periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 316 - Roma, 23  giugno 2004

Sommario

Presidenti Regioni centrosinistra: no a rinvio regionali Antitrust: la relazione di Tesauro
Dpef: la discussione entra nel vivo Istat: i dati sull'industria e i servizi nelle Regioni
Trattato costituzionale Ue: Martini sottilinea ruolo regioni Patentino motorini: si parte il 1 Luglio
Dpef: la discussione entra nel vivo
Oggi i presidenti delle Regioni si confrontano su alcuni dei principali temi di programmazione economico-finanziaria, in vista di una serie di incontri istituzionali prima del parere del Dpef.
Dal governo e dalle forze politiche giungono intanto alcuni segnali proprio sul Dpef (che
secondo il Ministro Alemanno dovrebbe essere varato prima del 5 luglio).
E' necessario un Dpef molto attento e rigoroso per garantire che non ci sia uno sforamento  del 3% nel rapporto deficit-Pil''. E' quanto affermato il vice presidente del Consiglio,
Gianfranco Fini (nella foto), deve essere un Dpef che ''abbia un'azione di riduzione di contenimento della spesa, ma -ha sottolineato- anche un meccanismo virtuoso per la crescita e lo sviluppo economico. Le due cose -ha concluso il vice premier- devono stare insieme''. "La politica delle riforme strutturali - ha aggiunto Fini - è obbligatoria, affiancata a una politica dei conti. Bisogna -ha detto -continuare su questa strada''. "Se c'e' un segnale di ripresa nel 2005, come sembra, o oggi indichiamo quali sono le direzioni di sviluppo verso le quali andare,
o -ha concluso- rischiamo di essere fuori''. sarcastico il Commento di
Massimo D'Alema:  ''Guardo con commozione al vice presidente del Consiglio che e' li', in attesa, dopo tre anni, di essere nominato regista della politica economica. Nel frattempo il film sta finendo e lui non ha avuto alcun peso nella determinazione delle scelte fondamentali del Paese''.
Nel frattempo il
responsabile economico dell'UDC,Ettore Peretti preannuncia su 'Affaritaliani' le proposte che il partito porterà al confronto con gli alleati di governonell'elaborazione del 'documento di programmazione economica efinanziaria. "Il primo obiettivo e' quello di rimanere entro il 3% del
rapporto deficit-Pil - dice Peretti - perché, con un debito pubblico così elevato, non possiamo permetterci il rischio di subire un downgrade sul credito da parte delle agenzie di rating, che peserebbe sulla remunerazione degli interessi. Serve una rigorosa politica di bilancio senza avventurismo finanziario".  Il secondo punto e' la politica sociale. "Vogliamo mantenere gli attuali livelli di spesa sociale .Eventuali risparmi di spesa che dovessero arrivare dalla riforma previdenziale vanno reinvestiti nel welfare". Il terzo punto è la politica economica per lo sviluppo. "Siamo convinti che vadano supportati gli elementi di fondo strutturali della competitività del nostro sistema. Guardiamo con un certo scetticismo alle azioni di stimolo congiunturale dell'economia, come gli incentivi al consumo. E a questo punto"entra in gioco il tema delle riduzioni fiscali. Se ci sono le risorse e non si intaccano gli altri punti, e' prioritario cheil calo delle tasse venga attuato per stimolare la ricerca e l'innovazione, con un miglioramento dei prodotti e dei processi produttivi. Serve poi un'attenzione particolare, di natura territoriale, per il Mezzogiorno, senza dimenticare gli investimenti nelle infrastrutture.  Se al netto di questi interventi - conclude Peretti - si rendessero disponibili ulteriori risorse, siamo a favore di una riduzione fiscale che interessi prioritariamente i redditi medio-bassi e il costo del lavoro.
Infine arriva uno "stop" dalla lega all'idea si "smembrare" il Ministero dell'economia: "Non si puo' disintegrare il Ministero di Tremonti - afferma
Alessandro Cè - disaccorpandone una parte che dovrebbe essere gestita da Fini. E' un'azione che non ha senso. A noi non piace un Tremonti dimezzato, azzoppato''. Cè ha dichiarato che ''le rivendicazioni di Alleanza Nazionale sono inspiegabili da parte di un partito che esce dalle elezioni con una flessione dello 0,5% e poi viene in Parlamento ad alzare la voce per avere più posti. E' incomprensibile e da rispedire al mittente". "Se An e Udc mirano a qualche posticino in più nel governo - ha proseguito Cè - la cosa né ci sfiora né ci allarma.  Tutto questo non può comunque rallentare l'azione riformista, introducendo elementi di tipo restauratore per una politica assistenzialista''.
Grande spazio, infine, sui quotidiani alla decisione del Consiglio dei Ministri di emanare un Decreto per far fronte allo sforamento della spesa farmaceutica: Farmaci, il conto alle aziende (il Messaggero); Via libera al taglia-farmaci  (La Stampa); Spesa farmaci, lo stato paga il 13%  (Italia Oggi); Si al decreto taglia-farmaci (La Repubblica); Farmaci, ok al decreto taglia-spesa (Il Sole 24 Ore);  Sì al decreto taglia spese Le aziende farmaceutiche pagheranno 495 milioni (Corriere della Sera).
(gs)
Trattato costituzionale Ue: Martini sottilinea ruolo regioni

I leader dell'Unione Europea hanno raggiunto un accordo sul nuovo trattato costituzionale per l'Europa al Consiglio europeo di Bruxelles del 17 e 18 giugno 2004 . Il testo dell'accordo è il risultato del Documento CIG 81/04    come emendato dal Documento  CIG 85/04, fino a quando non sarà pubblicato il testo ufficiale.
Ora quindi l
'Unione europea ha il suo Trattato costituzionale, dove le Regioni trovano per la prima volta definito il loro ruolo nella costruzione dell'Europa: è quanto afferma il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini (nella foto), che per un anno e mezzo ha seguito i lavori della Convenzione in rappresentanza del Comitato delle Regioni.
"L'Europa - ha detto Martini - ha finalmente la sua Carta Costituzionale. Non era scontato che i 25 capi di stato e di governo avrebbero trovato quell'accordo che si era rivelato impraticabile appena sei mesi fa. E non era scontato che l'accordo si sarebbe rivelato soddisfacente: esisteva invece il rischio che la necessità di un compromesso ad ogni costo potesse abbassare pericolosamente il livello del Trattato, riproducendo gli equivoci di Nizza. Oggi possiamo invece dire con legittima soddisfazione che cosi' non e' stato, che la priorita' dell'obiettivo comune ha finito per prevalere sugli interessi nazionali. Certo ciascuno potra' dire che si poteva fare di meglio, ma nessuno potra' dire che sarebbe stato possibile poi ottenere il necessario consenso di tutti. Un risultato politico di grande rilievo, perche' conseguito in 25 e non in 15, e soprattutto perche' raggiunto quando ancora non erano del tutto rimarginate le ferite provocate dalla guerra all'Iraq". Martini intende però sottolineare un secondo motivo di particolare soddisfazione: "La Carta costituzionale riconosce il ruolo importante delle regioni e delle autonomie locali, confermando i positivi risultati scaturiti dalla Convenzione. Il diritto a ricorrere alla Corte di giustizia, tramite il Comitato delle Regioni, di fronte a procedimenti
lesivi della sussidiarieta', riconosce nelle Regioni uno strumento reale nell'attuazione delle politiche europee".
 
(sm)

Presidenti Regioni centrosinistra: no a rinvio regionali
Ai Presidenti di molte Regioni (con Giunte di Centrosinistra) non piace l'idea di accorpare le elezioni regionali (rinviandole di un anno) alle elezioni politiche. E' quanto emerge da un articolo pubblicato oggi dal Corriere della Sera ("Regionali con le Politiche? Ci dimetteremo in massa") . Per il vicepresidente della Conferenza delle Regioni e Presidente dell'Emilia-Romagna, Vasco Errani, sarebbe una scelta sbagliata e incomprensibile, motivata solo dalla paura del voto. categorica la presidente dell'Umbria Maria Rita Lorenzetti: "se fanno la proroga al 2006, io mi dimetto" e Claudio Martini  non esclude reazioni congiunte di tutte le regioni del CentroSinistra".
Dall'altro fronte Storace avverte: La proposta così come viene gestita è assolutamente impraticabile. La questione va affrontata fra Governo e Regioni. Altrimenti i presidenti di CentroSinistra cominceranno a sciogliere i Consigli regionali e anche noi saremmo costretti a dimertterci. Non possiamo mica fare la parte di quelli che si barricano a palazzo".
"Gli italiani - afferma Bassolino in un'intervista all'Unità (dedicata più che altro alle prospettive politiche del CentroSinistra) hanno firmato un contratto per le Regioni che dura 5 anni, si deve votare nel 2005. Ogni altra scelta è un vulnus alla democrazia. Ma dietro questa proposta c'è la contraddizione di un centrodestra che non potrà più reggere a lungo il patto di ferro tra Forza Italia e Lega, dal momento che Udc e An hanno proprio nel Sud i loro punti di forza e di aggregazione. Noi dobbiamo saper leggere queste difficoltà e batterci in parlamento perché federalismo non significhi devolution che non corrisponde più non solo agli interessi del Mezzogiorno, e dell'intero paese, ma che non rappresenta più neppure gli umori e lo stato d'animo di ampie fasce di popolazione dello stesso Nord. E il voto lo ha dimostrato"
(sm)
Patentino motorini: si parte il 1 Luglio
Il ministro del Welfare, Roberto Maroni, non aveva escluso un rinvio del termine del 1 luglio  che renderà obbligatorio il patentino anche a minorenni alla  guida dei motorini, mostrando di aver recepito alcune preoccupazioni del settore sull' argomento , ma aveva avvertito:"vedremo se sarà possibile intervenire o rinviando la scadenza o  con qualche altra soluzione''.
L'idea del rinvio è pero durata "lo spazio di un Consiglio dei Ministri", a ed anche senon sono mancati i "diversi punti di vista" Alla fine l'idea della proroga è stata accantonata (cfr. articolo Corriere della Sera).
L'idea del rinvio comunque aveva registrato anche l'opposizione di alcune Regioni
: ''Noi abbiamo lavorato per  rispettare le scadenze'' e ''continuiamo a lavorare come se il  rinvio non ci fosse'': aveva detto  l' assessore regionale ai Trasporti,  Alfredo Peri (nella foto), ''era prevedibile che si aprisse questo dibattito'' sul possibile rinvio del termine dell' 1 luglio per  rendere obbligatorio il patentino di guida per i motorini, dopo  le dichiarazioni del Ministro Maroni che non lo esclude. ''Come sistema emiliano-romagnolo - spiega Peri in una nota -  che ha visto insieme la Regione, le istituzioni scolastiche, gli Enti locali e gli operatori, abbiamo lavorato per rispettare le scadenze e stiamo raggiungendo l'obiettivo, che non e' solo il patentino, ma e' uno scatto nell' educazione alla mobilita' finalizzato alla guida sicura dei ragazzi''.
''E' innegabile - prosegue - che in questo sforzo abbiamo registrato una carenza organizzativa a livello nazionale ed una scarsa dotazione di risorse da parte del Governo che ha messo in grande sofferenza sia il sistema scolastico che le organizzazioni decentrate dello Stato, come la Motorizzazione. Noi - conclude - continuiamo a lavorare come se il rinvio non ci fosse''.
Duro invece il commento dell' assessore regionale ai Trasporti del  Friuli-Venezia Giulia, Lodovico Sonego che aveva stigmatizzato il fatto che la vicenda del patentino fosse diventa argomento da campagna elettorale locale.
(gs)
Istat: i dati sull'industria e i servizi nelle Regioni

Gli uffici regionali dell’ISTAT diffondono i principali risultati regionali e provinciali dell’8° Censimento generale dell’industria e dei servizi, allo scopo di soddisfare il “bisogno” di informazione degli enti di ricerca, delle istituzioni, degli organismi pubblici e privati a livello territoriale.
L’Istat ha diffuso il 16 marzo 2004 i risultati definitivi dell’8° Censimento generale dell’industria e dei servizi, riferiti al 22 ottobre 2001.
I dati consentono di conoscere – fino al livello comunale – imprese, istituzioni pubbliche, istituzioni nonprofit e relative unità locali, classificate secondo 870 categorie di attività economica, per classe di addetti, forma giuridica.
Per la prima volta il Censimento rileva anche il “personale esterno”, che comprende collaboratori coordinati e continuativi, lavoratori interinali e volontari.
I risultati definitivi dell’8° Censimento rappresentano la conclusione di un elaborato processo di revisione, controllo e validazione dei questionari di rilevazione. Per la prima volta è stata utilizzata la tecnica di rilevazione mista “assistita da archivio”, che garantisce una migliore qualità dell’informazione.
Tutti i dati sono consultabili on line sul
data warehouse dedicato al censimento, da cui è possibile scaricare e costruire tavole statistiche personalizzate attraverso un’interrogazione guidata. Complessivamente, il data warehouse contiene 30 Gigabyte di dati, che consentono circa 1 miliardo e mezzo di incroci.
COMUNICATI STAMPA REGIONALI: Abruzzo ; Basilicata; Calabria; Campania; Emilia-Romagna; Friuli Venezia Giulia; Lazio; Liguria; Lombardia; Marche; Molise; Piemonte ; Puglia; Sardegna ; Sicilia; Toscana ; Umbria ;Valle d’Aosta; Veneto
(red)

Antitrust: la relazione di Tesauro
Giuseppe Tesauro, Presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ha presentato al Parlamento la Relazione annuale. Particolarmente significativo tra i passaggi della presentazione della relazione, quello relativo l’Antitrust e la politica di tutela del consumatore che la newsletter Help del Movimento difesa del Cittadino riporta integralmente il passaggio relativo ad "Antitrust e politica di tutela del consumatore".
Sul sito dell'Autorità è on line il testo
INDICE GENERALEScarica il PDF
Scarica il PDFPARTE I  LA POLITICA DELLA CONCORRENZA NELL'ECONOMIA ITALIANA: PROFILI GENERALI E LINEE DI INTERVENTO Scarica il PDFPARTE II ATTIVITÀ AI SENSI DELLA LEGGE N. 287/90; Capitolo 1 Evoluzione della concorrenza nell'economia nazionale e interventi dell'AutoritàScarica il PDF; Capitolo 2 I processi di concentrazione tra imprese Scarica il PDF Capitolo 3 Sviluppi giurisprudenziali Scarica il PDFCapitolo 4 Rapporti internazionaliScarica il PDF PARTE III ATTIVITÀ AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 74/92 - Capitolo 1- Interventi dell'Autorità in materia di pubblicità ingannevole e comparativa Scarica il PDF APPENDICE L’ASSETTO ORGANIZZATIVOScarica il PDF ALLEGATO INDICE DELLE DECISIONI DELL'AUTORITÀ SINO AL 31 MARZO 2004Scarica il PDF .
(red)
 

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