i dati delle ricette farmaceutiche, che consentono di monitorare l’andamento della spesa e adottare eventuali interventi correttivi. Tale forma di monitoraggio, che comporta per le farmacie un notevole impegno economico e organizzativo, è stata riconosciuta dalla stessa Agenzia come la più avanzata in Europa.
Nonostante le responsabilità dell’industria e l’impegno delle farmacie, con gli interventi già in atto e quelli preannunciati, l’industria farmaceutica dovrebbe pagare solo 630 milioni di euro in due anni (2004 e 2005). Nello stesso biennio, invece, le farmacie, invece, pagheranno oltre 1.500 milioni di euro, sotto forma di sconto a favore del SSN per i medicinali dispensati ai cittadini.
L’onere a carico dell’industria non costituisce un deterrente, perché il taglio imposto all’industria è inferiore al guadagno ottenuto con l’espansione del fatturato. Di conseguenza, l’industria non frena la spinta promozionale e la spesa continua a crescere.
Lo sconto imposto alle farmacie aumenta all’aumentare del prezzo dei farmaci. L’importo a carico delle farmacie cresce così di mese in mese, a seguito dello spostamento delle prescrizioni verso medicinali sempre più costosi, promosso dall’industria farmaceutica. Le farmacie ogni mese vedono decurtato il proprio margine di oltre un quarto. Per lo sforamento del tetto di spesa di cui è la maggiore responsabile l’industria farmaceutica rinuncia a meno dell’1% del proprio margine e paga un anno dopo.
Le farmacie - conclude Federafarma -
non sono disposte in alcun modo a sostenere ulteriori oneri rispetto a quelli attuali, già molto pesanti. Federfarma chiede, quindi, all’Agenzia, al Governo e al Parlamento di riproporzionare, in rapporto alle quote di spettanza di ciascun segmento della filiera, lo sconto complessivamente richiesto al settore del farmaco.
(red)
 

Proprietario ed editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
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In redazione: Stefano Mirabelli (caporedattore); Giuseppe Schifini (caposervizio)
Progetto grafico: Mirabelli, Schifini
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