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Sommario |
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A Dicembre con Barroso si apre il dopo-Prodi in Commissione UE | ||||||||||||||||||||||||||
Ha dovuto incassare accuse anche
pesanti, critiche e ironie, e affrontare per due settimane il fuoco di
fila degli eurodeputati appena eletti o rieletti. Ma alla fine José Manuel
Durao Barroso (nella foto) può dirsi davvero soddisfatto: a Strasburgo ha avuto una ''incoronazione''
di tutto rispetto, ben al di là dei pronostici dell'ultima. Lo sottolinea
la newsletter InEurop@
(strumento di informazione e comunicazione pubblica ideato e gestito
dalla Rappresentanza italiana della Commissione Europea).
Al voto espresso il 22 luglio nella prima Assemblea Plenaria del nuovo
Parlamento Europeo allargato ai dieci nuovi membri dell'Ue, invece del
risultato risicato se non quasi ''umiliante'' che gli avevano pronosticato
l'ex premier portoghese ha ottenuto una maggioranza decisamente robusta,
che senz'altro rafforza la sua autorità. 412 sì, 251 no e 44 astenuti o
schede nulle. I sì sono giunti dai popolari, dai liberali, dalla destra
moderata dell'Europa delle Nazioni, ma anche da tanti socialisti, sebbene
il loro capogruppo Martin Schulz avesse affermato che il gruppo non
avrebbe potuto dare il suo sostegno a Barroso. No hanno votato gli
italiani e i francesi, oltre ai Verdi e alla sinistra Comunista. Gli
oppositori gli hanno rinfacciato anzitutto la politica economica ''conservatrice''
condotta da Primo Ministro in Portogallo, e il suo sostegno alla guerra in
Iraq. Nel complesso, comunque, il risultato insperato dimostra che nelle due settimane di sfiancanti audizioni parlamentari come nella due giorni di dibattito in plenaria, Barroso, è riuscito a dar fondo alle sue doti di politico consumato per conquistarsi questa ampia maggioranza superando le dure critiche lanciate più che a lui, ai governi dell'Ue per il modo in cui è stato designato, ovvero in colloqui semisegreti e a porte chiuse. Certo è che nelle audizioni e soprattutto nel suo discorso in plenaria ha introdotto ingredienti destinati a piacere sia al centro-destra (con il riferimento alla ripresa economica nel segno degli investimenti, delle riforme e dell'ambiente favorevole alle imprese) sia alla sinistra, sottolineando con forza l'importanza dell'elemento sociale. ''Mi impegno - ha affermato, alternando il portoghese, l'inglese e il francese - a contribuire attivamente a un'Europa che sia molto di più che un semplice mercato. Desidero che l'Europa sia anche sociale e culturale''. E ha parlato di una grande ''partnership per la prosperità, la solidarietà e la sicurezza nel nostro continente'' che unisca ''la Commissione, gli stati membri, i partner sociali, il mondo degli affari e i cittadini attraverso l'Unione'', una ''partnership per l'Europa''. Barroso ha, inoltre, cercato di smussare gli angoli anche sulle critiche al suo filoamericanismo, ''potremo essere europeisti e difendere buoni rapporti transatlantici'', salvo poi assicurare: ''sono portoghese, sono europeo, e se sarò eletto difenderò gli interessi generali dell'Europa e il bene comune. Non permetterò che l'Europa sia messa in secondo piano''. Barroso ha infine ribadito l'importanza per l'Europa di una esecutivo ''forte e indipendente''. L'Unione Europea a Venticinque, ha spiegato, ''ha bisogno di una Commissione forte, non per fare la guerra al Consiglio (espressione dei governi. n.d.r.) ma al contrario per sostenerli e consigliarli. Sono convinto per avere i mezzi per convincere i governi, in fondo io stesso sono stato Primo Ministro''. Ha ribadito che non sarà di parte, e ha promesso che con chi gli ha detto no avrà ''lo stesso fairplay che ho avuto con la Grecia quando ha vinto gli Europei in Portogallo''. Il successore di Prodi ha annunciato che comincerà a lavorare immediatamente alla sua squadra e che presenterà il suo esecutivo nell'ultima settimana d'agosto ed ha subito messo in chiaro che ''non vi saranno commissari di serie A e di serie B, saranno tutti e 24 dei 'supercommissari'''. Ha, inoltre, escluso la creazione di ''clusters'', i gruppi di commissari coordinati da un vicepresidente, come invece ipotizzato dall'attuale esecutivo per far fronte a una Commissione arrivata a 25 membri. Una scelta che sembra far sfumare la richiesta di Berlino di assegnare al tedesco Guenter Verheugen un posto di ''supercommissario'' per l'economia. Evidentemente, Barroso ha capito che avere intorno a sé dei vicepresidenti con poteri molto forti avrebbe potuto creargli non pochi grattacapi e anche guerre interne alla Commissione. Altre notiziedella newsletter InEurop@ :Barroso Presidente della Commissione il 22 luglio ampia maggioranza all'Europarlamento; La Corte di Giustizia dà ragione alla Commissione sul Patto Vittoria sul Consiglio, le regole vanno rispettate; A Strasburgo il nuovo Parlamento dell'Europa Unita . Il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha dal canto suo sottolineato , nell'intervento alla V conferenza degli ambasciatori, conclusasi ieri, il ruolo svolto dal nostro Paese proprio per l'elezione di Barroso. "E' stato il governo italiano il principale artefice della nomina di Jose' Manuel Durao Barroso a prossimo presidente della commissione europea". Ora "Barroso porterà alla testa della commissione la riconoscenza per l'Italia che e' stata artefice della sua elezione", ha detto Berlusconi ai diplomatici. E ha ricordato, "due paesi avevano messo sul tavolo il loro candidato per l'Ue"; si trattava di Francia e Germania che sostenevano per la successione a Romano Prodi l'attuale premier belga Guy Verhofstadt. "Io invece avevo avuto mandato dal partito popolare europeo di portare avanti una richiesta diversa", vale a dire la candidatura di Barroso. Come "mai era accaduto in passato", ha sottolineato il premier, "abbiamo saputo controbattere" alle posizioni di Parigi e Berlino "e insieme con gli altri paesi siamo riusciti aottenere che il nostro candidato" risultasse il prescelto". (red) |
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Dpef: Regioni sospendono parere | ||||||||||||||||||||||||||
Le
regioni sospendono il giudizio sul Dpef
finché non ci sarà la possibilità di confrontarsi sul provvedimento varato
dal Consiglio dei ministri. La Conferenza dei presidenti delle Regioni
quindi dà ''formalmente un parere sospeso''.
Il presidente della Conferenza delle Regioni, Enzo Ghigo (nella foto), ha
chiarito ieri che ''non essendoci la conferenza unificata, non ci sara' il
momento nel quale discutere''. Conferenza Unificata che è ''saltata'', infatti, per
la protesta degli Enti locali contro la
manovra correttiva, approvata sempre ieri dal Senato.
''In buona sostanza - ha spiegato Ghigo - abbiamo sospeso il parere. Abbiamo gia'
deciso quali considerazioni di carattere politico generale faremo (cfr . Proposte
Regioni su Dpef). A
grandi linee - ha ribadito il Presidente senza volere entrare nel merito
dei contenuti del parere - aspettiamo di vedere, vista la disponibilita'
del governo a coinvolgerci nella formulazione tecnica della finanziaria,
di vedere in parte soddisfatti i temi che abbiamo gia presentato nel
documento tecnico consegnato al governo. Si tratta - ha concluso - di un
parere interlocutorio pieno di speranze'', attendendone la lettura. Per la
prossima settimana sul Dpef è prevista una Conferenza straordinaria dei
presidenti delle Regioni. |
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Al via l'agenzia italiana del farmaco | ||||||||||||||||||||||||||
Al via l'Aifa (l'agenzia italiana del
farmaco), l'organismo che opera sulla base degli indirizzi e della
vigilanza del ministero della Salute, in autonomia, trasparenza ed
economicita', in raccordo con Regioni,
Istituto Superiore di Sanita', Irccs (istituti di ricovero e cura a
carattere scientifico), associazioni dei pazienti, medici e societa'
scientifiche e il mondo produttivo. L'Aifa ha predisposto anche un portale
www.agenziafarmaco.it, sia in italiano che in inglese.
L'inaugurazione e' avvenuta alla presenza del ministro della salute
Girolamo Sirchia e del ministro La Loggia, e del Coordinatore
nazionale degli Assessori alla Sanità delle Regioni e Province autonome
Fabio Gava. "L'agenzia ha una funzione culturale, di conoscenza e servira' come consulente tecnico-scientifico nella Conferenza Stato-Regioni sui farmaci - ha detto Antonella Cinque, presidente dell'Aifa - per rilanciare gli investimenti nella ricerca e sviluppo, semplificando e sburocratizzando le pratiche per immettere in commercio i nuovi farmaci e avere piu' sperimentazione clinica in Italia. Saremo - ha aggiunto la Cinque (nella foto) - piu' competitivi nei tempi di registrazione in Europa affinche' le industrie sperimentino nel nostro Paese". Tra gli altri obiettivi indicati dal presidente dell'Agenzia del farmaco anche il monitoraggio dei consumi dei farmaci rimborsabili anche con correttivi. "Ci deve essere equilibrio con la legge finanziaria", ha aggiunto la Cinque ricordando la necessita' di un'informazione indipendente. Secondo Nello Martini, direttore generale del nuovo organismo, bisogna tagliare i tempi per l'autorizzazione al commercio dei farmaci e quelli per stabilirne la rimborsabilita' da parte del Ssn. Mentre il presidente di Farmindustria, Federico Nazzari, sottolinea: "Credo che il Ministro rivolgesse il monito non solo alle aziende del farmaco ma a tutto il resto del sistema della sanita' e, credo anche alle istituzioni, perche' in altre occasioni lo stesso Sirchia (Sole 24 Ore: Farmaci, Sirchia chiede di investire) ha richiamato a piu' etica sia da parte delle aziende che da parte dello Stato. Ma se fosse una predica a senso unico allora non mi piace". L'Aifa, promette il ministro Sirchia (La Stampa: Sirchia- piu' moralita' con l'Agenzia del farmaco), dovra' garantire, guardando e copiando anche le esperienze di altri Paesi, tempi piu' brevi per l'arrivo dei nuovi farmaci sul mercato, oggi ancora troppo lunghi, e accelerare le pratiche per la rimborsabilita'. Particolare attenzione sara' dedicata anche alle malattie rare. ''Il farmaco non e' un bene di consumo qualsiasi, ma sempre piu' un prodotto etico, un elemento di vita per i bisogni dei malati. Spero - ha concluso Sirchia - che l'Agenzia dia i frutti che Governo, Parlamento, Regioni e soprattutto i cittadini si aspettano''. - - - - - - - - - - - - - E di sicuro interesse per le scelte riguardanti il settore farmaceutico è la nota recentemente pubblicata dal Cerm (Competitività regolazione mercati) , in cui gli autori (F. Pammolli, che è l'esperto nominato dal Ministero delle attività produttive all'Agenzia italiana del farmaco, e N.C. Salerno) sottolineano che il decreto taglia-prezzi "chiama in causa le Regioni alla ricerca di risorse finanziarie per la copertura ex post dei disavanzi generati (generabili) da quegli stessi malfunzionamenti strutturali che non vengono toccati. In altri termini - scrivono ancora gli autori - le Regioni sono chiamate in causa al di fuori del rapporto con lo Stato che deriverebbe dall'impostazione federalista del sistema sanitario; anzi, addirittura con modalità contrastanti il modello federalista, perché non c'è assegnazione di obiettivi e individuazione delle specifiche responsabilità dei centri decisionali e di costo". La strada da percorrere per Pammolli e Salerno è un'altra: "sono necessari interventi strutturali univocamente identificabili: l'aumento dell'apertura al mercato di tutte le fasi della filiera del farmaco e la scelta di forme di responsabilizzazione della domanda dei prodotti farmaceutici. Si tratta di riforme necessarie sia per il controllo della spesa che per al costruzione del federalismo". (sm) |
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Tessera sanitaria in Abruzzo | ||||||||||||||||||||||||||
Tessera sanitaria contro gli sprechi in
Abruzzo.
Diventa
quindi realta' la tessera
sanitaria che consentira' di razionalizzare la spesa sanitaria,
tagliare sprechi, individuare frodi e truffe, e ottimizzare una
spesa che rappresenta la seconda voce nel bilancio dello Stato,
dopo quella della previdenza, e che e' caratterizzata da un
trend crescente. La tessera - simile a quella del bancomat - ha
debuttato oggi in Abruzzo, regione pilota, ed entro il 2005
verra' estesa a tutti gli italiani. Il progetto di monitoraggio, denominato ''Sistema Ts'', e' in attuazione della Legge n. 326/2003 ed e' del Ministero dell'Economia e delle Finanze, che lo ha sviluppato con i Ministeri della Salute e dell'Innovazione Tecnologica. La regia operativa e' affidata all'Agenzia delle Entrate attraverso una convenzione con la Ragioneria Generale dello Stato, che ha la titolarita' del progetto. La realizzazione del sistema e' della Sogei, partner tecnologico del ministero della Sanita'. Il ''Sistema Ts'' di monitoraggio consentira' allo Stato di governare l'andamento della spesa pubblica sostenuta per farmaci e prestazioni specialistiche e di potenziare le verifiche sul diritto alle esenzioni spettanti agli assistiti, monitorando tutte le fasi dello svolgimento della spesa, dalla prescrizione alla prestazione. Inoltre consentira' di individuare politiche e interventi idonei per una gestione ottimale della spesa sanitaria. La tessera sanitaria va esibita in farmacia o per ricevere prestazioni specialistiche. (red) |
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Liguria: nuovo Statuto | ||||||||||||||||||||||||||
La Regione Liguria ha
un nuovo Statuto. A renderlo noto è la newsletter della regione
Liguria. |
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Frattini: no a emarginazione Regioni, ma necessario coordinamento | ||||||||||||||||||||||||||
La
quinta Conferenza
degli ambasciatori d'Italia si e' rivelata una tre giorni importante,
uno strumento essenziale e prezioso per approfondire le problematiche
internazionali e mettere a punto le linee d'azione e gli strumenti di
intervento sui grandi temi della politica estera italiana''. Lo ha
dichiarato il ministro degli Esteri Franco Frattini, tracciando un
bilancio dei lavori della Conferenza, conclusa ieri dal presidente del
Consiglio Silvio Berlusconi. ''Europeismo e atlantismo, due percorsi, un
obiettivo comune'', ''L'Azione dell'Italia nelle aree strategiche vicine,
Medio Oriente/Mediterraneo e Balcani'', e ''Piu' Italia nel mondo'' sono
state le tre direttrici che hanno animato le sedute della Conferenza, ha
ricordato il ministro, ulteriormente sviluppate in colazioni di lavoro
presiedute da ministri di Governo e tavole rotonde geografiche presiedute
dai sottosegretari agli Esteri e vice ministri di altre amministrazioni.
Con riferimento al rapporto fra la Farnesina e le Regioni Frattini ha detto ''Abbiamo sventato tentativi di emarginare le Regioni senza perdere però le fila di un coordinamento della Farnesina, la cui mancanza segnerebbe il declino della politica estera italiana''. Con queste parole il ministro degli Esteri Franco Frattini ha di fatto chiuso ufficialmente lo strappo con le regioni sulla politica estera. Nel suo intervento di apertura nella terza giornata della quinta Conferenza degli ambasciatori italiani nel mondo alla Farnesina, il capo della diplomazia italiana ha evidenziato l'importanza dell'intesa raggiunta il 7 aprile, che ha consentito di mettere a punto formule di coordinamento operativo. ''Un ruolo di coordinamento, quello del ministero, che e' - ha puntualizzato il titolare della Farnesina - ovviamente irrinunciabile''. I due accordi raggiunti in aprile con le Regioni (un protocollo per la collaborazione in attivita' internazionali di intesa con il ministero per gli Affari regionali e un programma di sostegno per la cooperazione decentrata nell'area adriatica di Euromediterranea) sembrano dunque aver rimarginato le incomprensioni con le regioni.(red) |
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