periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 238 - Roma, 3 marzo 2004

Sommario

Domani Conferenza Regioni Normative su beni culturali on line
Consulta: ''leale collaborazione'' per potere sostitutivo comuni inadempienti Formigoni: missione economica in Australia
Elezioni U.E.: regioni e autonomie invocano "più donne" Passa contestualità al Senato
Domani Conferenza Regioni
Si svolgeranno domani le Conferenze dei Presidenti delle Regioni, l'Unificata e la Stato-Regioni.
La Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome - per giovedì 4 marzo 2004 alle ore 10.00 presso la Segreteria della Conferenza dei Presidenti (Via Parigi, 11 – Roma) - è stata convocata anche in relazione alle riunioni delle Conferenze Unificata e Stato-Regioni programmate per il pomeriggio.
La Conferenza delle Regioni avrà all'ordine del giorno:
1)  Approvazione bozze verbali delle sedute del 5, 12 e 18 febbraio 2004;
2) Comunicazioni del Presidente;
3) Esame questioni all'o.d.g. della Conferenza Unificata;
4) Esame questioni all'o.d.g. della Conferenza Stato-Regioni;
5) BILANCIO E FINANZA – Indicazioni di lavoro e definizione della composizione del Tavolo ristretto presso il Ministero dell’Economia, per gli approfondimenti tecnici relativi alle “questioni irrinunciabili” presentate dalle Regioni e in particolare alle norme sull’indebitamento di cui all'art. 3 commi 14 – 21 della legge 350/2003 (Finanziaria per il 2004);
6) RIFORME ISTITUZIONALI – Attuazione articolo 1 della Legge 131/2003 – esame del dossier predisposto dal coordinamento degli Affari istituzionali;
7) AMBIENTE –
7a) Indirizzi regionali per l'applicazione del D.lgs. 24.06.2003, n.209 - Attuazione della “Direttiva 2000/53/CE relativa ai veicoli fuori uso" -  Determinazioni del Coordinamento interregionale degli Assessori all’Ambiente del 3 marzo 2004;
7b) Documento interregionale per la predisposizione entro il 24 marzo 2004 del programma di riduzione dei rifiuti biodegradabili da smaltire in discarica ai sensi dell'art.5 del D.lgs 36/2003 - Determinazioni del Coordinamento interregionale degli Assessori all’Ambiente del 3 marzo 2004;
7c) Problematiche legate al trasferimento delle risorse in campo ambientale in applicazione delle Legge 59/97 - Determinazioni del Coordinamento interregionale degli Assessori all’Ambiente del 3 marzo 2004;
8) PROTEZIONE CIVILE – Lotta agli incendi boschivi: informativa sulle problematiche finanziarie e rilancio dell'iniziativa politica regionale;
9) SERVIZI SANITARI –
9a) Informativa sulla terza edizione della “Giornata Nazionale del Sollievo” (30 maggio 2004);
9b) Mobilità sanitaria interregionale: conguagli anni 2001 – 2002 – Determinazioni del Coordinamento interregionale degli Assessori alla Sanità del 3 marzo 2004;
10) AFFARI SOCIALI – Informativa sull’incontro del 26 febbraio scorso tra il Coordinamento interregionale degli Assessori e il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, On. Roberto Maroni, in merito alle Politiche sociali ed al Fondo Nazionale per l’esercizio 2004;

11) AGRICOLTURA –
11a)  Modalità di utilizzo delle risorse finanziarie disponibili per l'attuazione della Convenzione quadro AGEA-Regioni relativa allo svolgimento delle attività delegate in uno o più settori di intervento – Proposta approvata dal Coordinamento interregionale degli Assessori all’Agricoltura il 26 febbraio 2004;
11b)  Esame progetto recante “Programma per lo sviluppo del Sistema Informativo Agricolo Nazionale (SIAN)” - Approvato dal Coordinamento interregionale degli Assessori all’Agricoltura il 26 febbraio 2004;

12) TURISMO – Valutazioni in ordine alla riforma dell’Ente Nazionale Italiano per il Turismo (ENIT);

13) ENERGIA –
13a)  Valutazione dello schema di decreto interministeriale attuativo della legge 83/2003 (approvazione dell’elenco dei progetti da considerare prioritari ai fini dell’effettuazione della procedura di VIA);
13b)  Esame bozza di accordo di programma tra le Regioni, gli Enti locali e il Gestore delle Rete di Trasmissione Nazionale (GRTN) in merito alla pianificazione elettrica - Approvato dal Coordinamento interregionale degli Assessori all’Energia il 22 dicembre 2003;
14) Riflessioni sulle problematiche relative alla Legge n. 368 del 24 dicembre 2003 (conversione con modificazioni del D. L. n. 314 recante disposizioni urgenti per la raccolta, lo smaltimento e lo stoccaggio, in condizioni di massima sicurezza, dei rifiuti radioattivi) – Richiesta del Presidente della Regione Basilicata;.
15) Varie ed eventuali;

(sm)

Consulta: ''leale collaborazione'' per potere sostitutivo comuni

Le Regioni possono esercitare il potere sostitutivo nei confronti dei comuni inadempienti, ma devono comunque farlo rispettando il principio costituzionale di ''leale collaborazione''. Cosi' la Corte Costituzionale interviene sui rapporti tra Regioni ed Enti locali alla luce della riforma del Titolo V della Costituzione. Proprio perche' non e' stato tenuto in conto questo principio di leale collaborazione, la Consulta ha bocciato la legge regionale n. 2 del 2003 della Puglia nella parte in cui (articolo 4, comma 3)  e' previsto che, in caso di inadempienza dei Comuni nel fissare canoni, prezzi e tariffe per la fornitura di beni e servizi alle aziende insediate in un'area industriale, la Regione assuma ''proprie determinazioni sostitutive''. Della sentenza se ne occupa anche "il Sole 24 ORE": Freno all'invadenza delle Regioni.
La
Corte Costituzionale, nella sentenza n. 69, depositata  in cancelleria (relatore Ugo De Siervo) fa riferimento a una sua recente decisione per ricordare che gli interventi sostitutivi ''costituiscono una eccezione rispetto al normale svolgimento di attribuzioni degli enti locali, soggetti rappresentativi dotati di autonomia politica''.
Percio', le ipotesi di esercizio dei poteri sostitutivi delle Regioni devono ''essere previste e disciplinate dalla legge'' che ''deve altresi' definirne i presupposti sostanziali e procedurali''; in secondo luogo la sostituzione puo' essere prevista ''solo per il compimento di atti o attivita''' la cui obbligatorieta' ''sia il riflesso degli interessi di livello superiore alla cui salvaguardia provvede l'intervento sostitutivo''. Ancora, il potere sostitutivo ''deve essere esercitato da un organo di governo della Regione o sulla base di una decisione di questo''; infine, e' ''necessario che la legge predisponga congrue garanzie procedimentali per l'esercizio del potere sostitutivo, in conformita' al principio di leale collaborazione''.
La legge della Regione Puglia, impugnata davanti alla Consulta dalla presidenza del Consiglio, e' stata pertanto annullata perche' - precisano i giudici della Corte Costituzionale- nell'articolo contestato ''non viene determinata in alcun modo la tipologia delle sostituzioni affidate alla Regione; non si individua l'organo regionale competente; non si disciplina la procedura di esercizio di tali poteri, ne' si prevede alcun meccanismo di collaborazione con l'ente inadempiente''.
 (gs)

Elezioni: regioni e autonomie invocano "più donne"
Lo stato maggiore delle Autonomie unito per dare solidarieta' alle donne, di fatto escluse dalle istituzioni, e per lanciare un documento-proposta rivolto ai partiti affinche' contribuiscano a realizzare una democrazia finalmente compiuta: e' con questi obiettivi che tutte le associazioni che raccolgono le istituzioni presenti sul territorio, hanno convocato per il prossimo 4 marzo a Roma, presso la Sala Stampa della Camera, alle ore 10,30 la conferenza stampa 'Piu' donne, piu' donne' in cui presenteranno un appello unitario per la parita'.
L'incontro e' stato promosso e organizzato unitariamente da Anci, Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome, Aiccre, Upi, e Uncem e il documento e' stato sottoscritto da tutti i Presidenti delle Associazioni, Leonardo Domenici, per l'Anci, Raffaele Fitto, per l'Aiccre, Enzo Ghigo, per le Regioni, Enrico Borghi per l'Uncem e Lorenzo Ria per l'Upi.
L'appello unitario per la parita' redatto dalle commissioni femminili delle singole associazioni, parte dalla constatazione, comprovata dai numeri, che il confronto tra i vari Paesi europei sulle presenze delle donne nelle istituzioni e' ''umiliante per l'intera societa' italiana''. Una ''situazione non accettabile alla luce delle norme nazionali e europee'' che va sanata non con atti formali þ l'eventuale sola presenza in lista - ma dalla effettiva elezione. Motivo per cui si chiede ai partiti che stanno preparando le liste elettorali di dare alle donne ''maggiore spazio, di sostenerle adeguatamente e di candidarle alle massime responsabilita' elettive: sindaci, presidenti di provincia, capolista delle circoscrizioni per il Parlamento europeo''.
Ma anche nel periodo successivo alle elezioni, si chiede di ''realizzare una presenza paritaria di uomini e donne nelle Giunte esecutive; di impegnarsi a promuovere la presenza di donne negli enti sottordinati; di rispettare il criterio della presenza paritaria negli organismi di controllo, siano essi Authority o comitati ad hoc''.
Alla conferenza stampa, parteciperanno il Presidente dell'Anci, Leonardo Domenici, la Presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti (nella foto), l'assessore Maria Fortuna Incostante della Regione Campania, il sindaco di Taranto, Rossana Di Bello e di Cosenza, Eva Catizone, i Presidenti delle Province di Milano e Torino, Ombretta Colli e Mercedes Bresso ed il Presidente dell'Uncem, Enrico Borghi.
Alla conferenza stampa portera' il suo saluto anche il ministro per le pari opportunita' della Repubblica francese, Nicole Ameline, che fara' leggere un suo personale messaggio di solidarieta' con l'iniziativa da Francois Hurel, delegato generale dell'Agenzia per la creazione d'imprese e consigliere del primo ministro Raffarin.
(red)
Normative su beni culturali on line
Su www.ProgettoRestauro.it è disponibile una raccolta ragionata delle normative che regolano le materie in ambito di beni culturali, aggiornato con le novità del Codice per i Beni Culturali e Paesaggistici e del Decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 30 sulle modificazioni alla disciplina degli appalti di lavori pubblici concernenti i beni culturali.

(red)

Formigoni: missione economica in Australia
Sydney come Milano e il  New South Wales come la Lombardia. E' sulle comuni identita',  quelle cioe' di essere le citta' e le regioni in cui viene  prodotta la piu' alta percentuale del Pil dei rispettivi Paesi,  che ha lavorato la missione economica in Australia della  Regione Lombardia, guidata dal presidente Roberto Formigoni.
Incontri a livello istituzionale ma anche tra imprenditori  privati al seguito della missione, per cercare di favorire  l'interscambio commerciale tra le due realta'.
I futuri rapporti tra Lombardia e New South Wales, lo stato di Sydney, saranno portati avanti in una prospettiva di lungo e medio termine.
Roberto Formigoni e' convinto che la strada giusta da seguire sia quella dei rapporti tra universita' e mondo della ricerca: ''Con noi ci sono anche alcune decine di imprenditori che vogliono provare ad investire in questo grande  Paese - ha detto il presidente lombardo - e noi siamo con loro.  Certo pero' che le migliaia di chilometri che ci separano  rendono tutto un po' piu' complicato, ecco perche' parlo di prospettiva di medio e lungo termine''.
''Abbiamo interessi comuni -
ha spiegato Formigoni (nella foto) -  e vogliamo sviluppare i nostri  rapporti nella ricerca tecnologica in campo universitario. Loro  hanno grossi problemi di carattere ambientale e sono intenzionati ad avviare con le nostre universita' ricerche  soprattutto per il problema dell'acqua''. Il presidente lombardo  ha quindi spiegato che gli australiani sono molto interessati  alla cultura: ''Il premier dello stato di Sydney, Robert Carr,  e' un grande conoscitore della storia dell'impero romano e mi ha  spiegato che e' loro interesse approfondire i rapporti culturali  per qualificarsi rispetto ai paesi della vicina Asia nei  rapporti con l'Europa e con l'Italia''.
(red)
Passa contestualità al Senato

''Sono favorevole con voi alla  istituzione in Italia di un federalismo piu' produttivo e  innovativo, alla sola condizione, per me irrinunciabile, di  mantenere intatta l'unita' della nostra patria'', ha detto oggi il  presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
Mentre ieri è
passata a Palazzo Madama la contestualità "affievolita". Sul ddl di riforma federalista della Costituzione, dopo la sospensione dei lavori per mancanza del numero legale, l'assemblea di palazzo Madama ha approvato, con i soli voti della maggioranza, l'emendamento presentato dal relatore D'Onofrio all'articolo 3 che contiene norme sulla contestualita', sulle elezioni e sulla durata del del Senato federale (5 anni).
Il futuro Senato Federale sara' composto da 200 senatori eletti contestualmente ai Consigli regionali, da 6 senatori elettivi assegnati alla circoscrizione Estero e da tre senatori a vita. Ad essi si aggiungono gli ex inquilini del Quirinale. Se durante la legislatura del Senato federale il Consiglio regionale cade, il senatore di quella regione rimane al suo posto e ci saranno elezioni intermedie perche' venga eletto un nuovo Consiglio regionale che duri per quella legislatura.
Non ci sono, invece, i presidenti di Regione che erano stati inseriti da un emendamento di Calderoli, ma sono scomparsi quando la Cdl ha trovato l'accordo sulla contestualita' debole che da' maggiori garanzie ai senatori, ma meno alla rappresentanza politica in caso che un Consiglio regionale decada.
Dalla XVI legislatura (oggi siamo nella XIV) vale a dire nel 2011, ci sara' il primo allineamento generale delle elezioni del Senato e di tutte le Regioni. Intanto si ipotizza un primo parziale allineamento per quel che riguarda le  regioni a statuto ordinario nel 2006, con uno slittamento di un anno delle elezioni del 2005.
Approvato, nell'ambito dell'articolo 3, anche un emendamento di Maurizio Eufemi (Udc) che prevede che: "il regolamento del Senato federale garantisce i diritti delle minoranze in ogni fase dell'attivita' parlamentare".
L'Ulivo ribadisce il suo no alla legge sulle riforme istituzionali e al Senato federale. E' quanto e' emerso dalla riunione dei capigruppo del centro sinistra di Palazzo Madama svoltasi nel pomeriggio sulle riforme. Unanime il parere da parte del centro sinistra sulla mancanza di "confronto reale".  Il presidente dei senatori della Margherita Willer Bordon sostiene che: "si prosegue con un treno lanciato a velocita' sgangherata su unbinario di cui non conosciamo la destinazione". Gavino Angius aggiunge: "siamo in presenza di una riforma blindata da Bossi" e sul possibile voto a favore per la riduzione del numero dei senatori tiene a precisare che cio' potrebbe avvenire se gli articoli che prevedono la riduzione verranno votati per parte separata. Gavino Angius manda un segnale anche al Presidente del Senato Marcello Pera: "se fossi al suo posto - afferma - sarei preoccupato per quello che il Senato che presiede sta scrivendo".
E Umberto Bossi lancia avvertimenti: sono pronto a tornare in piazza con ''una  Lega di lotta'' pur di salvare le riforme.  Il ministro torna a parlare, e questa volta in un'intervista al CORRIERE DELLA SERA (
La tentazione di Bossi: Via per salvare le riforme) , alla REPUBBLICA (Bossi, messaggio a Berlusconi posso dimettermi da ministro)  e alla STAMPA (Bossi: se contiua cosi' dico basta al governo). A proposito delle dichiarazioni sull'8 per mille. ''Ho detto  che sto con la Chiesa dei poveri e non con la Chiesa della  Curia, che male c'e'? - ha detto il leader del Carroccio - Ho il  diritto di esprimere il mio pensiero? Io lo rivendico: ministro  si' ma prima ancora cittadino. E' stata soppressa la liberta' di  espressione? Se non c'e' piu' il diritto di critica me lo  dicano. Ho presentato un disegno di legge sull'otto per mille?  Ho attaccato il Papa? No''.
''Quella roba li', l'otto per mille - continua Bossi -  danneggia la Chiesa, non la rafforza mica. (...) Nel vedere la  compagnia che e' insorta, da Bertinotti a Fini , da D'Alema a  Follini mi viene da sospettare che tutti questi signori sono per  il Papa re quando nemmeno il Papa vuole essere re''. 
Alla domanda sulle sue possibile dimissioni, il ministro  risponde che ''questo lo dice Calderoli. Io incasso, prendo  cazzotti e cazzottoni ma reggo''.
''Ho il timore che la mia esperienza riformatrice si stia  esaurendo - conclude - (...) se io, Umberto Bossi, resto nel  governo le riforme si fanno? Se io, Umberto Bossi, esco dal  governo cosa accade? Su questo sto ragionando. Bisogna tornare  ad una Lega di lotta? Di certo per avere le riforme occorre  tornare alla piazza e alla strada (...) vogliono distruggere me  e con me le riforme. Se tolgo il disturbo salvo le riforme? Ecco  il busillis''. E il rapporto con il premier? ''A volte Silvio  non lo capisco... - dice Bossi - mi sembra che la situazione sia  complicata per tutti. L'altro giorno mi ha chiesto di impedire  che la Lega corra da sola ma noi non possiamo. Si va da soli''. 
(red)

 

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