|
|
|
|
periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003
presso il Tribunale Civile di Roma
Sezione Stampa n.106/2003 |
|
n. 293 -
Roma, 20 maggio 2004 |
Sommario |
|
Emilia-Romagna su prostituzione ed esclusività medici |
|
Sono quasi
560.000 gli euro che la
Regione Emilia-Romagna investirà anche
nel 2004 per gli interventi nel campo della prostituzione, denominati
"Progetto
Oltre la Strada" : di questi,
400.000 euro sono destinati agli interventi di protezione e integrazione
sociale a favore delle vittime di tratta e sfruttamento e circa 160.000
per le attività di prevenzione sanitaria realizzati attraverso gli
operatori e i mediatori che agiscono su strada.
A queste risorse vanno aggiunti i cofinanziamenti dei 12 enti locali
(Comuni, Aziende Usl e Consorzi socio-sanitari) che fanno parte della
rete del Progetto Oltre la Strada e la quota del Fondo Nazionale Lotta
alla Tratta che anche quest'anno, per la quinta volta consecutiva, la
Regione Emilia-Romagna è riuscita ad ottenere con la presentazione al
Dipartimento Pari Opportunità di uno specifico progetto.
"Abbiamo complessivamente a disposizione circa 1.500.000 euro - commenta
l'assessore alle Politiche sociali Gianluca Borghi -, con i quali anche
nel 2004 sarà possibile dare una diversa prospettiva di vita alle
persone, prevalentemente donne e minori straniere, vittime della tratta
e dello sfruttamento sessuale da parte di organizzazioni criminali che
si stanno facendo sempre più ramificate, transnazionali e prive di
scrupoli".
Sono mediamente 500 le persone a cui ogni anno il Progetto Oltre la
Strada riesce a dare risposta, con interventi che non si limitano
all'accoglienza ma che prevedono veri e propri percorsi finalizzati
all'autonomia psicologica, abitativa e lavorativa. A questo si affianca
il lavoro di prevenzione sanitaria che gli operatori di strada
realizzano non solo a favore di chi si prostituisce o viene prostituita
ma anche a beneficio dei clienti e, conseguentemente, della popolazione
in generale.
"E' un lavoro silenzioso, talvolta non capito dai cittadini - sottolinea
l'assessore Borghi - ma fondamentale per l'impianto degli interventi
regionali nel campo della prostituzione e della lotta alla tratta.
Questi operatori e operatrici - prosegue - oltre alla prevenzione
sanitaria realizzano un lavoro capillare e instancabile di contatto, per
rendere le donne prostituite finalmente visibili e consapevoli dei
propri diritti; un passaggio essenziale per creare le condizioni, anche
di fiducia, per avviare un percorso di uscita dallo sfruttamento e dalla
violenza di cui talvolta queste persone sono vittime".
Segnaliamo anche altri interventi di altre Regioni. Ad
esempio nel veneto l'assessore De Poli ha annunciato che la “giunta
veneta approva 14 progetti 2003 per lotta a prostituzione e tratta
persone”. Sempre la regione veneto, attraverso l'assessore questa volta
Zanon, ha presentato il progetto europeo w.e.s.t.–primo in italia–“formare
polizia nazionale e locale a contrasto di questo vergognoso traffico”.
Ed
è anche iniziato il corso formazione operatori sicurezza per contrastare
tratta immigrate a livello europeo.
Mentre c'è stata
una nota in risposta a chi ha parlato di "silenzio di natura politica";
sul fenomeno della prostituzione nella provincia di Trento che afferma
di non aver "nascosto nulla". Da tempo si impegnano risorse ed energie
per affrontare adeguatamente il tema. E nel rapporto 2003
sull’immigrazione il saggio sull’argomento tratta, che entrerà nella
nuova edizione.
Infine
l'assessore
alla Sanità della Regione Emilia-Romagna, Giovanni Bissoni,
commenta negativamente le norme, relative all'esclusività di rapporto dei
medici, contenute nel Decreto legge n. 81/2004 approvato in via definitiva
dalla Camera.
Da ora in poi ai medici e' permesso di optare ogni anno per il rapporto
esclusivo o non esclusivo presentando un'apposita richiesta entro il 30
novembre. I medici che vorranno mantenere l'esclusivita' conserveranno
anche la relativa indennita'; inoltre, diversamente da quanto previsto
ora, coloro che opteranno per la non esclusivita' potranno accedere a
incarichi apicali di dirigenza di strutture semplici e complesse.
"Il Centro destra nel maldestro
tentativo di rispondere alle denunce dei medici, e in generale del paese,
sui pericoli che corre il Servizio sanitario nazionale stretto tra
sottofinanziamento e devoluzione, ha approvato nuove norme per l'attività
libero professionale dei medici. Lo ha fatto nel modo peggiore, eliminando
di fatto ogni regola di trasparenza e di buona organizzazione dei servizi.
Ma lo ha fatto anche forzando competenze regionali tutelate dalla
Costituzione e norme generali di regolazione del lavoro pubblico".
"A farne le spese - sottolinea l'assessore - sarà l'intero Servizio
sanitario nazionale, aumentando di fatto la conflittualità nei rapporti
fra il comparto e la dirigenza stessa.
Invocare infatti, oggi, l'accelerazione dei contratti di lavoro,
sorvolando sul vulnus insuperabile che quella norma, fuori da ogni
confronto con le Regioni, ha introdotto nel percorso del rinnovo
contrattuale per la dirigenza, negli aspetti normativi e finanziari, è
semplicemente quanto inutilmente strumentale".
E' positivo il giudizio di Intesa Medica che riunisce ANPO-CIMO ASMD-CISL
MEDICI. Ma fra i medici non si placa la protesta. La Cgil, Cisl e Uil
hanno annunciato lo sciopero per il rinnovo del contratti di lavoro il
prossimo 21 maggio. Lo sciopero dei medici e dei veterinari, insieme
a quello del Comparto Sanita', portera' per l'intera giornata di venerdi'
il blocco degli interventi, delle visite e delle analisi programmate negli
ospedali e nei servizi sanitari territoriali. Saranno invece garantite le
urgenze.
Ecco infine altre notizie dalla Regione Emilia-Romagna:
-TURISMO:
UNA CONFERENZA A BOLOGNA PER LANCIARE IL PROGETTO EUROPEO C.A.R.E. (CITTA'
ACCESSIBILI DELLE REGIONI EUROPEE) DI CUI L'EMILIA-ROMAGNA E' CAPOFILA.
DOMANI, MERCOLEDI' 19 MAGGIO ALLE ORE 9,30 NELL'AULA MAGNA DELLA REGIONE
-RICERCA:
AL VIA IL DISTRETTO TECNOLOGICO PER LA MECCANICA AVANZATA IN
EMILIA-ROMAGNA. FIRMATO L'ACCORDO CONCLUSIVO TRA MINISTERO DELLA RICERCA E
REGIONE EMILIA-ROMAGNA PER IL FINANZIAMENTO DEI PROGRAMMI PER IL DISTRETTO
TECNOLOGICO DELLA MECCANICA AVANZATA.
-Bandi
di gara e affidamenti nelle singole province in Emilia-Romagna
-UNA
DOMENICA IN CAMPAGNA: "FATTORIE APERTE" IL 16 E IL 23 MAGGIO IN TUTTA L'EMILIA-ROMAGNA
-SANITA'
- INFORTUNI MORTALI NEI CANTIERI DELL'ALTA VELOCITA' FERROVIARIA: LA
REGIONE EMILIA-ROMAGNA RILANCIA LE INIZIATIVE PER LA SICUREZZA NEI
CANTIERI. BISSONI: "SUBITO UN INCONTRO CON TAV E AUTOSTRADE"
(gs) |
Gli italiani e le sigarette: disamore |
|
Diminuiscono i fumatori e aumenta il ‘rispetto’ verso chi non fuma. Ecco
come cambia l’abitudine al fumo in Italia, secondo l’indagine Doxa
commissionata dall’Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con
l’Istituto Mario Negri e con la LILT.
Gli italiani che fumano sono sempre meno: il 26,2% della popolazione
adulta contro il 27,6% del 2003 e il 35,4% del 1957. Si tratta della
percentuale più bassa registrata negli ultimi 47 anni e accompagnata, per
la prima volta negli ultimi 20 anni, da una diminuzione delle vendite di
sigarette, in calo dell’1,3% nel 2003 rispetto al 2002. Sono questi alcuni
dei risultati dell’indagine Doxa condotta nel periodo marzo-aprile 2004
commissionata dall’Istituto Superiore di Sanità
in collaborazione con l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri e
la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT) e presentata oggi nel
corso della conferenza stampa che si svolge presso la Sede dell’Unione del
Commercio, del Turismo e dei Servizi della Provincia di Milano.
Rispetto a quanto emerge dall’indagine Doxa, la riduzione di fumatori ha
riguardato maggiormente gli uomini, passati dal 33,2% del 2003 al 30%
dell’anno corrente, mentre l’abitudine al fumo risulta, tra le donne,
stabile. Aumentano, contemporaneamente, gli ex-fumatori, passati dal 16,6%
del 2003 al 17,9% del 2004, con un aumento più deciso fra gli uomini (dal
22,5 a 24,8%).
Dall’indagine della Doxa, risulta, inoltre, un dato che smentisce uno dei
più comuni pregiudizi della società moderna, secondo cui i fumatori
sarebbero persone ‘incivili’, prive di qualunque senso di rispetto nei
confronti di chi non fuma. L’indagine, al contrario, ha rivelato che l’85%
dei fumatori è favorevole al fatto che il divieto di fumare sul posto di
lavoro venga esteso a tutte le aziende e che l’87% dei fumatori è
favorevole alla creazione di spazi per fumatori nei locali pubblici. Non
solo: il 54,5% di chi fuma ritiene che il fumo alteri il gusto e ben il
45% è consapevole della possibilità di apprezzare maggiormente i cibi dopo
solo 2-3 giorni dalla cessazione di tabacco.
(red) |
Oggi Conferenza dei
Presidenti delle Regioni, Unificata e Stato-Regioni |
|
Sanita' e questione finanziarie sono i temi
forti nell'agenda delle
CONFERENZE PRESIDENTI REGIONI,
UNIFICATA
e
STATO-REGIONI in
programma oggi.
I Presidenti delle Regioni dovranno esaminare il Documento ''Sanita'
futura'' elaborato dal ministro della Salute e dagli Assessori alla
Sanita' delle Regioni e delle Province autonome in occasione dell'incontro
di Cernobbio il 6 aprile 2004.
Prosegue poi il confronto e la discussione sulle ipotesi di
riorganizzazione del sistema delle Conferenze Stato-Regioni, Unificata e
della Conferenza dei Presidenti.
Anche la materia affari finanziari sara' domani sul tavolo dei Presidenti
con particolare riferimento alla perdita di entrate realizzate dalle
Regioni a statuto ordinario, relativamente alla Tassa auto e all'accisa
sulla benzina e al decreto legislativo. 56/2000 (cosiddetto decreto Visco
sul federalismo fiscale) rispetto alla situazione relativa
all'applicazione dello stesso per gli anni 2003 e 2004.
Saranno valutate dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni le proposte
di legge d'iniziativa parlamentare all'esame della Commissione IX della
Camera dei deputati recanti disposizioni in materia di trasporto pubblico
locale e quelle in materia di espropriazioni per pubblica utilita'
all'esame della 13/ma Commissione del Senato.
All'ordine del giorno anche alcune problematiche applicative
dell'ordinanza sulla riclassificazione sismica del territorio nazionale e
il Piano di messa in sicurezza degli edifici scolastici. Sul tavolo dei
Presidenti finiranno infine anche altri argomenti che rientrano fra i
punti all'ordine del giorno:
- il ddl delega al governo per il riordino dello stato giuridico
dei professori universitari all'esame della Commissione VII
della Camera dei Deputati (audizione della Conferenza primo
pomeriggio del 20.5.04)
- un documento sull'istituzione dell'Autorità Nazionale per la
Sicurezza Alimentare;
- uno schema di accordo per l'Internazionalizzazione del Sistema
Fieristico;
- un documento di osservazioni alla proposta di legge recante
disposizioni per il riconoscimento, il sostegno e la promozione
dei diritti individuali di formazione, orientamento,
certificazione e accompagnamento
- le determinazioni su una nuova sede della Conferenza dei
Presidenti delle Regioni.
L' Agenzia nazionale per il farmaco e' uno dei temi piu' importanti
nell'agenda della Conferenza Stato-Regioni. Manca infatti solo il parere
della Conferenza per rendere definitivamente operativo il nuovo organismo
che sostituisce la Cuf e gli altri organismi competenti in materia di
politica farmaceutica.
(red)
|
Spese-entrate degli enti locali del nord est |
|
"Federalismo frenato da bilanci eterogenei",
titola il Sole 24 Ore e il Gazzettino:
"I
primi conti in tasca al federalismo fiscale".
Per la prima volta sono stati messi nero su bianco i dati relativi alle
spese e alle entrate degli enti locali del nord est. Lo ha fatto la
Fondazione Nord Est con una ricerca.
Le tre regioni in esame
(Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia) sono ''a
statuti diversificati''.
Il primo dato fornito, quindi, rivela a quanto ammonta la spesa dello
Stato nel Nord Est: 25 dei 223 miliardi di euro che lo Stato destina
complessivamente a tutte le regioni, equivalenti a 3.825 euro pro capite
contro i 3.915 rilevati a livello nazionale. Questo dato medio si
differenzia, pero', fortemente - proprio per la diversa natura degli
statuti delle tre regioni - all'interno dello stesso Nord Est, perche' a
fronte degli 8.115 destinati ai cittadini del Trentino, quelli del Friuli
ne ricevono 5.518 e quelli del Veneto 2.491.
Nel '99, rivela la ricerca, le tre regioni hanno incassato risorse pari a
16.263.703 euro, provenienti da entrate tributarie ed extratributarie,
trasferimenti, alienazioni di patrimonio e indebitamento: pro capite sono
stati distribuiti 1.621 euro ai veneti, 6.532 ai trentini e 2.391 ai
friulani. Il dato
fortemente discrepante con gli altri del
Trentino, pero', non e' dovuto ad una maggiore tassazione dei suoi
cittadini, ma ad un minore trasferimento delle sue entrate allo Stato: ne
trattiene, infatti, il 93%, contro l'85% del Fiuli e il 41% del Veneto.
(red) |
Valle d'Aosta: sviluppo
montagna non e' ben perseguito |
|
L' obiettivo di rilevanza costituzionale
dello sviluppo della montagna non e' adeguatamente perseguito. E' la
principale critica che viene mossa alla proposta di legge governativa
recante 'Disposizioni per la valorizzazione e la tutela dei territori
montani'. Dell' argomento si e' discusso al Ministero per gli Affari
regionali, durante una riunione con il Ministro Enrico La Loggia e i
rappresentanti delle Regioni e delle Autonomie locali.
All' incontro ha partecipato anche l' assessore regionale al Turismo,
Sport, Commercio, Trasporti e Affari Europei,
Luciano Caveri, che
ha ribadito ''come la legislazione italiana in materia di montagna debba
obbligatoriamente tenere conto del dibattito in corso nell' Unione
europea, in vista dell' imminente approvazione del testo della
Costituzione europea''.
Secondo Caveri, ''nel caso in cui, nel testo della Costituzione europea,
manchi un esplicito riferimento alla montagna, o almeno ai territori con
handicap naturale o geografico permanenti, vi sarebbe il rischio di una
mancanza della base giuridica che consenta misure fiscali adeguate e
particolari condizioni in
tema di concorrenza e di servizi di interesse generale per le zone di
montagna''. E - per l' assessore - spetta al Governo Italiano farsi
portavoce di questa esigenza. Il ministro La Loggia ha riferito ai
partecipanti di aver allertato di questa necessita' sia il premier Silvio
Berlusconi sia il ministro degli Affari Esteri Franco Frattini, in vista
del summit decisivo di Bruxelles di meta' giugno.
E
martedì prossimo - 25 maggio, alle ore
16.30, nel Salone delle manifestazioni di Palazzo regionale, ad Aosta -
sarà presentata la nuova edizione dell'agenda delle manifestazioni
promozionali e sportive estive 2004-2005.
Infine su
LAVORO E DISABILITÀ:
oggi a SAINT-VINCENT ci sarà un punto mobile informativo. L’iniziativa è
promossa dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
Scadranno lunedì 24
maggio le iscrizioni ai TREKKING NATURE I soggiorni prenderanno il via
lunedì 21 giugno prossimo.
Segnaliamo inoltre:
- che la regione Piemonte promuove
“Il Popolo delle
Alpi”, ad Alagna, dal 21 al 23 maggio, un convegno internazionale sulle
minoranze alpine.
-Convegno
organizzato dalla Provincia autonoma di Trento con il Filmfestival,
soccorso alpino e guide MONTAGNA SICURA TRA PREVENZIONE, SICUREZZA E
TECNOLOGIAL’ASSESSORE GRISENTI: "SBAGLIATA LA CULTURA NO LIMITS".
-Sempre
la
Provincia di
Trento ha discusso con Parlamentari e Comuni il futuro delle popolazioni e
delle aree in quota.
(sm) |
U.E.: Regioni ogm free |
|
''No nella mia regione''. Mentre la
Commissione europea ha autorizzato l'immissione sul mercato di un mais
transgenico, sancendo cosi' la fine della moratoria in atto ormai da
cinque anni, molte regioni europee continuano la mobilitazione per
dichiarare il loro territorio libero da ogm. Insorgono
Verdi
e associazioni ambientaliste.
E il
ministro Alemanno sostiene che sara' il mercato a giudicare.
Ha cominciato l'Alta Austria con la Toscana, dando vita ad una rete di
''regioni ogm free'' che ormai conta dodici adesioni, hanno proseguito
altre regioni, tra cui molte italiane e francesi, che hanno approvato
leggi per bandire la coltivazione di ogm dal loro territorio incorrendo
spesso nel no dei tribunali amministrativi o come, nel caso della regione
austriaca, nell'opposizione di Bruxelles con il ricorso alla Corte di
giustizia del Lussemburgo.
Ma la battaglia va avanti. E' pronto a ribadirlo l'assessore regionale
all'agricoltura della Toscana, Tito Barbini, artefice con il suo collega
dell'Alta Austria, Josef Stockinger, della prima offensiva, gia' dal
novembre scorso, contro gli orientamenti di Bruxelles.
''Chiediamo all'Europa - dice oggi l'assessore, dopo aver appreso del via
libera al mais BT 11 - di consentirci di salvaguardare le nostre
produzioni di qualita' dal rischio della contaminazione''.
''Siamo nettamente contrari a questo via libera, perche' non tiene conto
dell'elementare principio di precauzione, sorvolando sull'evidenza che e'
ancora altissimo il livello di incertezza rispetto ai possibili rischi per
la salute dei consumatori. E perche' - aggiunge Barbini - questo primo
atto minaccia di essere l'anticamera dell'imposizione della coesistenza,
termine assolutamente improprio con cui la Commissione europea intende
salvaguardare solo la liberta' di chi voglia introdurre coltivazioni ogm,
senza assicurare la stessa salvaguardia ai coltivatori tradizionali e
biologici, che chiedono soltanto di poter continuare il loro lavoro''.
La Toscana, ricorda Barbini, si e' dotata di una legge fino dal 2000 che
non prevede soglie di tolleranza, pur di scongiurare anche la piu' piccola
possibilita' di rischio di contaminazione.
La modificazione geneticae' una tecnica che consiste nel 'copiare' singoli
geni etrasferirli su altri organismi. Le coltivazioni ogm sono pianteche
sono state modificate allo scopo di incrementare la loro resistenza a
malattie prodotte da insetti o virus. Allo stesso modo negli ogm viene
aumentata la tolleranza ai pesticidi e alle condizioni climatiche
sfavorevoli. Secondo i contrari, non sono stati condotti studi
sufficienti sugli ogm che potrebbero risultare dannosi per la salute ed
avere un impatto devastante sulla biodiversita'. Gli Stati Unitiricoprono
un ruolo guida nel campo della coltivazione ogm, conben il 75% della
produzione di soia Usa frutto di tali tecnichee il 34% della produzione di
grano. Sulla fine degli anni novanta, molti
Stati europei, tra cui Italia, Austria, Francia, Grecia eLussemburgo,
hanno messo al bando tali coltivazioni dando vitaa una moratoria 'di
fatto'. Davanti al blocco europeo, Stati Uniti, Canada e Argentina hanno
deciso di ricorrere al Wto denunciando il veto europeo perche' "privo di
basi scientifiche" e "illegale".
(red) |
|
Proprietario ed
editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
Redazione: via Parigi, 11 00185 - Roma
Direttore editoriale: Marcello Mochi Onori
Direttore responsabile: Marco Tumiati
In redazione: Stefano Mirabelli; Giuseppe Schifini
tel. 06.488829200 - fax 06 4881762
e-mail:redazione@regioni.it |
|
|
per iscriversi alla mailing list e ricevere regioni.it
alla tua casella di posta elettronica
|
link |
|
|
|
no copyright.
per pubblicare le notizie di regioni it
"clicca" |
|
|
|