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Sommario |
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Ciampi celebra 207/o Anniversario del Tricolore | ||||||||||||||||||||||||||
Il 207/o Anniversario del Tricolore è stato
anche l'occasione per discutere di riforme e di unità del Paese. La
cerimonia si è svolta al teatro Valli di Reggio Emilia e vi ha partecipato
il Capo dello Stato. Nella sala del Tricolore, a Reggio Emilia, dove la bandiera italiana nacque il 7 gennaio 1797 quale simbolo della Repubblica Cispadana, il presidente Carlo Azeglio Ciampi (nella foto) ha definito 'Il tricolore" come "il simbolo moderno di un popolo antico, ricco di cultura, di tradizioni, di arte e di nobiltà d'animo, ma anche sofferente per secoli per la mancanza di una insegna che lo unisse, che rappresentasse la volontà di un destino comune'. Un pensiero particolare Ciampi lo ha rivolto ai 120 milioni di italiani all'estero. Il presidente della regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, ha voluto sottolineare di tener ferma la rotta sui ''Grandi obiettivi che uniscano l'Italia'', verso quello ''sforzo corale" necessario "per fare le riforme che servono al Paese'': ''riforme utili per tutto il Paese non solo per una parte, magari quella piu' ricca''. ''Non e' con l' egoismo, con la divisione - ha detto Errani - con la chiusura dei propri confini che si apre una prospettiva, nemmeno per il Nord'', ha osservato Errani che ha sostenuto che occorrono riforme che ''tutelino e migliorino i servizi pubblici, la sanita' per tutti, la scuola per ognuno'', capaci di aprire i mercati, di moltiplicare i soggetti e i protagonisti, di dare piu' diritti a tutti i lavoratori e i cittadini''. Ma Errani ha sollecitato anche riforme che ''diano una prospettiva di serio federalismo alle nostre istituzioni, che facciano corrispondere le risorse alle competenze regionali e locali''. ''Per noi il federalismo non e', non deve essere - ha detto ancora Errani - ne' rottura ne' separazione ne' un nuovo centralismo regionale, ma una piu' alta ed efficace forma di unita' e coesione nazionale''. La Regione Lazio, in omaggio alla Giornata del tricolore, ha esposto la bandiera tricolore in tutti i suoi uffici. 'Grazie al presidente Ciampi, valori come l'amore per la Patria e per la bandiera oggi non sono piu' nel dimenticatoio, ma sono condivisi da tutti. E' per questo - ha detto l'assessore regionale ai Rapporti istituzionali Donato Robilotta - che abbiamo approvato una legge sui valori nazionali; e il 9 e 10 febbraio (rispettivamente la promulgazione della Costituzione della Repubblica romana nel 1849 e la firma del Trattato di pace del 1947, assurta a simbolo dell'esodo giuliano-dalmata e delle foibe), date scelte come Giornate dei valori nazionali, distribuiremo agli alunni delle scuole del Lazio il tricolore e il testo della Costituzione italiana, affiancato da quello della Repubblica romana''. (gs) |
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Sardegna: Masala presenta nuovi assessori | ||||||||||||||||||||||||||
Il voto per i quattro nuovi assessori di
Forza Italia sarà equivalente a un voto di fiducia, o sfiducia, all'
intera Giunta. L'ha detto il presidente della Regione, Italo Masala (An),
presentando in Aula la delegazione forzista per chiedere il consenso che
permetta al suo Esecutivo di arrivare a fine legislatura. Masala ha dunque chiesto la fiducia per Ugo Cappellacci (assessore alla Programmazione, Bilancio e Assetto del territorio), Gabriele Asunis (Enti locali, Finanze e Urbanistica), Tonino Falchi (Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport), e Giorgio La Spisa (Industria). Quest' ultimo è l' unico riconfermato della delegazione di Fi, che ha scelto per gli altri assessorati tre tecnici. ''Dopo lunghe pretattiche e manovre di riscaldamento si completa oggi, io credo, la squadra di governo che dovrà condurci fino al fischio finale di questa complicata legislatura della quale, purtroppo, sono state evidenziate le ombre e oscurate le luci'', ha detto Masala, sottolineando come ''in questa legislatura con le Giunte Floris e Pili il centrodestra ha saputo creare le condizioni per la crescita della Sardegna'' anche se ''in una congiuntura nazionale e internazionale sfavorevole''. Consapevole che ''in questi quattro anni e mezzo avremmo potuto fare di più e presentare meglio le ottime cose realizzate o avviate a soluzione'' (i problemi dell' acqua, della viabilità, della sicurezza, delle imprese chimiche, dell' energia, dell' agricoltura, mentre ne incombono altri come quelli relativi all' area industriale di Porto Torres e al comparto tessile), Masala (nella foto) ha più volte ribadito come dopo la sua elezione abbia rivendicato ''continuita' ideale e politica'' con le Giunte Floris e Pili ''perche' identico e' il programma nelle sue linee ispiratrici, identici gli obiettivi, identica la responsabilita''', attraverso un ''idem sentire'' che non e' venuto meno nemmeno ''nelle difficili circostanze nelle quali sono risultate piu' evidenti le divaricazioni e non le convergenze''. Masala ha poi precisato che ''il contributo risolutivo del problema e' stato dato dall' Uds che ha confermato in questi giorni la propria disponibilita' a sostenere la Giunta da me guidata senza una partecipazione diretta di quel partito alla Giunta, cosi' come aveva annunciato alla vigilia della mia elezione''. E ancora: ''L' Uds ha rimesso alla valutazione del presidente la partecipazione di quel partito oppure no alla Giunta e la definizione delle modalita' di coinvolgimento dl partito dell' Uds nelle responsabilita' di governo e di maggioranza''. Il presidente ha spiegato di aver accettato di farsi carico ''di queste responsabilita' perché convinto che i partiti nazionali debbano assolutamente favorire le alleanze con le formazioni politiche che si caratterizzano per il loro radicamento sul piano locale'', convinto che ''l' attestazione di fiducia da parte dell' Uds'' trovi la sua motivazione ''nella condivisione del metodo collegiale da me assunto nell' azione di governo''. (sm) |
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Regioni e riforme: si riapre il dibattito | ||||||||||||||||||||||||||
Numerosi
impegni dei Presidenti delle Regioni nel mese di
Gennaio. Infatti, in base a quanto
deliberato nella Seduta della Conferenza del 10 dicembre, sono previsti
diversi appuntamenti, a cominciare dalla ripartizione delle risorse per
il sistema sanitario nazionale. Della questione cominceranno a occuparsi
tecnici e dirigenti regionali del settore in alcune riunioni in programma
per i prossimi giorni. |
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Marche: nuovi programmi per turismo | ||||||||||||||||||||||||||
Consolidare il mercato nazionale, aumentare le quote di quello estero,
integrare l’offerta turistica con le produzioni di qualità e le tipicità
marchigiane. Sono gli obiettivi del Programma promozionale turistico 2004,
che la Giunta regionale delle Marche ha approvato. Il programma si
sviluppa attraverso i canali della promozione, della pubblicità, della
commercializzazione. Si cerca di consolidare l’immagine delle Marche come
di una regione in cui la qualità della vita e le attività produttive
riescono ad armonizzarsi con l’ambiente e la cultura. Vengono privilegiati
i mercati internazionali dove sono operativi collegamenti aerei con le
Marche. Oltre alla pubblicità e alla partecipazione alle principali fiere
di settore, sono previsti il sostegno alle attività dei tour operator -
che includono le Marche nei propri cataloghi - e i collegamenti con le
comunità dei marchigiani all’estero. Verrà curata, infine, la linea
editoriale e sarà potenziata la comunicazione on line. |
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Veneto: prima Regione per raccolta differenziata | ||||||||||||||||||||||||||
Il Veneto è la prima Regione in Italia per raccolta differenziata di rifiuti solidi urbani (RSU), superando anche la Lombardia (l’unica altra regione che ha raggiunto l’obiettivo del 35 per cento previsto dal cosiddetto Decreto Ronchi per il 2003). Alla fine del 2002 la percentuale di differenziata ha raggiunto il 39,1 per cento, rispetto ad una media del Nord Italia che si è attestata sul 30,6 per cento e al 19,1 per cento nell’intero Paese. “Va ricordato che non si tratta di un risultato casuale o cristallizzato, perché il trend è ancora in crescita – ha sottolineato l’assessore regionale alle politiche per l’ambiente Renato Chisso, che stamane ha presentato i dati assieme al Direttore dell’ARPAV Paolo Cadrobbi – tanto che nel primo semestre del 2003 la percentuale regionale ha toccato il 41,47 per cento del totale”. “Per questo risultato – ha aggiunto Chisso – devo ringraziare per la loro sensibilità anzitutto i cittadini veneti , che hanno capito la questione, l’hanno accettata e hanno modificato i loro tradizionali comportamenti. Va anche sottolineato che tale primato è stato raggiunto a fronte di una produzione di RSU pro capite che, pur in una Regione ad alto sviluppo economico, con 484 kg l’anno per abitante, è per contro più bassa della media nazionale (523 kg/ab. anno) e del Nord Italia (523,4 kg/ab. anno). Infine è del 15 per cento la quantità di materiali raccolti in maniera differenziata, rispetto ad una media nazionale del 10 per cento, che scende all’8 per cento nel Nord Italia”. Tutto questo ha significato un miglior recupero, un più efficace riutilizzo della frazione differenziata, un ambiente migliore e un minore conferimento in discarica con una conseguente diminuzione della cosiddetta ecotassa, cioè della tassa per tonnellata di rifiuto indifferenziato portato in discarica che grava sulle tasche dei cittadini. Le province più virtuose risultano Treviso (51,82 per cento di raccolta differenziata), Vicenza (48,78 per cento) e Padova (46,19 per cento), seguite da Verona (35,91 per cento), Venezia (29,08 per cento), Rovigo (29,03 per cneto) e Belluno (25,42 per cento, a fronte peraltro di una produzione di rifiuti pro capite più bassa di altre realtà). Sono dati che parlano da soli – ha fatto presente Chisso – rispetto ad un Veneto per il quale talvolta i media evidenziano la presenza di ragnatele di ecomafia, contro le quali le istituzioni sono in prima fila assieme alle forze dell’ordine, mentre c’è sicuramente questa nota decisamente positiva. Che non nasce dal caso ma dal concreto impegno della Regione – ha ricordato Chisso – e degli altri livelli istituzionali e operativi, tanto più efficace se si pensa che solo nel ’98 la raccolta differenziata non raggiungeva il 20 per cento. Come amministrazione regionale abbiamo tra l’altro finanziato la creazione di ecocentri, impianti di trattamento e recupero, attività di divulgazione. (red) |
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La Toscana e il turismo: promozione a pieni voti dalla Corte dei conti | ||||||||||||||||||||||||||
"La Sezione regionale di
controllo per la Toscana - lo rende noto la
newsletter della Corte dei conti
- ha pubblicato un’indagine sul turismo in Toscana, la
sostenibilità ambientale delle pratiche turistiche, con particolare
riguardo a quelle più innovative (agriturismo bioecologico, Strade del
vino, itinerari culturali, naturalistici e gastronomici, soggiorni termali
e balneari) e la verifica degli interventi sostenuti con fondi comunitari
relativi alla programmazione 1994–1999 e 2000–2006. |
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