periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 253 - Roma, 24 marzo 2004

Sommario

Giovedì passaggio in Senato riforma costituzionale Storace: mediatico il  blitz Nas su liste d'attesa ospedali
Veltroni propone Roma Regione Puglia: An sospende attività da Giunta
Chieppa su devolution e Senato federale Bassolino e Pace su emergenza rifiuti
Giovedì passaggio in Senato riforma costituzionale
Il voto finale al Ddl di riforma costituzionale si terrà  giovedì pomeriggio "sempre che la maggioranza ci sia...". A dirlo e' il relatore delle riforme Francesco D'Onofrio. " Giovedì mattina si potrà passare alle dichiarazioni di voto e al voto finale". Anche per il leghista Roberto Calderoli non ci saranno difficoltà per l'approvazione delle riforme. E se proprio il voto dovesse slittare, ci sarà crisi di governo? Calderoli ha ribadito: "A quel punto, all'assemblea federale della Lega di domenica io proporrei la dimissione dei nostri ministri dal governo. Ma poi a decidere sarà tutta l'assemblea".
Ieri sono stati approvati gli articoli 26 e 27 del disegno di legge sulle riforme.
Il 26 e' l'articolo che prevede l'elezione diretta del premier: ''La candidatura alla carica di primo ministro avviene mediante collegamento con i candidati all'elezione della Camera dei deputati, secondo modalità stabilite dalla legge. La legge disciplina l'elezione dei deputati in modo da favorire la formazione di una maggioranza collegata al candidato alla carica di primo Ministro''. ''Il presidente della Repubblica sulla base dei risultati delle elezioni della Camera dei deputati nomina il primo Ministro''.
Il Senato ha anche approvato l'articolo 27 del disegno di legge sul giuramento del governo. L'articolo prevede che ''il primo ministro e i ministri, prima di assumere le funzione prestano giuramento nelle mani del Presidente della Repubblica''.
Intanto si parla di un emendamento della maggioranza definito "antipanico", e presentato per favorire la stabilità dei governi regionali anche attraverso dei poteri sostitutivi.
Non ci sara' piu' lo scioglimento automatico dei Consigli regionali in caso di morte o impedimento permanente del Presidente della regione.
D'Onofrio ha spiegato che sono stati depositati anche altri emendamenti, che per lo piu' sono "formali" ma che alcuni "vanno incontro alle richieste dei Governatori". L''anti-panico' prevede principi piu' chiari per l'esercizio da parte dello Stato dei poteri sostitutivi nei confronti delle Regioni, modificando l'articolo 120 della Costituzione sul potere sostitutivo dello Stato nei confronti delle Regioni elencando i casi in cui deve essere esercitato. Con l'anti-panico, spiega D'Onofrio, si stabilisce che la legge "disciplini i principi" che assicurano l'esercizio di questo potere sostitutivo.   Cosi', dice ancora il relatore, "manteniamo l'impianto dell'articolo 117 della Costituzione e non spostiamo materie di competenza regionale allo Stato, ma esplicitiamo il suo potere sostitutivo". E Calderoli aggiunge: "Con questo emendamento si stabiliscono principi per cui si puo' fermare una Regione che 'impazzisce' decidendo ad esempio di far giocare un derby su un campo da 70 metri. La partita si fa giocare su quello regolamentare"
Sullo scioglimento dei Consigli regionali, D'Onofrio ha spiegato: "Abbiamo escluso dalle cause di scioglimento automatico dei Consigli regionali, la morte o l'impedimento del Governatore". In questi casi, in pratica, Consiglio e Giunta resteranno in carica e indicheranno un nuovo nome. Questa norma sara' contenuta nelle norme transitorie. Il leghista Roberto Calderoli ha detto che si tratta di una "norma importante che va soprattutto a vantaggio dei consiglieri e degli assessori nel senso che garantisce maggiore stabilita'".
Tra gli emendamenti presentati dal relatore c'e' anche quello che prevede che il Senato federale elegga un terzo, e non piu' un sesto, dei componenti del Csm e che all'elezione partecipino anche i presidenti di regione. Ancora una modifica, all'articolo 118 della Costituzione chiarisce che oltre alla difesa dei beni culturali, siano oggetto di forme di coordinamento tra lo Stato e le Regioni anche altre materie come le grandi reti di trasporto.
Critico il centrosinistra anche sui
nuovi emendamenti depositati da D'Onofrio: ''gli emendamenti della Cdl non raccolgono le istanze dei governatori - ha sottolineato il senatore Ds Bassanini (nella foto) - Per ora sono stati presentati dal relatore emendamenti in parte di coordinamento e, comunque, non rappresentano nessuna apertura verso le posizioni delle regioni''. ''Una maggioranza a pezzi fa' a pezzi l'Italia''. Sulle riforme costituzionali Piero Fassino, Francesco Rutelli e Enrico Boselli con i capigruppo in Senato di Ds, Margherita, Sdi, rispettivamente Gavino Angius, Willer Bordon e Ottaviano Del Turco, terranno oggi in Senato una conferenza stampa in vista del voto finale sul ddl di riforma costituzionale. (gs)
Veltroni propone  Roma Regione

Il sindaco Veltroni propone Roma Regione:  "Mi auguro che le aree metropolitane rientrino nella struttura federale del Paese. Spero si capisca che grandi aree come Roma, Milano, Napoli, non possono essere gestite e governate come piccoli comuni di poche centinaia di abitanti". Secondo Walter Veltroni "Si tratta di aree che hanno bacini di popolazione ed estensione del territorio superiori a quelle di molte regioni italiane. Per questo mi auguro - ha proseguito il sindaco di Roma - che nel modello di governance che si va delineando, se si vuole fare in modo che le cose in questo Paese vadano veloci e in maniera trasparente, si cerchi di dare uno spazio maggiore alle aree metropolitane, assegnandogli gli stessi poteri che hanno le Regioni".
''Non possiamo che essere soddisfatti  nel vedere che il sindaco di Roma, Veltroni, e' arrivato a  chiedere ciò che il Presidente Storace ha proposto da tempo:  Roma città-Regione''. E' questo il commento dell'assessore della regione Lazio agli Affari Istituzionali ed Enti Locali Donato Robilotta: ''è evidente che la capitale - ha aggiunto - non puo' essere governata con gli stessi strumenti di un piccolo comune e che deve esserle attribuita la potesta' di legiferare, cosi' come avviene oggi per le Regioni''.(red)

Chieppa su devolution e Senato federale
Una lunga intervista al quotidiano la Repubblica all'ex Presidente della Corte Costituzionale, Riccardo Chieppa (nella foto) è l'occasione per fare anche il punto sulle "riforme in corso". 
Approccio prudente, ma primo rilievo tecnico sul "Senato federale" che verrà. "Una valutazione completa può
darsi solo dopo l'approvazione del testo finale. Tuttavia, a mio parere- afferma Chieppa - le modifiche introdotte sono solo di facciata. Basti pensare alla limitazione dell'eleggibilità a senatore per coloro che hanno ricoperto cariche pubbliche elettive negli enti locali. Ebbene tale previsione è vanificata dall'alternativa della semplice residenza. In sostanza basta cambiare residenza all'ultimo momento per poter essere eletto quale rappresentate di una data Regione. Una vera presa in giro".
E se la "La riduzione numerica dei
Parlamentari è senza dubbio apprezzabile", appare tuttavia" dissonante con l'aumento, tutt'altro che insignificante, della partecipazione delle componenti regionali. Ai delegati eletti dai Consigli regionali, si aggiungono infatti i Presidenti di giunta e ulteriori delegati (uno per ogni milione di abitanti)".E per quel che riguarda la possibilità che il Senato federale elegga i giudici della futura Corte Costituzionale, Chieppa dice "Non sono contrario, in via di principio. Purché non avvenga che le Regioni più forti impongano i propri candidati e si aumenti il numero complessivo dei giudici della Consulta. Secondo la mia esperienza si lavorava meglio quando eravamo solo in 13 e non certo per la scaramanzia del numero".
L'ultimo passaggio-chiave riguarda la devolution: "
L'idea di assegnare l'organizzazione dell'istruzione, sanità e sicurezza alle Regioni non è di per sé sconvolgente. Anzi, ritengo che su queste materie gli enti locali possano fare meglio del governo centrale. A un patto, però. Lo Stato deve indicare le linee generali, fissare i punti fondamentali inderogabili e determinare le prestazioni essenziali che vanno sempre garantite". (sm)
Storace: mediatico il blitz Nas su liste d'attesa ospedali
Blitz dei carabinieri del Nas nei 25 ospedali di Roma. L'indagine è stata avviata dal  sostituto procuratore Adelchi D'Ippolito sulle liste di attesa  per vari esami clinici. Sono stati acquisiti documenti sui  meccanismi di prenotazione e relativi alla composizione delle  stesse liste.
''Vorrei sapere quale refurtiva il dottor Adelchi D'Ippolito cercava negli ospedali. Penso che si stia esagerando molto. E' evidente che innanzitutto si tratta di un'operazione mediatica e poi giudiziaria'', ha detto il presidente della Regione Lazio Francesco Storace. ''I magistrati possono fare quello che vogliono -ha affermato Storace- Questo, in particolare, ha smesso di indagare sulle canzonette a Sanremo e adesso inventa una bubbola di reato sulle liste d'attesa, un reato che non si persegue in nessuna parte del mondo. Vorrei sapere perché non lo si e' fatto prima''. Storace ha annunciato che sta ''preparando un esposto allo stesso magistrato, complimentandomi per l'iniziativa e dandogli elementi concreti di reato che può perseguire, visti i profili della sua azione''. Se il magistrato ''darà vita all'inchiesta che gli proporrò, sarà bella perché saranno tantissimi i reati da perseguire comprese le lungaggini dei processi giudiziari, visto che anche quelle sono attese''. In pratica ''sarà un invito ad occuparsi dei delinquenti, che e' la cosa più giusta che dovrebbero fare i magistrati''.
''Io non sto attaccando la magistratura, sono semplicemente sconcertato da una indagine sciocca''. Il magistrato -ha continuato Storace- se proprio ha tempo da perdere, dovrebbe indagare sull'urgenza, ma l'urgenza in questa regione e' garantita. Se questo magistrato, che mi ostino a voler rispettare se non altro perché è romanista come me, solo per quello, vuole indagare, gli offrirò elementi che sono straordinari: coniugherò la parola attesa con tutto quello che la riguarda. Apprezzo il suo lavoro -ha concluso il presidente della Regione Lazio- e vorrei che indagasse per reati commessi, che sono questi, e così vediamo se finisce questa barzelletta''.
La procura della Repubblica di Roma rivendica invece ''la piena legittimità'' dell'indagine delegata al sostituto procuratore Adelchi D'Ippolito in ordine alle liste  d'attesa presso gli ospedali romani, attraverso un  comunicato stampa del procuratore reggente Ettore Torri. Nella nota si parla di un'indagine ''peraltro sollecitata da  diversi organi di stampa riferenti, tra l'altro, le segnalazioni  di numerosissimi cittadini''. La procura precisa che l'indagine  ''si sta svolgendo oltre che nel totale rispetto delle norme in  vigore, anche adoperando cautele di massima riservatezza, tanto  da procedere a mera acquisizione di atti''.
''Fa bene la procura di Roma a definire legittima qualunque iniziativa che ritenga di assumere. Ci mancherebbe altro. Spero che sia considerato altrettanto legittimo il diritto di critica e di trovare stupefacente il riferimento agli organi di stampa e alle segnalazioni dei cittadini'', ha replicato il Presidente della Regione Lazio Francesco Storace. ''Le rassegne stampa - ha aggiunto Storace - non parlano solo di sanità, i cittadini ne parlavano e facevano segnalazioni anche prima e anche altrove. Ma non si è indagato né prima né altrove. Trovo solo un tantinello ironico - ha concluso Storace - il riferimento del dottor Torri alla riservatezza''.
(red)
Puglia: An sospende attività da Giunta
Alleanza Nazionale ha deciso di sospendere la propria partecipazione dalle attività della Giunta e del Consiglio regionali pugliesi. Lo annuncia il capogruppo di An alla Regione Puglia, Vito Oronzo Orlando, in una lettera inviata al presidente della giunta di centrodestra della Regione Puglia, Raffaele Fitto, e, per conoscenza, ai capigruppo dei partiti di maggioranza (Forza Italia, Udc, Misto).
Per il coordinatore regionale pugliese di Alleanza nazionale,
Salvatore Tatarella, ''non c'e'  alcuna relazione'' tra il disimpegno del gruppo di An dalla  giunta regionale pugliese e la divergenza di opinioni tra il suo  partito e il presidente della giunta regionale, Raffaele Fitto, riguardo alla candidatura a sindaco per Bari. ''La posizione del gruppo regionale - ha precisato - riguarda il piano regionale di sviluppo''.
Per il Presidente della Regione Puglia, Raffaele Fitto: ''Io domani mattina alle 9 (oggi, ndr) - dice - ho giunta regionale. Non c'è nessun motivo per non riunire la Giunta''. Ma si apre una crisi politica alla Regione Puglia? ''Per quanto mi riguarda - risponde - non esiste nessun problema. Io domani ho giunta regionale, con un ordine del giorno assolutamente concordato con tutti i partiti della giunta, non vedo la ragione per la quale domani non debba tenere giunta. Io sarò puntuale, è una giunta condivisa nel suo ordine del giorno da tutti gli assessori regionali''.
''Ci sono problemi impellenti per la nostra Regione, dall' esodo del personale alla scadenza dei revisori dei conti all' approvazione dell' accordo di programma sulla sanità per quanto riguarda le risorse aggiuntive. C' e' un ordine del giorno nutrito, con scadenze precise''.
A chi gli fa notare che la lettera di An punta l' indice accusatorio su questioni di merito come il commercio, l' agricoltura, l' artigianato, Fitto risponde: ''Beh, forse bisogna chiedere agli assessori al ramo''. E sorride maliziosamente, dal momento che gli assessori regionali a quei settori sono proprio di Alleanza nazionale.
(red)
Bassolino e Pace su emergenza rifiuti

''La politica, le elezioni e i voti vengano messi da parte'': e' quanto chiede il presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, intervenendo, al termine dell' audizione alla commissione sulle ecomafie che si e' tenuta nella prefettura di Napoli.
''Nell'irragionevolezza e nella follia può trovare ancora più spazio la camorra e la criminalità organizzata. Noi dobbiamo invece mantenerla confinata da un campo nel quale ha fatto affari e si e' ingrassata per anni e anni''.
L'invito è ad un ''atto di generosità e di responsabilità '' nella gestione dell' emergenza rifiuti, puntando soprattutto sulla raccolta differenziata.
''Si deve spezzare questa follia di essere contro tutto.  L' augurio e la speranza e' che nei prossimi giorni cresca il senso di responsabilità e collaborazione da parte di tutti''. Per  Bassolino ''Non si può essere contro i termovalorizzatori, contro gli  impianti di cdr, contro le discariche legali -
ha detto  Bassolino - mica e' immaginabile che i rifiuti possano andare  sempre e soltanto fuori. E' evidente che oltre ad accordi  momentanei con altre regioni ci vuole uno sforzo da parte di  tutti e questo e' il lavoro che si sta facendo intorno al commissario Catenacci''.
Bisogna creare le condizioni per completare il cammino che  e' giunto ad un punto importante con la raccolta differenziata e i sette impianti di Cdr e che deve essere completata. Ma per  completarlo ci vuole il contesto e l' uscita dall' emergenza di  questi giorni.
Bassolino ribadisce che sono necessari ''un accordo con altre regioni e un richiamo alla corresponsabilita' e alla solidarieta'. Da parte mia e del sindaco Iervolino questo e' in corso - ha proseguito - e ci vuole anche da parte di  altri amministratori di buona volonta' ed infine ci vuole un contributo qui a casa nostra, sul nostro territorio, dove non si puo' dire al tempo stesso, no al termovalorizzatore, no al cdr, no alla discarica legale, no all' impianto di compostaggio, no all' impianto di trasferenza, no addirittura all' impianto di stoccaggio, e' evidente che questa e' pura irragionevolezza e follia''.
''Impegni possono essere assunti solo se la richiesta di accoglienza non andrà a pregiudicare nel breve e medio periodo le necessita' della Regione Abruzzo'', ha subito risposto il presidente dell'Abruzzo, Giovanni Pace (nella foto), sulla disponibilità della Regione ad accogliere nelle proprie discariche i rifiuti solidi urbani.
''E allora - ha aggiunto il Presidente - l'esame dell'emergenza Campania qua in Abruzzo sarà svolta con particolare disponibilità, ma con l'attenzione alle quotidiane richieste dei comuni abruzzesi''.
Pace ha avuto un lungo colloquio telefonico con il sindaco Iervolino e con il presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino. ''Dopo aver ascoltato le sue preoccupazioni sull'emergenza rifiuti - ha riferito Pace - ho voluto trasmettere al primo cittadino napoletano la mia comprensione e la mia solidarietà, ricordando il forte senso di cooperazione degli abruzzesi anche nei casi di calamità''. (red)

 

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