La movimentazione degli animali sensibili non vaccinati contro la lingua blu destinati alla macellazione e' stata sbloccata grazie a un'ordinanza del ministro della Salute, Girolamo Sirchia, e del ministro per le Politiche agricole e forestali, Gianni Alemanno (nella foto). In particolare, l'ordinanza consente la movimentazione degli animali provenienti dalle Regioni soggette a restrizione e destinati direttamente alla macellazione verso tutto il territorio nazionale purche' siano rispettate alcune condizioni.
Innanzitutto va dato adeguato preavviso al Servizio veterinario di destinazione almeno 48 ore prima dell'invio dei capi; a ovini e caprini deve deve essere stata effettuata prima del carico una visita clinica con esito favorevole da parte del veterinario ufficiale. Gli animali vanno inviati all'impianto di macellazione sotto vincolo sanitario e il loro arrivo a destinazione deve essere verificato da parte del veterinario ufficiale della Asl di arrivo, mentre l'avvenuta macellazione va annotata sul documento di accompagnamento dei capi, poi trasmesso ai Servizi veterinari della Asl di origine.
Il trasferimento degli animali nelle zone di restrizione deve avvenire nelle ore diurne e qualora cio' non sia possibile gli stessi devono essere sottoposti a trattamento antiparassitario.
L'ordinanza prevede anche che le Regioni indenni, previa comunicazione, possano vietare, con provvedimento motivato, l'invio di partite di animali sensibili verso stabilimenti di macellazione. La movimentazione degli animali sensibili non e' consentita per i capi non vaccinati provenienti da territori epidemiologicamente sconosciuti e/o da territori in cui si abbia evidenza di circolazione virale negli ultimi 60 giorni.
E' comunque consentita fino al 31 luglio 2004 la movimentazione degli animali sensibili non vaccinati da aziende situate nelle zone di protezione, esclusivamente verso il macello piu' vicino situato all'interno della stessa Ausl. Qualora nella Ausl di appartenenza non sia presente il macello, gli animali potranno essere inviati a quello piu' vicino all'interno della stessa provincia o Regione a condizione che l'autorita' veterinaria competente rilasci apposita autorizzazione, che il trasferimento avvenga nelle ore diurne e gli animali siano macellati nel giorno di arrivo e che il veterinario competente per il macello annoti su un apposito modello l'avvenuta macellazione.
(sm)

Per Renato Soru ( nella foto) l'obiettivo oltre il 50% dei voti è stato raggiunto? Non si sa ancora. Mancano dati ufficiali. Quindi, anche se dai quotidiani è data per quasi certa l'elezione a presidente della regione Sardegna, c'è ancora la possibilità che si vada al ballottaggio, nonostante il netto vantaggio dal candidato del centrodestra.
Ecco alcuni articoli dai quotidiani: Corriere della Sera: Vince Soru- La Sardegna torna ai sardi; La Stampa: Soru conquista la Sardegna.
Sono stati resi noti soli i dati definitivi delle elezioni Europee, e non di quelle regionali.
In Sardegna sono stati scrutinati i voti in tutte le 1.784 sezioni nelle quali si sono recati il 74,5% degli aventi diritto.
Uniti per l'Ulivo ha totalizzato il 23,5% (109.723 voti), e precede Forza Italia con il 21,9% (195.192) e Alleanza Nazionale con il 12,6% (112.364). L'Udc ha il 6,5% (58.077), la Lega Nord lo 0,2% (1.276), i Socialisti Uniti 2,5% (22.053), Pri Liberali Sgarbi 0,5% (4.534), P.Segni Scognamiglio 7,4% (66.257), Comunisti italiani 4,2% (37.524), A.P.Udeur 1,1% (9.431), Fed.dei Verdi 1,8% (16.408), Di Pietro Occhetto 2,7% (23.834), Rif. Comunista 7,4% (65.528), Lista Emma Bonino 2,5% (22.562), Ab.Scorp.Verdi 0,4% (3.457), Paese Nuovo 0,1% (1.217), Part. Pens. 1% (8.768), Alternativa sociale 1% (8.605), Fiamma Tricolore 0,4% (3.912), All. Lomb. Aut. 1,5% (13.112), Lista consumatori 0,8% (7.139).
Invece procedono a rilento le operazioni di spoglio nelle 1.784 sezioni per lo scrutinio delle elezioni regionali. Nel centro stampa allestito al Ced della Regione non e' ancora giunto alcun dato: compaiono solo i dati sui votanti che hanno registrato una lieve flessione rispetto a quello delle Regionali, cioe' il 71,09 contro il 74,5 delle Europee. Una differenza determinata soprattutto dal voto per il Parlamento di Strasburgo degli stranieri residenti nell'isola.
(red)

''E' giunto il momento di affrontare con forza la situazione di Mirafiori. Occorre coinvolgere il governo per le ripercussioni che la questione puo' avere su tutto il Gruppo Fiat''. E' quanto ha affermato il presidente della Regione Piemonte, Enzo Ghigo (nella foto), al termine dell' incontro fra le istituzioni e i sindacati metalmeccanici al quale ha partecipato anche il prefetto di Torino Achille Catalani.
''Sono convinto - ha detto Ghigo - che l' arrivo di Montezemolo alla presidenza della Fiat sia un fattore positivo per il futuro di Mirafiori. Dopo le elezioni occorrera' avviare, istituzioni e sindacati insieme, un confronto con l' azienda e con il governo. Dobbiamo fare una sorte di lobby piemontese, istituzioni e parti sociali per difendere il futuro dell' industria dell' auto italiana''.
Il presidente della Regione Piemonte, confermando che ci sara' a fine giugno l'incontro con i nuovi vertici Fiat, ha definito plausibile la richiesta dei sindacati torinesi di un incontro fra le Regioni, nelle quali hanno sede stabilimenti Fiat che Ghigo potrebbe promuovere nella sua veste di presidente della Conferenza delle Regioni.
E' previsto a Torino anche un seminario sul settore automobilistico del Nord america. Inoltre Ghigo ha convocato tutta la filiera del latte (produttori ed  industriali lattiero-caseari) per il 16 giugno (ore 10, presso la Sala Giunta del Palazzo della Regione) per discutere sul prezzo del latte alla stalla e sulla valorizzazione del settore lattiero piemontese.
Intanto è crollata la produzione dell'auto in aprile: -40,6% che in 2003. La produzione di autovetture e' diminuita ad aprile del 40,6% rispetto allo stesso mese del 2003 (dato grezzo). Lo rende noto  l'Istat precisando che il crollo e' il peggiore da agosto 2002,  mese in cui era stata registrata una drastica flessione di circa  il 70%. Per la produzione di autoveicoli, ad aprile c'e' stato  un calo del 25,5% rispetto al 2003, che peggiora al -28,1% se si  considera il dato corretto per giorni lavorativi. 
(sm)