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Sommario |
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Riforme: Pera e Casini incontrano Regioni | ||||||||||||||||||||||||||
Il presidente del Senato,
Marcello Pera
(nella foto), ricevera' mercoledi' 10 marzo alle 13, a palazzo
Madama, una delegazione della Conferenza dei presidenti delle Regioni e
delle province autonome guidata dal
presidente della Conferenza delle regioni, Enzo Ghigo,
e dal vice presidente, Vasco Errani. Il tema dell'incontro sono le riforme
costituzionali, e in particolare il disegno e la configurazione del futuro
Senato federale in discussione a Palazzo Madama. Lo stesso farà il presidente della Camera Casini, che in un'intervista rilasciata a "la Repubblica" (Regole contro i veleni. Casini: il Paese ha bisogno di governo, riforme, risultati) il 7 marzo dichiara: "Il Presidente Pera ha fatto benissimo a consultare i presidenti delle Regioni". Quindi bisogna ''Definire una carta dei temi di interesse nazionale'' da mettere al riparo da ''un uso facinoroso di parte''. E' la sollecitazione del presidente della Camera deideputati Pier Ferdinando Casini. ''Le regole del gioco -ha spiegato Casini al direttore Ezio Mauro- devono stare al primo posto in questa carta dei temi bipartisan, perche' vanno definite insieme, dalla maggioranza e dall'opposizione. Non voglio rassegnarmi a riforme costituzionali fatte a spintoni e furbizie di parte''. 4 marzo:Conferenza stampa straordinaria (gs) |
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Storace: Regioni non spettatori partita riforme | ||||||||||||||||||||||||||
''I presidenti delle Regioni non sono
spettatori nella partita delle riforme'': ha affermato il presidente della
Regione Lazio,
Francesco Storace (nella foto).
Per il
presidente della regione Marche D'Ambrosio,
''non esiste al mondo possibilita' di fare una riforma che riguardi un
livello istituzionale senza minimamente coinvolgerlo, salvo poi
l'autonomia del Parlamento nel decidere''. Secondo il presidente
dell'Umbria,
Maria Rita Lorenzetti,
il Senato federale cosi' come e' disegnato, ''non ha
eguali al mondo. Non e' quello il luogo di leale cooperazione tra Stato e
Regioni ma il luogo in cui si cerca di controllare le regioni. Noi
presidenti delle Regioni non siamo opposizione ma un livello di governo''.
''Dialogo e confronto e non scontro" dice il presidente della Regione del Veneto Giancarlo Galan. ''Noi - ribadisce il presidente Vasco Errani, dopo le parole del presidente Galan - assumiamo una posizione istituzionale: l'attuale riforma non e' assolutamente positiva perche' propone una situazione di conflitto. Noi abbiamo chiesto: fermatevi e dialoghiamo e lo abbiamo fatto con uno spirito istituzionale. Il confronto, il dialogo istituzionale vanno riaperti. Abbiamo chiesto di fermarsi per cominciare a fare una discussione vera e costruire una riforma di cui ha bisogno il Paese, equilibrata e federale, per la valorizzazione dell' unita' nazionale''. ''Voglio rivolgere - ha detto Ghigo - un appello al sen. D' Onofrio perche' spero che le affermazioni della Conferenza dei presidenti delle regioni siano intese come un contributo al dibattito parlamentare e come il segnale della necessita' di mantenere alto il dialogo fra le istituzioni della Repubblica''. Ghigo ha poi ricordato di avere avuto modo ''di apprezzare il grande impegno e la competenza del relatore D' Onofrio: ne conosco - ha aggiunto - le capacita' di mediazione che hanno fatto registrare passi in avanti nel corso del dibattito parlamentare. Sono anche certo - ha concluso il presidente della Conferenza delle regioni - che l' esperienza del senatore possa permettere di compiere ulteriori progressi nel confronto sul ddl di riforma della Costituzione''. (gs) |
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Dibattito su riforme costituzionali | ||||||||||||||||||||||||||
Del
dibattito in corso sulle riforme costituzionali e della richiesta delle
Regioni di poter intervenire e di essere sentiti a livello istituzionale,
i giornali se ne stanno occupando dal 4 marzo - giorno della conferenza
stampa straordinaria a riguardo -sottolineando via via i diversi aspetti,
anche polemici. |
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Riforme: Bassolino ed Errani | ||||||||||||||||||||||||||
''Il governo sta
sbagliando nel merito e nel metodo. E il risultato e' una confusione
impressionante'' afferma il presidente della Regione Campania,
Antonio Bassolino, intervistato dall'UNITA'. ''Le nostre sono preoccupazioni esagerate, come dice Fini? Nient'affatto, sono del tutto fondate. Perche' si vuole imporre una devolution che finirebbe per accentuare le disuguaglianze nel paese e che tocca questioni delicatissime come la sanita',l'istruzione, la sicurezza. Ma anche perche' si vuole introdurre una Camera, il Senato federale, che non e' di vera rappresentanza ma di controllo delle Regioni, delle loro attivita'. Non so se volontariamente o meno, ma in questo modo il governo incentiva l'instabilita' delle Regioni''. ''Sono evidenti - per Bassolino (nella foto) - le contraddizioni che attraversano la maggioranza di governo. Ora c'e' la forzatura della Lega perche' si approvi velocemente al Senato, in prima lettura, il disegno di legge. þ chiaro che alla Lega serve come bandiera per la campagna elettorale. E puo' anche darsi che le contraddizioni che ci sono nel centrodestra vengano congelate, per ora, proprio perche' siamo alla vigilia di importanti elezioni. Ma poiche' stiamo parlando di una riforma costituzionale che prevede diversi altri passaggi in Parlamento, e poiche' per il centrodestra c'e' il forte rischio di incassare un risultato negativo a giugno, e' prevedibile che queste contraddizioni possano acuirsi e anche scoppiare dopo il passaggio elettorale di primavera''. Secondo Errani ''Tenere insieme la devoluzione -di per se' sbagliata nel voler dare competenza esclusiva alle regioni su servizi fondamentali come scuola, sanita', e sicurezza - e un nuovo centralismo crea un mix indigeribile per il paese''. E' quanto afferma il vice presidente della Conferenza delle Regioni e presidente della giunta dell'Emilia Romagna, Vasco Errani, sempre in un'intervista a 'L'Unita'. Errani spiega poi cosa intende per 'nuovo centralismo': ''il Senato che viene definito federale -osserva- in verita' ha una funzione assolutamente contraria alla sua ragion d'essere: per come e' delineato nella riforma, ha essenzialmente la funzione di intervenire sull'autonomia delle regioni. Stanno tenendo insieme due obiettivi -dice Errani- entrambi sbagliati e inconciliabili tra loro''. Facendo riferimento all'organizzazione dei paese federali, Errani osserva inoltre che ''il rischio di creare confusione e conflitti costituzionali e' evidente a tutti''. (red) |
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Apertura anno giudiziario in Molise | ||||||||||||||||||||||||||
Dopo aver ricordato,
sulla scorta della dottrina giuridica, come il diritto sia al servizio
dell’uomo e come l’Amministrazione, nello Stato sociale, abbia assunto il
ruolo di promozione del benessere collettivo il P.R. per il Molise,
Giuseppe Grasso, ha sottolineato l’importanza della cerimonia
dell’inaugurazione dell’anno giudiziario quale occasione di presentare ai
cittadini/utenti i risultati dell’azione “svolta dalla Corte dei Conti a
vantaggio della collettività” nei due momenti del controllo e della
giurisdizione. Dopo aver accennato al dibattito provocato dal fenomeno
della privatizzazione e all’estensione della competenza della Corte per
quanto riguarda anche gli enti pubblici economici (cfr. la sentenza delle
SS.UU. della Cassazione civile n. 19667/03, che riprendeva temi già
anticipati dalla sentenza SS.UU. civile n. 14488/03), il Procuratore
regionale ha illustrato i dati relativi all’attività della Procura e della
Sezione giurisdizionale molisane. Relazione del Procuratore regionale Giuseppe Grasso (sm) |
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Corte dei Conti: OK accordo CCNL | ||||||||||||||||||||||||||
La Corte dei conti, chiamata a certificare
l’ipotesi di accordo di CCNL riguardante il personale del comparto Regioni
e Autonomie locali per il quadriennio normativo 2002/2005 e il biennio
economico 2002/2003, ha deliberato in senso positivo (cfr.
Delibera n. 1/CONTR/CL/04 del III Collegio delle Sezioni
riunite in sede di controllo). (red) |
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