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Sommario |
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Dpef: la discussione entra nel vivo | ||||||||||||||||||||||||||
Oggi i presidenti delle Regioni
si confrontano su alcuni dei principali temi di programmazione
economico-finanziaria, in vista di una serie di incontri istituzionali
prima del parere del Dpef. Dal governo e dalle forze politiche giungono intanto alcuni segnali proprio sul Dpef (che secondo il Ministro Alemanno dovrebbe essere varato prima del 5 luglio). E' necessario un Dpef molto attento e rigoroso per garantire che non ci sia uno sforamento del 3% nel rapporto deficit-Pil''. E' quanto affermato il vice presidente del Consiglio, Gianfranco Fini (nella foto), deve essere un Dpef che ''abbia un'azione di riduzione di contenimento della spesa, ma -ha sottolineato- anche un meccanismo virtuoso per la crescita e lo sviluppo economico. Le due cose -ha concluso il vice premier- devono stare insieme''. "La politica delle riforme strutturali - ha aggiunto Fini - è obbligatoria, affiancata a una politica dei conti. Bisogna -ha detto -continuare su questa strada''. "Se c'e' un segnale di ripresa nel 2005, come sembra, o oggi indichiamo quali sono le direzioni di sviluppo verso le quali andare, o -ha concluso- rischiamo di essere fuori''. sarcastico il Commento di Massimo D'Alema: ''Guardo con commozione al vice presidente del Consiglio che e' li', in attesa, dopo tre anni, di essere nominato regista della politica economica. Nel frattempo il film sta finendo e lui non ha avuto alcun peso nella determinazione delle scelte fondamentali del Paese''. Nel frattempo il responsabile economico dell'UDC,Ettore Peretti preannuncia su 'Affaritaliani' le proposte che il partito porterà al confronto con gli alleati di governonell'elaborazione del 'documento di programmazione economica efinanziaria. "Il primo obiettivo e' quello di rimanere entro il 3% del rapporto deficit-Pil - dice Peretti - perché, con un debito pubblico così elevato, non possiamo permetterci il rischio di subire un downgrade sul credito da parte delle agenzie di rating, che peserebbe sulla remunerazione degli interessi. Serve una rigorosa politica di bilancio senza avventurismo finanziario". Il secondo punto e' la politica sociale. "Vogliamo mantenere gli attuali livelli di spesa sociale .Eventuali risparmi di spesa che dovessero arrivare dalla riforma previdenziale vanno reinvestiti nel welfare". Il terzo punto è la politica economica per lo sviluppo. "Siamo convinti che vadano supportati gli elementi di fondo strutturali della competitività del nostro sistema. Guardiamo con un certo scetticismo alle azioni di stimolo congiunturale dell'economia, come gli incentivi al consumo. E a questo punto"entra in gioco il tema delle riduzioni fiscali. Se ci sono le risorse e non si intaccano gli altri punti, e' prioritario cheil calo delle tasse venga attuato per stimolare la ricerca e l'innovazione, con un miglioramento dei prodotti e dei processi produttivi. Serve poi un'attenzione particolare, di natura territoriale, per il Mezzogiorno, senza dimenticare gli investimenti nelle infrastrutture. Se al netto di questi interventi - conclude Peretti - si rendessero disponibili ulteriori risorse, siamo a favore di una riduzione fiscale che interessi prioritariamente i redditi medio-bassi e il costo del lavoro. Infine arriva uno "stop" dalla lega all'idea si "smembrare" il Ministero dell'economia: "Non si puo' disintegrare il Ministero di Tremonti - afferma Alessandro Cè - disaccorpandone una parte che dovrebbe essere gestita da Fini. E' un'azione che non ha senso. A noi non piace un Tremonti dimezzato, azzoppato''. Cè ha dichiarato che ''le rivendicazioni di Alleanza Nazionale sono inspiegabili da parte di un partito che esce dalle elezioni con una flessione dello 0,5% e poi viene in Parlamento ad alzare la voce per avere più posti. E' incomprensibile e da rispedire al mittente". "Se An e Udc mirano a qualche posticino in più nel governo - ha proseguito Cè - la cosa né ci sfiora né ci allarma. Tutto questo non può comunque rallentare l'azione riformista, introducendo elementi di tipo restauratore per una politica assistenzialista''. Grande spazio, infine, sui quotidiani alla decisione del Consiglio dei Ministri di emanare un Decreto per far fronte allo sforamento della spesa farmaceutica: Farmaci, il conto alle aziende (il Messaggero); Via libera al taglia-farmaci (La Stampa); Spesa farmaci, lo stato paga il 13% (Italia Oggi); Si al decreto taglia-farmaci (La Repubblica); Farmaci, ok al decreto taglia-spesa (Il Sole 24 Ore); Sì al decreto taglia spese Le aziende farmaceutiche pagheranno 495 milioni (Corriere della Sera). (gs) |
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Trattato costituzionale Ue: Martini sottilinea ruolo regioni | ||||||||||||||||||||||||||
I leader dell'Unione
Europea hanno raggiunto un accordo sul
nuovo trattato costituzionale per l'Europa al Consiglio europeo di
Bruxelles del 17 e 18 giugno 2004 . Il testo dell'accordo è il risultato
del
Documento CIG 81/04 come emendato
dal
Documento
CIG
85/04, fino a quando non sarà pubblicato il testo
ufficiale. |
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Presidenti Regioni centrosinistra: no a rinvio regionali | ||||||||||||||||||||||||||
Ai Presidenti di molte Regioni (con Giunte
di Centrosinistra) non piace l'idea di accorpare le elezioni regionali
(rinviandole di un anno) alle elezioni politiche. E' quanto emerge da un
articolo pubblicato oggi dal Corriere della Sera
("Regionali
con le Politiche? Ci dimetteremo in massa")
. Per il vicepresidente della Conferenza delle Regioni e Presidente dell'Emilia-Romagna,
Vasco Errani, sarebbe una scelta sbagliata e incomprensibile, motivata
solo dalla paura del voto. categorica la presidente dell'Umbria Maria Rita
Lorenzetti: "se fanno la proroga al 2006, io mi dimetto" e Claudio Martini
non esclude reazioni congiunte di tutte le regioni del CentroSinistra". Dall'altro fronte Storace avverte: La proposta così come viene gestita è assolutamente impraticabile. La questione va affrontata fra Governo e Regioni. Altrimenti i presidenti di CentroSinistra cominceranno a sciogliere i Consigli regionali e anche noi saremmo costretti a dimertterci. Non possiamo mica fare la parte di quelli che si barricano a palazzo". "Gli italiani - afferma Bassolino in un'intervista all'Unità (dedicata più che altro alle prospettive politiche del CentroSinistra) hanno firmato un contratto per le Regioni che dura 5 anni, si deve votare nel 2005. Ogni altra scelta è un vulnus alla democrazia. Ma dietro questa proposta c'è la contraddizione di un centrodestra che non potrà più reggere a lungo il patto di ferro tra Forza Italia e Lega, dal momento che Udc e An hanno proprio nel Sud i loro punti di forza e di aggregazione. Noi dobbiamo saper leggere queste difficoltà e batterci in parlamento perché federalismo non significhi devolution che non corrisponde più non solo agli interessi del Mezzogiorno, e dell'intero paese, ma che non rappresenta più neppure gli umori e lo stato d'animo di ampie fasce di popolazione dello stesso Nord. E il voto lo ha dimostrato" (sm) |
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Patentino motorini: si parte il 1 Luglio | ||||||||||||||||||||||||||
Il ministro del Welfare,
Roberto Maroni, non
aveva escluso un rinvio del termine del 1 luglio che renderà obbligatorio il patentino anche a minorenni alla guida dei
motorini, mostrando di aver recepito alcune preoccupazioni del settore sull' argomento
, ma aveva avvertito:"vedremo se sarà possibile intervenire o rinviando la scadenza o con qualche altra soluzione''.
L'idea del rinvio è pero durata "lo spazio di un Consiglio dei Ministri", a ed anche senon sono mancati i "diversi punti di vista" Alla fine l'idea della proroga è stata accantonata (cfr. articolo Corriere della Sera). L'idea del rinvio comunque aveva registrato anche l'opposizione di alcune Regioni : ''Noi abbiamo lavorato per rispettare le scadenze'' e ''continuiamo a lavorare come se il rinvio non ci fosse'': aveva detto l' assessore regionale ai Trasporti, Alfredo Peri (nella foto), ''era prevedibile che si aprisse questo dibattito'' sul possibile rinvio del termine dell' 1 luglio per rendere obbligatorio il patentino di guida per i motorini, dopo le dichiarazioni del Ministro Maroni che non lo esclude. ''Come sistema emiliano-romagnolo - spiega Peri in una nota - che ha visto insieme la Regione, le istituzioni scolastiche, gli Enti locali e gli operatori, abbiamo lavorato per rispettare le scadenze e stiamo raggiungendo l'obiettivo, che non e' solo il patentino, ma e' uno scatto nell' educazione alla mobilita' finalizzato alla guida sicura dei ragazzi''. ''E' innegabile - prosegue - che in questo sforzo abbiamo registrato una carenza organizzativa a livello nazionale ed una scarsa dotazione di risorse da parte del Governo che ha messo in grande sofferenza sia il sistema scolastico che le organizzazioni decentrate dello Stato, come la Motorizzazione. Noi - conclude - continuiamo a lavorare come se il rinvio non ci fosse''. Duro invece il commento dell' assessore regionale ai Trasporti del Friuli-Venezia Giulia, Lodovico Sonego che aveva stigmatizzato il fatto che la vicenda del patentino fosse diventa argomento da campagna elettorale locale. (gs) |
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Istat: i dati sull'industria e i servizi nelle Regioni | ||||||||||||||||||||||||||
Gli
uffici
regionali dell’ISTAT diffondono i principali risultati regionali e
provinciali dell’8° Censimento generale dell’industria e dei servizi,
allo scopo di soddisfare il “bisogno” di informazione degli enti di
ricerca, delle istituzioni, degli organismi pubblici e privati a livello
territoriale. |
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Antitrust: la relazione di Tesauro | ||||||||||||||||||||||||||
Giuseppe Tesauro, Presidente
dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ha presentato al
Parlamento la Relazione annuale. Particolarmente significativo tra i
passaggi della presentazione della relazione, quello relativo l’Antitrust
e la politica di tutela del consumatore che la
newsletter Help del Movimento
difesa del Cittadino riporta integralmente il passaggio
relativo ad "Antitrust e politica di tutela del consumatore". Sul sito dell'Autorità è on line il testo INDICE GENERALE
PARTE I LA POLITICA DELLA CONCORRENZA NELL'ECONOMIA
ITALIANA: PROFILI GENERALI E LINEE DI INTERVENTO
PARTE II
ATTIVITÀ AI SENSI DELLA LEGGE N. 287/90;
Capitolo 1
Evoluzione della concorrenza nell'economia
nazionale e interventi dell'Autorità; Capitolo 2
I processi di concentrazione tra imprese
Capitolo 3
Sviluppi giurisprudenziali
Capitolo 4
Rapporti internazionali PARTE III
ATTIVITÀ AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO N.
74/92 - Capitolo 1-
Interventi dell'Autorità in materia di
pubblicità ingannevole e comparativa
APPENDICE
L’ASSETTO ORGANIZZATIVO ALLEGATO
INDICE DELLE DECISIONI DELL'AUTORITÀ SINO AL
31 MARZO 2004
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(red) |
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