periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 336 - Roma, 22  luglio 2004

Sommario

Fiducia su manovra economica Federalismo critico
III Edizione premio "Cultura di gestione" Grtn: accordo con Basilicata, Calabria, Campania e Sicilia
Istat su export Piemonte e progetti televisivi
Fiducia sulla manovra economica
E' previsto per stasera alle 18.30 alla Camera l'inizio della votazione del maxiemendamento del governo al decreto legge sul contenimento della spesa pubblica su cui il governo ha posto la questione di fiducia.
Alle 16.30 inizieranno le dichiarazioni di voto e Giovanardi annuncia la presenza di Berlusconi; dopo il voto di fiducia si passerà all'esame degli ordini del giorno (l'opposizione ha annunciato che ne presentera' ''di qualità''), quindi ci saranno le dichiarazioni di voto e la votazione finale sul decreto, cui si potrebbe giungere in tarda serata.
La manovra sui conti pubblici e' ''uno sciroppino da prendere per l'Italia'', dice
Giancarlo Giorgetti, presidente della Commissione bilancio della Camera e segretario della Lega. ''La manovra risponde a quanto e' stato chiesto all'Italia dall'Ecofin e all'impegno preso da Berlusconi, ci sono misure di sacrificio, qualche aumento, tutto quello che dobbiamo e possiamo fare'', spiega Giorgetti.
Intanto il
Governo è al lavoro per definire il Dpef in preparazione della prossima Finanziaria.
Sulla riduzione del 10% delle somme iscritte a bilancio per l'acquisto di beni e servizi degli enti locali che abbiano rispettato il patto di stabilita è interventuto anche il presidente della Regione Piemonte,
Enzo Ghigo, e l'assessore al Bilancio, Gilberto Pichetto.
La riduzione del 10% per spese di beni e servizi sul bilancio 2004 sara' limitata alle spese non ancora impegnate alla data del 12 luglio. Il provvedimento e' stato gia' licenziato dalla commissione bilancio di Montecitorio e rimodulerebbe anche i canoni demaniali. Esso vale complessivamente 1.082, milioni, di cui 553,5 sono effetto delle nuove entrate, 479 derivano dal taglio di accantonamento per il ministero del Welfare e il resto da vari aggiustamenti minori fra cui tagli alla difesa, aumenti di imposte per tutti gli immobili che non siano prima casa (l'intervento non incide ne' sull'Irpef ne' sull'Ici), aumento dei mutui nonche' delle marche da bollo. Piccole modifiche ai comuni e al sud.
''La parte del decreto che ci riguarda e' un vero pasticcio'', afferma, in un'intervista a la Stampa (
Domenici, il decreto un pasticcio), Leonardo Domenici, sindaco di Firenze e presidente dell'Anci. Mentre il "Sole 24 Ore" titola: Bilanci dei comuni al buio, e fa anche il punto della situazione sul condono edilizio: Il condono edilizio ferma le domande, Nessun rischio su reati e sanzioni.
In un documento l'Upi chiede formalmente un incontro con i presidenti della Camera e del Senato ''per rappresentare ai piu' alti livelli istituzionali la preoccupazione delle Province per la lesione del sistema delle relazioni istituzionali'', esprime  ''il piu' netto dissenso rispetto alla decisione del governo di porre la fiducia su una materia che riguarda l'intero sistema istituzionale e la vita del paese'' ed impegna l'Ufficio di presidenza dell'Upi a ''ritirarsi da tutti i tavoli di raccordo istituzionale fino a che non sia ripristinato un serio confronto della Conferenza Unificata sulle scelte di politica economica del Paese, a partire dal Dpef 2005-2008 e dalla prossima legge finanziaria''. E l'Eurispes
rende noto che ammonta a circa 2,1 miliardi di euro(4mila miliardi delle vecchie lire) il contenimento della spesa previsto dalla cosiddetta manovrina in votazione oggi alla Camera.
(red)
III Edizione premio "Cultura di gestione"

Giunge alla terza edizione il Premio “Cultura di Gestione” - secondo quanto reso noto da Federculture - iniziativa volta a identificare, premiare e diffondere esperienze di innovazione sulla valorizzazione e la gestione del patrimonio e delle attività legate alla cultura, al turismo e all’ambiente,  con particolare riferimento alle formule gestionali miste pubblico-privato  e all’ adozione di modelli di integrazione tra cultura, ambiente, sport e turismo. Il Premio è destinato alle amministrazioni pubbliche centrali e periferiche, agli enti locali, alle regioni, alle fondazioni, alle associazioni e organizzazioni non profit, alle scuole, alle università e a tutti quei soggetti, pubblici e privati, che gestiscono beni, attività culturali, parchi e impianti sportivi. Per poter essere ammessi al bando i progetti possono essere sviluppati sia singolarmente che in partnership, purché facciano riferimento ad esperienze  realizzate o in corso di realizzazione, che dovranno tuttavia concludersi entro il 31 dicembre 2004.
L’iniziativa, che nasce dalla necessità di scoprire il valore della cultura nei termini del suo reale significato sociale ed economico, vuole essere un’occasione di incontro e di scambio tesa a catalizzare l’attenzione sui beni e le attività culturali, valorizzandone  la valenza di produttori di utilità e ricchezza all’interno di diversi contesti territoriali.
Il Premio “Cultura di Gestione” abbraccia quattro aree di intervento:
Politiche di gestione e valorizzazione di beni e attività culturali; Politiche di promozione di beni e attività culturali; Politiche di valorizzazione del territorio; Politiche di gestione e valorizzazione dei servizi sportivi.
Inoltre comprende cinque premi speciali che saranno riconosciuti dagli Enti e delle Aziende partner
(red)

Istat su export

Le esportazioni totali dell'Italia crescono più velocemente delle importazioni migliorando così a maggio il saldo della bilancia commerciale complessiva. Le esportazioni  - segnala l'Istat - nel mese sono cresciute del 7,9% rispetto a maggio
2003 mentre le importazioni sono cresciute del 5% rispetto allo stesso mese dell'anno scorso con un saldo pari a 294 milioni di euro. Migliora anche il saldo del commercio con i Paesi dell'Ue.
A maggio le esportazioni dell'Italia verso i Paesi dell'Ue a 25 sono cresciute del 6%, mentre le importazioni sono aumentate del 2,9%. Il saldo e' pari a 185 milioni di euro.
Sono aumentate soprattutto a maggio le esportazioni dell'energia (+38,4), dei beni strumentali  (11,4%) e dei prodotti intermedi (+11,4%) mentre lieve e' stato il calo dei beni di consumo (-0,7% dovuto ad un incremento del 5,4% dell'export dei beni durevoli e ad un calo del 3,3% di quelli non durevoli).
Per le importazioni l'aumento piu' alto e' sempre quello dell'energia (+15,6) mentre per i prodotti intermedi la crescita e' stata del 5,7% e per i beni di consumo del 6,1%. Per i beni strumentali si e' registrato un calo delle importazioni dello 0,6%.
A maggio 2004 le variazioni tendenziali piu' elevate delle esportazioni hanno riguardato i prodotti petroliferi raffinati (+40%) e i prodotti in metallo (+28,5%). Per le importazioni i maggiori aumenti si sono registrati nei minerali energetici (+20,3%), quelli non energetici (+17,5%) e i metalli e prodotti in metallo (+14,6%).
Le ultime notizie dall'Istat:
-
Commercio estero
Scambi complessivi e con i paesi UE
Maggio 2004 (21 luglio 2004)

-
Il sistema di indagini sulle acque
Anno 1999 (20 luglio 2004)

-
Industria: fatturato e ordinativi
Maggio 2004 (19 luglio 2004)

-
Bilancio demografico nazionale
Anno 2003 (15 luglio 2004)

-
Prezzi al consumo: dati definitivi
e analisi della Dinamica dei prezzi
Giugno 2004 (14 luglio 2004)

(red)

Grtn: accordo con Basilicata, Calabria, Campania e Sicilia

La concertazione con il territorio e' alla base dell'accordo di programma quadrangolare siglato a Napoli tra il Grtn (Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale) e quattro regioni meridionali: Basilicata, Calabria, Campania e Sicilia per lo sviluppo della rete elettrica sul territorio.
L'accordo e' stato siglato nella sala giunta della Regione Campania dal presidente del Grtn, Carlo Andrea Bollino, dal presidente della Regione Calabria, Giuseppe Chiaravalloti e dagli assessori alle Attivita' Produttive di Basilicata, Campania e Sicilia, rispettivamente Gaetano Fierro, Gianfranco Alois e Marina Noe'.
L' accordo di programma tra il GRTN e le regioni Sicilia, Basilicata, Puglia, Campania, ''e' la naturale prosecuzione del protocollo e degli atti d' indirizzo siglati da aprile nell' Isola con il Gestore della Rete, ha detto
Marina Noe', assessore all' industria della Regione Siciliana: ''E' stata sancita da parte delle Regioni - ha spiegato - la volonta' di seguire un percorso comune e condiviso di valutazione del piano di sviluppo della rete".  Il Sud potra' così contare su una rete elettrica funzionale e sicura, con garanzie di stabilita' ed efficienza, prevedendo lo sviluppo della rete elettrica nazionale nel pieno rispetto dell'ambiente.
L'accordo prevede la possibilita' di attivare il processo Vas, valutazione ambientale strategica, attraverso cui sara' possibile accertare preventivamente la sostenibilita' ambientale dello strumento di pianificazione e valutare l'impatto complessivo delle singole opere che lo compongono e quindi la loro fattibilita' ambientale.
Per raggiungere lo scopo il Grtn si impegna a informare preventivamente le regioni sull'elaborazione del piano di sviluppo della rete di trasmissione nazionale per favorire un confronto sullo stesso e ad elaborare i propri piani  armonizzandoli con gli strumenti di pianificazione energetica ed urbanistica nonche' col sistema dei vincoli paesaggistici ed ambientali in atto nelle regioni, nel rispetto delle norme e a
tutela della salute. L'accordo prevede inoltre la promozione dello sviluppo sostenibile attraverso l'applicazione del principio della valutazione ambientale strategica alla pianificazione dello sviluppo della rete elettrica ad alta e altissima tensione; nell'accordo, infine rientra l'impegno del gestore a collaborare con le regioni e gli enti locali nella promozione della concertazione nella gestione e soluzione dei conflitti ambientali.
Infine le regioni
Campania e Basilicata, dal canto loro, si impegnano a fornire al Grtn dati ed informazioni di interesse in proprio possesso e ad agevolare e snellire gli iter autorizzativi relativi ai singoli interventi previsti dal piano di sviluppo.

On line sul sito del Gestore i precedenti protocolli:
Regione Lombardia - Gestore della Rete : protocollo d'intesa per la realizzazione di una sperimentazione pilota per l'applicazione della VAS al programma triennale di sviluppo della RTN (204KB) 16/05/03
Regione Emilia Romagna - Gestore della Rete : protocollo di intesa (129KB) 09/05/03
Regione Calabria - Gestore della Rete: protocollo di intesa in merito alla pianificazione elettrica relativa al territorio regionale (264KB) 08/05/03
Protocollo di intesa tra il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e il Gestore della Rete (156KB) 31/03/03
Regione Piemonte - Gestore della Rete: accordo per la valutazione ambientale strategica sul nuovo piano di sviluppo della rete piemontese (73KB) 17/01/0

(red)

Federalismo critico

Il federalismo della confusione, è un fondo di oggi de "Il Sole 24Ore" (Riforme, ora è scontro tra An e Udc), che interviene sugli statuti delle Regioni, e in particolare di Toscana e Veneto. C'è anche un'intervista de "la Repubblica" all'ex presidente della Consulta Francesco Paolo Casavola, che affronta il tema della devolution, del Senato federale e della Corte Costituzionale.
Federalismo? ''Macché, quello della Lega è un tentativo di "desovranizzazione" dello Stato, un'operazione regressiva che rendera' i cittadini italiani diseguali. E' un monstrum giuridico partorito da ingegneri costituzionali dalla fantasia turbata'', sostiene Francesco Paolo Casavola. ''Una riforma della struttura dello Stato - spiega Casavola - non puo' essere decisa solo da una parte, da una maggioranza che per forza di cose, in una democrazia, e' provvisoria. Il disegno riformatore deve nascere da un accordo tra maggioranza e opposizione: e' un principio imprescindibile. (...) Intanto non chiamiamolo federalismo, che significa raggiungere un'unita federale a partire da una pluralita'. Qui si fa l'opposto: dall'unita' dello Stato si vuole arrivare a un'articolazione della sovranita' a livello locale. Quella della Lega e' una pericolosa operazione di "desovranizzazione" dello Stato.  Attribuire alle Regioni il potere di legiferare in via esclusiva su salute, sicurezza e istruzione significa ledere il principio di eguaglianza dei cittadini, che hanno diritto alle stesse prestazioni pubbliche per la tutela di questi loro beni. E' un tentativo pericoloso di rendere i cittadini delle diverse Regioni diseguali. Sarebbe meglio, su questi temi, prevedere una legislazione concorrente, in cui lo Stato fissa le linee direttive, dentro le quali possano muoversi gli enti territoriali. Insomma si deve capire che in alcune materie, come energia, finanze e trasporti, lo Stato non deve delegare. Se cio' avviene, si va contro la modernizzazione del Paese''.
''Se si vorra' riservare il nuovo Senato a una oligarchia di amministratori locali - continua Casavola - si creera' una Camera di dubbia democraticita'. Se invece si intende solo aggiungere alle elezioni locali una elezione del Senato su base territoriale si compiera' un'operazione di facciata. Inoltre il Senato federale legiferera' sulle materie di competenza concorrente: un assurdo, sarebbe come dare alla Conferenza Stato-Regioni lo status di organo legiferante''.
''La futura Corte costituzionale avra' 7 giudici su 15 nominati dal Senato federale. Giudici che rischiano di diventare i paladini degli interessi locali, snaturando la Corte che da organo neutrale di garanzia costituzionale, rischia di diventare un mero collegio arbitrale'', conclude il presidente emerito della Consulta.
Oggi c'è anche un'intervista al Senatore Ds Passigli su "l'Unità":  ''Sono pessimista. La maggioranza ha blindato il testo al Senato e il gioco si ripete. In commissione il relatore, Donato Bruno di Forza Italia, segue una sola pista: bloccare tutti gli emendamenti, quelli dell'opposizione come quelli di Follini. Se passa qualcosa e' per peggiorare. Vuole procedere velocemente, anzi corre. La Lega impone i tempi...''.
''Calderoli lo ha detto. Se non si conclude entro una settimana, lui si dimette. Quindi vogliono licenziare il testo al piu' presto per poterlo presentare in aula prima delle vacanze. La legge non verra' approvata, ma verra', come si dice, incardinata, perche' alla ripresa dei lavori possa continuare la discussione e si arrivi al voto nel giro di un paio di settimane. Lega accontentata. Follini fa opposizione di bandiera con i suoi emendamenti, che vengono bocciati. Puo' stupire che un ex democristiano, erede di una tradizione e di un partito che in fondo la nostra Costituzione ha contribuito a scrivere e ha sempre difeso, adesso si faccia partecipe di un'operazione, che alla conclusione consegnera' all'Italia qualcosa di assolutamente diverso, qualcosa che mette in pericolo la nostra democrazia. Evidentemente la Lega approfitta di un potere di ricatto molto superiore a quello dell'Udc, che ha una gran paura delle elezioni...''.
''Questa costituzione - sostiene l'esponente diessino - cancella ogni ricerca di equilibrio dei poteri, obiettivo di qualsiasi cultura liberaldemocratica, per concentrare tutto il potere nelle mani della maggioranza (che puo' essere minoranza nel paese, in virtu' del sistema elettorale), e attraverso la maggioranza, nelle mani di un premier. Una costituzione anticostituzionale. (...) L'election day. In un giorno si elegge tutto: premier, parlamento, consigli regionali. L'effetto omologante e' devastante e significa cancellare un altro carattere delle democrazie moderne: consentire la diversita' e l'articolazione dei poteri, il pluralismo politico che dovrebbero esprimere governo nazionale e governi locali, la normale dialettica consentita dal fatto che esistano regioni di centrosinistra e di centro destra... Con l'election day invece finisce con il contare piu' di tutto e su tutto la competizione per il premier''.
La Lega ''non s'accorge della palese contraddizione: da una parte invoca il federalismo, dall'altro sposa una norma che lo deprime".
''Senza l'accordo con le regioni sulle riforme non si va da nessuna parte'', dice a Radio Radicale  il presidente della
Regione Lazio Francesco Storace. ''Occorre dare una registrata  all'azione di governo in maniera seria -dice Storace- io ho una proposta al ministro Calderoli, visto che si parla di riforme: lui è uno che ha detto di sapere tutto  sulle riforme, magari c'e' anche un soggetto che sulle riforme ha qualcosa da dire, visto che quando parliamo di federalismo parliamo della vita delle regioni''. ''Calderoli  cominci con il piede giusto".
Mentre il presidente della regione Lombardia, Roberto Formigoni, afferma: ''Mi auguro che il passaggio alla Camera della devolution possa avvenire entro la fine dell'estate. Ci sono segnali positivi piu' che segnali negativi''. ''Le parole di Calderoli -aggiunge Formigoni- a cui peraltro vanno tutti i miei auguri, vanno interpretati come un incitamento verso un raggiungimento rapido di questo obiettivo. Sono informato dei colloqui che sono intervenuti tra le diverse forze della maggioranza e mi sembra che si stia raggiungendo un accordo per la realizzazione della devolution, di un federalismo vero e autentico che la Regione Lombardia auspica da tempo''.
''Ci sono segnali positivi piuttosto che segnali negativi'', dice Roberto Formigoni: ''Io mi auguro - conclude il governatore - che questa importante riforma possa essere approvata dalla Camera entro l'estate''.
(gs)

Piemonte e progetti televisivi
RaiAlp, il progetto grazie al quale la Rai torinese vorrebbe rilanciarsi con l’appoggio anche economico degli enti locali, e della Regione in particolare, non è ancora approdato al consiglio di amministrazione: il direttore generale Flavio Cattaneo non l’ha inserito tra le decisioni all’ordine del giorno. È una circostanza preoccupante per i torinesi, che temono che tra le due ipotesi in discussione finisca col prevalere quella minimalista: 45 minuti di rubrica settimanale, al posto delle tre ore al giorno di trasmissione su un canale satellitare e dei 45 minuti su Raitre tutti dedicati alle regioni dell’arco alpino. 
Intanto, il 27 luglio, lo stesso Cattaneo e il ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri saranno a Torino per presentare il nuovo portale digitale terrestre della Regione Piemonte- secondo quanto riportato da
prima on line. La Regione ha anche un altro grande progetto di informazione televisiva: il Pan, Piemonte All News.
(red)
 

Proprietario ed editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
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