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periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003
presso il Tribunale Civile di Roma
Sezione Stampa n.106/2003 |
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n. 252-
Roma, 23 marzo 2004 |
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Sommario |
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Tabacco: Lorenzetti e
assessori regionali da Prodi |
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Individuare una strategia comune tra
Commissione e Consiglio Ue per trovare una ''soluzione positiva'' ai
problemi della produzione del tabacco di fondamentale importanza per
diverse regioni italiane. Questa la richiesta della presidente della
Regione Umbria Maria Rita Lorenzetti che
con il ministro dell'Agricoltura, Gianni Alemanno, e gli assessori
all'agricoltura di Puglia, Veneto e Campania ha incontrato il presidente
dell'esecutivo europeo Romano Prodi.
''E' necessario riconoscere allo stato nazionale la possibilità di
gestire il disaccoppiamento parziale nelle zone con grandi aziende
tabacchicole, filiere strutturate e di fronte ad aree con disagio sociale
e problemi occupazionali. Ci deve essere una strategia tra Consiglio e
Commissione Ue perche', convenendo su queste buone ragioni, la strada puo'
essere positiva'', ha rilevato Lorenzetti. L'Umbria e' la principale
regione italiana interessata al problema: produzione di circa diecimila
ettari, industria di trasformazione e 10 mila posti di lavoro.
''Qualsiasi ipotesi di riconversione - ha sottolineato la presidente -
puo' essere molto difficile a seconda delle singole realta' produttive e
considerato il condizionamento dovuto al sistema delle quote''.
Il presidente della Commissione - ha aggiunto Lorenzetti - ''si rende
conto di queste difficolta'. Il problema e' di come calibrarle in ragione
delle procedure e dei regolamenti, delle competenze e delle funzioni che
sono diverse tra Europarlamento - che pure ha detto ok alla nostra
impostazione - Commissione e Consiglio.
Bisogna costruire politicamente un percorso per cui non ci sia uno
scaricabarile da parte di uno sull'altro, ma tale da consentirci di
arrivare in porto. Se si misurano due minoranze di blocco non si va da
nessuna parte''.
'Il disaccoppiamento totale non può andare bene per alcune fasce
produttive: questo significa non produrre tabacco con conseguenti riflessi
negativi sui livelli occupazionali'',ha detto l'assessore regionale
all'agricoltura della
Regione Campania, Vincenzo Aita.
''Chiediamo
che lo Stato membro possa decidere che in
un'area ci sia il disaccoppiamento e in un altro invece sia ridotto,
oppure si cominci a delineare un'alternativa laddove e' possibile, tutto
questo per evitare contraccolpi negativi sul territorio'', ha osservato
l'assessore della Campania dove sono circa ottomila le imprese del settore
con circa 25.000 gli addetti considerando tutta la filiera.
Secondo l'assessore regionale all'agricoltura della Puglia, Nicola Marmo,
che e' anche coordinatore degli assessori regionali all'agricoltura, c'e'
''scarsa permeabilità della Commissione a recepire le intenzioni delle
regioni e del governo italiano''. ''Abbiamo chiesto - ha sottolineato
Marmo - una flessibilità per accompagnare le aziende verso una eventuale
riconversione, assicurando che ci sia possibilita' di altre produzioni.
Bisogna tenere conto che per alcune produzioni agricole ci sono quote
bloccate: come olio, vigneti e latte. La riconversione della produzione
tabacco in Italia deve essere fatta con alternative produttive che offrano
capacità di reddito agli agricoltori''. In Puglia la coltivazione del
tabacco interessa il Salento e la parte a sud di Brindisi.
''Spero che abbiamo convinto Prodi a compiere un tentativo nei confronti
del Consiglio Ue e poter così portare a casa una soluzione alle nostre
richieste'', ha sottolineato l'assessore regionale del Veneto Giancarlo
Conta il quale si e' augurato che grazie ad un ''gioco di squadra si
possano ottenere dei risultati''. In Veneto, e' soprattutto la provincia
di Verona ad essere interessata. ''Si tratta di una zona - ha rilevato
l'assessore - con problemi di rilievo per il settore zootecnico e quello
avicolo'' a cui non si può ora aggiungere anche quello del tabacco.
Difficile si presenta il negoziato sulla riforma del tabacco. Lo
schieramento formato da Italia, Spagna, Francia, Grecia e Portogallo ha
mantenuto finora una posizione ferma contro la proposta della Commissione
europea di sostituire l'attuale aiuto Ue a sostegno della produzione del
tabacco in un aiuto unico per azienda slegato dalla produzione reale: una
soluzione che, secondo l'Italia, metterebbe in ginocchio l'intera filiera
che occupa oltre 130 mila lavoratori.
Ma lo schieramento del no non e' sufficiente a creare una minoranza di
blocco all'interno del Consiglio Ue e quindi impedire di avanzare nelle
trattative. Se così fosse il commissario Ue all'agricoltura Franz
Fischler sarebbe costretto a riportare la proposta alla Commissione
europea per individuare le modifiche possibili.
Nell'esecutivo Ue l'opposizione alle richieste dei paesi produttori viene
soprattutto dai titolari dei settori della salute e dell'ambiente e dai
commissari britannici e tedeschi. Sarà importante, in questo quadro,
verificare per l'evoluzione dei negoziati l'atteggiamento che terranno
partner come Austria, Belgio, Lussemburgo e Finlandia finora apparsi piu'
disponibili a capire le difficolta' dei paesi produttori.
(gs) |
Standard & Poor's: rating
Repubblica cambia quello Regioni |
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L'attesa decisione della Standard &Poor's
sulle prospettive del rating assegnato alla Repubblica italiana
cambierà
i voti emessi dall'agenzia su alcune regioni e città italiane.
E' quanto emerge da un rapporto della società per la valutazione
dell'affidabilità creditizia.
Il 15 gennaio dell'anno scorso la S&P ha abbassato l'outlook sull'Italia
da stabile a negativo, un parere che potrebbe tradursi in futuro in un
declassamento del voto assegnato alla Repubblica italiana ('A-1+' per il
debito a breve e 'AA' per quello a lungo termine).
Se il rating sull'Italia venisse abbassato, si legge nel rapporto, anche i
voti assegnati agli enti locali che oggi sono equivalenti a quello della
Repubblica verrebbero rivisti al
ribasso. Subirebbero declassamenti, quindi, i rating delle regioni Emilia
Romagna, Lombardia, Toscana e Valle d'Aosta nonché i rating di Firenze,
Brescia, Bologna e Venezia.
In caso contrario, se le prospettive dell'Italia venissero riportate a
stabili, anche le prospettive di queste regioni e città ritornerebbero a
stabili.
Le uniche eccezioni, sottolinea il rapporto, sarebbero Milano e il Friuli
Venezia Giulia, i cui outlook negativi sono ''legati strettamente al loro
merito di credito'' e quindi slegati ad un eventuale ritorno alla
stabilità delle prospettive sulla Repubblica italiana.
(red) |
Ruini: richiamo sulle riforme |
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Occorre ''superare la situazione di stallo''
perdurante in Italia e ''imboccare la via di un confronto più pacato,
concreto e responsabile'' per far fronte alla ''sindrome di declino''
diffusa nel Paese.
E' il presidente della Cei, il cardinale Camillo
Ruini, a fare queste affermazioni.
Per Ruini (nella foto) ''particolarmente contrastate e controverse'' sono le riforme
costituzionali: ''soprattutto in questa materia e' necessaria una visione
d'insieme, coerente e capace di mostrarsi efficace, vantaggiosa e
concretamente praticabile alla prova dei fatti''.
A proposito di riforme e controversie, Giancarlo Giorgetti, segretario della Lega
Lombarda, si è detto fiducioso sul voto del 25 marzo: "giovedì ci
sarà
il primo voto in termini positivi sulla riforma costituzionale".
Ulteriori delucidazioni arrivano da un altro esponente della lega, il
Vicepresidente del senato,
Roberto Calderoli.
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera di oggi, "la
maggioranza non intende modificare l'articolo 12 (funzioni legislative
delle Camere) come chiesto dai Presidenti delle Regioni., "E' coerente con
l'impianto del Ddl e non c'è ragione di cambiarlo".
Critico il capogruppo dei Ds al Senato
Gavino
Angius, in quanto si
"punta a trasformare il Senato o in una seconda camera assolutamente
inutile o in una sorta di Suk arabo nel quale spartirsi le risorse delle
regioni e nega i meccanismi di controllo alle opposizioni. Altera
profondamente l'assetto della Corte Costituzionale e approva la
devolution''.
Ribattono il presidente dei
senatori di An Domenico Nania ("Il
disco" del centrosinistra "si è incantato"), e
il
Vicepresidente vicario dei senatori di Forza Italia,
Elisabetta Alberti Casellati:
"le nostre riforme di architettura dello Stato hanno come unico obiettivo
quello di snellire e aggiornare le nostre istituzioni, legate a realtà
ormai vecchie di oltre mezzo secolo, per un'Italia federale e unita".
(gs)
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Formigoni: distretto
biotecnologie |
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La ricerca può essere ''il
carburante'' della ripresa economica italiana e della Lombardia: con
questa convinzione il presidente della Regione,
Roberto Formigoni,
e il ministro dell'Istruzione e della Ricerca, Letizia Moratti (nella
foto), hanno
firmato un accordo che stanzia 26 milioni di euro per creare il distretto
delle biotecnologie.
Piu' precisamente, i fondi (17 milioni della Regione e 8 del ministero in
tre anni) serviranno a finanziare progetti per creare una efficace rete di
ricerca e fare in modo che i risultati siano sfruttati dalle aziende, per
potenziare la competitività delle imprese e ''diffondere la cultura dell'
innovazione''. Si tratta di una prima intesa a cui entro l' estate
seguiranno altri due accordi su ICT (information and comunication
technologies) e materiali avanzati, settore in cui la Lombardia e'
all'avanguardia.
''Nelle biotecnologie sicuramente la Lombardia e' in una posizione di
eccellenza a livello europeo - ha detto Letizia Moratti - con il 54% delle
organizzazioni italiane che si occupano di questo settore''. ''Ci
aspettiamo - ha sintetizzato il ministro - una forte ricaduta nel creare
nuove imprese e nel far sviluppare quelle già esistenti''. ''Ci
attendiamo di far crescere la Lombardia - ha aggiunto Formigoni - in un
campo decisivo per il futuro. Puntiamo a un aumento del Pil''. A
testimoniare l'importanza che ha la ricerca governatore e ministro hanno
ricordato gli altri impegni comuni che mettono a disposizione altri 90
milioni di euro.
(red) |
L'Avvocatura dello Stato su
Internet |
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L’importanza che l’Avvocatura attribuisce
alla apertura del
proprio sito internet deriva dalla esigenza da tempo
avvertita che gli utenti ottengano con
rapidità informazioni rilevanti sulla struttura e sull’organizzazione
dell’Istituto. E ricevano, inoltre, approfondimenti e documenti utili
all’attività professionale.
La struttura del sito si presenta suddivisa in tre aree principali.
La prima area, volta alla presentazione dell’Istituto, si articola in
diverse sezioni, che, contenendo soltanto pagine cd. di “inquadramento”,
consentono al visitatore/navigatore di acquisire una prima conoscenza
dell’Avvocatura dello Stato. La seconda area descrive i servizi che
l’Avvocatura offre agli utenti ed ha una caratterizzazione più pratica
rispetto a quella sopra descritta. Le diverse sezioni che la compongono
forniscono informazioni sui soggetti che l’Istituto difende, sul tipo di
tutela fornita e sulle speciali regole che si applicano al processo che
veda come parte un’amministrazione dello Stato. L’utente viene introdotto
alla consultazione di pagine dai contenuti più utili per le attività
professionali.
Il sito web è completato da una terza area, le cui sezioni hanno lo scopo
di fornire aggiornamenti su eventi o notizie di rilevanza per l’Istituto
(News), orientare l’utente nella navigazione (Mappa), consentire di
accedere direttamente ad altri siti istituzionali o, comunque, di
interesse giuridico (Links utili), prendere contatti con l’Avvocatura
generale o con le sedi distrettuali (Contatti). Ecco i principali link del
sito:Storia
;
Funzioni;
Organizzazione; L'Avvocato
Generale;
Normativa;
Chi difende;L'amministrazione
in giudizio;
rassegna dell'Avvocatura;
Concorsi;
Bandi di gara. (red) |
Energia solare: al via il
III programma dell'Emilia-Romagna |
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Parte il
terzo programma della
Regione Emilia-Romagna per la produzione di energia elettrica dal sole,
a renderlo noto è la
newsletter dell'Emilia_romagna,
Autonomie .
A disposizione ci
sono 3,2 milioni di euro.
Risorse che serviranno ar finanziare fino al 75% della
spesa necessaria per realizzare circa 9mila metri quadrati di pannelli fotovoltaici,
pari ad una potenza elettrica complessiva di oltre 900 chilowatt.(red)
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Proprietario ed
editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
Redazione: via Parigi, 11 00185 - Roma
Direttore editoriale: Marcello Mochi Onori
Direttore responsabile: Marco Tumiati
In redazione: Stefano Mirabelli; Giuseppe Schifini
tel. 06.488829200 - fax 06 4881762
e-mail:redazione@regioni.it |
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