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Sommario |
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Turismo: Enit e sindrome antifederalista | ||||||||||||||||||||||||||
Fattore "M"? Sindrome centralista?
Antilocalisti e basta. Gli epigoni sono già pronti. I più realisti anche, un
pò meno la
Costituzione, Titolo V compreso. Per il presidente di Federturismo-Confindustria, Costanzo Iannotti Pecci. ''La deriva federalista, in materia di turismo, e' perniciosa e pericolosa''. ''Se ci sara' il coraggio di porre l'argomento - ha spiegato Iannotti Pecci - noi diremo che non e' possibile che lo Stato centrale non abbia competenza sul tema. Come imprenditori, noi sentiamo forte l'esigenza di un coordinamento centrale''. Iannotti Pecci, che ha chiesto al ministro alle Attivita' Produttive Antonio Marzano di intervenire con un decreto legge per attuare la riforma dell'Enit: ''Ci sono i requisiti di urgenza per richiedere un decreto legge - ha concluso - prima delle elezioni: sarebbe il miglior segnale al sistema delle imprese italiane''. Il ministro Marzano ha ricordato che con l'entrata in vigore della legge costituzionale n. 3 del 2001 e' completamente mutato il quadro istituzionale di riferimento del turismo e che le Regioni hanno assunto titolarita' esclusiva sulla materia. ''E' quindi necessario - ha concluso il ministro - rafforzare il ruolo dell'Enit quale organismo tecnico-operativo di promozione del turismo italiano e dell'immagine Italia, in strettissimo rapporto con l'Ice e con il mondo imprenditoriale ma soprattutto con il riconoscimento di un ruolo piu' incisivo delle Regioni''. La posizione delle Regioni sulla riforma dell'Enit (PROPOSTA PER LA RIFORMA DELL’ENIT) ''e' del tutto corrispondente'' a quella espressa dal ministro Marzano: lo ha detto Gianni Plinio, assessore al turismo della Regione Liguria e coordinatore degli assessori regionali al turismo. Plinio si è detto di ''molto stupito'' per la presa di posizione di Costanzo Iannotti Pecci. ''Tanto piu' - ha sottolineato Plinio - che Iannotti Pecci, al quale le Regioni avevano illustrato la loro proposta di riforma dell'Enit, aveva espresso apprezzamento per il nostro lavoro''. Le Regioni si riconoscono, dunque, nell'orientamento del ministro Marzano sulla riforma dell'Enit ''tanto piu' che nelle parole da lui pronunciate - ha aggiunto Plinio - si ritrova il succo delle nostre proposte''. Le Regioni avevano approvato lo scorso 29 aprile un documento di riforma dell'Enit, imperniato sulla trasformazione dell'Ente in agenzia per il turismo, con la previsione di avere nel Consiglio di amministrazione i rappresentanti delle Regioni e degli imprenditori. (gs) |
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Intesa su deviazioni TIR | ||||||||||||||||||||||||||
Raggiunto l'accordo tra il
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e le Regioni per
disciplinare le deviazioni obbligatorie dei mezzi pesanti per il periodo
estivo, dalla Strada Statale 33 all' autostrada A 26 e dalla strada
statale 16 all'autostrada A 14. Lo rende noto in un comunicato lo stesso
Ministero ricordando che l'intesa e' stata raggiunta ''alla presenza del
sottosegretario Ugge', fra le Regioni Piemonte, Marche, Abruzzo e Molise,
l'Aiscat, la
Societa' Autostrade, il Comitato Centrale per l'Albo degli
Autotrasportatori e le Associazioni di categoria''. |
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Tremonti: nuove regole su ''strumenti derivati'' finanziari | ||||||||||||||||||||||||||
Rigidi
criteri di garanzia e trasparenza.
Enti territoriali-Ministero del Tesoro: sul sito del
debito Pubblico la Circolare sull’accesso al mercato dei capitali.
Se ne occupano anche i quotidiani:Sole
24 Ore:
Vietate le leve finanziarie agli Enti locali
e Italia Oggi:
Finanza creativa, speculazioni al bando. |
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RAI: un "fantasma" sul bilancio di viale Mazzini | ||||||||||||||||||||||||||
Sembra che si aggiri un "fantasma" sul
bilancio di viale Mazzini. E' un fantasma di carta, prodotto da una
relazione interna all'Azienda. Un articolo de "il Corriere della Sera"
si occupa della questione : "Le
Regioni vogliono meta' canone, allarme in Rai".
Si presenta così uno scenario di "rivolta delle Regioni, stanche di
aspettare l’applicazione del contratto di servizio tra la Rai e lo Stato".
La tv pubblica teme addirittura di perdere la metà del canone. Lo si
leggerebbe nelle conclusioni di questa relazione interna alla RAI,
distribuita in Cda: «Sull’intera materia incombe la possibilità per le
Regioni di Costituire servizi pubblici radiotelevisivi locali, per il cui
finanziamento alcune Regioni stanno ipotizzando di chiedere quota parte de
canone, circa il 50%». E si suggerisce di creare al più presto
accordi-quadro tra la Rai e le singole Regioni, cioè una serie di
«contratti di servizio locali previsti dalla Gasparri. E poi di
individuare «un unico interlocutore Rai per le Regioni, capace di
costruire un piano istituzionale di confronto e progettazione dal quale
derivi, in modo razionale, trasparente e organico, una logica
commerciale». - IL CONTRATTO DI SERVIZIO DELLA RAI -Osservazioni delle Regioni sul Contratto di Servizio fra la Rai e il Ministero delle Comunicazioni per il triennio 2003-2005 -PROPOSTE DI EMENDAMENTI AL CONTRATTO DI SERVIZIO TRA MINISTERO DELLE COMUNICAZIONI E RAI PER IL TRIENNIO 2003-2005 (gs) |
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Valorizzazione e tutela montagna | ||||||||||||||||||||||||||
Il ministro per gli Affari Regionali con
delega alla Montagna, Enrico La Loggia, ha espresso grande soddisfazione
per il varo definitivo, da parte del Consiglio dei Ministri, del disegno
di legge che prevede una serie di interventi per la valorizzazione e la
tutela dei territori montani. Il testo aveva ricevuto nei giorni scorsi un parere unanimemente positivo da parte della Conferenza Unificata: REGIONI, ANCI, UPI ED UNCEM SU SCHEMA DI DDL: DISPOSIZIONI PER VALORIZZAZIONE E TUTELA TERRITORI MONTANI” . I punti essenziali del disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri prevedono: - la riaffermazione del valore della montagna italiana come risorsa e non come problema; - l'introduzione della nuova categoria dei Comuni ''ad alta specificita' montana'' (che, secondo una ricerca del Censis, sono circa un quarto dei Comuni montani); - l'istituzione di un apposito Fondo per progetti speciali a favore dei suddetti Comuni; - l'attivazione di un nuovo strumento di programmazione degli interventi da effettuare nelle zone montane: il Piano nazionale delle aree montane; - il potenziamento del ruolo e delle funzioni dell'Osservatorio nazionale della montagna; - nell'ambito dell'Osservatorio e' prevista la creazione di una Consulta femminile per i problemi delle donne in montagna; - l'introduzione di una disciplina organica ed esauriente dell'Istituto nazionale della montagna; - agevolazioni fiscali per l'estrazione dei prodotti del sottosuolo nelle aree montane. (sm) |
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Farmaci: rinviato "taglia-spesa", approvati principi SSN | ||||||||||||||||||||||||||
Mentre in Consiglio dei ministri e' stato
ancora rinviato il decreto legge proposto dal ministro della Salute
Sirchia, denominato "taglia-spesa", (che addossa alle industrie
farmaceutiche il 60% dell'extra spesa prevista per il 2004 e il 40% alle
Regioni), lo Stato taglia la spesa per i farmaci ma i risparmi non
vanno ai cittadini. Lo
sostiene l'Osservatorio della Terza Eta'-AgeingSociety
che ha realizzato, attraverso il suo Dipartimento Economicopresieduto dal
professor Andrea Monorchio, uno studio
sugli effetti delle misure anti-deficit introdotte nel 2002 dal governo. Ecco alcuni articoli dai quotidiani: Avvenire: Spesa farmaceutica, rinviato il decreto. Approvato invece il ddl sul governo clinico la Repubblica: Farmindustria, salta il decreto taglia spesa il Sole 24 Ore: Farmaci, ancora stop al taglia-spese il Tempo:Più poteri ai medici nel servizio sanitario il Manifesto:Se la sanita' va a rotoli la colpa e' anche di Tremonti Nel nostro Paese, la spesa complessiva per l'assistenza farmaceutica del 2003 e' stata di 18 mln di euro (+1,6% rispetto al 2002), si legge in una nota diffusa da Ageing Society proprio mentre il Consiglio dei Ministri stava esaminando un decreto per contenere laspesa farmaceutica. ''Nonostante l'aumento piuttosto contenuto dellaspesa, si e' registrata una netta variazione nella sua composizione: in valori assoluti e' diminuita la quota a carico del Ssn, mentre e'aumentata quella sostenuta dalle famiglie, in particolare anziani''. Le diverse misure di contenimento adottate nel 2002 da Governo e Regioni hanno ''indotto - continua la nota - una significativa flessione nella spesa pubblica per l'assistenza farmaceutica, che e' scesa dagli 11,9 mld di euro del 2002 agli 11,1 mld del 2003 (-6,2%), con un risparmio di 740 milioni di euro. Le confezioni di farmaci rimborsabili, poi, hanno registrato una diminuzione dello 0,9%, mentre il costo medio di ogni confezione e' sceso del 5,4% (dai 13,36 euro del 2002 ai 12,64 del 2003)''. I risultati positivi ottenuti dallo Stato, pero', stridono con il 'salasso' per le economiefamiliari. L'anno scorso i cittadini hanno, infatti, sborsato per le medicine 6,9 mld, ovvero oltre un miliardo in piu' (+17,4%) del 2002, quando la spesa fu di 5,9 mld di euro. E questo senza che vi sia stata una significativa variazione delle confezioni vendute complessivamente. La quota a carico delle famiglie sulla spesa totale e' aumentata, quindi, dal 33,1% al 38,3%. Il Consiglio dei Ministri ha invece approvato in via definitiva il Disegno di Legge ''Principi fondamentali in materia di Servizio sanitario nazionale'': PARERE SU SCHEMA DDL- “PRINCIPI FONDAMENTALI IN MATERIA DI SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE”. Disegno di legge che attribuisce piu' potere ai medici nella gestione dei servizi. In sostanza medici e sanitari vengono coinvolti nelle scelte strategiche e di governo delle attivita' sanitarie, ma l'obiettivo del provvedimento e' anche quello di ''assicurare maggiore trasparenza ed equita' nel sistema di selezione delle risorse professionali mediche e delle verifiche dei dirigenti sanitari. Il Ddl dispone che il Governo e le Regioni stipulino un'intesa per assicurare il coordinamento permanente delle modalita' e responsabilita' attribuite ai Direttori di Dipartimento in materia di Governo clinico. Gli incarichi di Dirigenza di struttura complessa del ruolo sanitario ''saranno conferiti esclusivamente previa selezione per avviso pubblico''. Spettera' alle Commissioni presiedute dal responsabile del Coordinamento clinico valutare i titoli dei candidati - compresi i crediti di aggiornamento professionale - e individuare la terna dei migliori concorrenti tra i quali il Direttore generale effettuera' la scelta. (red) |
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